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Autore: _MINA_    05/11/2011    6 recensioni
Andrea era un mia vecchia cotta del liceo, vecchia non del tutto, perchè mi piaceva ancora e come se mi piaceva. Quando andavamo a scuola insieme lui era il più amato della classe e come facevo io, una ragazza un po' sfigata, andare da lui e provarci? cambiava ragazza ogni due per tre! e così aspettai la fine del liceo con la promessa che lo avrei dimenticato, avrei guardato avanti, ma ora ritrovarlmeno davanti salivano tutte le vecchie emozioni e le gambe iniziarono a tremare e lo stomaco venne invaso da migliaia di farfalline che svolazzavano dentro al mio povero stomaco.
-Ciao bellissima, che bello vederti qui..sei cambiata sai? se vuoi chiamarmi questo è il mio numero- e gli diede un bigliettino
-chiamami quando vuoi!- Disse con una voce maliziosa
-Ora scappo- e dopo avermi dato un bacio sulla guancia sparii dalla mia visuale
Chiamami quando vuoi? ma per chi mi ha preso? e poi me lo dice ora? pensarci 2 o 3 anni fa? ah no li ero ancora una balena sfigata! ora che ho perso un po' di chili e mi sono abbellita un po' per lui vado bene. che gente!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13





La serata proseguiva benissimo, eravamo tutti al tavolo insieme a mangiare, avevo tom alla mia destra e la mia nuova amica alla sinistra.
Mi senti una mano accarezzare la coscia, Tom.

«Tua madre è di nuovo felice eh?» Mi disse Tom senza farsi sentire dalla diretta interessata.

Eh già, mia madre era occupata a flirtare con Klaus, mentre Sarah giocava col cibo insieme a Bill.

«Guarda un po', oggi abbiamo due bambini al tavolo» Dissi ad alta voce, per farmi sentire da tutti.

«Sarah, Bill, ma cosa state facendo!?» Domando mia madre.

«Ehm niente signora» Disse Bill.

«Ma cosa dici Bill, mamma stiamo costruendo una casetta con i bastoncini Findus» Disse Sarah.

«Andatevi a lavare le mani, BAMBINI» Disse mia madre scandendo bene l'ultima parola.

«Certo signora» Disse Bill alzandosi, mentre tutti gli altri si aggiungevano alle risate della madre.


* * *

«Ciao Tami, ciao Klaus, buon ritorno a casa» Dissi salutandoli.

«Ciaoo» Mi gridò Tami dalla macchina.

Guardai mia madre civettare con Klaus finché mi sentii prendere per mano, Tom. Mi girai per guardarlo.

«Andiamo un po' su?» Mi disse dolcemente.

«Si»

Mi prese in spalla e mi porto su in cameretta: «Toooooom, lasciami.. Nooo dai lasciamiiiiii»

«Arrivati» Disse spalancando la porta della mia cameretta e buttandomi sul letto.

«Era ora!» In cambio ricevetti solo un bacio. Un bacio profondo, da cui mi staccai poco dopo.

«No scusa, tu sei venuto fino a qui, da L. A. fino in Germania solo per prendermi in spalla, buttarmi sul letto e baciarmi?»

«Si» Disse sinceramente.

«Oh Tomiiii» Dissi buttandomi fra le sue braccia.

Quanto mi fa impazzire questo ragazzo pensai.

«Dove dormite?»

«Penso in albergo»

«Come penso?»

«Beh devo chiedere a Bill»

«Allora che aspetti? Andiamo a chiedere»

«Mi vuoi buttare fuori casa? Io che mi metto d'impegno per venirti a trovare e tu? Mi butti fuori casa» Disse mettendo il broncio.

«Volevi dire: e Bill che si è impegnato a organizzare tutto»

«Ma che crudele che sei, l'idea era mia!»

«Sii, tranquillo piccolo brontolone»

In risposta mi voltò le spalle pronto per uscire fuori dalla mia cameretta, ma prima che potesse fare qualcosa lo abbracciai da dietro e mi avvicinai al suo orecchio: «Stavo scherzando Tomii, lo sia che non ti butterei mai fuori casa, ti voglio troppo per farlo»

«Mi vuoi troppo?»

«Ehm sisi.. di bene che hai capito tu?» Dissi diventando rossa.

