Quando? Come? Perchè?
Periodiche domande al quale non trovo una risposta sensata, nessuna
che soddisfi i miei pensieri, le mie ragioni.
Eppure sono sicura di non aver fatto nulla diverso dal solito, ero
sempre pronta ad ogni evenienza, ma mai avrei pensato
che sarebbe stato così difficile combattere contro tali sensazioni.
Loro non ti colpiscono il corpo.
Ma il cuore.
Non puoi pararle come ti hanno insegnato.
Incassi inerme senza la possibilità di respingerle.
Entrano, si radificano fino in fondo, avvolgendo quell'organo che ci
mantiene in vita e che vorremmo non pagasse un tale prezzo per il suo lavoro,
continuo e istancabile.
Proprio così, egli non permette solo alla nostra linfa vitale di scorrere, ma
deve anche affrontare le avversità a cui andiamo incontro, è il primo a trovarsele
davanti, sempre in prima fila che riceve nuove cicatrici e nuove guarigioni.
Molto più difficili quelle.
Ed ora, eccomi qui, seduta sul mio letto a fissare il pavimento in legno che
ho calpestato tante di quelle volte, che è impossibile ricordarle tutte.
Chiudo gli occhi, l'oscurità mi fa da padrona in questo momento, è così rilassante.
No, basta così.
Non posso nascondermi per sempre, chi non ha problemi di questo tipo?
Chi non ha avuto una situazione simile alla mia?
Chi non ha avuto difficoltà ad esprimersi?
Chi... deglutisco... non ha avuto difficoltà a dichiararsi al ragazzo che ama?
Sento una morsa allo stomaco, è così difficile!
Ma perchè io?
Non so niente di queste cose, da dove comincio?
Oddio che imbarazzo! E sono così solamente a pensarci, come farò una volta che me lo sarò trovato davanti?
Mi alzo e avvicino alla finestra. Non mi ero resa conto che avesse iniziato a piovere.
Il suo suono melodioso è perfetto per i miei nervi tesi, e per un istante dimentico ciò che dovrei fare oggi, ma il rumore di un'auto che si ferma sotto casa mi riporta alla allarmante realtà: é lui! È venuto a prendermi per il cinema!
Oddio!! e adesso?
D'improvviso sento il cuore uscirmi dal petto, premo una mano sopra per impedigli di farmi scherzi.
Faccio uno, due, tre respiri profondi.
Ecco, mi calmo.
Sento il campanello della porta.
Mi sento svenire. Al diavolo i respiri profondi!
Scendo a tutta velocità le scale, quasi ruzzolo a terra per la fretta
ma riesco comunque a tenermi in piedi.
Accidenti ma perchè sono così nervosa? È solo un ragazzo!
Mi fermo davanti lo specchio nel corridoio, mi guardo.
Sono la solita di sempre, ma stavolta i capelli sono sciolti e mi arrivano alle spalle, mentre lui
sicuramente sarà al suo solito: sorriso più bianco delle ali di un angelo, gentilezza che sfiora l'umiltà, altruismo paragonabile ad un supereroe e iridi più profonde di qualunque oceano esistente al mondo.
Oddio, non devo arrossire!
Vado alla porta, ora ci sono davanti.
Suona un altra volta, ed io non lo faccio aspettare, inutile sarebbe indugiare.
Apro con uno scatto.
Eccolo lì, più elegante che mai, eppure è solo una uscita al cinema.
Sento il mio cuore sfondarmi il petto, e per un momento mi si affusca la vista. Barcollo.
Una presa dolce e ferrea sulla mia spalla, sollevo lo sguardo e mi perdo nei suoi fondali blu.
- Ciao Naruto -  sento di essere arrossita, ma non posso fare a meno di sorridere.
- Ciao Tenten -  mi sorride di rimando.
Vi chiederete, come posso innamorarmi di un sorriso e due occhi che ricordano l'oceano?
Bè, vi rispondo: non lo so.
Sarà che mi piace il mare.
Sarà che, senza il dolce suono delle onde che porta un delicato odore di salsedine, non vivo.
Sarà che amo tanto i colori del mare e del sole.
Sarà quel che sarà.
Ma alla spiaggia del suo sorriso, l'oceano dei suoi occhi e il sole dei suoi capelli, io non rinuncio.






Salve!
Ho voluto fare qualcosa di diverso, che ne pensate?
Io li vedo bene sinceramente ^^
Tenten la vedo come una ragazza, si furba e intelligente
ma piuttosto impedita nei sentimenti; voi no?
Commentate! ^^
Ciao!

Matt