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Autore: GloWildT    05/11/2011    2 recensioni
Dalla mirabolante penna di Dr.Krub&Mr.Meleagris, la Chiken&Crosty Entertainment, in collaborazione con la Madmushroom Editore, è spiacente di presentarvi… La Leggenda di Wild Turkey!
La storia di un eroico pennuto che si ribella al temibile Re dei Crostacei, Zoidberg, in nome dei diritti dei tacchini. Chi la spunterà? Sarà una guerra all’ultima chela.
Le autrici avvisano che potrebbe causare danni mentali anche gravi. Leggere attentamente le avvertenze. Tenere lontano dalla portata di persone intelligenti. Svarione dedicato a Ciulia Tulia, La Fré, Cavola, Marta, Schiavo, e poi a noi, Eriqua&Gloglo. Insomma, dedicata alla gente più pirla che abbia mai calpestato il suolo terrestre.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La tregua



* Era una giornata afosa di fine estate, e da un pezzo Wild Turkey, tutto appiccicato di sudore, con le penne impiastrate nei liquami della sua carne, rammentava con malinconia i bei tempi in cui, indossando l’armatura frangichele, trascorreva interminabili giornate a spolpare ogni più infimo seguace del suo peggior amico mortale.
Bei tempi quando le sue piume acuminate venivano affilate per difendere la sua razza! Perché di razze pure al mondo ce n’era una: la sua. Rammentava gli sguardi acerrimi con Zoidberg, i sotterfugi, le minacce, le ferite inferte e subite. Ricordava il corpo informe di colui che per tre anni l’aveva fatto sentire un vero guerriero selvaggio. Ed ora…
Appollaiato all’ombra di un albero secco, guardava con disgusto la tranquilla realtà che lo circondava.
Pensò che l’odio per Zoidberg non scemava, ma che anzi, un modo per divertirsi c’era comunque.
Era il tramonto quando si decise ad inviare un piccione viaggiatore, suo schiavo, verso il mare, speranzoso che Zoidberg accogliesse la sua silenziosa supplica di tornare al passato.*

* Re Zoidberg, rosso, corazzato e potente, regnava incontrastato sui Sette Mari. Si era alleato con Ursula, che l’aveva aiutato a spodestare Tritone dal suo trono, così ora aveva schiavizzato tutte le sirene. In cambio, il re crostaceo aveva ammazzato Ariel, ed Ursula aveva potuto ottenere il suo lieto fine con Eric - cosa che tutti i bambini sognano da sempre, certo!
Quel giorno però, sebbene al vertice della gloria, Zoid si sentiva giù. A nulla bastavano le prelibatezze dei mari che i suoi schiavi gli servivano, si annoiava a torturare Nemo e a farsi massaggiare le chele, ed infine le sambe di quel dannato granchio vigliacco di nome Sebastian gli facevano venire voglia di rispedire suddetto essere - vergogna della sua razza - da un certo cuoco francese in superficie.
C’era un problema: Zoidberg era una creatura vendicativa ed agguerrita oltre che sempre affamata.
Ricordava con una certa acquolina in bocca la vista di Wild Turkey, dalle aguzze piume ma dalla carne sicuramente tenera e succosa, e rimpiangeva i bei tempi andati, quando combattevano dall’alba al tramonto nel tentativo di mangiarsi a vicenda…o era un altro il motivo? Chissà, non aveva mai ascoltato una singola parola pronunciata da quel maledetto pollo prelibato.
Mentre s’immaginava un banchetto di fesa turkeniana a fette, fu travolto da un’ondata immane - il che era tutto dire, trovandosi IN FONDO AL MAR, IN FONDO AL MAAAR!!!
Era stata provocata da un trafelato Poseidone - già, quello che noi tutti conosciamo come un gigante acquoso presente nel telefilm Hercules -. Posy lo informò di una lettera recapitata da un piccione viaggiatore mezzo morto affogato. Quando il re la prese tra le chele - dopo aver divorato il piccione senza pensarci troppo su - strabuzzò gli occhi a palla, che caddero, così dovette raccoglierli.
Era una missiva di Turkey! E gli proponeva qualcosa d’inaudito: una tregua.*

