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Autore: MissNobody    03/11/2011    4 recensioni
Piccola storiella dissacrante per prendere un po' in giro i Volturi. Perchè anche loro hanno i loro panni sporchi da lavare in famiglia. Crisi adolescenziali, litigi, demenza dilagante e come se non bastasse un Aro uomo di famiglia, un Caius in piena crisi stilistica e sentimentale e un Marcus, lo scapolone d'oro, nel tentativo di tornare sulla cresta dell'onda!
Una sciocchezza originariamente non destinata alla pubblicazione, un attimo di follia così, gratuita.
Leggete e vedrete!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aro, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 VOLTURI’S HOME
 
Ciao a tutti! Allora, la mia prima storiella ispirata a Twilight, quindi siate clementi.
Una piccola fiction dissacrante per illustrare in chiave comica (o almeno spero) la vita “quotidiana” a casa Volturi.
Nella speranza di strapparvi un sorriso,
Nobody
PS: anche se i contenuti sono volutamente satirici, la mia intenzione non è quella di offendere nessuno!
Buona Lettura
 
 
Capitolo 1: GIRLS, GIRLS, GIRLS!
 
Aro se ne stava chino sulla scrivania d’epoca, una mappa di logora pergamena in mano, affiancato dagli inseparabili fratelli.
-E con questo dovremmo avere in pugno anche la costa nel giro di poche settimane. Che ne dite?-
Non udendo risposta, fece saettare gli occhi rosso intenso in direzione dei compagni.
-Caius, ma che diavolo…-
-Che c’è?- Il biondo era chino su uno specchio che reggeva in mano, un pettine stretto nell’altra.
-Che cavolo fai?!-
-Non ti scaldare fratello, sto solo cercando di rimodernare un po’ il mio look… dicono che quel… Justin B…B… vabè lui e il suo ciuffetto facciano scintille ultimamente con le signore!- spiegò Caius, senza smettere di portarsi i capelli sulla fronte, gli occhi rossi ancora fissi sullo specchio.
-E dimmi, fratello, che cosa mai ti ha ispirato una idea così sciocca?!-
-Le cose tra me e Athenodora non vanno molto bene ultimamente, voglio riconquistarla!-
-Santi Numi! Marcus aiutami, ti…MARCUS!!-
-C-Cosa? Chi?!- disse grugnendo il terzo re.
-Stavi dormendo?!-
-Bhe sai com’è, mantenere sempre la stessa posa e la stessa espressione apatica mi danno sonnolenza e…-
Aro si passò una mano sulla faccia, disperato.
-Altro che famiglia reale, sembriamo i Jefferson! Adesso ricomponetevi e Caius, ti prego, togliti i capelli dalla faccia, sembra che tu abbia un gatto albino morto in testa!-
E detto questo se ne andò, in direzione della sala dei Troni, la veste scura che sibilava dietro di lui.
 
 
 
