Salve
fanciulle!
Questo
sarà
un capitolo pieno di ricordi e in più scopriremo(in parte)
cosa Jared ha in
mente di fare per riconquistare Kate…
Bene,
enjoy
it!^_^
Gli ci vollero
venti minuti per
giungere alla sede della BBC Radio 1.
Una piccola
folla di fan attendeva il
suo arrivo davanti all’ingresso.
Riuscì
miracolosamente a liquidarli
con un: “ Ragazzi, mi dispiace tanto, ma vado di fretta!
Prometto che mi farò perdonare
al termine della trasmissione!”, rigorosamente accompagnato
dal suo solito
sorriso sghembo e un occhiolino.
Si
affrettò a raggiungere gli altri,
che nonostante fossero decisamente arrabbiati, non appena lo videro
tirarono un
sospiro di sollievo. Shannon fece per dire qualcosa ma Jared non gli
diede il
tempo.
“Rimandiamo
i rimproveri, o gli
insulti, a più tardi ok? C’è un cambio
nella scaletta e abbiamo poco tempo per
organizzarci.”
“Di
che diavolo parli Jared?? Quale
cambio di scaletta?”
Shannon riusciva
a malapena a
trattenersi dal prenderlo a sberle.
“Quello
che ho deciso stamattina,
mentre ero in metropolitana. – rispose Jared imperturbabile - La cover di Stronger al
posto di Message in a
bottle.”
“Porca…Ti
è per caso andato di volta
il cervello nel giro di qualche ora??
Cristo santo,
Jared!
Non pretenderai
mica che te
l’accordiamo?? L’avremmo provata sì e no
due volte quella canzone!
Non siamo
pronti. La faremo un’altra
volta!”
“Ce le
faremo bastare Shan.
Io devo cantare
quella canzone. Oggi,
non un altro giorno!
Prima che sia
troppo tardi.”
Aveva uno
sguardo deciso e
supplichevole, come se per lui fosse una questione di vita o di morte.
Il tono di
Shannon si addolcì
repentinamente.
“Troppo
tardi per cosa, Jared?”
chiese confuso.
“Per
riaverla indietro, Shan.”
Non fu
necessario aggiungere altro.
Il fratello maggiore capì.
“Bene.
Tomo, Tim,
andiamo di là. Abbiamo
circa 10 minuti per provare Stronger un’ultima volta prima di
andare in onda.”
I due annuirono.
Jared
sorrise al fratello e lo seguì, mentre
nella sua mente riaffioravano i ricordi di quel freddo pomeriggio di
metà
febbraio…
“Amo i
Black Sabbath.”
Avevano deciso
di
rimanere in casa.
Troppo
freddo per uscire.
Giacevano
entrambi sul letto di Jared.
Quest’ultimo aveva la testa poggiata sulle gambe di Kate.
“I
Black Sabbath??”
chiese voltandosi verso di lei, smettendo di giocare con una ciocca dei
suoi
lunghi capelli.
“Esatto.
Perché ti
stupisci tanto?” rispose lei sorridendogli, mentre gli
spostava un ciuffo
ribelle dal volto.
“Non
sembri un tipo da
Black Sabbath.”
Kate rise.
“Non
sembro tante cose
Jared.
Non sembro
un’amante
dell’arte e della filosofia. Non sembro una cultrice di
cinema. Non sembro un
futuro medico.
E
nessuno direbbe mai che una con questo
faccino, e con neanche l’ombra di un tatuaggio, adori i
Nirvana, gli Iron Maiden,
gli AC/DC, i Linkin Park, i Muse, gli Avenge Sevenfold, gli Slipknot e
che
soprattutto idolatri Ozzy Osbourne come l’ultimo dei grandi
rocker…eppure sono
tutte queste cose.”
In effetti
quella
ragazza era una continua sorpresa.
Era come uno
strano
rebus, a tratti semplice e a tratti impossibile.
Questo era uno
dei
motivi per cui aveva cercato in tutti i modi di fare parte della sua
vita.
Lo teneva
sveglio. Con
lei non si annoiava, mai.
Ma
aggrottò le
sopracciglia non appena si accorse che qualcosa non quadrava nelle
parole di
lei.
“Non
credi di aver
dimenticato qualcuno?” chiese Jared alzando un sopracciglio.
