PROLOGO
 A ogni caccia alla bandiera le case di Ermes e Ares capitavano in squadre avversarie, e questa volta non era da meno.
Chirone aveva continuato a far finta di niente anche se tutti sapevano che da quando quel ragazzo (come si chiamava? Prissy? Ah, no era Percy! Forse...) era stato riconosciuto come un figlio di Poseidone, anzi come il figlio di Poseidone, le cose sarebbero cambiate. E il far finta di niente di Chirone includeva anche le caccie alla bandiera.
Clarisse stava per prendere la bandiera, e l'avrebbe anche presa se non fosse stato per un ragazzo ispanico con i capelli scuri che era sbucato all'improvviso dal bosco e si stava avvicinando a lei con la spada sguinata, e un sorrisino divertito sul viso.                  
Con quel sorrisino divertito sul viso. Quel sorrisino che la faceva sognare ad occhi aperti, quel sorrisino che  ogni volta che lo vedeva le faceva venire voglia di baciarlo. Quel sorrisino che la disarmava. Sempre.
E anche quella volta.
- Che c'è, hai paura di me, Clarisse?- le chiese il ragazzo con un tono parecchio sarcastico che riuscì a destare la figlia di Ares dai suoi sogni ad occhi aperti. Dalle sue fantasie, come avrebbe detto Silena.
- Buttati dall'Olimpo, pivellino- rispose la ragazza con la voce più dura che riusciva a fare.
-Ehi ehi, calmati. Non ti mica offesa vero?- e di nuovo quel sorrisino, quel stramaledettissimo sorrisino.
Clarisse sbuffò alquanto scocciata, e gli intimò, non proprio gentilmente, di spostarsi. Intralciava il percorso per arrivare alla bandiera.
- Non ci penso neanche, La Rue.- rispose Chris, sottolineando per bene il cognome della figlia di Ares, pur sapendo che lei odiava il suo cognome. E avvicinandosi un po'.
- E poi se volessi davvero arrivare alla bandiera mi avresti già steso, ammettilo. Dì pure che ti piace stare qui a parlare con me.- e si avvicinò un'altro po'. Ora c'era un metro scarso a separarli.
- Smettila di dire sciocchezze, e scansati, idiota. -rispose Clarisse , accurandosi di non guardarlo assolutamente in faccia.
Chris, senza nemmeno rispondere, si avvicinò ancora, lasciando solo uno spazio di pochi centimetri tra loro, e le scostò una ciocca dei liscissimi capelli castani che le era ricaduto sul viso.
I loro visi si stavano avvicinando, e proprio allora sentirono dei passi avvicinarsi.
Si staccarono in un baleno, evitando di guardarsi negli occhi.
Dal folto degli alberi sbucò Connor Stoll, che senza degnarli di uno sguardo corse fino alla bandiera e lo catturò in un momento, per poi mettersi ad esultare, gridando di vittoria.
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Clarisse e Chris ebbero modo di rimanere di nuovo da soli solo l'ultimo giorno della sessione estiva, appena prima che Chris ripartisse.
Lui stava già con lo zaino in spalla, scendendo la collina Mezzosangue, quando sentì una voce che lo chiamava da dietro.
Clarisse stava correndo verso di lui, aggrappandosi al pino di Talia per non cadere.
- Ecco, io volevo dirti che... ecco... passa un buon anno, e...ci vediamo presto.- disse la ragazza, pronunciando l'ultima parte un po' troppo velocemente. Non era proprio quello che volevo dirgli, però... Pensò con una punta di amarezza.
Lui la guardò negli occhi, e poi, prendendole il viso tra le mani, la baciò.
Clarisse, dopo un primo momento di stupore, in cui si era irrigidita, buttò le braccia al collo del ragazzo e rispose al bacio, dapprima lentamente, quasi timorosa che non le piacesse, poi più decisa.
Il baciò durò al massimo dieci secondi, ma in quei dieci secondi si dissero più di quanto si sarebbero potuti dire in dieci ore.
- Non so se l'anno prossimo ritornerò.- disse Chris, con una voce strana, accarezzandole il viso.
Clarisse si staccò da lui, e gli chiese semplicemente:
-Cosa intendi dire?
Chris non rispose, ma, dopo aver guardato un'ultima volta il campo Mezzosangue, si voltò, e se ne andò via senza girarsi indietro. Lasciando una alquanto stupita Clarisse a fissare il punto dov'era fino a pochi secondi prima.
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NOTE DELL'AUTRICE:
Allora... che dire di questa fanfiction?
Intanto premetto che ho letteralmente adorato la coppia Chris/Clarisse da quando ho letto La Battaglia del Labirinto, e sono subito entrati tra le mie coppie preferite, insieme a Charles/Silena e la Percabeth.
Lo so che l'ultima parte è da diabete, però ho voluto farlo apposta così, per far vedere che anche Clarisse sa essere romantica quando vuole.
Questo prologo è ambientato nel primo libro, qualche giorno prima che Percy restituisca la Folgore a Zeus, tranne che l'ultima parte, che, come ho già detto, è ambientata l'ultimo giorno estivo del Campo.
Gli altri invece saranno ambientati più avanti nei libri.
Per favore recensite, perchè se non ricevo abbastanza recensioni mi demoralizzo XD.
Non voglio scrivere "se non arriverò a tot recensioni non aggiornerò", perchè io aggiorno quando mi viene l'ispirazione, però se commentate mi farete uun emorme piacere^^
Ah, se ve lo state chiedendo, no, non mi sono dimenticata della mia altra fanfiction, però per vari motivi (scuola, uscita di PJ4, rottura del computer), non ho potuto aggiornare, ma non preoccupatevi ( o preoccupatevi?!) il prossimo capitolo arriverà presto,
Bacionissimi,
principessa_tarya
PS cerco qualcuno che faccia il liceo classico, e che mi possa aiutare per delle battute in greco e latino, lo so che potrei cercare su internet, ma non mi fido molto del traduttore di google, quindi sarei contenta se qualcuno si offrisse volontaria^^ -