Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Iris14    03/11/2011    3 recensioni
Cleo è una ragazza normalissima e la sua vita sembra perfetta. Scuola, amiche e Jake, il suo fidanzato.
Proprio quando una sera si credeva perduta, arriva un misterioso ragazzo, tanto tenbroso quanto affascinante, a salvarla e lei ne rimane affascinata all'istante.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La forza dell'imprevisto

capitolo 3 – Che ci fai tu qui?

-Drriiinn...-

Sentii quel maledetto squillo assordante suonare. Aprii di colpo gli occhi e mi sporsi verso il comodino per spegnere la sveglia. La spensi e sospirai pesantemente. Perché il lunedì doveva essere sempre così tragico...

Andai in bagno e mi rinfrescai velocemente il viso per poi scendere a fare colazione.

Quando arrivai in cucina non trovai nessuno. Mia madre si alzava più tardi per andare al lavoro. Ero io, la sola ad andare a scuola così presto. Presi pigramente la moca e feci un caffè. Avevo assolutamente bisogno di caffè.

Ero un po' preoccupata ad andare a scuola, non solo perché avevo il terrore che il professore di fisica mi interrogasse inaspettatamente ma anche perché avrei incontrato Jake. “Che gli avrei detto dopo la giornata di ieri?” pensai tra me e me. Comunque dovevo affrontarlo, dovevo chiarire questa situazione assurda che tiravo avanti da, ormai, troppo tempo. Dovevo dirgli che forse non lo amavo più come prima. Speravo solo che non se la prendesse troppo perché, altrimenti, il mio senso di colpa mi avrebbe distrutto. I miei pensieri vennero interrotti dal borbottio del caffé che doveva essere pronto. Spensi il fuoco e lo versai la bevanda fumante in una tazzina.

Ne bevvi un sorso e poi sentii mia sorella scendere le scale. Mi voltai verso di lei e la vidi con la faccia ancora assonnata e con indosso ancora un pigiama rosa.

-Buongiorno Anne- salutai

-Ohh, ciao Cleo, che ci fai già sveglia?- mi chiese come quasi tutte le mattine.

-Anne, io mi sveglio sempre a quest'ora della mattina- replicai annoiata. Una volta bevuto l'ultimo sorso di caffè appoggiai la tazzina sul piano della cucina e risalii lentamente le scale. Arrivai in camera mia e presi i jeans e la T-shirt appoggiati sulla sedia e mi vestii. Tutte le sere preparavo già i vestiti per il giorno dopo così non perdevo tempo la mattina. Passai del mascara sulle ciglia e mi spruzzai del profumo. Quando fui pronta presi la borsa ed uscii di casa mentre mia sorella era ancora in pigiama a fare colazione.

Percorsi tutta la via e proprio dietro l'angolo trovai la scuola.

La mia scuola ispirava tristezza grazie alle sue pareti di un colore grigiastro spento e, di sicuro, non era una delle migliori accoglienze per gli studenti. Varcai con passo lento il cancello ed entrai nell'edificio. Mi diressi verso l'aula di storia e stranamente non trovai né Jake né Celine. Ignorai tutti i ragazzi che al mio passaggio si giravano e raggiunsi in poco tempo la classe.

Notai che molti studenti si erano già seduti in alcuni banchi e stavano ripassando con così tanta concentrazione che nessuno sprecò una parola per salutarmi.

Nell'aula regnava il silenzio, così anch'io mi sedei su un banco vuoto e tirai fuori, a malavoglia, il libro di storia. Sembrava che questa mattina nessuno volesse farsi vedere da me.

Di solito, appena entravo a scuola c'era sempre Celine, lì ad aspettarmi. Mi arresi e cominciai a rileggere il testo che avevo studiato il giorno prima con assoluta disattenzione.

Stavo ancora pensando a quel ragazzo che mi aveva portata a casa ieri. Si, stavo ancora sognando quel misterioso, tanto bello quanto scontroso, ragazzo che ieri sera pensavo mi avesse stregato.

-Drriinn...- ecco, il secondo squillo della giornata che mi dava sui nervi. La lezione era iniziata. Il clima iniziò a farsi sempre più frenetico e molti ragazzi accelerarono il passo per i corridoi affollati.

