Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: Elettra28    03/11/2011    12 recensioni
e se Naya Rivera ed Heather Morris non avessero passato il provino per entrare nel cast di Glee? Mi sono immaginata una nuova vita dove il destino le ha fatte incontrare ugualmente. (Naya Rivera, Heather Morris)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heather Morris
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si svegliò di soprassalto, come colta da un incubo, sentiva una sensazione strana,
sollevò il viso verso il comò, posizionato al fianco del suo letto, con sopra la sveglia che segnava le 3 del mattino,
si sfregò gli occhi, mentre il ricordo, di quello che era successo prima che si addormentasse, riaffiorò nella sua mente.
Si girò dall’altra parte del letto, per controllare se, nel frattempo, Naya era andata a dormire, ma lei non c’era.

Odiava litigare con lei, odiava litigare in generale, ma con lei ancora di più, perché ,alla fine, non faceva mai niente di così grave, da poter scatenare l’ira su di lei, ma, a volte, alcuni tratti del suo carattere, la facevano imbestialire. Quella volta, in quella situazione, aveva ragione lei, Naya doveva pensare a sé stessa ed al suo futuro, non poteva mettere in tavola tutte quelle argomentazioni che, per quella decisione così importante, non erano indispensabili, per questo, quella sera, si era arrabbiata così tanto, non voleva che lasciasse andare quella opportunità, per causa di terze persone.

Voleva cercare di farglielo capire, ma forse aveva esagerato quella sera, e forse doveva anche trovare il coraggio di lasciare libera la sua ragazza di scegliere, lei aveva detto, senza problemi, la sua sulla questione, il resto spettava a Naya.

Dopo vari tentennamenti, decise di alzarsi, per andare a vedere che fine avesse fatto la sua ragazza.

Cercò prima nella sua ex stanza da letto, pensando che avesse deciso di dormire da sola quella notte, ma non la trovò, si diresse in cucina e vide che era rannicchiata sul divano, che stringeva un cuscino, mentre dormiva.
Le fece una tenerezza assurda, capì in quell’istante che, Naya, si sentiva spaesata, che prendere quella decisione, era estremamente difficile per lei e che, forse, avrebbe voluto un po’ più di comprensione dalla persona che amava e che le doveva stare affianco.
Lei invece si era limitata a sottolineare le sue paure, sbattendole in faccia, addirittura, che era stufa. Si sentiva un’idiota in quel momento, per aver pensato solo a lei ed alla sua voglia di fare quell’esperienza insieme a Naya.
Aveva gli occhi arrossati, sicuramente aveva pianto tanto, non voleva svegliarla, decise di spostarsi e prendere una coperta, per mettergliela sopra, perché non soffrisse il freddo.

La adagiò delicatamente sopra di lei, Naya si girò mugugnando e lasciando andare il cuscino, ad Heather scappò un sorriso, le sarebbe saltata addosso all’istante, per la dolcezza di quella espressione…. Prese il cuscino e, non sapendo resistere, le stampò un leggero bacio sulle labbra. La mora si spaventò a quel tocco, evidentemente il suo sonno, era abbastanza agitato, aprì gli occhi e si trovò davanti il viso dispiaciuto di HeMo ,che fece una smorfia di disappunto

“non volevo svegliarti”
“non fa niente” rispose, sfregandosi gli occhi “mi sono addormentata sul divano”

