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Autore: thisisme    06/11/2011    5 recensioni
Brunella. Bruno è il classico playboy, non sa cosa significhi l'amore.Lui vuole solo giocare e divertirsi.Non è adatto ad una relazione di coppia. Da qui è riportato tutto il rapporto con Antonella sin dall'inizio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Antonella/Bruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I giorni successivi fui particolarmente felice, non una felicità normale. Quando si trattava di Antonella niente per me era normale.

 

Non so perchè però avevo anche un brutto presentimento.

 

Una sera io ed Anto uscimmo per fare un giro e prendere un gelato.

Le vie principali delle città erano molto affollate.

 

-No ma hai visto quanta gente c'è in giro?- commentò lei seccata.

 

-Si ho visto come al solito!

 

-Cavolo!Di questo passo ci metteremo una vita!- sbuffò.

 

-Abbiamo tutta la serata tranquilla.- le sorrisi.

 

-Mm si.. Comunque hai sentito la novitò?- mi chiese d'un tratto esaltata.

 

-No quale?Dimmi.- la pregai.

 

-Mio padre ha chiesto di me. Vuole vedermi!

 

-Davvero Anto?

 

-Sì. Sarei felice di vederlo finalmente ma in passato mi..mi ha fatto troppo male.- disse tristemente.

 

La presi per mano.

 

-Ehi che ti voglia vedere è una cosa positiva!Se non vuoi o non te la senti puoi sempre dirgli di no.

 

Lei mi sorrise.

 

-Mi accompagneresti da lui?- mi chiese.

 

-Certo!

 

-Non voglio andarci da sola.

 

-Non ci andrai, ci sono io.- la rassicurai.

 

Lei mi diede un bacio sulla guancia.

 

-Ora vieni però, ho voglia di un gelato!- disse con enfasi e mi trascinò nella gelateria più vicina.

 

Era una forza della natura quella ragazza!

 

Le offrii il gelato nonostante lei testardamente non volesse.

 

Il resto della serata la passammo tranquilli e la riaccompagnai a casa.

 

Andai a letto con il sorriso. Era impressionante come lei mi rendesse così felice.

 

 

La mattina una volta sveglio mi rilassai facendo una doccia calda e guardando comodamente sul divano la TV. Poi arrivò come sempre Guido.

 

-Ehi!- disse entrando.

 

-Ehi amico come va?- lo accolsi.

 

-Mmm bene dai!Ci sono novità?- mi chiese sedendosi anche lui sul divano. Avevo bisogno di lui.

 

-A parte il fatto che sono inamorato perso di Anto?- ironizzai.

 

-Dai Bruno tirati su!Non mi va di vederti così!

 

-Facile a dirsi!- sbuffai. -Tu ora sei felicemente fidanzato!

 

-Stai tranquillo, le ti ricambia.- cercò di rassicurarmi. Ma non era un compito facile.

 

-Ne sei sicuro?Io no.

 

-Ma si!Si vede da lontano ormai anche!

 

-Mmm...- Non la pensavo così, non ero convinto.

 

-Devi parlarle amico.- disse serio. Lo apprezzai.

 

-Lo so ma ho una paura matta. Non..non ci riesco!- ammisi.

 

-Ma tu sei Bruno Molina! Riesci sempre in tutto... ciò che vuoi lo ottieni!- es aveva ragione.

 

-Si ma non questa volta Guido, giocando con il fuco alla dine mi sono scottato. E fa male, molto.

 

-Immagino però devi farti forza. Lo sai benissimo che se vuoi ci riesci.

 

Per fortuna che avevo lui. Non immaginava quanto fosse importante per me.

 

Qualche mattina dopo mentre stavo beatamente dormendo squillò il mio cellulare. Era Guido. Lo maledii.

Risposi ancora mezzo addormentato.

 

-Pronto?- brontolai.

 

-Scusa se ti chiamo a quest'ora ma ti devo assolutamente dire una cosa.- disse con tono serio.

