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Autore: gm19961    04/11/2011    4 recensioni
"In realtà, non m'immaginavo di perdere tutto quello che le ragazze sognano. Ho perso i miei gioielli, i miei vestiti, non vivo più in una reggia ma in un appartamento londinese modesto. Dovrei essere davvero triste, ma non lo sono. Il mio cuore piange solo perché tu sei lì, io qui. Siamo così distanti eppure così vicini. Mi hai abbandonata, più di una volta. Ma ora so cosa devo fare e l'avrei dovuto capire fin dall'inizio. Questa volta non fuggirò ancora da te, John."
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Love, love me do
You know I love you
I’ll always be true
So please love me do”

11 Giugno 1966. Royal Lodge.

-Meschino, arrogante, cattivo, inappropriato, odioso, schifoso, maiale…-la principessa, seduta sul divanetto dell’ufficio del tutore Ronald, stava sparando una rafica di insulti al povero John.-Ma quel è il problema? Milioni di ragazze pagherebbero per essere baciate da John Lennon e lei perché è arrabbiata?-chiese lui, confuso. Le aprì la bocca basita e incredula.-Ha osato posare le sue labbra sulle mie senza il mio esplicito consenso, è un gesto villano e volgare!! Ah, ma quando oggi mi mostrerò come la principessa vedrai chi guiderà le danze. Sarò IO la vincitrice!!-disse fermamente convinta, strizzando una pallina di pezza che fungeva da anti stress.-Ma che gara? Non vi conoscete nemmeno, principessa, ragioni un attimo! Magari lui non ci ha dato nemmeno peso e ora vive felice e sereno.-

-Ma lo schiaffo che gli ho dato io, credimi non era né felice né SERENO. Sono arrabbiata, non me lo aspettavo da lui, quel pazzo pervertito!!-disse sbraitando; Ronald sbarrò gli occhi e mise davanti alla bocca un dito, per indicarla di abbassare il volume della voce.-Vuole svegliare tutto il palazzo? Si contenga, lady Valerie.-la diciassettenne scosse la testa e si alzò nervosa.-Vado a prepararmi per la colazione, e cercherò di non pensare a quell’idiota!-lanciò la pallina addosso al suo tutore, e con rabbia corse verso camera sua, sbattendo la porta, fregandosene degli altri. Si tolse il vestito, rimanendo mezza nuda e si cambiò d’abito. Dei pantaloni a vita alta neri con una camicetta di leggera bianca, a maniche lunghe. I capelli li raccolse faticosamente con delle forcine, cospargendoli di lacca e lasciò che la frangetta ricadesse sulla sua fronte. Si mise i suoi tacchi neri, nascondendo gli stivali sotto il letto, e sospirò rumorosamente.-Quel Lennon io lo ammazzo. Lo ammazzo.-sentì bussare alla porta e si stampò uno dei sue mille sorrisi falsi in viso, parlando a tono basso ed elegante-Avanti.-La portà i aprì, era sua sorella Elisabetta.-Beh, scendiamo per la colazione?-la ragazza annuì e Elisabetta la fece passar per prima, così avrebbe dovuto fare visto che la sua sorellina, sarebbe dovuta diventar Regina, e che ingiustamente le aveva rubato il posto.-Mbè, perché sei silenziosa?-

-Ho fatto fatica a svegliarmi, stamattina.-disse Valerie gentilmente, incentivandola a farsi i fatti suoi. Scese le scale con grazia e i maggiordomi e le domestiche si inchinarono al suo passaggio, rimanendo in piedi invece, al passaggio di Elisabetta, la quale si innervosì non poco.-Good Morning, mother.-disse elegantemente, sedendosi a tavola, pensando costantemente al viso di John e le sue parole villane. –Buongiorno, mie care. Dormito bene?-

-Benissimo, madre.-rispose Elisabetta sorridendo.-Vale lo stesso per me.-disse Valerie con la faccia corrugata.-Beh, siete felici che oggi verranno qui da noi i Beatles?-disse la Regina con un sorriso smagliante. La principessa era tentata ad sbattere il piatto sul tavolo ed andarsene. Ma questo non era un comportamento regale e si limitò a sorridere.-Certo.-disse lei con un tono di sfida. L’avrebbe umiliato, l’avrebbe distrutto.