La bionda annuì e si mise a sedere affianco a lei, rimasero in silenzio per qualche secondo, nessuna delle due sapeva cosa dire, nonostante fossero entrambe dispiaciute, per la discussione avvenuta.
Naya non resistette e poggiò la testa sulla sua spalla dicendo
“sei ancora arrabbiata con me?”
HeMo la guardò e si mise a ridere
“pensi che avrei fatto di tutto, per svegliarti con un bacio…. mia biancaneve?”
Naya si aprì ad un sorriso rilassato e sollevato dalla risposta, mentre HeMo abbassò di poco il viso, per incontrare i suoi occhi e baciarle le labbra.
“mi dispiace….” Naya l’abbracciò, posando la sua testa sul petto dell’altra, lasciando che HeMo l’avvolgesse per stringerla contro di sé
“per cosa?” chiese
“per non essere come tu mi vuoi e perché devi sopportarmi” rispose quasi sottovoce
HeMo la guardò, facendosi seria
“Naya, non ho intenzione di litigare di nuovo, quindi evita queste cazzate, per favore!”
si rese conto che, la mora, di nuovo fece silenzio e decise di addolcire la sua voce
“ti ho detto delle cose forti e pesanti, perché ero incazzata prima, ho esagerato, quindi, semmai, sono io che devo chiederti scusa” 
la guardò negli occhi sinceramente, sperando di non aver esagerato per l’ennesima volta
“Non voglio deluderti…..” disse, affondando il viso nel suo petto
Heather sospirò, cercando di raccogliere tutta la pazienza che aveva, ed era difficile a quell’ora della notte e con la stanchezza che incombeva.
“amore….” Le sollevò il viso, obbligandola a guardarla “perché dovresti deludermi?”
“prendendo una decisione”
“Naya è la tua vita, io ti ho detto a cuore aperto come la penso, ma io sono io…. E ti amo, qualsiasi decisione prenderai, ti starò accanto, anche se non la condividerò” disse fermamente.
La mora rimase spiazzata da quelle parole, la sicurezza con il quale Heather gliele stava dicendo, valevano mille volte di più, di un semplice ti amo. Le prese il viso trà le mani e la baciò, la sua angoscia si affievolì, sentendo il calore di quelle labbra e quella stretta che le dava sicurezza. HeMo la strinse ancora di più ed a fior di labbra le disse
“andiamo a letto amore” 
Naya annuì, ed ancora strette l’una trà le braccia dell’altra, s’incamminarono verso la stanza da letto.

 
*******
 
“perché sono così emozionata nell’andare ad incontrare un ragazzetto, che rientra dalle vacanze studio?”

“non lo so…. Stà di fatto che, anche se ci arriviamo dieci minuti dopo, non succede niente, ma almeno ci arriviamo intere HeMo!!!!”

la mora si teneva nervosamente alla maniglia della portiera, mentre l’altra, guidava eccitata, perché non vedeva l’ora di riabbracciare Luke, che era appena rientrato a casa, dalla vacanza studio con una  grande scuola di danza classica, si voltò a guardare lo sguardo terrorizzato di Naya e sorrise

“stò correndo troppo?” chiese divertita
“mmmmm direi che stai superando, liberamente, tutti i limiti possibili del codice della strada” rispose, in un misto trà il divertito ed il terrorizzato
Sentirono un’allarme abbastanza familiare dietro di loro
“oh cazzo, proprio ora non ci voleva!” disse, rallentando ed accostando la macchina
“ecco… appunto! Mio padre mi ucciderà ora!” esclamò la mora
“tranquilla ci penso io!”

