Storie originali > Generale
Segui la storia  |      
Autore: Noelle_    03/11/2011    0 recensioni
Questa è la prima storia che scrivo spero che non sarà un totale disastro! Parla di una famiglia numerosa e andando avanti con i capitoli (che spero di riuscire a pubblicare in tempi umani) si scopriranno tutti i personaggi. Grazie a chi leggerà e magari lascerà un commentino:D
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La donna se ne stava seduta sulla sedia in legno finemente intagliata, il suo studio era avvolto dalla puzza di fumo del cliente precedente anche se ora, grazie alla grande finestra aperta si riusciva a respirare meglio.

Rimase seduta alla scrivania fissando la parete giallastra cercando di inventarsi una scusa per andarsene a casa prima ma era così stanca da non riuscire a pensare a nulla se non ad un caffè bollente.

Uscì così dall'ufficio e si diresse alle macchinette alla ricerca del suo macchiato, stava già rovistando nella borsetta alla ricerca del taccuino quando con la coda dell'occhio notò Carl in fila mentre aspettava in coda con gli spiccioli già contati e ricontati in modo impeccabile.

Si voltò decisa a rinchiudersi nuovamente nel suo ufficio ma un attimo prima di raggiungere il corridoio a destra sentì qualcuno chiamarla, finse di non aver sentito nulla e continuò a camminare con passo svelto; non aveva voglia di parlare con lui, di fingere che i suoi continui accenni a quanto fosse bella le importassero e di declinare i suoi inviti a cena o a qualsivoglia ora del giorno.

Ma prima di poter raggiungere l'ufficio che, anche se troppo giallo, era meglio di Carl e dei suoi discorsi inutili qualcuno le toccò la spalla, inutile dire che quando si voltò sbuffando si trovò un Carl sorridente che le porgeva il bicchiere di plastica contenente quello che quasi sicuramente era caffè.

"Ciao Olive" disse l'uomo sulla quarantina che le stava ancora porgendo il bicchiere.

"Ehi Carl, grazie mille" disse riferendosi al macchiato e, con un sorriso forzato, dopo essersi assicurata che il liquido scuro fosse realmente caffè, prese il bicchiere con la mano destra mentre con la sinistra si sistemava una ciocca di capelli biondi che le ricadeva sul viso coprendo i bellissimi occhi verdi.

Poi continuò "ora torno nel mio ufficio" grattando via con l'unghia un'ineistente macchiolina sulla giacca.

"Si certo..." disse lui con il suo solito tono monotono guardandosi intorno.

Olive era già pronta ad andare.

"Ma..." la parola che aggiunse Carl la fece nuovamente voltare seccata verso di lui aspettando uno dei soliti inviti in quei tristi bar dove era solito andare.

"...un giorno potremmo vederci, se non hai niente da fare posso portarti in un bellissimo bar in centro che conosco." concluse finalmente e un'espressione soddisfatta apparì sul suo volto.

"Carl..." cominciò lei, aveva usato così tante scuse con quel poveretto che ogni volta doveva fare appello alla sua fantasia e a quel poco di lucidità mentale che le era rimasta per non farlo restare male, insomma era pur sempre il suo capo.

"..vedi" non sapeva cosa dire per non cadere nella banalità quando il cellulare squillò.

Sorrise immaginando già chi fosse.

"Come vedi ho così tanto lavoro, sono impegnatissima! Questi clienti chiamano ogni momento." esclamò fingendosi dispiaciuta.

Frugò nella borsetta rossa e prese infretta il cellulare che continuava a squillare

"Ehi amore mi hai salvata" disse ridendo.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Noelle_