Finalmente insieme

Ho deciso di scrivere questa one-shot perchè Remus è uno dei miei personaggi preferiti e di FF su di lui non ne ho mai scritte.
In più credo che Tonks sia perfetta per Remus! Quindi mi è venuta un l'idea di scrivere questa FF..
Di solito le mie FF le scrivo in terza persona, ma questa ho deciso di farla in prima persona dal punto di vista di Remus.. e premetto già che magari ho fatto qualche errore con i verbi... Comqune leggetele e ditemi che ne pensate!
Ciao alla prossima e mi raccomando ditemi che ne pensate.. Baci.. HermCH

Distolsi lo sguardo da Molly e Fluer che piangevano abbracciato. Non ci posso ancora credere, Silente morto, lui che mi aveva dato fiducia, che mi ha lasciato frequentare Hogwarts, quel suo gesto ha cambiato la mia vita. Grazie a lui ho potuto vivere! E ora è morto, ucciso da Piton! Ci ha ingannati tutti e ora è scappato, scommetto che in questo momento sarà al fianco di Voldemort. Sono arrabbiato, per la prima volta dopo tanto tempo sono davvero infuriato.
Il mio sguardo cade ancora una volta su Bill, anche lui morso da Greyback, l’uomo che ha rovinato la mia vita. “Visto? Lei vuole sposarlo lo stesso, anche se è stato morso! A lei non importa!”
Oh Tonks, non ora. Ti prego, quanto volte ti ho già detto che non possiamo, che sono troppo vecchio per te? “È diverso” ti rispondo evitando accuratamente di guardarti “Bill non sarà mai un vero Lupo Mannaro. I casi sono completamente… “
“Bè anche a me non importa, non m’importa!” Non mi lasci nemmeno finire di parlare e mi prendi per la veste, perché Tonks? Perché? Questo non è il posto adatto, non qui davanti a tutti. “Te l’ho detto un milione di volte” continui, mentre io mi sforzo di guardare per terra.
“E io ti ho detto un milione di volte che sono troppo vecchio te, troppo povero.. troppo pericoloso…” ti rispondo, ancora una volta sperando che tu la capisco. Te l’ho detto veramente un milione di volte che non possiamo, piccolina. Ma perché sei così testarda?
“Ho sempre pensato che la tua sia una posizione ridicola, Remus” mi dice Molly. Non ti ci mettere anche te Molly penso guardandola. “Nient’affatto!” ribatto con fermezza “Tonks si merita uno giovane a sano” e non un vecchio Lupo Mannaro come me, finisco di dire mentalmente.
“Ma lei vuole te” dice Arthur.
Ma per favore, cosa avete tutti oggi? Silente è morto e voi pensate a me e a Tonks.
“Questo non è… il momento di parlarne… Silente è morto” dico infine evitando i vostri sguardi, sperando che la smettiate.
“Silente sarebbe stato più felice di chiunque altro al mondo nel sapere che c’è un po’ più di amore nel mondo” Oh per favore, addirittura la McGranitt ci si mette a tenere la parte a Tonks, vi prego, basta. Nell’infermeria entrò Hagrid dicendo che aveva spostato il corpo di Silente. Io mi lascio cadere sulla sedia, mentre la McGranitt porta via Harry. Mi dispiace Harry, mi dispiace perchè non ho potuto starti vicino come volevo, perché dopo Sirius hai dovuto veder morire anche Silente.
“Credete che chiuderanno la scuola?” chiese Hermione.
Mi volto verso di lei e vedo anche in lei la tristezza che aleggia nella stanza.
“Bè è possibile, sicuramente ne discuteranno. Ma Hogwarts senza Silente non è più un luogo così sicuro e poi sinceramente dubito che ci siano genitori disposti a fare la fila per mandare i loro figli in una scuola dove è stato commesso un omicidio” dico infine.
“Bè se restasse aperta io ci verrei comunque” dice Hermione.
“Anche io” aggiunge Ron.