«Tu non me la racconti giusta» Disse indicandomi e buttandomi sul letto, di nuovo.

«Ma tu non mi vuoi?» feci la finta offesa.

«Certo che ti voglio» Disse saltandomi addosso come se fossi la sua preda «Ma so aspettare»

«Strano, dai andiamo da Bill» Dissi iniziando a ridere.

«Ok» Disse prendendomi per mano.

 
* * *


«Dai Tom, gli altri sono già entrati in macchina»

«Allora aspettano»

«Ehiii, ma ti muovi?? Noi vorremmo anche andare a dormire» urlò Georg dalla macchina.

«Me la segno questa Georg, per la prossima volta che ci stai te 1O minuti a salutare la tua ragazza!»

«dai Tom vai, non farli aspettare»

«okay piccola, ci sentiamo per domani ok?»

«Si, ultima cosa.. quando devi tornare a L.A.?»

«Tra una settimana»

«Ok, buona notte»

«Sogni d'oro.»

Dopo aver salutato Tom e il resto della band, salii di sopra, mi buttai sul letto e iniziai a farmi un resoconto della giornata, finché non mi ricordai della lettera.
La lettera che mi aveva spedito Tom insieme a quel braccialetto. Mi alzai dal letto per andarla a cercare e la trovai poco dopo in un cassetto della scrivania, la presi e ritornai sul letto. Delicatamente presi la lettera dalla busta e iniziai a leggere:



Cara Roxi
Ti scrivo questa lettera perché mi manchi, mi manchi troppo. 
Poco fa ero sul letto a pensare, a pensare come ci siamo conosciuti. Ti ricordi?
Ti volevo offrire da bere, ma tu eri  in ritardo. Ti ho seguita, e penso ancora oggi che ho fatto bene. 
Ti ho portato a casa mia e ti ho curato come se tu fossi la mia bimba, la mia principessa.
Abbiamo iniziato a conoscerci, ho fatto un po' il cretino, e alcune volte mi sono comportato anche male, 
ma quello che io ti voglio dire con questa lettera è che tu per me sei importante.
Non ti posso promettere tutto, non ti posso dare un per sempre, ma voglio cambiare, voglio cambiare per te!
Non lasciarmi mai, non so cosa potrei combinare se te non ci sei più, 
solo con te al mio fianco mi sento sicuro. Una sera ho parlato con Bill, di questo. 
Di quello che provo quando sono con te. Lui dice che sono innamorato, ma non lo so. 
Io voglio solo chiederti di darmi del tempo per dimostrarti che non sono uno stronzo egoista 
come dicono certe ragazze o come appaio nelle interviste. 
Io ho scoperto di provare qualcosa per te che è più grande di me. 
Se devo essere sincero, è per questo che non mi sono fatto sentire, ero confuso.
Pensavo che mi stessi inventando tutto, ma in quei giorni stavo morendo internamente e
appena abbiamo iniziato a scrivere di nuovo ho sentito una beatitudine dentro me che neanche t’immagini. 
Io ti voglio bene Roxi. Io ti voglio tanto bene.
Non lasciarmi principessa.
Tom.




 

Alla fine della lettera mi ritrovai a piangere, piangere per quelle belle parole che mi aveva dedicato.
Andai a cercare il telefono e li mandai un messaggio:


 

Tom, ho letto ora la tua bellissima lettera, non ti preoccupare.
Non ho intenzione di mollarti. Ti voglio tanto bene anch’io principe mio ♥


 

Sorrisi, sorrisi per l'ultima volta prima di cadere per terra. L'ultima cosa che senti, furono le urla di mia madre provenire dal corridoio.

«Sarah, portami il telefono. Roxi è svenuta»

Chiusi gli occhi dicendo arrivederci al mondo. Non addio no, non sapevo se era un addio, ma speravo che fosse un arrivederci.


__________________________________________________________________________________________


Ma Buonaseraaaa *-*
Eccomi qui :D
Con questo nuovo capitolo. Cosa succederà con roxi? Lo scoprirete nel prossimo capitolo :D
Quindiiiiiii ci vediamo la prossima volta.
Grazie a tutti quelli che ci seguono ♥
Se avete voglia, recensite. Non fa male ♥
Un bacione ♥
_MINA_

   
 
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