E il pomeriggio non tardò ad arrivare. Il giardino privato dei sovrani inglesi era immenso, e molto affollato. Maggiordomi, giardinieri, domestiche, donne di compagnia della famiglia reale; tutti tranne Valerie. Era rimasta chiusa in camera a meditare vendetta.-Valerie, sono arrivati, vieni giù!-disse Elisabetta entrando nella stanza senza bussare.-Io non vado da John Lennon!-disse lei con un tono acceso.-Ma se non fai altro che ascoltarli, sbrigati. I Beatles non aspettano solo te!-e così dicendo, si dileguò. La principessa rimase affacciata alla finestra e lì vide scendere dall’auto. I maggiordomi gli stavano scortando in giardino.-E va bene, facciamolo.-disse lei sospirando e con passo regale, avanzò verso la porta. La aprì e scese le scale con eleganza e si avvicinò alla porta del giardino. Sospirò e Ronald, colui che doveva annunciare il loro arrivo, le fece l’occhiolino. Lei scosse la testa ed Elisabetta si mise davanti a lei, in tutto il suo splendore; anche se non era per niente paragonabile alla beltà della sorellina e non mancava mai di sfacciataggine e vanità. La Regine disse ad Elisabetta di andar dietro di lei, in quanto gli ospiti erano soprattutto per  Valerie e perché lei sarebbe stata l’erede al trono da un anno a quella parte. Si mise davanti alla sorella e le porte si aprirono.

-Eccole stanno arrivando.-bisbigliò Paul agli altri, in piedi sul fondo delle scale, attendendo con fremito l’arrivo delle altezze imperiali.-Sta’ zitto, Paul.-disse George.

John ancora scosso per ciò che gli era successo con quella ragazza era cupo e spento. Proprio non si aspettava che qualcuna, una come lei lo rifiutasse. Alzò gli occhi verso le porte del giardino e le vide finalmente aprirsi. I ragazzi si guardarono e si inchinarono all’arrivo della Regina. Scese le scale seguita da Elisabetta e Valerie. La ragazza, guardò John ancora con il capo basso, era ancora inchinato. Dopo un breve attimo di silenzio, i Beatles si alzarono per poter ammirare le principesse e la Regina. John dapprima guardò Elisabetta sorridendole poi scostò lo sguardo su Valerie. Il suo sorriso scomparve. E finalmente se ne rese conto. Aveva davvero baciato il giorno prima la sua futura sovrana? Gli atri si guardarono sorridendo, solo per non scoppiare a ridere in faccia a John, che le aveva prese dalla principessa. Valerie si avvicinò emozionata a Paul, allungando la mano. Lui gliela baciò, e così fecero gli altri. John le prese la mano e la guardò negli occhi, facendole l’occhiolino. Gleila baciò delicatamente. Solo lei l’aveva fatta tremare con un semplice bacetto sulla mano. Era qualcosa di più bello che un bacio privo di sentimento che aveva ricevuto sempre da lui in strada. Gli sorrise e non vedeva nulla di più bello eccetto lui. Si sedettero tutti e sei in veranda, la Regina purtroppo doveva assentarsi. Erano solo i Beatles e le principesse.-Sa, sua Altezza, lei assomiglia molto ad una ragazza che ho incontrato poco tempo fa.-disse John sorridendole e Val si mise a braccia conserte, sorridendo.-Come puoi confondermi con altre donne, Mr.Lennon?-

-Ha ragione, mi sarò sbagliato.-si scusò lui, guardandola ancora un po’. Il suo ventre era piatto, magrissimo e il suo viso era angelico. Non aveva visto nulla di più bello.-Le posso parlare, principessa?-chiese ancora lui con uno strano sorriso sulle labbra. Valerie acconsentì.-Con permesso.-sorrise agli altri, facendo gli occhi dolci sopratutto a Paul e inziò a camminare per i giardinetti insieme al cantante.-Cosa mi voleva dire, signor Lennon?-

-Che mi dispiace di averti baciata senza il tuo consenso, sono stato stupido. Non avevo riflettuto che tu non mi volessi.-