“signorina gli stop si rispettano”
l’agente che si era avvicinato, era un tipo buffo con dei baffoni grandissimi alla messicana e decisamente sovrappeso.
Naya notò che, HeMo, fece uno dei suoi sguardi più sexy e si preparò a rispondere
“oh agente mi scusi…. Mi ero distratta” lo guardò ammiccando e sorridendogli, l’uomo si sistemò nervosamente il cappello, cercando di risultare il più sereno possibile, anche se quel sorriso l’aveva decisamente ucciso
“andava anche abbastanza veloce, posso vedere i suoi documenti?”  accostò la mano al finestrino
“oh mio Dio!” esclamò improvvisamente la bionda, facendo sussultare la mora affianco a lei, che non capiva cosa fosse successo
“queste mani! O Dio sono…. Ma sono bellissime!!!” le prese la mano e l’accarezzò con delicatezza guardando ogni tanto il suo viso, che era sempre più imbarazzato
“è incredibile agente…..” rimase in sospeso, aspettando che il poliziotto le dicesse il suo nome
“hemmm…. Fink” rispose lui
“agente Fink, è incredibile! Non ho mai visto un uomo con le mani così belle, si vede che ci tiene alla sua persona, perché sono curatissime!” continuò ad accarezzarle, mentre Naya, incredula, osservava le doti seduttive, della sua ragazza
“grazie….. grazie…. Ma ora, per favore, mi dà i suoi documenti?” cercò, nonostante tutto, di rimanere nel suo ruolo autoritario. HeMo capì che l’agente Fink era un osso duro, ma lei lo era di più
“oh si… si certo! mi scusi, ma le sue mani mi avevano distratto” disse, porgendogli il documento, con un sorriso che l’uomo ricambiò, dopo essersi spostato un secondo ad osservare la macchina
“e le ruote sono lisce…. Signorina…… Morris” lesse il cognome
“oh no, questo no…. Le ho fatte control…”  Naya si sentì stringere la coscia fortissimo, mentre non riuscì a finire la frase,  immobilizzata dallo sguardo esaustivo della bionda
“mi scusi?” l’agente si sporse un po’ di più, dentro la macchina, perché non aveva sentito bene
“oh no… la mia amica qui, stava dicendo che adora i suoi baffi…. Sono una delle cose più sexy che un uomo possa portare” disse subito HeMo, per poi guardare la mora “non è vero Naya?”
“oh si li adoro!” decise di entrare nella parte anche lei
“sul serio?” a quel punto HeMo si accorse di aver colto nel segno, toccando il punto debole dell’uomo, perché si era tolto il cappello asciugandosi il sudore per l’imbarazzo
“mi creda agente Fink, per noi donne, sono un chiaro segno di virilità” ammiccò la bionda, mentre l’altra annuiva
“oh bè…. Non lo sapevo…. Maaaa ora che lo so…” rise nervosamente, mentre la bionda le fece un occhiolino, che diede il colpo di grazia all’uomo
“ok… siete fortunate, mi sento buono oggi…. Se mi promettete un controllino alle gomme al più presto, vi faccio andare via, senza nessuna multa” disse ormai con sguardo fiero e goliardico
“ma lei, oltre che affascinante, è anche un gentiluomo!” disse HeMo mentre le prese la mano, accarezzandola e, con la penna che aveva sull’altra, scrisse un numero di telefono, con lo sguardo incredulo della mora
“se ha bisogno di una ritoccatina o di un po’ di relax, mi chiami a questo numero” le sorrise, facendole un altro occhiolino
“oh….. ce…certo! lo farò…. Grazie signorina Morris…. “
“grazie a lei Fink! È stato un piacere!” lo salutò, mentre Naya, con la mano salutava sorridente
“di chi era quel numero?”
“della palestra! Almeno si fa quattro salti ed elimina quello strato adiposo, che si porta in tutto il corpo, mani comprese” rispose divertita, mentre Naya rideva
“Dio…. Quei baffi…..” disse la mora trà i singhiozzi
“potrei vomitare al solo contatto!” rispose l’altra
“comunque sei una vera zoccola!”
“mi stò esercitando…. In fondo, devo interpretare praticamente una prostituta” disse, ricordando il ruolo di Satine, che avrebbe dovuto interpretare di lì a poco
Naya si fece subito seria, HeMo, con quella battuta, le aveva ricordato, involontariamente, che aveva ancora una decisione importante in sospeso, un po’ la invidiava per le sicurezze che aveva, mentre ancora il suo futuro era incerto.
 

