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Autore: Marie16    05/11/2011    2 recensioni
Hiroto Kiyama, il mio migliore amico, mi stava facendo soffrire senza accorgersene. C'erano giorni in cui avrei voluto dirgli come mi sentivo, altri in cui non l'avrei fatto neanche sotto tortura. Avevo sempre avuto paura, paura che lui non ricambiasse e che la nostra amicizia potesse svanire a causa del rifiuto. Non ho mai voluto distruggere la nostra amicizia per una cotta passeggera, che poi passeggera non era... Tuttavia Hiroto non doveva saperlo, ed io non gliel'ho mai fatto sapere.
Un giorno mi scontrai con un giovane dai capelli verdi e gli occhi del medesimo colore.
Ryuuji Midorikawa, aveva detto di chiamarsi, che mi aveva sorriso chiedendomi il nome.
"Hikari Nagumo." avevo risposto semplicemente, e lui, sorridendomi, aveva cominciato a raccontarmi molte cose della sua vita. Rimasi affascinata dal racconto, era amico di Hiroto da tempo! Strano che non lo avessi mai incontrato... Sollevai lievemente le spalle al pensiero, e rimasi ad ascoltarlo per ore. Era divertente stare con lui, sapeva farti ridere con poco!
[OcxRyuuji Midorikawa, AU. Preso da una storia vera!]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I personaggi, apparte Hikari, appartengono agli aventi copyright! E questa fanfiction non è a scopo di lucro!
 
INAZUMA ELEVEN - LIKE AN ANGEL
 
Fissavo a lungo il mio migliore amico e sentivo di arrossire come ogni volta. Bastava davvero poco per farmi impazzire, era facile per lui. Io ne ero profondamente innamorata, ma lui non se ne accorgeva. Ci divertivamo insieme, ci scambiavamo opinioni, ero felice così. Ma un giorno, quando conobbi lui, aprii gli occhi.

Hiroto Kiyama, il mio migliore amico, mi stava facendo soffrire senza accorgersene. C'erano giorni in cui avrei voluto dirgli come mi sentivo, altri in cui non l'avrei fatto neanche sotto tortura. Avevo sempre avuto paura, paura che lui non ricambiasse e che la nostra amicizia potesse svanire a causa del rifiuto. Non ho mai voluto distruggere la nostra amicizia per una cotta passeggera, che poi passeggera non era... Tuttavia Hiroto non doveva saperlo, ed io non gliel'ho mai fatto sapere.

Un giorno mi scontrai con un giovane dai capelli verdi e gli occhi del medesimo colore.  
Ryuuji Midorikawa, aveva detto di chiamarsi, che mi aveva sorriso chiedendomi il nome.

"Hikari Nagumo." avevo risposto semplicemente, e lui, sorridendomi, aveva cominciato a raccontarmi molte cose della sua vita. Rimasi affascinata dal racconto, era amico di Hiroto da tempo! Strano che non lo avessi mai incontrato... Sollevai lievemente le spalle al pensiero, e rimasi ad ascoltarlo per ore. Era divertente stare con lui, sapeva farti ridere con poco!
 
Eppure un giorno rischiai che l'amicizia tra me e Ryuuji crollasse, perché? Beh, facile, Ryuuji mi dichiarò di essersi innamorato di me, che non gli importava che fossi innamorata di Hiroto, gli bastava starmi vicino. Ma io non riuscivo più ad essere quella di prima sapendo che lui era innamorato di me... E lui mi guardava con occhi diversi, non occhi di un amico, ma quelli di innamorato.. Ed io non potevo sopportare di non poter essere la stessa, non poter comportarmi come la solita Hikari per paura che pensasse qualcosa di sbagliato.

"Hikari, ascoltami." mi stava dicendo Ryuuji "Hiroto mi ha riferito che dobbiamo scegliere una partner per una prova di educazione fisica. Ed anche per una sottospecie di recita." mi stava spiegando lui, io lo ascoltavo silente, annuendo con un breve cenno del capo.

"Capisco." risposi semplicemente, fissandolo solo ora negli occhi. Era bello, Ryuuji, con quei capelli lunghi racchiusi in una piccola coda ed il suo sorriso dolce. Eppure, vedevo Hiroto come la persona giusta per me, non Ryuuji. "Quanti giorni abbiamo per scegliere?" chiesi, fissandolo negli occhi. I miei occhi gialli nei suoi verdi.

"Due o tre settimane, Hiroto non è stato preciso." spiegò nuovamente lui, sorridendomi. Io annuì brevemente, fissando semplicemente il suo viso dolce, e sospirai. Speravo che Hiroto mi scegliesse come partner, lo speravo davvero.

E poi, accadde qualcosa che non avrei voluto succedesse... Era passata una settimana da quel giorno ed io stavo insieme ad Hiroto e Reina su una balconata di una villa. Parlavamo del più e del meno, ridendo come dei bambini. Osservavo Ryuuji che se ne stava tranquillo al piano di sotto, fra l'erba. Non era molto visibile a dire il vero, era mimetizzato quasi, e stava guardando il cielo. Per qualche attimo rimasi spaesata, fissavo i miei migliori amici che si divertivano, che si stringevano la mano quasi come fossero fidanzati ed allora mi prese un tuffo al cuore.

"Reina, vorresti essere la mia partner per quei progetti?" le chiese poi, ed io scesi. Non ce la facevo. Ryuuji corse verso di me, prendendomi un braccio e sorridendo.

"Hikari-chan, volevo dirti che ho scelto te come partner per questi progetti." mi dichiarò, io sospirai leggermente e mi irritai.