*Wild Turkey era in attesa, quella notte. Neanche la zuppa di granchio bollito cucinato da Lady Cocca - la grassona di Robin Hood - riusciva a distoglierlo dall’osservare il mare all’orizzonte. La solitudine lo divorava. I suoi, come tutte le sere, erano partiti in volo per fermare le carneficine di tacchino. Saccheggiavano i negozi, svuotavano i frigoriferi degli umani dormienti. Lui era solo, da tempo ormai trascorreva i suoi giorni bramando la morte di Zoidberg, vagliando ogni scenario, ma in cuor suo sapeva, dopo quei tre anni di guerra, che non era la forza a fare la differenza, ma l’astuzia, la furbizia!
E a Wild Turkey di certo non mancava!
Di sicuro aveva un po’ di nostalgia della sua forma umana, ma stare in cattività l’aveva fatto diventare più animalesco e brutale persino di Bigfoot.
Era quasi l’alba quando Scuttle - gabbiano-sirenetta riconoscibile dalla puzza di mare, alghe, pesce marcio e polpa di granchio in decomposizione - volò al suo cospetto. Si trattava dell’unico seguace di Zoidberg che scatenava la sua totale indifferenza, forse perché in comune avevano due ali e la puzza. Scuttle portava con sé una conchiglia in cui, utilizzando inchiostro di polpo, Zoidberg dichiarava di accettare la tregua.
Fu proprio in quel momento, osservando gli alberi secchi, l’erba alta un metro in cui trovavano riparo le formiche e i vermi, sentendo l’odore dei propri escrementi che concimavano i terreni e contemplando i profili delle montagne barattate con Heidi, che Turkey pensò d’invitare il suo nemico mortale ad Apparchino, il paese del tacchino.
Diede la risposta a Scuttle e andò ad accogliere i suoi guerrieri.*

*Zoidberg sentì puzza di alghe marce: era tornato il fido Scuttle, l’unico volatile che non mangiasse - troppo sozzo persino per lui. Apparchino! Perché Turkey lo invitava in terra ferma? Avrebbe potuto insospettirsi, quando pensò alla carne di capretta parlante ed iniziò a sbavare peggio di Homer davanti ad una ciambella gigante. Decise quindi di partire immediatamente. Si tolse la corona rubata al Re Sole di Francia e se ne mise sul capo una più grande, che lo rappresentasse, fatta di denti di squalo e conchiglie. Salutò Scuttle ed affidò a Jack Sparrow il compito di amministrare l’impero - cioè continuare a sottomettere e schiavizzare i popoli marini… Avrebbe volentieri dato il compito a qualcun altro - Jack beveva e aveva l’abitudine di sedurre sirene, un vero scansafatiche - ma non c’era nessuno di cui fidarsi: i marini erano tutti possibili ribelli ai suoi tondi occhi. Dunque s’imbarcò sul galeone di Capitan Uncino, suo vecchio amico, ed iniziarono a veleggiare verso la costa. Furono interrotti da stupidi bambini volanti e persero tempo perché Uncino voleva inseguire Peter Pan. Zoid fu felice quando riuscì a raggiungere la costa, lasciando uomo e ragazzo a vedersela a bordo.
Iniziò a risalire il monte, sudando sbrodolosamente ed emettendo suoni lamentosi. Ad un certo punto, da un cespuglio, sbucò una tenera capretta soffice che iniziò a salutarlo vivacemente (“CIAO-CIAO-CIAO-CIAO-CIAO…!!!”) ma sparì in un sol boccone. Rafforzato dal pasto, raggiunse la vetta e notò, tra i rami secchi, a tre metri di altezza rispetto al suolo verminoso, Wild Turkey il Paladino dei Tacchini che lo scrutava con occhi attenti.*

W.T.: - Sei ancora più orribile dell’ultima volta che ti ho visto! Ti è spuntato un baffo in più per caso? Sembra molliccio e pongoso.