I tre Volturi avevano ripreso il loro abituale atteggiamento e, nel salone, si stavano occupando di un trasgressore della legge.
-Finiamola qui, fratello- disse Marcus.
Aro si avvicinò al volto terrorizzato della loro prossima vittima, l’espressione angelica tradita dalla malvagità delle sue iridi infuocate.
-I Volturi, mio caro, non concedono seconde occasioni- e detto questo Aro avvicinò con bramosia le mani al collo del vampiro condannato, bloccato in ginocchio da Felix e Demetri. La tensione si tagliava con il coltello e la disperazione del prigioniero vibrava acuta nell’aria. Tutti i presenti stavano già per pregustarsi lo schiocco secco della testa recisa dal collo, quando…
-Ciao pa’, io esco!- Una ragazza dai capelli castano scuro, gli occhi rossi e un abbigliamento moderno attraversò la sala, senza mai staccare gli occhi dal cellulare.
-Mia dolce Alesia, quante ti volte ti ho pregato di non interrompere papà mentre punisce un trasgressore?- Le si rivolse Aro, il tono forzatamente pacato.
Non udendo risposta, il capo dei Volturi parlò nuovamente alla figlia.
-E comunque dove stai andando?!-
-Esco papà, te l’ho detto!- La ragazza alzò gli occhi dal telefono e li inchiodò a quelli del padre, con aria di sfida.
-E con chi, si può sapere?!-
Alesia esitò, mentre tutti i presenti, Guardia al completo e vittima compresi, seguivano interessati la scena.
-Lo sapevo! Ah, l’avevo detto io! Esci con quel disgraziato sacco di pulci, quel coso… Sut…-
-Si chiama Seth papà, e non è un sacco di pulci come dici tu, è un Licantropo! Dio come sei antico!-
La ragazza aveva ereditato il cipiglio del padre.
-Ti ho detto che non approvo che tu esca con quello sbandato di una razza inferiore! Girano su quelle dannate motociclette assordanti, sempre senza maglietta e con i tatuaggi in bella vista poi!! Che orrore!-
-Tu non puoi fare niente per impedirmi di stare con chi voglio. Sai che c’è? Adesso mi faccio portare in moto sulla collina a pomiciare! Anzi no… andiamo a leggere i libri di Harry Potter alla riserva!!-
-Ahhh, tu mi insulti!- il vampiro millenario si portò una mano al petto.
Aro era fuori di sé, ma vedendo che la figlia stava ormai guadagnando l’uscita, le rivolse un’ ultima parola.
-Torna per cena, quanto meno! E comunque io non sono affatto antiquato, CI STO DENTRO UNA CIFRA!!-
Il portone pesante si chiuse rumorosamente dietro alla Voltura, e il vampiro si rivolse ai compagni.
-Ho ragione, no? Sono un tipo moderno io!-
-Sì maestro, assolutamente!- annuirono i membri della guardia, tentando di trattenere i sorrisini.
- Bel lavoro papino!- ghignarono i suoi fratelli mentre uscivano dal salone, abbandonando il prigioniero nelle grinfie della Guardia.
-Che fatica essere padre! Lei poi è così indisponente… sta prendendo una brutta piega, temo che tra qualche anno di questo passo la ritroverò per strada, attaccata a una bottiglia di sangue scadente e una maglia del “Team Edward” addosso!- Aro era evidentemente sconvolto.
-Come sei negativo fratello!- disse Marcus. –Sta attraversando la sua fase ribelle, è normale!-
-Ha ottantadue anni, Marcus, è abbastanza grande per crescere un po’!-
E detto questo Aro si diresse verso i suoi appartamenti. Ma le sue donne quel giorno non sembravano volergli dare tregua.
 
-Salve mia cara- sospirò Aro, lasciandosi cadere sul divano dei loro appartamenti.
Sulpicia, una delle due regine Volture, emerse dalla camera adiacente.
-Ah, finalmente sei tornato!- sibilò lei, guardando torvo il marito.
-Sono stato molto occupato-
-Ah sì? E a fare cosa, a rimirarti la segretaria umana??-
Aro sgranò gli occhi, viveva in una casa di pazzi!
-Ma che diamine ti passa per la mente?!-
-Sì sì, lo so io cosa! Credi che non abbia notato come la guardi? Quella ragazzetta mortale, con due metri di gambe, i tacchi e i vestitini aderenti!!- Sulpicia sembrava furiosa, afferrò un cuscino e lo scagliò contro al marito.
-Sei forse impazzita?!-
-Non darmi della pazza!! Lo sai? Anche io ero come lei, il sedere sodo, il cuore pulsante e tutto il resto! Ma poi noooo, io volevo sposarti e mi sono fatta trasformare!! Pervertito, ti piace fartela con le mortali adesso eh??-
Aro, dopo aver ascoltato attonito la moglie urlante, si alzò in piedi.
-Non so cosa tu abbia sentito o pensato, ma…-
-Ma, ma, ma un corno!!- Gridò Sulpicia. Afferrò un libro a caso dal tavolino e cominciò a rincorrere il marito.
-Dannazione, devo nasconderle quelle dannate pagine gialle!- Aro, il re dei vampiri, se la dava a gambe saltando sopra il divano e rotolandosi sul tappeto per schivare i colpi della moglie.
-Amore, amore calmati ora! Dai lo sai, ci sei solo tu, sei la ‘A’ del mio ‘ro’ sei la ‘Vamp’ del mio ‘iro’ sei…-
-Incazzata come una ienaaa!-
STONG!
Aro si chiuse appena in tempo le porte dell’ appartamento alle spalle per bloccare il tomo che altrimenti gli sarebbe volato in faccia.
In quel momento stava passando un membro della guardia minore di cui non ricordava il nome.
-Che hai da guardare? Mai vista una lite tra coniugi? Vuoi MORIRE??-
Il ragazzo, che solo in quel momento si era accorto di Aro, quasi svenne dalla paura.
C’era solo una cosa peggiore di ‘Aro re dei Vampiri’.
‘Aro marito cazziato’.
 
