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Autore: sterne    06/11/2011    10 recensioni
....il solo vederlo mi fa tremare il cuore... le sue sue labbra e le sue mani mi portano a fare pensieri che di casto vi assicuro non hanno un bel niente.!oh mio dio non posso, non posso pensare questo di lui...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Where were you?
 

 
Foto creata da Ily_sere_nere
 
11° Capitolo

 
Dal diario di Sara
 

30/09/2011

 
 
Caro diario,
“sei bellissima” le ultime parole famose…
Non so dove sbattere la testa. Sto cercando un angolo della casa o un oggetto contundente. Magari così quel unico neurone rincoglionito che mi trovo in testa, invece che fare striscioni e cuoricini decorati col suo nome, si mette a funzionare e torna ad essere utile.
Come è possibile che sia successo?  Caro diario, mi sono innamorata. Si mi sono innamorata di Mirko. Si lo so, lo so. Non doveva succedere, per nessuna ragione al mondo ma è successo. E poi lui è così dolce, amorevole, comprensivo e paziente. Si è paziente. E chi lo è mai stato con me? Stefano solo lui. Ma Stefano mi conosce da una vita, è normale che sia paziente, mi avrebbe già buttato giù da un dirupo, se non lo fosse, però è di parte, è come se fosse mio fratello. È in grado di reggere e sopportare ormai i miei continui sbalzi d’umore o i miei cambi d’idea.
Ma Mirko no, magari potrebbe stancarsi. Potrebbe rimanere deluso, potrebbe non avere capito ancora a cosa va in contro. Però ieri mi ha detto delle cose meravigliose. Che è geloso, che non vuole che nessun altro mi desideri, mi tocchi. Che vuole me, che non vuole essere mio amico, ma che vuole di più da noi, perché non riesce a starmi lontano. Mi guarda in un modo in cui nessuno mi ha mai guardata. Se non fosse che è di me che stiamo parlando, direi quasi che mi desidera.
Ieri sera è stato perfetto… si è comportato da vero gentiluomo, nonostante io fossi ubriaca e completamente alla sua mercé lui mi ha rispettata. Sa quanto per me sia importante. E si è preoccupato di me. Del mio piacere… non pensando assolutamente al suo.
Caro diario, il mio cuore batteva e batte ancora come un pazzo. E non è da me… Comincio seriamente a preoccuparmi. Lo so, non posso permettermi tutto questo, non posso permettermi che mi spezzi il cuore. Però non riesco a fare a meno di lui. Non riesco a stargli lontana. Magari me ne pentirò. Ma una volta nella mia vita voglio seguire il mio cuore.
Stamattina quando ho lasciato casa sua, dormiva ancora. Non volevo svegliarlo sembrava un angioletto. Era così tranquillo… ma non volevo nemmeno che pensasse che stessi scappando. Anche se un po’ era così in effetti, così ho preparato il caffè e gli ho lasciato un post-it sulla moka per chiedergli di vederci stasera in spiaggia. Voglio preparargli una sorpresa… spero gradita… anche se ho una paura tremenda.
 
 
POV MIRKO
 
 
 
Come immaginavo, mi sveglio e trovo vuota la parte di divano al mio fianco. Sbuffo sonoramente battendo i pugni sui cuscini. “cazzo!”. Lo sapevo era troppo bello per essere vero. Lo sapevo che stamattina non l’avrei trovata qui… mi alzo già nervoso. Ottimo modo per iniziare la giornata. Mi dirigo in cucina nella speranza di bere almeno una tazza di caffè, ma non trovando la moka nello sportello dove sta di solito, inizio ad imprecare in qualsiasi lingua da me conosciuta. E non mi accorgo che la moka è già pronta sul fornello, finché un  post-it rosa fluorescente non cattura la mia attenzione. Un sorriso si apre sul mio viso. “Sara…” sospiro scuotendo il capo.
 