***********

 
“HeMoooooo” Luke si lanciò addosso alla bionda, con talmente tanta foga, che la fece cadere per terra
“Hey!” lo abbracciò forte, sentendo che, in quasi tre mesi, la sua muscolatura era diventata molto più tonica, si sollevò da terra, allontanandosi, per osservare meglio il ragazzo
“Aiuto….. dove hai nascosto il ragazzino fragile e mingherlino, che ho lasciato 3 mesi fa?” chiese la ballerina, mentre il ragazzo sorrideva in imbarazzo
“direi che se l’è mangiato quest’ometto, vieni qui tesoro! Come stai?” Naya se lo trascinò sul petto, per abbracciarlo,mentre il ragazzo la stringeva felice
“Naya! Sei sempre più bella” disse guardandola
“Wau! Non sapevo insegnassero anche la galanteria, ai corsi estivi di danza!” rispose la mora, sentendo il primo vero complimento, che Luke le avesse mai fatto
“si imparano un sacco di cose, anche a riconoscere le persone stupende” HeMo intervenne, con quel complimento velato, verso la ragazza, mentre accarezzava, soddisfatta, il capo di Luke e si prendeva il sorriso malizioso di Naya.
“bè scusate se rompo questo trio idilliaco” Cristina si avvicinò ad abbracciare HeMo, che ancora non aveva visto dopo le vacanze
“hey, ma dove abbiamo lasciato l’accento Yankee? Hai una dizione perfetta!!! Wau!” disse la bionda ricambiando l’abbraccio
“hai visto? Bè allora è servito almeno a quello il corso!” scherzò la giovane attrice
“si a quello ed a far gongolare, ancora di più, Richmond per la sua ennesima scoperta di un talento!” rispose la ballerina
 

Si ritrovarono tutti e quattro nella cucina davanti ad un gelato, con Luke che non finiva di raccontare i suoi tre mesi estivi, usando termini che, a volte, solo HeMo capiva. Naya si fermò a pensare a quella situazione per un secondo, adorava quei momenti con loro, e visto che, Darren, non poteva più essere così presente, almeno fisicamente nella sua vita, quelle erano le persone con cui le piaceva stare, in quella città così grande, che potevano farle sentire un po’ di aria di famiglia.

Luke ed HeMo erano finiti nella stanza del primo, che voleva mostrare assolutamente i video fatti ed i progressi in quei mesi, con tanto di dimostrazione dei passi.