 
Dall’altra parte della reggia, anche Caius stava approcciandosi alla dolce metà.
-Oh Athy?-
Caius entrò nell’appartamento e trovò la giovane Athenodora che guardava la tv.
-Ciao, mio tesoro!- le sorrise entusiasta lui, saltandole affianco sul divano.
-Ciao-
-Cosa fai, globulo rosso dei miei occhi?- insistette lui, vedendo che la rossa non staccava gli occhi dalla televisione.
-Indovina-
Caius non si lasciò scoraggiare da quella mancanza di interesse e rivolse lo sguardo allo schermo.
Una tizia depressa e un tipo abbronzato con dell’olio sugli addominali stavano discutendo.
-No, ancora con quella sciocchezza di Twilight? Tzè, vampiri, umani e licantropi, ma chi vuoi che e se la beva??-
Pessima idea.
-BHE ALMENO FACCIO QUALCOSA DATO CHE LA NOSTRA VITA DI COPPIA è AI MINIMI STORICI!!-
Caius ci rimase di sasso.
-Tesoro, è solo una fase, vedrai!-
-Sì sì come no! E cosa ci fai con un topo in testa?-
-è un ciuffetto Rock ‘n’ Roll, dannazione!-
Athenodora si alzò e tirò fuori da sotto il divano due valigie.
-Bhe, divertiti tanto allora, io me ne vado- La rossa stava andando verso la porta, ma il marito la fermò.
-Aspetta, bistecchina al sangue, parliamone!- disse il biondo supplichevole.
La rossa mollò le valigie a terra e si volse a guardare il marito.
-Non c’è niente da dire. Non facciamo mai nulla, non parliamo di nulla, passi tutto il giorno a ossigenarti i capelli e staccare arti! L’aveva detto mia madre di scegliere il figlio del notaio! Cocciuta che sono!-
-Che c’entra la vecchia adesso?!- disse Caius, diventando arcigno al pensiero della cara suocerina.
-Me ne torno dai miei! Anzi no, da mia sorella! Suo marito, del clan francese, le ha regalato una villa al mare su un’isola privata, non come noi che viviamo in una cantina!!- Athenodora Volturi era decisamente irritata.
-E che altro? Ah sì, lei ha quattro lupi a suo servizio, mentre tu non mi hai regalato neanche un chiuauah! Altro che famiglia reale!!- I suoi capelli rosso fuoco fiammeggiavano d’ira, mentre quelli pallidi del marito stavano sempre più collassando su loro stessi.
-Piccola aspetta, posso cambiare! Baby, baby, bay ohhh!- Ma l’arma JBieber continuava a non funzionare.
Athenodora lasciò velocemente la stanza, lasciando là le valigie.
Maledette riviste adolescenziali di Jane!
 
 
 
Allora, che dire? Bhe, innanzitutto che questa sciocchezzuola non è nata per la pubblicazione ma come regalino per un’amica, che poi mi ha convinto (forzato) a pubblicarla!
Fatemi sapere se vi è piaciuta o no, in teoria prosegue ma non è il mio stile e non sicura di come è venuta fuori! Ditemi voi se devo lasciar perdere!
Ribadisco comunque che ogni citazione o battuta è puramente a scopo comico, non voglio offendere i gusti di nessuno!
Un abbraccio,
Nobody
 
 
 
 
 
  
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