- “Un altro po’ e sfasciavi la cucina, te l’ho detto la prima volta che ci siamo visti che hai la testa perennemente tra le nuvole. Se avessi guardato in giro prima, non avresti imprecato anche in Aramaico antico. =) Il caffè è già pronto. Devi solo accendere il gas. Comunque ci vediamo alle 8 in spiaggia. Ah buon giorno =)
P.s. Non sono scappata, solo non volevo svegliarti.” -

 
Come fa a sorprendermi ogni volta? Quando credo di averla capita fa sempre qualcosa per sconvolgere completamente i miei pensieri. Con un sorriso a trecentosessanta denti faccio colazione. Immaginando cosa, quella pazza, stia organizzando per questa sera.
 
La mia giornata lavorativa per fortuna passa in fretta. E l’ora del nostro appuntamento arriva prima di quanto mi aspettassi. Torno a casa e velocemente faccio una doccia e mi preparo.
Arrivo di fronte al nostro bar e mi accorgo che è chiuso. La solita sbadata, si sarà dimenticata di controllare la giornata di chiusura prima di organizzare la serata. Prendo il telefono e faccio scorrere l’elenco di nomi in rubrica cercando il suo. Ma prima di aprire la chiamata mi arriva un suo messaggio.
 
 

1 messaggio ricevuto

 
- Non dire niente, non fare niente e non muoverti dalla macchina. Sta fermo lì, sul sedile posteriore c’è una scatolina. Aprila! -

 
Sorrido, come un ebete per la seconda volta in una giornata. Prendo la scatolina rossa che trovo sul sedile posteriore, la apro. Una chiave e un post-it rosa come quello di questa mattina…

- Tranquillo non è la chiave del mio cuore. Scemo, che credi che mi sia rincitrullita del tutto? Di fianco all’ingresso del bar c’è un cancelletto con questa puoi aprirlo. Muoviti mi sto congelando. =) -

 
Scendo dalla macchina ancora stordito e sorpreso, quella piccola streghetta ha organizzato tutto nei dettagli. E poi che intenzioni ha? Sta congelando… certo il bar è chiuso è una matta, aveva detto in spiaggia ma non credevo letteralmente in spiaggia. Arrivo al cancelletto, un altro post-it…
 

- bravo… se non altro non ti sei perso. Ora entra e segui il percorso, se fai il bravo alla fine ti do un bacino come premio. -

 
Giro la chiave e attraverso il varco… una musica di sottofondo mi accompagna.
I cuori luminosi, tutti rossi tranne il primo e l’ultimo che sono bianchi, e le candele mi indicano la strada da seguire. Sul primo cuore un altro post-it…
 

- visto che  i cuori luminosi erano troppo romantici ho deciso di stemperare la situazione. -

 
Inizio il percorso… su ogni cuore un difetto è scritto a caratteri cubitali. Testardo, permaloso, antipatico, vanitoso, disordinato, orgoglioso, irascibile
Sorrido… perché è incredibile questa ragazza, mai mi sarei aspettato una cosa del genere. Sara non è di certo una ragazza sdolcinata. O meglio è questo quello che vuole far credere agli altri. Ma può ingannare chiunque ma non me.
Sara adora il romanticismo, solo, ha paura di ammetterlo. Tutto questo ne è la prova. Però devo ammettere che mi ha stupito e sorpreso. È vero, ogni difetto evidenziato dai cuori è mio. E mi dispiace se alcuni di essi sono stati fonte di sofferenza per lei.
Arrivo alla fine del percorso di fronte a me l’ultimo cuore, bianco con un altro post-it…
 

- nonostante tutti questi difetti… ti voglio bene… del resto sei l’unico stronzo testardo e antipatico che mi ha fatto battere il cuore… -

