Leggi dietro ad un albero in fiore, e lo vedi.
Scappa, inseguito da ragazzini stupidi. Ad ogni passo, rischia di inciampare nel cappotto più grande di lui, liso e sporco.
Gli tirano pietre dietro e lo scherniscono.
«Scappa, scappa, tanto ti prendiamo! Non ci scapperai!»
Salti in piedi e sbarri loro la strada, mentre il bambino nel cappotto si nasconde dietro un albero.
Stai lì davanti a loro, con le mani sui fianchi e il furore impresso negli occhi.
«Lasciatelo stare!»
Sei coraggiosa, per una bambina di dieci anni.
«E’ così, allora? Ti fai difendere da una femmina?» dice il più grosso dei cinque, guardandolo male.
Il bambino trema, vorrebbe rispondergli per le rime, ma la paura gli blocca la gola in una morsa terribile.
«Lasciatelo stare! Andate via!». Gli urli.
Il più grosso vi guarda con disprezzo, prima di sputare ai tuoi piedi e dire: «Questa me la lego al dito.»

Tendi la mano al bambino nel cappotto. «Ciao, io sono Lily. E tu come ti chiami?»

Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci tiri su il morale, quando siamo giù.

Piangi, bagnando la giacca pulita di Remus.
Fa male, non è vero?
E pensare che tu non l’avresti mai fatta soffrire, non le avresti mai fatto tutto questo.
Remus ti stringe forte, sa che le parole sarebbero solo superflue. Tu hai bisogno di una spalla su cui piangere, non di parole vuote, superflue.
Non pensavi certo, che un cuore spezzato, potesse fare più male di un ginocchio sbucciato.
Ti odio, continui a ripeterti.
Ma sai che non è vero, altrimenti non staresti così.
Stupida, ti dici.
Non capisci che lei è solo gelosa, perché tu sei diversa, perché tu sei una strega.

Le mani di Remus sono così calde, accoglienti, un po’ come lui. E’ il tuo migliore amico, dopo Sev. Riscaldano le tue, fredde e rigide.

La neve continua a scendere.
E nel tuo piccolo cuoricino, sarà inverno per anni.

Tutti abbiamo bisogno di qualcuno su cui poter sempre contare,
soprattutto nei momenti più duri,
di una spalla su cui piangere,
tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci stia accanto.

E’ il vostro primo appuntamento, siete ad Hogsmeade.
Lui vorrebbe tenerti la mano, ma tu l’hai ostinatamente infilata nella tasca del cappotto.
James, oggi, è stranamente silenzioso. Ti chiedi se sia la tua presenza a renderlo così innocuo. Sorridi tra te e te, pensando che è molto dolce.
Lui ti guarda sorridere, e sorride a sua volta.
«Sei bellissima quando sorridi, dovresti farlo più spesso.»
Arrossisci e guardi a terra, troppo imbarazzata per replicare.
Sussurri un «Grazie» appena udibile.

Ti accorgi che sta cadendo, solo quando è troppo tardi. Si aggrappa a te, e cadete, insieme.

Tutti abbiamo bisogno di qualcuno da amare.

Ora, ripensando a tutti quei momenti, ti rendi conto, che tutti, abbiamo bisogno di qualcuno.