Naya e Cristina rimasero in cucina

“allora, avete rinnovato finalmente l’iscrizione? I corsi iniziano trà poco più di un mese, dovete ancora decidere il vostro piano di studi…. Cosa pensavi di fare?” la più grande le porse una birra, sorridendole
Naya si irrigidì, non sapeva se parlarle della proposta di John, non voleva altre influenze e discussioni prima della sua decisione, guardò in basso
“veramente no…. “
Cristina si fermò ad osservarla, capendo subito che c’era qualcosa che non andava
“che succede?” le prese la mano e la portò a sedersi sul divano affianco a lei
Naya fece silenzio per qualche secondo poi disse
“niente…. Dobbiamo muoverci però….altrimenti ci rimpiazzano subito” sorrise nervosamente, girandosi la bottiglia trà le mani
Cristina la osservò attentamente, inclinò la testa
“c’è qualcosa che non và?”
La mora non ce la fece, era difficile mentire ad una persona, che aveva imparato ad interpretare ogni tuo gesto.
“abbiamo avuto una proposta…..” la guardò negli occhi e si accorse che la ragazza annuì, mentre beveva un sorso dalla bottiglia, non lasciando trasparire nessuna emozione
“Jonathan Groff ci ha proposto due parti importanti, in un nuovo musical a Broadway” si tormentò nervosamente le mani, dopo aver poggiato la bottiglia, l’altra fece lo stesso non staccandole mai gli occhi di dosso, ma non dicendo niente, aspettando ansiosamente che Naya si spiegasse meglio
“vuole portare in scena una versione particolare di Moulin Rouge , con le protagoniste tutte al femminile, a me ha proposto il ruolo che era di Cristian e ad HeMo quello di Satine” sollevò lo sguardo, per capire le espressioni della sua amica, ma notò soltanto il ghiaccio nel suo volto, i suoi occhi erano rimasti fermi ad osservarla, senza tradire nessuna emozione
“HeMo ha accettato subito, quindi non studierà alla Jiuliard …..”
aspettò un secondo, prima di continuare, voleva che l’altra interagisse, quel monologo la stava agitando, mentre si sentivano in lontananza le risate spensierate degli altri due, nella stanza in fondo
“ e tu?” chiese alla fine, arrendendosi
“non ho ancora preso una decisione” rispose soddisfatta della sua trovata, per farla parlare finalmente
“immaginavo…..” poggiò la schiena sul divano, quasi rilassandosi
“che vuoi dire?”
“che è tipico di HeMo….. ed è tipico tuo, ragionare per cercare di fare le cose bene, perché tu ci tieni”
La guardò sicura in viso
“anche HeMo ci tiene” rispose, un po’ irritata da tutte quelle sicurezze
“HeMo è soprattutto una ballerina ed il musical è il suo ambiente ideale, tu sei un’attrice prima di tutto e ci tieni alla tua formazione”
“stai parlando come se avessi la certezza di quello che deciderò di fare”
“a differenza della tua ragazza, non ti fai abbindolare dalle finte luci di Broadway” le mise una mano sulla spalla
“io adoro anche cantare e non mi dispiace ballare, John ha pensato quei ruoli cuciti su di noi”
“allora dirai di si?”
“ho detto che non ho ancora deciso”
La ragazza si voltò e le sorrise maliziosamente, facendole capire che sapeva perfettamente cosa avrebbe fatto.
“perché hai tutte queste certezze, se nemmeno io ce le ho?” le chiese
“perché ti conosco e, forse, ti stò dicendo quello che, tu ancora, non vuoi ammettere a te stessa” si posizionò di lato, in modo da poterla guardare bene in viso e vedere che era terrorizzata da quella scelta
“è un’opportunità che potrebbe non ricapitarmi più nella mia vita”
“se studierai e diventerai brava, e sono sicura che succederà, avrai la fila di persone che ti imploreranno di accettare una parte nelle loro opere” le mise una ciocca dietro i capelli, cercando di sorridere e stare il più tranquillo possibile, nascondendo qualsiasi terrore che, quella conversazione, potesse evolversi in litigata
“si, ma potrei finire che sono già troppo grande e devo cogliere queste occasioni ora!”
“oh mio Dio, mi sembra di sentir parlare Heather Morris!” le scappò, pentendosi subito della sua uscita infelice.
Naya la guardò seria e delusa da quell’uscita poco felice, non si era offesa per il paragone con HeMo, ma per il fatto che, con quella frase, avesse fatto intendere, che non sapeva ragionare con la sua testa e prendere decisioni da sola
“scusa….. scusa…. Uscita poco felice….. mi spiace!” mise una mano davanti a lei ed una sul cuore, sperando di aver risolto per la sua gaffes
“sò ragionare con la mia testa, ed HeMo mi ha sempre lasciata libera di farlo” rispose secca, ricordando il momento della mattina, quando la ragazza l’aveva stupita, dicendole che le sarebbe stata vicina, qualunque cosa decidesse di fare.
“allora perché non hai deciso ancora? Cosa ti blocca?” le chiese Cristina
“ci sono delle componenti affettive che mi bloccano, sia da una parte che dall’altra….. “  a Cristina scappò un mezzo sorriso di soddisfazione, mentre Naya continuò “sò che si tratta del mio futuro e dovrei lasciare queste cose da parte…. Ma non ci riesco!” diede un pugno al bracciolo del divano con fare stizzoso, l’altra le prese la , per cercare di calmarla
“ho paura di deludere qualcuno, qualunque decisione prenda, ho paura di perdere te!” la guardò con gli occhi gonfi di lacrime, pronte ad uscire
“allora non perdermi, non correre questo rischio e rimane con me…. Faremo delle grandi cose assieme, senza fretta, studieremo, diventerai bravissima e Stan ci aiuterà” non riuscì più a trattenersi, ed avere un atteggiamento neutrale, si lasciò andare, facendo trasparire tutti i suoi sentimenti e la sua paura, che aveva fin dall’inizio, di perderla

