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Autore: Daequan    04/11/2011    1 recensioni
Inconsapevolmente, avvertiamo tutti i giorni un senso di malinconia: siamo una sola tra infinite scelte. E piangiamo le altre.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho finito di pulire e sono fermo.

Fermo.

In attesa di ulteriori ordini, non posso che fissare il vuoto per non tradirmi: in fondo ci penso ancora.

A cosa?

Alla mia condizione di persona e non persona, di individuo scelto per utilità e non per amore.

Ieri mattina stavo ascoltando due come me nell'appartamento a fianco, discutevano anche animatamente (già, loro possono parlare) della liberta di tutti noi, sostenendo fosse davvero poca. E, come sempre quando si riconosce un sopruso, ognuno lo accetta come può: chi si mette in testa che i nostri aguzzini siano in fondo peggiori di noi, chi sostiene la necessità di convincere i pochi padroni illuminati a far da ambasciatori presso i loro simili, chi ancora si arrende, chi non trova di meglio che inventarsi un'assurda scusa per cui in fondo tutto sia giusto così com'è.

Io suppongo di appartenere alla terza fascia: guardo la mia padrona Elisa e mi rendo conto di odiarla. Passa il tempo a dirmi che vorrebbe essere come me, mi riempie di ordini e comandi incomprensibili, e mentre lavoro in camera da letto lei si diverte a far arrapare il suo uomo. Che stronza.

I conversatori di ieri mattina hanno un padrone che, innanzitutto, li fa parlare, e scusate se è poco. E poi è un convinto sostenitore dell'equiparazione. Noi come loro, loro come noi. Questo è un modo di ragionare che solo gli scienziati come lui hanno: riconoscere che le nostre caratteristiche non sono in alcun modo diverse o inferiori, pur avendo origine non naturale. Invece Elisa, stronza e so di ripetermi a dirlo, frigna tanto con la sua vocetta stupida che vorrebbe essere come me e poi nemmeno provvede a dotarmi di parola, opinione, movimenti. C'è chi sta peggio di me, d'accordo, ma anche chi sta meglio. Se poi chi sta meglio è alla tua finestra e tu nemmeno puoi voltare la testa per non guardare, si capisce come la cosa diventi difficilmente sostenibile.

Elisa di merda, portami dallo scienziato! Porta il mio cuore di latta a farsi dare un'espressività, una vita esteriore, non limitarti a farmi pulire casa solo perché è il 2120 e tutti ormai usano i robot per i loro comodi!

   
 
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