 
E ora è il turno del mio cuore, di cominciare a battere e  correre… correre fuori, fuori da questo corpo vuoto… correre verso Sara.
E io lo seguo, anche io voglio Sara, voglio Sara da sempre. Da quella volta al bar… il nostro primo incontro, il destino ci ha fatto incontrare, anzi scontrare, niente succede per caso… un sentiero di candele mi indica la via, lo percorro correndo. Con il cuole in gola, il respiro affannato, le labbra secche per la temperatura fresca e il viso freddo ma accaldato e sovraeccitato per tutte queste emozioni. I nostri momenti insieme scorrono nitidi nella mia mente. Io e Sara al bar… io e Sara a casa di Stefano… io e Sara che giochiamo a tirarci i cuscini… e poi il nostro primo bacio… quel coglione che la importuna… e infine ieri sera, Sara meravigliosamente sconvolta e preda dell’eccitazione… le candele mi portano fino ad una piccola casetta di legno.
Sara in piedi sotto il portico della veranda. Bella come sempre. Un leggero vestitino a fantasia risalta le sue forme. Leggermente scollato ma niente di eccessivamente provocante, le gambe scoperte appena sopra il ginocchio. E delle scarpe alte ai piedi. Dice che le servono per far vedere di meno la differenza di altezza fra me e lei. Anche se a me non importa molto. Lei è bella così com’è. E se anche avesse sette occhi strabici, il naso bitorzoluto e le verruche mi piacerebbe lo stesso. Non li vedrei nemmeno i suoi difetti.
Quando la guardo, non vedo la Sara che vedono tutti. Sara è timida, Sara odia essere guardata, e così risulta antipatica… è più semplice per lei, perché così evita la gente. Evita i giudizi. Sara non ti ascolta nemmeno se le fai un complimento, ti fa un cenno con la mano e cambia discorso. O ti dice che non è vero… mi ha anche raccontato perché non ascolta nemmeno i complimenti… ma preferisco non pensarci adesso, rovinerei la serata e andrei a prendere a pugni tutti quelli che l’hanno fatta soffrire in passato e l’hanno fatta diventare fredda e distante, insensibile a tutto quello che le viene detto comprese le cose positive.
Mi avvicino a lei e le prendo le mani. Le accarezzo disegnando cerchi immaginari con i pollici sulle sue nocche. Rimango uno scalino più in basso rispetto a lei così siamo quasi alla stessa statura. Sorride…
- “sai, credo che le api si ribelleranno per tutto questo spreco di cera. Ti rendi conto di quanta ne ho consumata per colpa tua?” le sorrido anche io aumentanto la stretta sulle sue mani…”
- “non ti preoccupare, ti difendo io… -si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia- …allora, a cosa devo tutto questo spreco?”
- “vedi, ho deciso di fare una sorpresa ad una persona speciale, e queste sono le prove generali… -sospira allacciandomi  le braccia al collo dondolandosi sulle punte dei piedi- …e volevo il tuo parere. Sai com’è… un parere maschile…"
- “quindi sono qui solo per un parere..." Sospira sulla mia spalla quando inizio a carezzare la schiena seguendo la linea della spina dorsale. Poco dopo lei intrufola le mani tra i miei capelli massaggiando la nuca.
- “già… solo un parere” alita alle mie orecchie poco prima di mordere il lobo.
 