Naya non si aspettava un’implorazione così palese, forse ,dentro di se, sperava in una risposta che le lasciasse la libertà di decidere, come era successo con HeMo.
“ma…. Se io decido di lasciare l’accademia, non ci perderemo!” le disse, mentre vedeva che il suo sguardo si era fatto sempre più preoccupato, ed aveva perso totalmente quella maschera che aveva all’inizio
“si invece! Perché tu farai parte di un altro mondo, sarai presa ed accecata da quel mondo e non vedrai nessuno oltre i tuoi simili”
“non è vero! E poi non è quello che vuoi anche tu? Fare successo a Broadway?” chiese perplessa
“non così Naya…. Ci voglio arrivare per meriti miei, non perché ho amici che mi spianano la strada”
Ma che male c’è? John è uno serio, non ci proporrebbe mai una cosa che non sapremo fare, solo perché siamo sue amiche”
voleva ardentemente che Cristina la capisse

“ti prego Naya, non farmi questo…. Non adesso, non ora che ho trovato uno sprazzo di felicità, ora che sono serena perchè  ti ho trovato….. ora che ho imparato, perché tu me l’hai insegnato, a fidarmi di nuovo di qualcuno, ho imparato a voler bene” i suoi occhi erano umidi e si accorse che cercava di trattenere a stento le lacrime. Naya sentiva il suo cuore in frantumi, nel vedere la sua amica così implorante.
Pose la sua mano sulla guancia dell’altra, per raccogliere una lacrima che era riuscita a sfuggire furtivamente al suo controllo, mentre la guardava con pietà.

Cristina trattenne la sua mano, stringendola con la sua
“io non me ne andrò, non andrò da nessuna parte, non devi avere paura” Naya la fissava negli occhi commossa, mentre Cristina lasciò la sua mano, per metterla nella sua  guancia, ci furono dei secondi interminabili, dove le due si osservavano quasi a trasmettere la sicurezza reciproca, che non si sarebbero allontanate.
Cristina avvicinò lentamente il viso a quello di Naya, mentre l’altra le stringeva, a sua volta, la mano, sentiva le labbra di Cristina ad un millimetro dalle sue, poteva sentirne il calore. Una risata spensierata di HeMo, nell’altra stanza, la fece ridestare da quel momento così surreale, che stava vivendo. Si scostò improvvisamente e sconvolta disse

“no!!! Non così!!!! “

Lasciando Cristina immobile in quella posizione che chiuse sconfitta gli occhi
 
 
“si, però non ci siamo con l’estensione, devi tirare di più, anche se ti fa male un po’… certo non sforzare, però devi soffrire un pochino” erano in piedi, davanti al muro della stanza di Luke, ed HeMo gli sollevava la gamba sinistra, per cercare di fargli fare un arabesque più esteso e completo, quando squillò il suo telefono
Il ragazzo si rimise dritto, sospirando e ringraziando mentalmente, chi aveva interrotto quella tortura

“ti sei salvato!” sorrise la bionda, indicando il cellulare che squillava, per poi rispondere
“hey Britt! Sono qui con la nostra promessa della danza” fece un occhiolino
“ciao Britt!!!” urlò Luke, vicino al telefono
“che cosa? Non ci posso credere! Certo…. certo gliene parlo subito! Ok…. Ok…. Ti faccio sapere!”  chiuse la chiamata e guardò maliziosamente il ragazzo, che non capiva cos’avesse da fissarlo così sorridente
“ok…. Sò che è sbagliato, perché sono la prima a dirti che non si dicono le parolacce….. ma, ragazzo…. Hai un culo assurdo!” gli disse
“perché?”
“Britt mi ha detto che,  Stolichencko, ti vuole assolutamente nella sua scuola, ti ha pagato una borsa di studio per 5 anni! Ti rendi conto???’” lo strattonò forte per le spalle, mentre il ragazzo spalancava la bocca incredulo
“non ci credo!” disse poi
“si credici!!!!” HeMo lo abbracciò

Luke si strinse forte a lei, come se fosse l’artefice di tutta quella felicità, che forse, non aveva mai provato in tutta la sua vita e forse un po’ lo era. Si staccò improvvisamente ed, aprendo la porta, corse immediatamente in cucina, HeMo lo seguì come una bambina, non riuscendo a stargli dietro per la velocità.