Kate
assunse un’espressione meditabonda, e si
morse il labbro inferiore facendolo impazzire.
“Mmmh…sì,
hai ragione…-
Jared si preparava a sorridere vittorioso, sicuro della sua risposta-
…ho
dimenticato i Nine Inch Nails.” ma il sorriso gli
morì sulle labbra.
Decise di
riprovare.
Avrebbe dovuto ammetterlo prima o poi.
“Nessun’altro?”
“Gli
U2. Mi piacerebbe
essere adottata da Bono.” disse con aria sognante.
“Manca
ancora
qualcuno…”
“No,
non mi pare…”
Jared si mise a
sedere
e puntò i suoi occhi in quelli di Kate.
“Sicura?”
Lei
annuì.
Lui
si avvicinò fino ad incastrarla tra il suo
petto e la testata del letto.
“Davvero?”,
sussurrò a
pochi centimetri dalle sue labbra, sistemandosi meglio tra le sue gambe.
“Sì…”
biascicò lei, con
il respiro accelerato.
Con un gesto
rapido ed
esperto, la stese completamente sotto di lui reggendosi sui gomiti per
non
pesarle troppo.
Con la mano
destra
sfiorava la sua coscia.
Kate
portò le sue mani
tra i capelli di lui, lunghi e con ancora qualche residuo di rosso alle
punte,
e cercò di avvicinarlo a sé per baciarlo.
Ma Jared
portò la testa
indietro, facendola gemere di frustrazione.
“Ah
ah, sarebbe troppo
semplice non credi? Dillo.”
“Neanche
per sogno.”
Lei si
contorceva mente
lui continuava a sfiorarla e a salire sempre più
sù con quella maledetta mano,
facendola ansimare lievemente.
Era quasi
arrivato
all’altezza della sua intimità.
“Kate…”
La stava
sfiorando
proprio lì, dove era più sensibile.
Lei si arrese.
Vittoria.
“ I
Thirty Seconds To
Mars sono i migliori!
Talmente bravi
da
creare dipendenza, talmente straordinari da non poter essere paragonati
a
nessun’altro!
Sei contento
adesso?”
“Molto…”
e scese a
baciarla, ormai anche lui al limite della sua resistenza.
Erano ancora
nudi in
quel letto sfatto.
Kate teneva la
testa
poggiata sul petto di Jared che le stava accarezzando una spalla.
“Jared?”
“Mmh?”
Alzò
la testa per
guardarlo negli occhi.
“Ora
che ci penso…ho
dimenticato di annoverare qualcuno…”
“E chi
sarebbe?
Sentiamo…”
“Kanye
West.”
“Un
rapper? Credevo che
amassi solo il rock et similia…”
“Ed
è così, ma lui è
incredibile.
È uno
di questi artisti
che mettono anima e cuore in tutto quello che fanno.
Non lascia mai
nulla al
caso…mi ricorda te, in un certo senso.”
“Le
dimensioni ci sono
in effetti…” sorrise sornione.
“Jared
sei…un porco!” e
si alzò, scuotendo la testa con un’espressione tra
lo schifato e il divertito.
“Oh
avanti! Scherzavo!
Torna qui!”
La
tirò nuovamente a sé
e le baciò la fronte.
“Qual
è la sua canzone
che preferisci?”
“Dici
di Kanye?”
Jared
annuì.
“Senza
dubbio Stronger…
N-n-now
th-that don’t kill me, can only make me stronger…I
need you to
hurry up now, cause I can’t wait much
longer…”
“I
know I got to be right now, cause I can get much
wronger…Man, I been
waiting all night now, that’s how long I been on
ya…”, continuò Jared.
“I
need ya right now”
cantarono insieme, scoppiando a ridere.
“La
conoscevi allora?” disse
lei mettendosi a cavalcioni su di lui,
trascinando con sé le lenzuola.
“Non
sei l’unica fan di
Kanye.”
“Questa
me la segno,
cara la mia rockstar…” e scese a baciargli la
clavicola, salendo piano sul
collo, godendo del suo odore unico e inconfondibile.
“Ne
verrebbe fuori una
cover interessante…” riflettè Jared con
apparente indifferenza, mentre le sue
mani scorrevano sulla pelle nuda di Kate, che a quelle parole si
staccò da lui
per guardarlo nelle iridi ghiacciate.
