Ero lì, tra il lieve frastuono del mare, che lanciava il suo fresco odore nella brezza notturna. Tra le nuvole trasperenti che facevano da velo ad un cielo di piccoli diamanti. Tra la sabbia argentea, mossa dal lieve venticello, che mi scompiagliava dolcemente i capelli. Tra il silenzio delle montagne e le luci delle isole lontane.
Un sorriso mi scappò, quella notte, nel vedere la luna specchiarsi nel mare con in insucurezza, facendolo diventare un quadro astratto.
Presi la chitarra e, posando dolcemente le mie mani sulle sue fragili corde, composi la melodia che accompagnava il malinconico canto del mare.
Una poetessa e una chitarra in un mondo incantato. Quella pallida notte, dipinsi una nuova Cassiopea.