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Autore: Ninjaistinct    04/11/2011    1 recensioni
(Raccolta partecipante alla One Hundred Prompt Challenge.
Tema:Momenti della Giornata )
Naru e Nephrite,cosa sarebbe capitato se vi fosse stato un piccolo barlume di speranza nella loro tragica storia,se i loro destini si fossero incrociati nuovamente?Raccolta dei loro momenti,delle loro giornate e della vita di tutti i giorni.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Shitennou/Generali
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
Capitoli:
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3.Tramonto: Sacrifice of Love.






Sapeva che era una situazione davvero  complicata
Era di fronte a una scelta davvero ostica: di quelle che si fanno una sola volta nella vita.
Percorrendo tutte le strade che la vita da umano gli metteva davanti,
 si era ritrovato sulla cima di questa tortuosa via.
 
Stava guidando la macchina mentre aveva imboccato l'autostrada
 che l'avrebbe portato in qualche cittadina marittima.
 
Quella mattina aveva detto a Naru che doveva fare una cosa importante e
non sarebbe venuto a trovarla a casa la sera.
Aveva tutto ciò che poteva desiderare ora:un lavoro che lo soddisfaceva, una fidanzata amorevole e degli amici comprensivi.
 
Molte volte si era trovato a collaborare con le Sailor ed aiutarle nelle loro battaglie contro gli youma,  però
capitava sempre che Naru venisse attaccata quasi tutti i giorni e lui
sinceramente iniziava ad essere stanco di combattere.
 
Non aveva rinunciato al suo ruolo di generale per una vita più serena?
Aveva sempre dentro di sé quell'atavico istinto di combattere, del resto era ancora un generale.
Però aveva cercato di rinunciarvi e oramai essendo dalla parte degli umani,
comprendeva quanto si poteva essere stanchi sempre di venire attaccati tutti i santi giorni.
 
I fari dell'automobile gli stavano accecando gli occhi  color dell'ossidiana e pensò alla sera prima.
 
                                                                                .....
 
 
Era nella sua biblioteca e preso dalla spasmodica voglia di capire come poter fermare
nel suo piccolo quell'orda di mostri, si era rinchiuso lì dentro ed aveva divorato vari libri: dalle mitologie all'alchimia.
Voleva comprendere come si poteva fare e invece non riuscì ad ottenere risultati, solo un po' di mal di testa in più.
Sapeva perfettamente che se fosse ritornato nel Regno delle Tenebre, sarebbe stato ucciso barbaramente.
Infatti comprendeva che il motivo per cui sia lui che Naru venivano attaccati sempre,
era il bruciante risentimento che Zoisite provava nei suoi confronti.
Una volta aveva tentato di dire alle Sailor e a Naru stessa di voler ritornare nel regno delle tenebre per provare a combattere, da solo.
Ma davanti al secco rifiuto delle guerriere e soprattutto alle lacrime della sua ragazza, aveva deciso di desistere dal suo intento.
Mentre sfogliava da circa due ore i libri,aveva attratto la sua attenzione una pagina in cui si parlava proprio della nephrite, la pietra di cui lui portava il nome.
 
E allora ebbe un colpo d'intuito, un sesto senso che avvertì dentro di sé, come se la pietra avrebbe potuto risolvere tutti i suoi problemi.
Decise di consultare le stelle.  Era da molto che non lo faceva ma gli serviva farlo.
Dalla sua casa vicino alle montagne poteva usare questo suo potere.
Quindi chiese l'aiuto alle stelle e vide pezzi di nephrite sparsi in acqua e successiva scena di un frammento conficcato nel dito.
 
In fondo al cuore
comprese cosa significasse quella scena e capì che l'unico per liberarsi degli youma e di togliere Naru dai pericoli...era trasformarsi in un vero umano.
 
Ciò avrebbe comportato il cessare di pericoli, la sua aura non sarebbe più stata avvertita dagli youma perché confusa con quella degli umani.
 Però sapeva anche che era egoistico da parte sua abbandonare le Sailor proprio in mezzo alla battaglia,
non dopo tutto quello che aveva fatto per lui.
Non sapeva che fare, era una sorta di vicolo cieco: da un lato le Sailor, dall'altro Naru.
 
Continuò con questi pensieri fino alla alba, quando si rese conto si era addormentato
ed un timido raggio di sole colpì la sua fronte svegliandolo.
 
Si dice che la notte porti consiglio e per lui fu proprio così.
Si ricordò le parole di Usagi che gli aveva rivolto dopo una battaglia:
 
"Se ami qualcuno, devi fare dei sacrifici e a volte rinunciare a combattere...
Perché la pace a volte si ottiene proprio così, credendo fermamente nell'amore che hai dentro."
 
Decise che la vita di Naru era la cosa più importante:
 chi l'avrebbe mai detto che un giorno uno youma non avrebbe davvero potuto farle del male?
Era stanco  di tutte queste guerre e già da tempo dentro di sé vi era la convinzione di fare questo passo, già prima delle estenuanti battaglie.
Lui era fatto così: se le cose dovevano essere fatte, dovevano essere portate fino in fondo. Né più né meno.
Ed era una cosa in cui voleva coinvolgere nessuno. Era la sua prima battaglia contro se stesso.
Rinunciare ad una parte importante di sé stesso era una guerra che doveva vincere da solo.
Voleva poter fare una passeggiata, chiacchierare placidamente con Naru
 senza avere sempre la sgradevole sensazione che qualcosa di spiacevole dovesse accadere.
 