-Vorrei precisare il fatto che mi deve dare del Lei.-disse lei fredda.-Non ci penso nemmeno. Solo perchè sei arrabbiata niente ti da il diritto di trattarmi così!-disse lui non facendo sparire il suo sorriso davvero irritante.-Non la tratto così perchè sono arrabbiata, la tratto così perchè tutti mi devono dare del Lei, compreso John Lennon.-

-Sei solo una ragazzina, ti ho squadrata sai? Io non ti ci vedo a guidare un regno, sei troppo debole, bambina.-

-Non chiamarmi così!-lui sorrise soddisfatto.-Vedi? Mi hai dato del Tu!-

-Solo per dirti di piantarla e per dirti che sei un maiale schifoso, e te l'avrei detto anche stamattina!-fece per andarsene ma John la fermò per il braccio.

-Ma non l'hai fatto!-la principessa strinse i pugni e iniziò ad innervosirsi.-Ma chi ti credi di essere?!-

-Piacere, John Lennon.-disse lui stringendole la mano.-Sei irritante!-disse lei ritirando la sua mano e mettendosi a braccia conserte, con le labbra arricciate.

-Anche tu!-

-Sei pazzo!-

-Ne sono lusingato, my lady-

-Sei un pervertito!-

-E sono queste grandi qualità che ti piacciono tanto di me!-disse lui facendole l'occhialino e baciandola veloce un'altra volta, dietro ad una siepe, senza farsi vedere. Valerie si staccò ed era pronta a tirargli un altro schiaffo quando lui le blocco i polsi e scosse la testa, sogghignando.-Non questa volta.-

-Ti sputerei in un occhio!-disse lei con l'eleganza di uno scaricatore di porto.-Eccoti, finalmente! Sono riuscito a vedere la ragazza che piace a me!-

-Ma se mi conosci da stamattina!-disse lei dimenando le braccia ma non riuscendo a staccarsi dalla sua presa. Lui si avvicinò un’altra volta con la bocca e la guardò dritta negli occhi.-Ti sbagli. Finalmente riesco a vedere una ragazza vera, non quella maschera che hai portato fino a pochi minuti fa. E devo dire che così sei molto più bella.-disse lui sorridendole e facendola deglutire rumorosamente. Era come pietrificata, quegli occhi marroni così dannatamente affascinanti, forse questa volta sarebbe stata lei a baciarlo perchè tutto quello che aveva detto era dannatamente vero.-Ci.. ci staranno aspettando, andiamocene.-lui scosse la testa e le cinse i fianchi con le braccia, posando le mano sulla sua schiena.-Non finché non mi avrai baciato tu.-lei alzò un sopracciglio e si avvicinò alle sue labbra, urlando “NON CI PENSO NEMMENO, LENNON”. Con la mano si infilò l'indice nell'orecchio stropicciando gli occhi.-Mi vuoi tirare fuori i timpani, piccola cosetta carina?-

-“Piccola cosetta carina”? Portami rispetto, Lennon!-disse lei offesa.-Rispetto, eh?-lui la caricò sulle spalle e scosse la testa.-Tesoro, non mi faccio mettere i piedi in testa da una ragazzina come te, anche se sei una principessa.-dopo aver detto delle botte leggere sul suo sedere e dopo aver riso come un pazzo diabolico si incamminò verso gli altri.-Come osi toccarmi in quel modo?!-iniziò a dimenare la gambe e tirare pugni sulla sua schiena.-John Lennon mettimi giù, che figura vuoi farmi fare?! Mettimi giù, pervertito!!-

-Assolutamente no, gattina.-

-Ti sbatto in prigione!-urlò lei cattiva.

-E' una minaccia?-disse Lennon con un tono ironico.