Trovarono le due sedute sul divano, che si guardarono sconvolte, HeMo notò che avevano pianto tutte e due e Naya aveva uno sguardo strano.
Luke si buttò letteralmente trà le braccia della sorella, cercando di abbozzare delle parole che, per l’emozione, risultavano incomprensibili
“Stolichencko! Per ballare!!!! Nella sua scuola!!!!” urlò, mentre l’abbracciava eccitato
Tutte e due si rivolsero a guardare HeMo, perchè non capivano cosa fosse successo. La ragazza cercò di riprendere un po’ di gioia persa nel vedere la scena che si era ritrovata davanti e disse
“ha chiamato Brittany, mi ha detto che Stolichencko, ha pagato una borsa di studio per Luke, perché vuole che studi nella sua accademia, sarà spesato di tutto, compreso il termine degli studi e vivrà in un college”
Lui annuì, per confermare tutto quello che HeMo aveva detto
Cristina si alzò, la sua espressione cambiò improvvisamente, lasciò le braccia di Luke e, guardando Naya con delusione, disse
“no! No… mi dispiace….. non se ne fà niente” abbassò lo sguardo
“che cosa? Ma hai sentito bene quello che ho detto?” chiese la bionda, avvicinandosi di più a lei, mentre il ragazzo, terrorizzato, non ebbe nemmeno la forza di dire niente
“ho sentito benissimo! Mi sembra tutto troppo affrettato, per come conosco mio fratello, la cosa del ballo, gli potrebbe passare da un momento all’altro e non mi và che tu o Brittany ci rimettiate la faccia” disse, guardando per un momento Luke
“non è vero!!! Io voglio ballare!!!” si buttò sopra di lei, scuotendola
HeMo, incredula, guardò la scena, si rivolse a Naya, perché dicesse qualcosa e vide che la mora abbassò lo sguardo, sentendosi colpevole per quella decisione
“oh Cristo! Dimmi che non è vero” si rivolse a Naya, per poi guardare Cristina “ dimmi che non stai dicendo di no a questa cosa, perché c’è la possibilità che Naya lasci l’accademia”
“non voglio che Luke si affezioni a persone che, poi, potrebbero deluderlo da un momento all’altro, anzi peggio, potrebbero illuderlo! Ha già avuto abbastanza esperienze in merito” disse, stringendo il fratello che ancora la implorava
“ma HeMo mi vuole bene Cristina….. ti pregooooo! Io voglio ballare! Ti pregoooo” ormai il ragazzo piangeva implorante

HeMo, vedendo Luke in quelle condizioni, non riuscì a trattenere le lacrime e disse
“non credevo che il tuo egoismo e la tua possessività arrivasseroo a questo punto! Stai negando a Luke una possibilità enorme, come stai mettendo in crisi la decisione di Naya, solo perché li vuoi avere sotto controllo!”
“non dire idiozie HeMo! Stai paragonando mio fratello a Naya!” urlò la mora
“non è trattenendole a tutti i costi e tappandole le ali, che potrai tenerti l’affetto delle persone, Cristina! E Naya ti vuole bene, io lo so…. Ma se non la lascerai andare, poi finirà per odiarti un giorno” si avvicinò sempre più pericolosamente. Naya, in quel momento, reagì, tenendole la mano, che la bionda strinse, perché aveva bisogno, in quel momento, di sentirla sua.
Cristina riacquistò quello sguardo gelido ed impeccabile che la caratterizzava da sempre, quello sguardo che, le due, avevano visto la prima volta e che lei usava come un’arma difensiva
“per favore andate via da casa mia” disse, senza muovere quasi un muscolo e guardando Naya negli occhi
“sei una poveretta e mi fai pena sai? Perché ti ritroverai sola, senza nessuno che vuole stare con te” HeMo era arrabbiata, perché sapeva che, Cristina, aveva il potere di decidere della vita di Luke e lei non poteva farci niente
Naya ebbe paura di una reazione spropositata di Heather e decise di intervenire, tirandola verso di sé e dicendo
“basta HeMo! Andiamo via…. Ti prego! “ non voleva più vedere quello sguardo pieno di rancore e delusione di Cristina, le stava facendo soltanto male, HeMo continuava a fissare Cristina, l’avrebbe presa a schiaffi
“HeMo ti prego….” Le disse, con le lacrime agli occhi, mentre l’altra le guardava senza muoversi minimamente
La bionda la guardò e si impietosì, vedendo che, Naya la stava implorando in lacrime, fece un sospiro, guardò Luke amorevolmente, facendogli capire che non poteva fare più niente e si girarono per andare via.