“E pure io” conclude Ginny. Vi guardo e vi vedo molto decisi. E come posso biasimarvi, anche per voi, come per me e tanti altri Hogwarts prima di tutto è una casa, non una scuola. Io qui ho vissuto gli anni più belli della mia vita. Passammo ancora un po’ di tempo in infermeria poi tornai ad Hogsmeade. Presi una stanza ai Tre Manici di Scopa, non erano passati nemmeno due minuti che mi ero buttato sul letto sfinito che bussarono alla porta.
Apro un po’ spazientito e ti trovo li sulla soglia della mia porta, con i tuoi capelli color topo e quell’espressione spenta che hai solo per colpa mia.
“Ciao”
“Ciao”
“Senti… Po-posso stare qui stanotte?”
Io ti guardo un po’ stupito “Tonks… Non credo che sia….”
“Ho paura Remus, ti prego… Non voglio stare da sola”
Mi faccio da parte e ti dico d’entrare. Ti guardo attentamente, mentre ti siedi sul letto un po’ imbarazzata, mentre io d’altro canto mi siedo sulla poltrona.
“Non me ne rendo ancora conto… Silente morto… Ma come abbiamo fatto a non accorgerci che Piton era un traditore?” mi dici, guardandomi tristemente.
Io scuoto la testa. “Bè io mi fidavo ciecamente di Silente e lui si fidava di Piton.. e questo a me è sempre bastato.. bè sono stato uno stupido..”
“No, non sei un stupido Remus, Piton ci ha ingannati tutti” vedo una lacrima scendere dal tuo viso, così mi alzo dalla poltrona e mi siedo vicino a te.
“Non piangere, Tonks” dico, asciugandoti il viso.
“Come faccio a non piangere? Prima Sirius, poi Silente… Chi sarà il prossimo?”
“Lo so che è difficile.. Anche io ci sto male”
Le lacrime iniziano a scendere copiosamente sul tuo visto e ti butti tra le mie braccia singhiozzando. Io ti abbraccio, non sapendo bene cosa fare, eppure solo io quello bravo a consolare le persone, ma con te è tutto diverso.
Inavvertitamente, senza che me ne renda conto, alzi la testa velocemente e mi baci.
Resto fermo per qualche istante, ci metto un attimo a realizzare quello che sta succedendo, poi anche se sinceramente non vorrei ti allontano.
“Tonks no… Non possiamo”
Tu mi guardi storto “Perché Remus? Perché? Io ti amo! E anche tu provi qualcosa per me”
Scuoto la testa “Non possiamo e basta! Te lo già detto e spiegato!”
“Lascia che ti ami, Remus. E non te ne pentirai”
“No.. Basta, non ne voglio più parlare!”
Mi alzo ed esco della stanza, sono arrabbiato… Sono arrabbiato perché mi fa male… Perché nel profondo del mio cuore vorrei stare con te.. Vorrei essere amato.. Ma non possiamo.. Tu meriti altro… Tu meriti di meglio.
Uscii fuori all’aria fresca. Inevitabilmente i miei occhi indugiarono su Hogwarts e sulla torre dove Silente aveva perso la vita.
Camminai a lungo per le via di Hogsmeade, non avevo sonno, la morte di Silente mi aveva svuotato. Andai alla Stamberga Strillante, quel posto era stato costruito per me. Per far si che potessi frequentare la scuola. Li avevo trascorso così tanto tempo con i Malandrini, li avevo ritrovato Sirius, ma li ho anche tradito la fiducia di Silente. E non gliel’ho mai detto, perché sono un vigliacco e la fiducia di Silente per me è tutto. Anche se ora non potrà più dar fiducia. Ha dato la sua fiducia anche a Piton, ma lui cosa ha fatto, gliel’ha ributtata in faccia e lo ha ucciso. Brutto bastardo!!
Rimasi alla Stamberga finché non arrivò l’alba a risvegliarmi dai miei pensieri. Decisi di tornare ai Tre Manici di Scopa. Rosy la sorella di Rosmerta aveva preso il suo posto al locale. Dopo aver bevuto un caffè tornai di sopra, sperando che Tonks se ne fosse andata. Non avevo voglia di discutere ancora con lei, mi faceva troppo male.