 

-E' grave?Dimmi- finalmente svegliandomi completamente.

 

-Sei seduto e tranquillo?- mi domandò.

 

-Sisi..ma che c'è Guido?Così mi fai preoccupare!- dissi agitandomi.

 

-Hhmm..stamattina parlando con Giusy e Sol ho saputo che Antonella ieri è uscita con Simone.

 

Crack. Mi si spezzò il cuore.

 

Era pezzo di una coltellata al petto. La terra sotto ai piedi mi mancò.

 

-Ah.- riuscii solo a dire.

 

-Bruno tutto bene?- si preoccupò Guido. -Vuoi che venga lì da te a parlarne? Ci metto poco ad arrivare.

 

-Nono grazie. Comunque è un bene che lo sia venuto a sapere. Non mi ulluderò.

 

-Sicuro?- insistette lui.

 

-Sisi sto bene- mentii spudoratamente. -Ora devo andare.

 

-Ok ciao.

 

-Ciao.

 

-Bruno?

 

-Si?

 

-Per qualsiasi cosa chiamami.

 

-Certo. Ciao amico!- e riagganciai.

 

Dopo andai a scuola solo perchè altrimenti mi ci avrebbe trascinato Guido.

La evitai tutta la mattina. Ma lei non sembrò accorgesene più di tanto.

 

Al pomeriggio tornai a casa, mi cambia e mi infilai nel letto.

Non volevo evdere né sentire nessuno. Volevo solo restare solo.

 

Stavo impazzendo. Era un dolore troppo forte, non lo sopportavo.

Quel pomeriggio toccai davvero il fondo. A parte per la scuola non uscivo di casa, parlavo colo con Guido. Una volta a casa staccavo il campanello e spegnevo il cellulare e davo libero sfogo al mio dolore.

 

Era una cosa devastante. Non pensavo che avrei mai potuto provarla. Stavo davvero male.

In certi momenti avrei voluto scappare via, altrove in un posto lontano.

In altri semplicemente sparire.

 

Quanto ero stato stupido. Ero semplicemente un illuso.

Odiavo lei e quel dannato Simone.

 

Mi aveva mentito. Non contavo nulla per lei.

 

Io per lei provavo sentimenti veri, soffrivo e lei cosa faceva invece? Usciva con il nuovo arrivato!

Grrr che rabbia!

 

Ero deluso e amareggiato. Mi sentivo tradito e preso in giro.

 

Io avevo messo in gioco me stesso per lei. Ma per lei non sembrava fare differenza.

 

Mi sentivo uno schifo. Una sera venne Guido per tirarmi su il morale. Invano.

Mi disse che ero irriconoscibile, ed anche che avrei dovuto parlare.

 

Ma non ci riuscivo. Evitavo sempre le sue chiamate. A scuola facevo sempre finta di essere impegnato e la ignoravo. Si era accorta che c'era qualcosa che non andava. Non aveva idea di cosa però.

 

Guido aggiunse che sembravo uno zombie e non aveva tutti i torti.

 

Era passata circa una settimana ed io continuavo ad evitare Anto.

Un giorno era venuta anche a suonare alla mia porta ma non le aprii.

Guido mi disse che chiedeva a lei e a Giusy che cosa avessi, loro fingevano di non sapere nulla.

 

Anche a scuola cercava sempre più spesso un modo pe parlarmi, ma la evitavo sempre.

 

Fin chè un giorno non ci riuscì.

 

Ero appena uscito da scuola e stavo per dirigermi verso la mia macchina quando la vidi correre.

 

-Bruno fermati!Ho detto di fermarti!- ma non l'ascoltai e continuai a camminare come se nulla fosse.

 

Lei accelerò e mi raggiunse. Mi afferrò per un polso.

 

-Ehi ti ho detto di fermarti!- disse arrabbiata.

 

-Lo so, ma non mi va.- la gelai.