"Lo vuoi capire che il tuo è amore a senso unico?! Lo vuoi capire che non ti amo?" gli dissi, si forse ero stata un po' crudele con lui ma non  riuscivo a pensare che stavo perdendo Hiroto... Proprio non ci riuscivo. Lui mi sorrise solamente, abbracciandomi.

"Hikari-chan, non mi importa se ami Hiroto, lo sai. Solo che non voglio vederti soffrire per lui. Guardalo Hikari! E' stato mai interessato a te? No. E' il tuo migliore amico, non hai voluto rovinare la vostra amicizia... Ed hai fatto bene, su questo non c'è ombra di dubbio... Forse non avresti sofferto se tu gli avessi detto ciò che provavi perché avresti capito che lui non ti amava fin da subito, che dovevi guardare avanti... Cercare l'uomo giusto, che ti ami e che lo faccia senza pretendere niente da te. Perché l'amore non si pretende, si guadagna." mi disse, sembrava quasi un filosofo... Ma io non ci stavo, non ci riuscivo a dimenticarlo.

"No, Ryuuji, non posso." risposi "Ti prego, lasciami stare... Voglio stare da sola." mi strattonai dall'abbraccio e scappai lontano, in lacrime. Sapevo che Ryuuji aveva ragione, l'avevo sempre saputo, eppure non volevo crederci. Perché non potevo credere che Ryuuji avesse capito tutte quelle cose solo stando con me, solo ascoltandomi piangere quando Hiroto mi faceva soffrire, o solo ascoltando le mie lamentele sul mio poco coraggio.

Per giorni mi decisi ad ignorare sia Hiroto che Ryuuji, volevo stare da sola, avevo bisogno di riflettere ancora, ma la testa mi scoppiava a furia di tutto questo pensare. Mi stavo convincendo che Ryuuji avesse ragione, che dovevo guardare avanti, che dovevo pensare ad Hiroto solo come ad un amico... Eppure mi faceva male pensarci... Stavo soffrendo così tanto... Non riuscivo a guardare Hiroto, stavo cominciando ad odiarlo... Una parte di me lo faceva. L'altra tentava di ragionare e dirsi che, in fondo, la colpa non era sua.

I giorni passarono sempre uguali, sempre così tristi per me. Sentivo di perdermi, sentivo di non poter tornare la solita Hikari, finché i miei occhi non colsero il viso di Ryuuji e la sua espressione felice. Era così carino, ora che ci riflettevo a mente lucida, con quel suo sorrso spensierato e quei suoi modi di fare così dolci. Stava ad un tavolo con gli amici e rideva, ed io rimasi imbambolata ad osservarlo. Avevo preso una decisione, e quel giorno l'avrei comunicata al diretto interessato. Mi avvicinai al tavolo di Ryuuji, sorridendo leggermente.

"Posso parlarti?" gli chiesi, e lui mi annuì solamente. Lo presi per mano, avviandomi con lui fuori nel cortile.

"Di cosa devi parlarmi, Hikari-chan?" mi chiese allora, guardandomi negli occhi. Io abbassai lo sguardo sulle nostre mani incrociate e sorrisi.

"Vedi, Ryuuji, ho pensato molto a quello che hai detto tempo fa." cominciai "Hai completamente ragione, sono stata una stupida ad illudermi così per tutto questo tempo. Quando vedo Hiroto con Reina, provo sentimenti contrastanti." inspirai, facendomi coraggio. "Da una parte lo odio perché mi ha fatto soffrire mentre dall'altra gli voglio bene perché è il mio migliore amico  e non potrei fare niente senza di lui." spiegai fissandolo ora negli occhi. "Inoltre penso che al mondo ci siano tanti ragazzi... Perché soffrire per uno di loro?" Lui mi strinse la mano, incoraggiandomi a continuare. "Ho fatto chiarezza su ciò che sento, Ryuuji ed avevi ragione tu. L'amore non si chiede, si guadagna. E tu lo hai guadagnato, Ryuuji. Io... Credo... No... Cioé... Sono sicura... Di essermi innamorata di te." sorrisi leggermente, lui mi abbracciò, accarezzandomi i capelli dolcemente.

"Felice di sentirtelo dire, Hikari-chan, non volevo vederti soffrire ancora." mi sussurrò, sorridendo. "Ti amo, piccola. Ti prometto che farò di tutto per non farti piangere, per non farti soffrire in nessun modo." io annuii, sorridendo.

"Grazie per avermi aperto gli occhi, Ryuuji. Ti amo." sorrisi, dandogli un breve bacio sulle labbra. Lui ricambiò il bacio, facendolo diventare un po' meno casto ma sempre dolce. "Siamo in ritardo con la consegna dei progetti?" gli chiesi una volta sciolto il bacio.

"Abbiamo un giorno di tempo, ancora." Io sorrisi lievemente, stringendo la mano di Ryuuji ed incamminandomi verso casa pensai alla fortuna che avevo avuto ad incontrarlo. 


Grazie per avermi fatta sentire speciale, Ryuuji.
Non scordarti mai che ti amo.
Tua per sempre, Hikari.
 
[Angolo dell'autrice]: Allora gente, mi dispiace che la storia sia tremendamente confusa e veloce, ma deriva da un sogno che ho fatto qualche tempo fa. In verità i protagonisti, apparte Hikari (me) e Ryuuji, non erano propriamente gli stessi. Diciamo che ho voluto rappresentare un pezzo dei miei sentimenti avvenuti in sogno in questa piccola Oneshot.
Spero possa piacervi anche perché ne vado abbastanza fiera. (Ed è una cosa abbastanza rara.)
Un Bacio,
Marie
  
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