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Autore: MrBadCath    02/11/2011    3 recensioni
Autori: MrBadGuy feat. La Cath
Personaggi: Roger Taylor, John Deacon, Tim Staffell, Brian May, Nuovo personaggio [Anthea], Nuovo personaggio [Dorothea]
Desclaimers: I Queen e Tim Staffell non ci appartengono (se ci fossero appartenuti, erano guai, guai grossi per tutti); le canzoni citate non ci appartengono; niente di tutto questo è probabilmente mai successo nella realtà; no infringment of copyright intended.
Note: MrB and C will rock you.
Sintesi della trama: i giovani amori dei Queen, vale a dire, un classico masticato e rimasticato e sputato lì per voi da MrB e C :D in pratica è come se l'avessimo già digerito per voi :D non ringraziateci per questo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo dodicesimo: We can do a tango just for four.


La limousine era omologata per otto, così i quattro passeggeri si erano presi la libertà di ingombrare tutti i sedili. Per varie ragioni.
«Sei sicura che ci faranno entrare?» domandò Tim
«C'è Anthie all'accoglienza, insieme a John, certo che ci faranno entrare»
«Non gliel'hai detto, vero?»
«Doveva essere una sorpresa, e poi si sarebbe sentita in dovere di partecipare e non me la sentivo di far sì che costringesse John a... beh...» lì indicò
«Noi sì, invece...» la faccia di Roger parlava da sola
«Tutto questo mi ricorda il mio primo Halloween» commentò Brian «Mamma mi rovesciò addosso un lenzuolo e fece due buchi per gli occhi. Era il costume più brutto di tutti. All'epoca ancora non sapevo che un giorno...»
«Dopo questa esperienza chissà cosa ti riserva il futuro!» rise Dorothy, scendendo dall'auto
«Non oso immaginarlo»
«Questa cosa non comprometterà il tuo curriculum scolastico?» continuò Roger
«Troppe domande... siamo giovani, amici miei! Andiamo!» intimò al biondino, tendendogli la mano per aiutarlo ad uscire dalla vettura. Il ragazzo cercò, come poteva, di destreggiarsi nell'abito che lo ricopriva. Una volta fuori, Dorothy gli fece un inchino e il baciamano. Il batterista arrossì.
«Avete finito?» domandò Tim «Il culone di Roger tappa tutta la portiera, mi manca l'aria»
«Vieni claustrofobico!» lo esortò, seguendo la stessa procedura, e poi ancora facendo con Brian.
Non appena li vide mettersi in coda con i biglietti, Anthea non poté fare a meno di scoppiare in una sguaiata risata. Tutto intorno si sollevò un certo brusio. Aspettato il loro turno, la venere bionda si congratulò con la mora. Era difficile riconoscerla con indosso lo smoking fatto su misura e tre fiori all'occhiello diversi, ma scavando sotto il cilindro che nascondeva i suoi capelli raccolti e sforzandosi di immaginarla senza i baffetti alla francese, si scorgevano i tratti femminili del suo viso, gli zigomi morbidi, le guance vellutate e le ciglia fini.
«Vi ho forse presentato prima le mie accompagnatrici?» si inchinò, facendo il baciamano anche ad Anthea, visto che c'era «Lady Timona,» Tim fece un grazioso inchino, sollevando di qualche centimetro l'abito rosa sgargiante in modo da mostrare con soddisfazione un paio di scarpe da ginnastica che normalmente sarebbero passate in osservate. «Madame Rogerina» il biondo batterista aveva il viso sufficientemente delicato da non aver avuto bisogno di trucco. Batté le ciglia lunghe con aria spaventosamente femminile. Il caschettino biondo incorniciava perfettamente il suo viso. L'abito azzurro si fermava sui fianchi stretti e scendeva fino a sotto i piedi. «e Miss Brianna»
«Che fantasia» commentò sarcastica Anthea ed il chitarrista, per ripicca, si portò indietro i capelli riccioli, lunghi fino all'orecchio, in un gesto mortalmente offeso «e quanta eleganza!» si riprese
«Credevo davvero di vederti arrivare vestita da rocker!» rise di nuovo.
«Quella è la mia anima, amica mia! Penso che andremo dentro, ho qualche vendetta da consumare, tipo verso i tipi della squadra di basket»
«Che è successo?» chiese Roger preoccupato. La ragazza nell'abito da sera nero rise:
«Niente che Dorothy non sia in grado di gestire da sola. Non te l'ho mai chiesto, ma perché quello ce l'aveva così tanto con te?»
«Questioni di sesso» sghignazzò l'amica, allontanandosi, seguita dalle sue damigelle
«Non vedo l'ora di sentire il tuo discorso, in qualità di allievo più anziano della scuola.» Dorothy si voltò «Perché l'hai preparato, vero?» la mora rise
«Ci vediamo dentro, vah»