-No, una promessa!!-

-E che altro hai da dire?-

-Ti odio, Lennon!!-

-Ma che dolce!-

Gli altri tre erano rimasti a parlare con l'altra principessa, che si era rivelata una vera noia. Finchè si voltarono a vedere di ritorno John con qualcosa sulle spalle. Le urla di Valerie erano potenti. -Mettimi giùùùù!-

-Accontentata.-disse lui facendola cascare nell’enorme fontana lì vicina. La principessa riemerse, guardandolo ridere come un matto insieme agli altri Beatles, e anche Elisabetta rideva diabolicamente. Lei e John sarebbero stati una coppia perfetta.-Come hai osato?-disse lei sputacchiando l’acqua con tutti i vestiti bagnati, appiccicati al suo esile corpicino e i capelli bagnati. Lui si inginocchiò nel prato e le porse una mano, per aiutarla ad uscire.-Perdonami.-disse lui ridendo. Valerie sorrise e, afferrandolo saldamente per il braccio, lo spinse in acqua insieme a lei.-LENNON BAGNATO, LENNON FORTUNATO!-

Valerie offesa per i comportamenti deplorevoli del cantante camminò velocemente verso Ronald, il quale le porse subito un asciugamano.-Mi dispiace, lady Valerie.-disse nascondendo una risata. Lei lo fulminò con gli occhi, e salì le scale, lasciando cadere le gocce d'acqua da tutte le parti. Come aveva potuto farle una cosa del genere?-Io lo uccido.-disse tra sé e sé andando in camera sua.

Nel frattempo in giardino i Beatles, sopratutto John aveva ricevuto una sgridata colossale da parte della Regina, la quale era venuta a sapere dell'accaduto. Valerie si affacciò alla finestra e vide John con il capo basso. Si portò le mani in viso e sospirò. Era arrabbiata ma in pena per lui, era così.. adorabile anche quando era cattivo con lei. Corse giù per le scale senza ripensarci e raggiunse la madre, sospirando rumorosamente.-Valerie, ti sembrano questi i modi di presentarti in pubblico?-chiese la Regina allibita.-Sì.. sì, madre. Ha ragione, ma volevo chiedere scusa a John. L'ho istigato e lui si è vendicato, la colpa è.. è mia e non sua.-disse guardandolo serio negli occhi. Lui sorrise, e di sicuro non si aspettava che lei lo avesse difeso. La Regina guardò storto la figlia, ma fidandosi ciecamente di lei, con calma aprì bocca.-D'accordo, vi credo, signori. Ma che non riaccada mai, MAI più, non nelle mura di casa mia. Vogliate scusarmi.-la Regina Madre se ne andò e Elisabetta la seguì. Solo lei rimase lì con loro, la principessina.-Mi devi un grande favore, Lennon.-disse lei alzando il mento del cantante con due dita. Lui rise e le scostò la mano delicatamente.-E cosa devo fare per non rimanere in debito con sua grazia, la principessa Valerie?-

-Non lo so ancora, ma te lo farò spare al più presto. E ora, se vogliate scusarmi, vado a cambiarmi. Saremmo lieti ad avermi per cena, dimenticando questo increscioso incidente.-era tornata la donna razionale di prima, quella che John era riuscito a smontare a piccoli pezzi. Lui annuì e con gli altri venne accompagnato dalle guardie fuori dal palazzo. Salirono in macchina, con Brian furibondo per la scenata che il cantate aveva fatto alla principessa.-Guardati! Sei tutto bagnato! Ma che hai in quella bocca?! In quel tuo tanto creativo e stupido cervello?! E non ti hanno nemmeno arrestato, sei una vergogna. Stasera vedi di comportarti bene, sopratutto con la principessa Valerie, che ti ha già coperto una volta e non succederà di nuovo, babbeo!-era arrabbiato, davvero arrabbiato.-Bella mossa John, potevi farci passare nei guai tutti quanti.-disse George con tutta tranquillità.-Geo ha ragione, smettila di fare queste cazzate perché un giorno troverai quella persona che te la farà pagare.-disse Ringo dando una pacca sulle spalle a John, per dargli un minimo di conforto.-Pronto? Qui vi siete dimenticati di me!! Devo buttare la Regina in acqua per farmi notare da voi??-disse Paul con fare esibizionista, come sempre. George roteò gli occhi e Ringo scosse la testa. John era rimasto in silenzio, le piaceva quella ragazza allora perché era così incredibilmente arrogante con lei? Doveva farsi perdonare, una volta per tutte.

 

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Potevo far di meglio, ma il loro nuovo incontro potevo immaginarmelo solo così! XD

John è un cattivone e.e Grazie per le recensioni precedenti, mi scaldate il cuore, davvero! <3

Un bacio,

gm19961

   
 
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