11.
 
- Eccomi.
Roger osservava il panorama intorno a lui: grandi palazzi ingrigiti dallo smog,panchine di un tristissimo verde,un locale irlandese da cui usciva musica proveniente da un juke box. Accompagnato da una lacera tracolla marrone e dalla sua immancabile giacca a vento,si destreggiava in quello squallido isolato londinese,cercando di capire quale di quei tristissimi palazzi fosse la casa di Brian e Tim. Pensò di mettersi ad urlare chiamando Tim e Brian,fino a quando non notò una testa riccioluta sporgersi da una delle finestre del palazzo davanti a sé.
- Rogeeeeeeeeer! Amico,sali!
- A che cazzo di piano state?
- Siamo all’undicesimo!
- Va bene.
Roger si preparò ad uno sclero mentale e fisico,dato che dopo undici piani a piedi probabilmente avrebbe avuto bisogno di mezz’ora di riposo.
Dopo qualche minuto,Roger si piazzò davanti alla porta spalancata dell’ “appartamento” di Brian e Tim. Bucce di frutti vari,fogli su fogli,libri su libri,dischi su dischi. Roger non era molto ordinato,ma quello non era indubbiamente un bellissimo spettacolo. Tim era sul divano e Brian stava armeggiando ai fornelli.
- E’ permesso?
Tim scattò in piedi,Brian si voltò facendo fare un guizzo alla sua chioma.
- Entra,amico!
- Salve,ragazzi. Come va?
- Oh,benissimo. Solite cazzate,scuola e studio.
- Cos’è che studiate?
- Fisica.
Brian s’intromise,facendo voltare i suoi due interlocutori nella sua direzione.
- Rog,non badare al riccio. Si entusiasma molto quando si parla di fisica.
- Tim,e tu cosa studi?
- Fisica. - ,disse girandosi verso Brian,che gli rivolse un ghigno beffardo.
- Ah. Credevo di aver capito che non ti piace.
- Sei perspicace,amico.
Brian lanciò all’amico uno sguardo che voleva dire stai zitto/pensa al cazzo che dici prima di parlare.
E invece Roger si fece una bella risata di gusto,com’era suo solito.
Brian lo imitò,scuotendo la testa.
- E tu cosa studi?
- Biologia. Sto per concludere.
- Anche noi stiamo per concludere. Ci mancano due esami e siamo due giovani fisici.
- A me ne mancano sette.
- La scuola è una merda,Rog. A proposito,posso chiamarti Rog?
- Lo stai già facendo,comunque sì,amico.
- E non credi anche tu che la scuola sia una merda? Un covo di corvi? Un ovile?
- Beh,dipende. Io seguo le lezioni,ma mi faccio i cazzi miei. Mi piace biologia,comunque.
- A me fisica non dispiace. Ma è proprio la scuola che mi fa schifo.
Brian piombò sulla scena barcollando,reggendo sul braccio un vassoio con sopra tre tazze di thè e qualche biscotto.
- A stomaco pieno non si sbaglia mai! - ,esclamò.
Tim si sporse per vedere il manicaretto.
- Thè?
- Sì.
- Ma non potevi prendere qualche birra?
- Perché non lo hai fatto tu?
Roger seguiva la discussione con un ghigno dipinto sulla faccia.
- Beh,io del tuo the non mi fido.
- Amico,è un cazzo di the. Lo sanno fare pure i mocciosi.
- Si,non è questo il punto. Col bene che mi vuoi,potresti anche farmi sorbire una quantità del tuo piscio sormontata da uno spicchio di limone.