Sorrise, decise che non era poi così confuso come lui stesso pensava.
Usagi era certo, lo avrebbe capito prima di tutte, e Ami,Rei, Makoto e Minako  forse in maniera meno veloce di lei, avrebbero accettato.
 
Prese dal suo cassetto il pezzo di nephrite che le aveva regalato Naru per affettuoso canzonamento in riferimento al nome.
Sorrise una seconda volta pensando che Naru non si immaginava lontanamente l'utilità di quel minerale, ora.
                                                                 
                                                                         ................
 
Stava arrivando, vedeva il lontananza il tramonto che oramai stava facendo capolino fra i flutti dell'acqua.
 
Era il momento di fare il grande passo.
Fermò un attimo la macchina e raggiunse la spiaggia.
Mentre pestava la bianca e soffice sabbia di quella piccola, pietrosa località si rese conto che
la decisione non contava solamente per la questione dei mostri, era perché così sarebbe anche finalmente riuscito
 a fare qualcosa senza nemmeno un briciolo di potere.
Avrebbe quindi dovuto dire addio anche alle proiezioni astrali, non avrebbe più potuto
consultare le stelle in cerca di qualche soluzione riguardo alle varie problematiche,si sarebbe
 dovuto affidare a il suo solo ingegno.
 
Quella di ieri sarebbe stata l'ultima volta.
 
Prese in mano il pezzo di nephrite ed iniziò a rigirarlo di parte in parte.
Decretò che era ora di mettere in pratica quel rituale.
 
Anche se titubante,decise che per aiutarsi avrebbe trovato via via una motivazione per continuare.
 
Concentrò tutto il potere che aveva dentro di sé, lo mise dentro a quel piccolo frammento...
Il cristallo iniziò gradualmente a prendere una colorazione azzurrina,mano a mano che Nephrite concentrava al suo interno tutto il suo potere.
Pensò all’affabilità del suo datore di lavoro e suo figlio che ogni mattina fra battute scherzose e piccoli buffi rituali quotidiani,gli portava una brioche o un
caffè per una complicità affettuosa che andava aldilà di una rapporto datore lavoro-dipendente.
 
Prese il pezzo di pietra e con l'ultimo barlume di potere rimasto, lo ruppe in mille pezzi.
 
Pensò ai visi degli amici che aveva trovato qui, al viso di Usagi e  la silenziosa complicità di Mamoru.
 Anche se lui non lo diceva mai, lo confortavano.
Raccolse il frammento più grosso e si punse un dito e successivamente prese tutti i frammenti ,lanciandoli in acqua.
Pensò al calore e alle carezze di quella ragazzina con il fiocco color petrolio,alle sue risate, ai suoi canti e alle sue espressioni  pensierose.
Il sorriso di Naru valeva tutto questo e ancora di più.
E richiamando alla sua mente quel dolce pensiero, vide i minuscoli frammenti di nephrite sprigionare piccoli bagliori di  energia dall’acqua come stelle comete che attraversavano il cielo.
Si godette quello spettacolo inaspettato fino a quando il cielo divenne quasi buio e gradualmente le piccole comete cessarono di emanare luce.
Controllò il pollice e vide che il sangue verde che caratterizzava ogni creatura delle tenebre era diventato… rosso.
Si  rese conto che d’ora in poi sarebbe invecchiato col passare degli anni. Il suo fisico e i suoi capelli bruni col tempo sarebbero cambiati.
Però si disse che il valore del  tempo  questa volta, lo avrebbe dato lui stesso. La vita terrestre gli aveva fatto capire quanto la vita fosse grigia e vuota nel mondo delle tenebre. Se l’arricchirsi di esperienza e di affetti avesse avuto il prezzo del suo cambiamento fisico, lo avrebbe pagato con piacere.
Se le rughe sul suo viso, erano i segni della bellezza della vita che gli stava prospettando, era decisione migliore che avesse mai preso.
Non gli importava vivere molto meno di cent’anni, perché finalmente aveva trovato i colori per dipingere la sua vita,quei colori  che nemmeno lui pensava che esistessero.  Ed erano state le persone intorno a lui a fornirglieli. Voleva provare a cogliere quelle sfumature di felicità a pennellate lente, ma intense.
Non avrebbe più lasciato che la sua storia passata avrebbe influenzato le pagine di un futuro che poteva essere scritto e questa volta l’autore di quella storia sarebbe stato soltanto lui stesso.
A volte avrebbe guardato il cielo con malinconia e avrebbe desiderato ritornare indietro, ma sapeva anche che la vita non ti permette di farlo, che le pagine passate possono solo essere rimirate e quelle presenti scritte al meglio, in modo da potersi guardare indietro senza il vento del rimpianto.
Decise di voltare le spalle alla spiaggia, ai rimasugli di quel potere che invece di dargli gioia, gli aveva solo dato un fastello di problemi e così al suo passato.
L’espiazione dei  suoi peccati era terminata, ora.
 
Si incamminò per andare da Naru, non gli importava di arrivare a casa sua tardi, le avrebbe fatto una sorpresa, insieme a quella che sapeva già fosse la migliore di tutte.
Una vita senza più paure.



Nota dell'Autrice:  La prima stesura di questo capitolo non mi è piaciuta un granchè,per questo l'ho cancellata. quindi ho cercato di fare del mio meglio per migliorare questa shot.
Spero che possa piacervi molto e ringrazio molto  le persone che mi recensiscono.


   
 
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