Improvvisamente il professore fece la sua entrata seguito da gli ultimi studenti ritardatari. Alzai lo sguardo e lo vidi. Si, proprio lui. L'oggetto dei sogni della notte precedente. Il ragazzo che mi aveva accompagnato a casa per poi spiaccicare due parole in croce senza neanche chiedere come mi chiamavo. Fu l'ultimo ad entrare ma il primo a suscitare l'attenzione di tutti. Si sedette proprio nel banco accanto al mio che era ancora vuoto. Io lo fissavo in cerca di uno suo sguardo verso di me, ma niente, lui teneva gli occhi rivolti verso il basso oppure per guardare l'insegnante. “Ohh, se è maleducato” pensai aggrottando la fronte.

La lezione iniziò e l'insegnante cominciò a spiegare. Parevano tutti così interessati, io invece cercavo solo di capire cosa ci facesse lui qui e perché non mi avesse degnato di uno sguardo da quando era entrato. Ero arrabbiata.

Finalmente la campanella suonò, gli studenti si alzarono e “fuggirono” dalla classe. Anch'io mi alzai e feci per andarmene.

-Hey ciao- sentii una voce alle mie spalle. Mi voltai.

-Ehm...ciao, che ci fai tu qui?- dissi fingendo di essere sorpresa.

-Beh vado a scuola- rispose con un atteggiamento decisamente meno spavaldo rispetto al pomeriggio precedente. Io arrossii e lui rimase lì a guardarmi senza proferire parola. Quel silenzio assurdo stava diventando imbarazzante e volevo assolutamente andarmene.

-Beh grazie ancora per ieri- dissi io non sapendo che dire.

-Oh niente...ma scusami, non ti ho chiesto nemmeno come ti chiami...-

-Cleo, sono Cleo- risposi prontamente e mi diressi verso l'uscita. Lui mi raggiunse velocemente. “Per l'ultima volta, che cosa vuole adesso?”

-Io sono Daniel – disse presentandosi mentre io raggiunsi il mio armadietto. Mi fermai e mi voltai verso di lui. I nostri sguardi si incontrarono, misi le mani dietro la schiena e constatai che dietro di me c'erano tutti gli armadietti. Lui, in silenzio, avanzava verso di me. Non sapevo cosa fare. “non penserà mica di baciarmi, spero...” pregai con il pensiero. Le distanze tra noi cominciavano ad essere troppo minime così lo fermai. Gli appoggiai una mano sul petto per bloccarlo.

-Senti, non so a che gioco tu stia giocando ma non ne voglio far parte: prima non mi degni di uno sguardo e fai finta di non vedermi e poi vieni qui e fai il gentile! Che hai in mente?- dissi infuriata. Lui rimase pietrificato dalle mie parole e rimase serio. Non mi rispose. Lui non si muoveva e mi bloccava il passaggio. Io reggevo il suo sguardo spazientita.

-Ehm...ciao- disse Celine alle spalle di Daniel guardandomi incuriosita.

Daniel, di colpo, mi lasciò libera e se ne andò sparendo tra la folla di studenti che attraversava il corridoio. Lo guardai sparire per la seconda volta.

Mi girai verso Celine e lei spalancò la bocca per lo stupore.

-Hey ma chi è quel bel fustacchione che ti teneva occupata? Non eri fidanzata tu qualche giorno fa?- mi disse scherzando.

La guardai e mi venne inevitabilmente da sorridere.

 

P.S. Ciao!! Bene ho fatto un altro tentativo con questa quasi storia ed ho inserito anche il terzo capitolo. Potrebbe sembrarvi una storia con un fine abbastanza prevedibile ma, credetemi, farò di tutto perché non lo possiate mai pensare!!! :)

Non sono molto convinta di questo capitolo, per questo chiederei gentilmente che chi ha letto questi primi capitoli lasciasse un piccolo commento, altrimenti come posso sapere che ne pensate veramente?! Davvero ci tengo molto! ;) Ringrazio chi ha recensito e chi recensirà e ovviamente ringrazio chiunque abbia speso del tempo per leggere questi capitoli!! Spero vi sia piaciuto! :)
A presto, Iris

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Iris14