“Oddio,
la faresti
davvero?”
Quel sorriso,
quegli
occhi così luminosi e vivi.
Avrebbe fatto
qualunque
cosa pur di vedere sempre quella luce nei suoi occhi.
“Chiedimelo.”
Kate
portò una ciocca
di capelli dietro l’orecchio e, com’era sua
abitudine quando era leggermente in
imbarazzo, si morse il labbro prima di parlare.
“Canteresti
Stronger,
per me?”
Jared si strinse
a lei,
avviluppandola con le sue forti braccia.
“Oh
no, farò molto di
più…- era ad un soffio dalle sue labbra
-…la riarrangerò solo per te.”
La
baciò come se solo
grazie al suo respiro riuscisse a sua volta a respirare. E si amarono
come se
quel giorno potesse essere l’ultimo.
Dopo qualche
settimana
Jared si decise finalmente ad andare in studio e a mettersi al lavoro
sulla
canzone, con sommo dispiacere del fratello maggiore reduce da una
serata, come
dire, movimentata.
“Si
può sapere perché
ci hai trascinati tutti qui alle nove del mattino? Non mi pare che
avessimo
parlato di metterci al lavoro su un nuovo album.” chiese
Shannon, stravaccato
su uno dei divanetti dello studio, ancora mezzo addormentato.
“Infatti
non siamo qui
per un nuovo album…”
“Ah
no?”
“No.
È da un po’ che ho
quest’idea in testa. Vorrei riarrangiare il nuovo singolo di
Kanye West:
Stronger.”
“E
perché ci tieni così
tanto a fare una cover di West?”,
“ Una
cover?? Questa
sarà LA cover, Shan.”, risposte Jared da dietro al
suo mac, impegnato nella
ricerca di un riarrangiamento decente.
“Per
l’esattezza sarà
LA cover di una cover.” disse Tomo, mentre strimpellava la
sua amata Gibson,
guadagnandosi un’occhiata truce da parte di Jared.
Tomo
alzò le braccia a
mo’ di resa.
“Era
giusto per essere
precisi, amico!”
“Taci
croato.”
Tomo
bofonchiò qualcosa
e tornò a concentrarsi sulla sua chitarra.
“Non
hai comunque
risposto alla mia domanda, Jay.”, riprese Shannon.
“Ho
deciso di darmi al
rap. Non posso?” sbottò
irritato.
“E
sentiamo…quando avresti deciso di diventare
il nuovo Dr Dre?”
“È
una passione
maturata col tempo.”
Shannon
si tolse gli occhiali da sole da sopra
il naso, e lo guardò inarcando le sopracciglia.
“Jared…”
disse
canzonatorio.
Il minore dei
Leto
sbuffò per la frustrazione.
“E va
bene! L’ho
promesso ad una persona.”
“
Fammi indovinare…è una persona slanciata,
con i capelli lunghi, decisamente carina, anzi anche troppo, e di nome
Kate?”
Jared
deglutì a vuoto,
serrando le mascelle in evidente imbarazzo.
“Ah lo
sapevo! Ti stai
rammollendo fratellino!”
Tim
e Tomo sogghignavano divertiti dalla
comica scenetta offerta dai Leto Bros.
“Shannon
smettila di sparare cazzate!
E
poi la canzone piace anche a me. È un genere
nel quale non mi sono mai cimentato.
Voglio dire,
è evidente
che non sono un rapper.
Questa cover si
dimostrando una sfida alquanto interessante.”
“Tzè,
sfida alquanto interessante…”gli
fece il verso Shannon.
“Senti,
ho di meglio da
fare che farmi prendere per il culo dal sangue del mio sangue. Se non
ti
dispiace…” e si infilò le cuffie,
immergendosi totalmente nella musica che
stava tentando di creare, o meglio, ricreare.
Nonostante
l’aiuto del resto della
band, gli ci volle più tempo del previsto per ottenere il
risultato sperato, e
a causa del tour e di quella serie di eventi che portarono alla rottura
con
Kate, non riuscì a farle ascoltare quello che aveva
preparato per lei…almeno
fino a quel 14 settembre del 2007.