Il ragazzo si staccò dalla sorella ed afferrò da dietro Heather, che sentì immediatamente il suo cuore spezzarsi, lasciò la mano di Naya, per stringere le braccia del ragazzo che l’avvolgevano
“non andartene ti prego! Non lasciarmi! Io voglio ballare!!!” urlò in lacrime
HeMo fece un respiro profondo e si girò, abbozzò un finto sorriso e disse

“ed allora balla, ogni giorno, dove vuoi…. Balla, non fermarti, fai capire a tua sorella che è quello che vuoi, non fermarti mai Luke, puoi ballare quando e dove vuoi, anche con la mente, mentre sei a letto, prima di andare a dormire” le accarezzò la guancia, mentre le scese una lacrima, era straziante lasciarlo li in quelle condizioni.

Si alzò, riprese la mano di Naya e, girandosi, aprì la porta per uscire, il ragazzo continuò ad urlare ed implorare Hemo di non abbandonarla, lei si girò e diede un ultimo sguardo a Cristina, che non aveva niente di cattivo, ma era qualcosa che somigliava forse più alla pietà.
 
******
 
Non si dissero niente per tutto il tragitto, Naya pensava a quel momento, prima che arrivassero HeMo e Luke, aveva ragione la sua ragazza, come aveva potuto lasciare che Cristina si innamorasse di lei? come era arrivata quasi al punto di farsi baciare? Non avrebbe dovuto permetterlo, era stata cieca e pensava che, la loro amicizia, potesse essere vera e genuina senza altro in mezzo, invece, dall’altra parte, stava nascendo qualcosa che, lei, non aveva visto e stupidamente aveva alimentato, facendo soffrire una persona a cui voleva molto bene.
Chiuse la porta di casa dietro di se e le venne da piangere
“cosa è successo quando io e Luke non c’eravamo?” la bionda si avvicinò a lei
Naya abbassò la testa
“amore guardami….. cosa è successo?” le sollevò il viso
La mora ancora in lacrime disse
“farò il musical…..” abbozzò un sorriso, ma dentro di sé stava morendo, sentiva di aver perso Cristina e sapeva che le sarebbe mancata, stava perdendo per strada tutti gli affetti, Darren non era andato via dalla sua vita, ma non c’era fisicamente. HeMo era l’unica cosa che le era rimasta
HeMo sorrise lievemente a quella risposta, ma si accorse che non era stata una scelta facile e forse nemmeno felice
“cosa ti ha fatto decidere?”
Naya prese il suo viso trà le sue mani e cominciò a baciarla appassionatamente, mentre le scendevano le lacrime. HeMo ricambiò il bacio
“ti prego, facciamo l’amore….. voglio fare l’amore con te… adesso” le disse, ansimando trà le sue labbra
La bionda capì che, in quel momento, era l’unica cosa che poteva far star bene Naya  e senza dire più niente continuò a baciarla.
 
**********************************************

Ciaaaaao quanto mi avete odiato? Scusate! Ma sono stati giorni spaventosi degni di Halloween :(
Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo. Non dico niente, lascio a voi i commenti.
Grazie a chi lege e recensisce come sempre.
Un bacio grande
A presto (promesso)
E.
  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: Elettra28