Finalmente felice

capitolo 11 – Finalmente felice

POV Elena

-Elena...- sussurrò tra un gemito e l'altro. Giaceva, inerme, in una pozza di sangue.

-Damon, no..., resta sveglio- gridai singhiozzando.

Lui teneva lo sguardo fisso su di me, io incantata dai suoi occhi diventati quasi grigiastri.

Lentamente chiuse gli occhi.

-Nooooo- gridai isterica.

Sentii delle mani prendere le mie mentre continuavo a urlare.

-Ehi, ehi Elena, apri gli occhi-

Aprii gli occhi. Sospirai di sollievo.

-Damon...- dissi singhiozzando. Toccai la sua guancia con un dito per assicurarmi che fosse vero.

-Elena, va tutto bene, era solo un sogno- disse tranquillizzandomi e sistemandomi un ciuffo dietro l'orecchio. Solo un brutto sogno. Damon era qui e stava bene.

Mi sorrise con dolcezza immensa. Era bellissimo. Mi avvicinai a lui, sentivo il suo caldo respiro sulla mia pelle.

Lui spostò lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra finché sentii le sue labbra toccare le mie. Provai una felicità infinita, mi era bastato quello, solo un semplice contatto.

Ancora con le labbra appoggiate alle sue, le dischiusi leggermente permettendo così un bacio più profondo e appassionato. Cominciai inevitabilmente a giocare con i suoi capelli corvini.

Lui percorreva lentamente la mia schiena con le mani. Improvvisamente si staccò. Mi sorrise con un'espressione divertita.

-Suppongo che tu stia meglio a giudicare dal tuo risveglio-

Lo guardai e sorrisi inconsciamente.

Poi però mi tornò a mente Jenny e Klaus e la loro improvvisa sparizione. Aggrottai la fronte con lo sguardo sempre puntato verso Damon.

Poi mi guardai intorno e realizzai che ero in camera di sua e che ero seduta sul suo letto insieme a lui.

-Ma che è successo? Io ricordo...-

-Sei svenuta-

-Ma come Jenny...lei..- mormorai confusa.

-Lei, beh, si è sacrificata per te, ha ucciso Klaus ed è morta per spezzare l'incantesimo- spiegò lui.

Lei che si era sacrificata per me? Mi sentivo quasi in colpa, lei non sarebbe dovuta morire. Già troppa gente era morta per salvarmi. Sapevo però che la sua morte era la sua stessa salvezza. Se si era sacrificata voleva dire che aveva deciso di cambiare le cose, di riscattarsi. Non sapevo cosa volesse dire “morta” per un angelo ma sapevo che comunque, ovunque fosse, aveva cambiato le cose, senza alcun timore. Mi sentivo quasi fiera di lei. Non aveva salvato solo me, aveva salvato anche se stessa.

POV Damon

Tenevo lo sguardo fisso su di lei e riuscivo a capire che stava pensando a Jenny. Forse si sentiva in colpa come per il resto della gente che se ne era andata in precedenza. Percepivo che in lei ci fosse una sorta di affetto nei confronti dell'angelo. Perché, nonostante tutto, aveva sacrificato la sua stessa vita per Elena e anche per noi.

Vidi Elena come risvegliarsi da un sogno. Mi guardò ed i nostri sguardi si incontrarono nuovamente.

-Bonnie e Stefan stanno bene?-

-Si Elena, non preoccuparti,va tutto bene- dissi cercando di calmarla.

Mi dispiaceva, mi sentivo in colpa per ciò che doveva vivere. Mi guadava con un'espressione frastornata e lo stesso sguardo di un cucciolo indifeso.

-Oh Elena-

L'abbracciai per rassicurarla.

POV Elena

Cercai realizzare il tutto. Era finita. Tutto era andato realmente bene. Avvolta nel suo abbraccio rassicurante, capii che finalmente potevamo amarci senza paura di poter perdere qualcuno. Finalmente potevamo essere felici senza alcun timore e senza alcuna contraddizione.

Cercai di risollevarmi da quel triste risveglio e di essere felice. Si, perché ora era arrivato il momento di essere felici e vivere l'attimo, così come arriva.

Mi staccai da Damon e feci il sorriso più smagliante che potessi fare per tranquillizzarlo. Stavo bene e lui, per una volta, non si doveva preoccupare.

-Stai bene?-

Annuii. Scesi dal letto e mi diressi verso l'uscita della stanza.

-Ehi, dove vai?- chiese con un pizzico di delusione.

Quando scesi dal letto sentii i miei piedi toccare la fredda superficie del pavimento. Mi resi conto che portavo una delle tante camicie nere di Damon.