 

-Bruno ma perchè?cos'è successo?

 

-Niente.- mentii spudoratamente.

 

-Non è vero!Da un giorno all'altro non mi parli più.- le dispiaceva davvero.

 

-Senti mi dispiace ma ora devo andare.

 

-No tu non vai da nessuna parte!Prima parli con me..perchè mi eviti?- insistette.

 

-Ma non è vero!Lasciami, mi hai stancato Antonella.- sbottai.

 

-No!Cavolo Bruno rispondimi!Ce l'ha con me?

 

Non risposi.

 

-Ehi guarda che sto parlando con te!- era furiosa.

 

-Vuoi sapere la verità?- le chiesi al colmo dell'esasperazione.

 

-Si, dannazione si!

 

-Bene.. la verità è che so che frequenti ancora Simone.- ammisi.

 

-Chi te l'ha detto?- chiese sconcertata.

 

-Lo so e basta.Non hai nulla da dire ora?

 

-Tu non sai nulla Bruno, nulla. Non c'è niente.- disse triste guardandomi negli occhi.

 

-Bene..ora pechè non vai da tuo fidanzatino?- scherzai.

 

Lei iniziò ad arrabbiarsi.

 

-Ma come te lo devo dire?Io non ti capisco.

 

-Nemmeno io.

 

-Bene.

 

-Sai che c'è?- mi provocò.

 

-No dimmi.- dissi ironico.

 

-Che sei proprio un cretino.

 

-Tutto qua?- la provocai.

 

Lei era decisamente alterata.

 

-No sai cosa ancora?Sei un cretino imbecille....anzi io lo sono ancora di più perchè mi sono innamorata di uno come te!- si sfogò ed iniziò a piangere.

 

Aveva confessato. L'aveva ammesso.

 

Il mio cuore perse un battito. Avevo sentito bene?

Era una follia. Non era possibile!

 

-C-che cosa hai detto?- chiesi ancora incredulo.

 

-Che ti amo Bruno, che ti amo.- disse nuovamente sorpresa e spaventata quanto me.

 

Non me lo feci ripetere nuovamente e la baciai.

 

Tremava. Le asciugai le lacrime.

 

-Anche io ti amo Anto. E tanto.

 

L'abbracciai.

 

-Davvero?- mi chiese lei, ancora così indifesa.

 

-Si davvero.- dissi accrezzandole i capelli.

 

-Non ci posso credere, ci siamo riusciti!

 

Lei sorrise. Sciolse l'abbraccio.

 

-Siamo stati degli scemi.- commentò.

 

Le spostai una ciocca di capelli.

 

-Lo so, ma ne è valsa la pena.

 

E la baciai di nuovo.

 

Mi abbracciò. Dopo tutto questo tempo ora eravamo insieme.

 

-E Simone?- le chiesi.

 

-Simone?Non mi è mai interessato seriamente. Eri tu geloso!

 

-Perfetto. - le sorrisi e la presi per mano.

 

-Ora vieni con me!- e la portai verso la mia macchina.

 

-Bruno dopo abbiamo ancora lezione!- mi riprese.

 

-Non importa. Ho di meglio da fare!

 

Rise di gusto.

 

La portai alla spiaggia. Passammo una giornata meravigliosa.

 

Finalmente ci eravamo dichiarati. Dopo tanti intrighi e segreti. Avevamo superato tutto.

 

Per gioco.

 

All' inizio era nato tutto come uno stupido gioco. Poi mi ero veramente innamorato di lei.

Lei che mi aveva insegnato cosa significasse essere felice.

Ecco qui l'ultimo capitolo!
Grazie a tutti <3 chi ha letto e chi ha recensito!Siete magnifici!
Spero vi sia davvero piaciuta!
Passate anche per le mie vecchie one shots!
Penso che più avanti posterò un'altra FF!
Grazie di nuovo, vi adoro <3
Bac =*

 

 

 

  
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