Pochi minuti di silenzio, riempiti dai nostri sospiri… rimaniamo abbracciati non ci allontaniamo di un millimetro…
- “grazie per avere organizzato tutto questo e grazie perché anche il mio cuore ha iniziato a battere per merito tuo… -respiro tra i suoi capelli, mi immergo nel suo profumo, e mi perdo- …anche io ti voglio bene Sara, più di quanto immagini…”
Continuo a massaggiarle la schiena e lei si ferma invece. Si allontana quanto basta per guardarmi. Sono pochi secondi il tempo di vedere uno strano luccichio nei suoi occhi, sguardi che s’incatenano… le sue labbra dischiuse sono la mia perdizione. La tentazione più grande. Il suo fresco respiro di fonde col mio. E i pochi centimetri che ci dividono improvvisamente diventano millimetri e quando la distanza si annulla completamente, quella che inizialmente è dolcezza diventa passione e bisogno. E probabilmente, anzi sicuramente non ci vogliamo solo bene ma è ancora troppo presto per dirglielo. Troppo presto anche per pensarlo. Non voglio che scappi spaventata. Anche se molto probabilmente è ciò che prova anche lei…
Quando ci stacchiamo ansanti per prendere fiato, non resisto e le bacio la guancia, il collo e scendo sul petto e lei ancora ansante mi ferma.
- “Mirko andiamo dentro…” sospira sulle mie labbra e mi bacia. Questa volta di sua iniziativa. Con tutta la passione che può trasmettere. Si solleva sulle punte e la prendo in braccio. Allaccia le sue gambe alla mia vita, i nostri bacini si scontrano e un gemito scappa al nostro controllo.
Entrati in casa, mi dirigo verso la camera da letto, è la stanza di fronte l’ingresso, la porta è aperta e tra un bacio e un altro la visualizzo subito. Un enorme letto rosso occupa gran parte della stanza. A sinistra solo un comò e sulla parete a destra un porta a vetri dà su una verandina, con vista sul mare. La stanza è illuminata dalla luce lunare.
Adagio Sara sul letto. E rimango in piedi davanti a lei. Non voglio metterle fretta… voglio che sia sicura. Mi guarda preoccupata per un momento, piego il busto leggermente in avanti per avvicinarmi a lei e per rassicurarla, le sfioro le labbra delicatamente con le mie. Un bacio leggero, delicato… nessun urgenza.
Le sue mani corrono veloci sulla mia maglia, carezzano il petto e scendono sulla pancia per afferrare la maglia e tirarla via… finisce in un angolo imprecisato della stanza. Si alza in piedi di fronte a me e mi bacia, prima piano, lentamente… poi con passione. Le sfioro il viso con i polpastrelli, scendo sulle spalle e senza fretta abbasso le bretelline del vestitino, che leggero cade ai suoi piedi con un leggero fruscio, prontamente coperto da un suo gemito quando le mordo il labbro superiore e subito dopo, lo lambisco con la lingua come per scusarmi.
Pochi istanti dopo anche i miei pantaloni fanno la fine del vestito. Ci distendiamo senza smettere di baciarci, se non per prendere fiato… Sara sotto di me si muove irrequieta… il respiro irregolare e il battito accelerato del suo cuore riesco a sentirlo anche quando bacio il suo petto… con una mano le accarezzo le braccia e le mani che subito cercano la mia pelle e poi, riprendo la mia corsa massaggiando la pancia, vezzeggiando i suoi seni ancora coperti dell’intimo.
Sgancio il gancetto del reggiseno e con il suo aiuto lo sfilo e anch’esso raggiunge gli altri capi a terra. Sospira Sara… Solo un’ultima barriera ci divide…
Mi beo della vista di queste piccole rotondità, e delicato ricomincio la mia tortura…  bacio le sue labbra il suo collo e scendo sul seno… venerandola, saggiandola…
Una lunga scia di baci fino all’ombellico. Sara freme… quando le mie dita s’intrufolano sotto l’elastico degli slip per tirarli giù. Sara sospira… quando mi aiuta sollevando il bacino e mi distendo di nuovo su di lei baciandola delicatamente… Sara geme quando le mie dita improvvisamente sfiorano il punto più sensibile, caldo e umido per me. Anche io sono eccitato ma non è questo il momento di pensare a me. Devo pensare a Sara. Al suo benessere… non posso essere egoista… voglio fare l’amore con lei, ma  voglio che sia romantico, dolce e perfetto… non voglio solo soddisfare un mio bisogno fisico.
Sfioro le sue labbra e poi di nuovo il punto più sensibile. Disegno piccoli cerchi, e dosando la giusta pressione, mi lascio guidare dai suoi sospiri. È lei a guidarmi, a farmi capire quello che le piace.
Carezzo la sua intimità… e delicatamente quando sento che ormai si sta rilassando, con due dita mi faccio spazio in di lei, per abituarla… la sento tremare. Esco e rientro bagnandomi dei suoi umori. La mia eccitazione nel frattempo comincia ad essere incontenibile… Muovo le dita prima piano, poi più veloce, finché non sento i suoi muscoli tendersi, il suo respiro divenire spezzato e la sua mano cercare la mia. Mi fermo poco prima che raggiunga il culmine… rallento le carezze… e mi libero dalla costrizione dei boxer.
Sara per un momento sembra aver smesso di respirare. Finalmente è arrivato i momento che stavamo aspettando. Mi distendo su di lei e quando la mia eccitazione sfiora la sua coscia, un gemito si disperde nell’aria. Mi sistemo tra le sue gambe e le nostre intimità ormai sono a contatto.
Le sposto dalla fronte una ciocca di capelli…
- “sei sicura? Siamo ancora in tempo. Possiamo fermarci se non vuoi” annuisce alla mia domanda.
- “sono sicura… solo…” la sua è voce spezzata sia dall’eccitazione che dall’emozione.
- “fermami in qualsiasi momento, se ti faccio male.” Non sono sicuro se era questo che voleva dirmi… ma preferisco rassicurarla. Anche se... sarebbe difficilissimo per me fermarmi arrivati a questo punto… lo farei comunque per lei…
Annuisce e mi bacia. Delicata e sospira.
- “io… non so cosa devo fare Mirko…” dà voce alle sue paure…
- “rilassati, amore mio… non devi fare altro…” e il nostro sguardo s’incatena così come i nostri respiri e i nostri gemiti. Mi faccio spazio dentro di lei, è tesa all’inizio e ad ogni gemito mi fermo. Ho paura di farle troppo male. Spingo piano in lei che si arpiona alle mie spalle… affondando le unghia nella mia pelle, quando una fitta di dolore le scuote il corpo. Dopo la prima resistenza, mi fermo, rimango poco più di un minuto dentro di lei, per farla abituare alla mia intrusione. La bacio dolcemente e le accarezzo il ventre come per alleviare il dolore o semplicemente per rilassarla. Riprendo a muovermi lentamente e pian piano aumento la velocità e l’intensità delle spinte. I nostri sospiri e i nostri gemiti riempiono la stanza. Una dipendente dai sospiri dell’altro, uno dipendente dai battiti dell’altra. Uniti anima e corpo. Ci lasciamo trasportare dal piacere che ci pervade e ci lascia ansanti e felice… felici di avere aspettato perché ne è valsa veramente la pena. Felici di essere consapevoli di volerci più che bene. Felici di appartenerci oggi e sempre.
 