Entrando in camera vidi subito Tonks sdraiata sul letto che dormiva, scommetto che mi ha aspettato finché è riuscita a tener aperti gli occhi. Mi avvicino e mi siedo accanto a lei. Com’è bella, sembra un angelo, quando dorme. Le accarezzo dolcemente la guancia con una mano, lei si muove e apre gli occhi cogliendomi in flagrante.
“Remus!” dice mettendosi a sedere “Dove sei stato fino adesso?”
“In giro” rispondo vagamente.
“Ehi guarda!” dici, indicando la finestra. Ti alzi e vai ad aprire la finestra per i due gufi che aspettano fuori da essa.
Prendi le due buste “Sono di Hogwarts.. Tieni questa è per te” dici, lanciandomi la lettera.
Infatti la lettere proviene da Hogwarts. La McGranitt che ci annuncia che il funerale di Silente si terrà domani.
Guardo Tonks che sta ancora finendo di leggere. Poi solleva lo sguardo verso di me e torna di nuovo a sedersi qui.
“Ehi va tutto bene?” chiedo, sfiorandoti i capelli.
Annuisci in modo poco convincente. “Fatti forza, piccola” ti dico, senza pensare.
“Come faccio se la mia vita va a rotoli!” rispondi malamente tu, scattando in piedi.
Mi alzo anche io e mi avvino a te. Quanto vorrei tenerti tra le mie braccia, baciarti e consolarti. Ma ho preso una decisione, una decisione che mi pesa. E poi tu come puoi amare un vecchio lupo mannaro come me?
“Tonks, non dire così… Non è vero che la tua vita va rotoli…”
“Ah no? Tu dici?!”
“So che è colpa mia… ma…”
“Ma niente Remus.. Lascia stare che è meglio” rispondi, trattenendo a stento le lacrime.
Non so che fare, non lo so mai, quando sono con te! Mi avvicino lentamente a te e ti abbraccio, sussurrandoti all’orecchio un sincero mi dispiace.
Ci guardiamo un attimo negli occhi, mi fa male vedere i tuoi così lucidi. Ti avvicini lentamente a me. So cosa vuoi fare, so che non riesci a resistere, come io non riesco a fermarti. Faccio solo in tempo a sussurrare il tuo nome e tu mi baci. Non ce l’ha faccio più, non riesco più a resisterti. Ti amo anche io Tonks e sono stanco di respingerti, per io voglio amarti e voglio essere amato. Così lascio da parte tutte le mie paura e rispondo intensamente al tuo bacio. Dopo lunghi istanti in cui le nostre bocche non si sono allontanate decido di allontanarmi da te.
“Tonks.. io…”
“Non dire niente” mi dici tu, guardandomi intensamente. Ti avvicini di nuovo per baciarmi ma ti fermo.
“Tonks, ascoltami… Sarà difficile, tu sai con cosa convivo e io non voglio farti soffrire”
“Te l’ho gia detto… Non mi importa se sei un Lupo Mannaro!”
“Lo so… Ma vedi…”
“Remus” mi ammonisci, guardandomi storto.
“Va bene… Però Greyback potrebbe venire a cercarmi ora che a capito da che parte sto! E non voglio che ti faccia del male!” dico io, preoccupato.
“Bè io sono un Auror… Ti proteggerò no?!” mi rispondi, sorridendo.
Anche io sorrido, non hai proprio timore di niente…
“Sei davvero sicura, Tonks?!”
“Sì!”
Sorrido di nuovo, mi avvicino a te e ti bacio. Un bacio appassionato e molto intenso.
Ti guardo e sei così bella. Ti sfioro la guancia così morbida.
“Ti amo” ti sussurro, infine.
“Anche io, Remus. Ti amo tantissimo!” mi dici, sorridendo. Strizzi gli occhi e i tuoi capelli ritornano corti e rosa. Rimando stupito, mentre tu ridi. Finalmente posso sentire di nuovo la tua bellissima risata cristallina.
“Allora ero proprio io che ti incasinavo tutto” dico, imbarazzato.
“Bè tu e il tuo rifiuto”
Io abbassò gli occhi per terra, mentre tu ti avvicini di nuovo sorridendo, mi abbracci e mi baci. Una, due, tre, mille volte.