Io sono una società corrotta che pensa a potere e ricchezza, che non si occupa del suo popolo ma opera per il proprio tornaconto.
Io sono una religione senza Dio, una delle mille che popolano questa terra, sono l’ipocrisia della gente che trasforma l’amore del Signore in violenza.
Io sono una macchina infernale che avvelena l’ambiente, che ottenebra i sensi e inibisce la capacità di pensare razionalmente.
Io sono una brezza fredda che soffia sotto i vestiti, che gela gli amanti, rendendo i loro baci duri e spegnendo il loro amore.
Io sono una parola cattiva che ferisce le persone, che fa litigare gli amici, che crea incomprensioni, che allontana i compagni, che divide le coppie.
Io sono un pettegolezzo maligno che insinua dubbi nella mente, che distorce la realtà, che fa piangere chi non ride.
Io sono l’invidia che logora il petto, che scava un triste solco nell’anima, che crea cattiveria e falsità e distrugge rapporti.
Io sono una delusione che arriva all’improvviso, l’ennesima, che disintegra il fragile muro eretto con tanta fatica, che uccide il barlume di speranza che, inevitabilmente, si accende nel petto.
Io sono un pregiudizio che preclude nuove scoperte, amicizie e amori, un pregiudizio più vecchio del mondo e più sbagliato dell’uomo.
Io sono un cuore spezzato che è stanco di lottare, che muore per un po’ di felicità, che, ormai, non si fa più scrupoli per trovarla.