«Ragazzi, come va, vi state divertendo?» chiese Anthea, dopo aver raggiunto insieme a John i quattro travestiti
«Stanno tirando a sorte per decidere chi per primo deve venire a ballare con me, nel frattempo, mi concedi questo ballo?» rise la mora, inchinandosi per l'ennesima volta di fronte alla bionda
«Volentieri, tanto stasera non avrei ballato» tirò una gomitata a John, evidentemente troppo timido ed impacciato per mettersi al centro della pista e ballare con una sventola da paura come Anthea, con il rischio di farle fare brutta figura
«Alla fine della canzone voglio la sostituta con le mani sui miei fianchi, sia chiaro» intimò, rivolta ai tre, poi le due andarono davvero a ballare.
«Meno male che c'è toccato il twister, se era un lento sarebbe stato imbarazzante» sghignazzò Anthea
«Per me lo è ugualmente, che diamine di tacco ti sei messa? Un tempo eravamo alte quasi uguale»
«Sarà un... dieci centimetri?»
«E ti pare poco?» sbuffò
«Poi mi spiegherai questa tua trovata, invece» la derise l'amica
«Non potevo venire al ballo, vestita da principessa, con tre uomini. Sarebbe stato... strano»
«Era l'occasione per scegliere tra Roger e Tim» suggerì Anthie
«Pur di non farlo l'avrei chiesto a Brian, lo sai» ammise Dorothy
«Non puoi continuare a...» tentò, ma l'altra la interruppe subito
«Anthie...»
«Che palle, guarda che lo dico per il tuo bene»
«Lo so, ma... non sono pronta a dire addio a nessuno dei due»
«Rischi che ti dicano addio entrambi»
«Hai un'idea migliore?» la bionda aspettava solo che le venisse posta una domanda come quella
«Bacia uno dei due, stasera, e lascia andare l'altro» spiegò, proprio mentre la canzone terminava. Si voltò, guardando Tim sfregarsi le mani, pronto ad avventarsi sulla sua preda.
«Non posso decidere così su due piedi!»
«Altrimenti non deciderai mai... a bruciapelo, un bacio, e via» l'amica tornò dal suo vero compagno, lasciandola nelle grinfie di Staffell. Il ragazzo, nel suo strano abito rosa, la strinse forte per i fianchi fino a che non furono praticamente incollati. Fecero qualche passo senza che i loro sguardi si staccassero l'uno dall'altro, poi il bassista parlò:
«Dovrei baciarti, adesso, lo sai? Non ci sarà occasione più romantica di questa»
«Puoi farlo» rispose
«Oppure no. Roger ci rimarrebbe malissimo, nessuno di noi due vuole ferirlo, non è così?»
«È così»
«Dorothy, faccio sul serio con te, se mi dici che per te è lo stesso, che non sono solo il tuo giocattolino per far ingelosire Taylor, me ne infischierò del resto, di tutto il resto, intendo» quella suonava proprio come la promessa di un inizio. Con Tim aveva una certa intesa fisica, mentale, sarebbero stati perfetti. Pensavano le stesse cose, erano piuttosto simili.
«Faccio sul serio con entrambi, lo sai»
«Allora mi vedo costretto a baciarti...»
   
 
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