Z.: - Ed io vedo che ti sei rammollito, pollastro! Le tue piume si stanno diradando e il tuo becco non è più tagliente come un tempo. Ti consiglio di portare maggiore rispetto al conquistatore del mondo!

W.T.: - Se mi dai del pollo ancora una volta ti ficco due artigli negli occhi. Paragonarmi a un pollo è come paragonare la Nutella ai barattoli economici dei discount. Io sono migliore. Oltre a trovarti orribile mi sembra che la tua corazza sia più flaccida del solito… Possibile?

Z.: - Primo, tu non hai gli artigli ma le zampe di un piccione malaticcio. Secondo, la mia corazza NON è flaccida. E poi, vogliamo parlare di quello che ho fatto io negli ultimi anni mentre tu stavi qui a grattarti le pulci? Ho conquistato i Sette Mari!

W.T.: - Bando alle ciance! Ti ricordo che tu sei ad Apparchino, il Paese del Tacchino! Ed ho giurato sulla mia escrescenza carnosa sotto al becco che non avrei concimato il mio terreno coi resti putridi ed inquinati del tuo corpo. Come segno di pace ti condurrò da Capo Massasoit, responsabile di mantenere l’ordine nei boschi, e fumeremo il calumet tutti e tre come simbolo d’alleanza! Nota bene che la mia non è una proposta, ma un gentile ordine.

Z.: - Ma perché vuoi una tregua da me, si può sapere, pollo Amadori 10 - ?

W.T.: -Sei intuitivo come un sasso. Pensaci mollusco, tu i mari io le terre! Saremo padroni del mondo. Bandiremo dalle tavole tacchini, animali marini e caprette! Con noi inizierà una nuova era, e verremo ricordati per l’eternità!

Z. *che ha capito “imbandiremo tavole…”* : - Mmmh… Mmh… E non c’è nessun “ma”, tacchino? Strano… Però… Quel tuo discorso sul banchetto mi ha convinto!

W.T. *cogliendo la palla al balzo* : - Avrai piccioni a volontà sulla tua tavola! Usignoli, colibrì e mosche fritte. Gli oceani porteranno il tuo nome ed ogni essere marino si chinerà al tuo cospetto! Lo vedi questo futuro radioso, amico mio? Eh, coff coff! Avrai una corona vera e baffi veri, per gentile concessione di Salvador Dalì. Il mondo sarà nostro, unisciti a me!

Z. *sbavando*: - Piccioni, colibrì…mosche fritte! Ma soprattutto oche sfrigolanti al forno, anatre all’arancia, papere alla crema di porcini! E…i baffi di Dalì!!! Affare fatto!!!!!

W.T.: - Allora seguimi, possibilmente restando dieci passi dietro di me. Andremo da Massasoit. Non spaventarti se senti delle urla tanto agghiaccianti da far rizzare la corazza, è Tarzan che ha perso Cita. Su, stai al passo!

Z.: - Che cosa credi, che bastino un uomo in mutande di pelliccia e la sua fidanzata scimmia a spaventarmi? Io, Zoidberg, Re dei Crostacei, dominatore dei Sette Mari, futuro imperatore terrestre! Va bene tacchino, ti seguirò, ma bada che il tuo amico sciamano mi porti rispetto e che il banchetto che mi offrirete sia davvero come dici!


Ohhh, ma che bello aver postato questo capitolo... Penso che ora abbiate inteso a che livello di demenzialità possiamo arrivare... A volte rimaniamo sconvolte noi stesse da quello che riusciamo a partorire senza l'utilizzo di alcuna sostanza illecita... Quindi se state piangendo per la pietà e la disperazione che questo svarione vi ha suscitato, sappiate che non siete i soli...
In ogni caso, speriamo almeno di avervi fatto venire il desiderio di devolvere una somma cospicua alle case di cura... Recensite due povere mentecatte!

Dr.Krub&Mr.Meleagris
  
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