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Autore: Silvis    04/11/2011    2 recensioni
Nella piccola cittadina di Hudson gli abitanti si preparavano con tutte le loro forze ad affrontare il terribile grido dell’inverno. La cosa più gradita a Hudson era la compagnia,quindi parlare con qualcuno,stare uniti,uscire durante le belle giornate e parlare del più e del meno,di conseguenza tutti gli abitanti si conoscevano benissimo e avevano avuto la possibilità di incontrarsi più di una volta. Tutto era tranquillo,ma le loro vite vennero sconvolte da un’arrivata,Crystal,il cui nome significa “Cristallo” o “Ghiaccio”.
Agli occhi di tutti la ragazza appariva strana,non-normale e veniva trattata freddamente. Di certo non veniva presa in considerazione e non veniva neanche invitata da nessuna parte,la odiavano tutti. Ma cos’è che incita tutto questo odio nei confronti di Crystal? Ci sarà mai una persona pronta ad accoglierla?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Anche l’ultimo giorno d’autunno era giunto,i primi venticelli freschi davano l’avviso che il gelo e il ghiaccio stavano arrivando: l’inverno era alle porte.
La cittadina chiamata Hudson era ormai avvolta dal freddo,le foglie degli alberi non intasavano più le strade della città e non si accumulavano più tutte insieme,ormai quelle foglie,stropicciate e con differenti colori sfumati,viaggiavano per tutti i posti,governate dai venti che soffiavano la direzione di dove dovevano andare.
Gli abitanti di quel piccolo paese potevano intravedere dai loro palazzi e dalle finestre più alte che le foglie formavano una specie di danza,si muovevano a ritmo e vorticavano su se stesse più volte,formando dei cerchi,come se fossero un mulino a vento.
Il vento che le faceva spostare soffiava con rabbia,spingendo alcune piccole foglioline ad abbandonare le loro compagne,spingendole così lontane,in cerca di un altro gruppo con cui poter danzare.
Tutti le persone temevano l’inverno,preferivano le stagioni calde,come la primavera e l’estate.
A dire il vero non amavano neppure l’autunno,per loro significava stare chiusi in casa con quattro o cinque coperte di lana addosso. La gente di Hudson era molto unita,preferiva uscire e incontrarsi con compagni di scuola per fare i compiti,per giocare,per andare a comprare vestiti,per andare a prendere un caffè,e per ogni azione,stare insieme,sempre. L’unità di quel paese era strana,tutti conoscevano tutti,nessuno veniva mai escluso,nessuno aveva paura di nessun altro,si gradiva la compagnia più di qualunque altra cosa.
Ma siamo sicuri che tutti erano graditi? Siamo certi che tutte le persone stavano con le altre senza provare sentimenti come il disgusto,l’odio,l’invidia,la paura?Era tutto vero oppure le persone volevano soltanto apparire accoglienti agli occhi degli altri?
Ai confini della città viveva una ragazza,si era trasferita da solo una settimana lì,il suo nome era Crystal,tutti fingevano di non conoscerla,gli abitanti pronunciavano il suo nome con disprezzo e non ci fu neanche una persona che l’accolse come accoglieva tutte le altre: era odiata da tutti.
Che cosa avrà mai fatto questa poveretta?
Quando questa ragazza passava per le strade e s’incamminava verso un luogo,tutti gli abitanti si fermavano. Erano come immobilizzati,restavano fermi,bloccando ogni attività che stavano svolgendo,non osavano muovere un muscolo,solamente gli occhi riuscivano a spostarsi per seguirla e per essere pronti a dare il “via!” a tutti i muscoli del corpo,per ricominciare così ad occuparsi di quello che stavano facendo prima.
Quella ragazza era come un’ondata di veleno,appena passava,tutte le persone attorno facevano fatica a respirare.
Quando appariva sulla collinetta più lontana tutti si dileguavano,nessuno voleva avere uno scontro faccia a faccia con lei perché nessuno voleva mettere in pericolo la propria vita.
Che strani fatti.
Girava voce che quella ragazza aveva degli occhi strani,come se avesse delle lastre di ghiaccio al posto loro,erano trasparenti come l’acqua e profondi e penetranti come nessun altra cosa.
Sembrava che emanavano gelo.
Chissà,magari era proprio lei che produceva venti e correnti,magari con un soffio,magari con un battito di ciglia. L’avevano soprannominata “La spaventosa ragazza dagli occhi di ghiaccio”.
Ed ecco qui il problema:Crystal aveva sedici anni,non poteva abbandonare ancora la scuola,sulle leggi c’era scritto che la scuola doveva essere frequentata fino all’età maggiorenne,ovvero i 18 anni compiuti”.Chissà,magari il sindaco di Hudson avrebbe cambiato le leggi,proprio per lei.
I ragazzi e le ragazze della scuola di Hudson erano pronti a ricevere questo strano “essere”?
Fatti strani successero da quando Crystal varcò l’ingresso della scuola del paese,l’istituto scientifico chiamato Barnett.

-Spazio per l'autrice-
Ciao ragazzi,questa è la mia prima storia! Amo scrivere fin da quando ero una bambina e così ho portato avanti questa passione. Spero che leggendo possiate immaginarvi la scena come se fosse reale,come se stesse vedendo un meraviglioso film.
Mi piacerebbe ricevere dei pareri sia critici,consigli,pensieri positivi ect.
Vi saluto, ciao :33
  
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