-Perché indosso una tua camicia?-

-Beh pensavo che non ti facesse piacere dormire con quei jeans stretti- replicò ingenuo.

Mi raggiunse dietro di me. Potevo sentire il suo caldo petto scultoreo sfiorare la mia schiena. Avvicinò le sue labbra al mio orecchio.

-Grazie, ma qualcuno ti ha dato il permesso di spogliarmi?- chiesi con il sorriso stampato sulle labbra. Lui rimaneva dietro di me ma potevo intuire che avesse sorriso maliziosamente.

-Tu mi avresti detto di no?- rispose prontamente e non aspettando altro. Lo sapevo, con lui non si potevano fare questi discorsi, d'altra parte ero stata io a iniziare. Sempre con il sorriso sulle labbra mi voltai e lo trovai a pochi centimetri di distanza da me. Il desiderio era troppo forte. Tenevo lo sguardo fisso sui suoi occhi incredibilmente azzurri.

-Mhmm non credo-

Lui senza aspettare altro prese il mio viso e lo avvicinò alle sue labbra fino a toccarle. Io mi lasciai trascinare da quel bacio dolcissimo. Il mio corpo aderiva al suo perfettamente, sentii più che mai che ci appartenevamo, sentii che non sarei più stata la stessa senza di lui, capii che con lui mi sentivo completa. Quel semplice bacio si trasformò in un varco che portava alla passione. Ci lasciammo andare e decisi di fare una pausa, di non pensare più a niente perché c'era lui. Mi abbandonai alla nostra dolce intimità e capii che nel mio mondo c'era solo lui. Non avevo più nessun dubbio.

Poco dopo eravamo distesi nel letto e le lenzuola di seta accarezzavano dolcemente la mia pelle. Per un momento lo guardai. Damon, avvolto nelle lenzuola candide, teneva gli occhi chiusi ma sapevo che non stava dormendo. Il suo fisico m'incantava e la sua bellezza celestiale mi abbagliava. Ero perdutamente ed inevitabilmente pazza di lui.

-Che stai guardando?- chiese con gli occhi socchiusi.

Mi accorsi con dovevo dirgli una cosa prima che fosse troppo tardi, era passato troppo tempo da quando l'avevo pronunciata l'ultima volta.

-Ti amo più di ogni altra cosa, Damon- dissi con lo sguardo serio, che capisse che non scherzavo. Lui, preso alla sprovvista, aprì quei due pezzetti di cielo che aveva al posto degli occhi.

Mi venne ancora più vicino e mi abbracciò, io appoggiai la testa sul suo caldo petto. Mi sembrò quasi di sentire il battito calmo del suo cuore.

-Ti amo anch'io Elena-

Sarei voluta rimanere lì per sempre, in quella camera silenziosa ed in quel letto, così magico. Beata dalla sua presenza e dalle sue dolci attenzioni a cui non sapevo, ormai più, rinunciare. Mi sentivo come un'ombra, ovunque fosse andato lui io lo avrei seguito. Il mio posto era dov'era lui.

POV Damon

Rimanemmo lì, beati dal quel caldo abbraccio che spigionava amore. Mi sentivo realizzato, finalmente vedevo nella mia esistenza un futuro. Un futuro con Elena. Sapevo che sicuramente i pericoli non avrebbero aspettato molto a presentarsi ma non avevo paura. Lei era con me.

-Hai fame?- domandai ricordandomi che non aveva ancora colazione.

-Anche se ne avessi, potrebbero darmi qualsiasi cosa ma non mi sposterei da questo letto- rispose con serenità. Era felice. Forse da un punto di vista Jenny aveva mantenuto la sua promessa. Non saprò mai chi si rivelasse dietro quei capelli biondi e quella bellezza divina ma non mi importava. Vedevo negli occhi di Elena una luce nuova. Lei era felice. Lei era finalmente felice.

P.S. Ciao, beh, che dire, la storia si è conclusa e questo l'avrete capito. In quest'ultimo capitolo non ci sono molte azioni ed ho deciso di mettere in primo piano i sentimenti e le emozioni dei due protagonisti. Spero abbiate apprezzato! :) Comunque ringrazio, ancora di più, dato che siamo alla fine di questa storia chi ha seguito questa storia ma anche chi l'ha letta silenziosamente. Ringrazio veramente di cuore chi ha recensito questa storia e ha espresso una propria opinione, ringrazio anche chi mi ha dato consigli che ho cercato di seguire il più possibile. Grazie!!!

Un bacione,Iris