SPAZIO PER ME
 
Buona sera fanciulle, o buon giorno (dipenda da quando leggerete il capitolo) allora volevo dire solo un paio di cosette. Intanto, chiedo umilmente perdono per quello che vi ho fatto leggere. Lo so che non è per niente degno… però vi posso assicurare che ci ho messo tutto il mio impegno. Poi non era questo il capitolo che avevo in mente, ma come o detto altre volte, questi fanciulli fanno di testa loro e decidono loro che farmi combinare. Il capitolo è stato cambiato parecchie volte… sia prima che in fase di stesura… mi sento una matta certi momenti. Grossomodo è andata come volevo. Bene o male ;)…non aggiungo altro.
Solo una cosa prima dei soliti ringraziamenti… volevo ringraziare delle persone in particolare che mi incoraggiano o mi aiutano a far spazio nella mia mente, a far mente locale e decidere cosa voglio realmente scrivere.
Grazie di cuore a: Giulia, Anna, Desirè e Marta.
Ringrazio immensamente le meravigliose persone che seguono e recensiscono questa follia. È davvero importante per me, sapere il vostro parere.
Ringrazio anche chi l’ha inserita tra le preferite/seguite/da ricordare e tutti i lettori silenziosi. Grazie di cuore.
Spero di aggiornare presto.
Clara
 
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Vi consiglio di leggere:  Il Garage di Giulina (originale)
                                       Drink my blood di Annyna (libri-Twilight)
                                       Over the rain di miss ed emy cullen (originale)
                                       Ian e Nina di emy cullen (attori cast tvd)
                                       Il figlio Ribelle di khristh (originali)
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                                       Non puoi essere mio amico di psichedelica (attori cast TVD)
                                       Linea  97 – a date with the destiny di fallsofarc (originale)
                                       Amore imprevisto di fallsofarc (originale)
                                       _A twist in my story_ di Ili_sere_nere (attori Cast Tvd)
 
Grazie ancora al prossimo capitolo.

   
 
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