Ringrazio tutte le persone che leggono le mie
storie … buona lettura!
Sanae78
Premier amour
di Sanae78
Capitolo 25
L’ amico pallone
“No, non riesco a dormire …”
Quella sera Taro non riusciva proprio a prendere sonno e sentiva il bisogno di sfogare tutta la rabbia che fino a quel momento aveva represso.
Il Mondiale Giovanile di Calcio era iniziato e lui stava seguendo le partite della nazionale giapponese in televisione.
La squadra stava faticando, ma per il momento aveva battuto tutte le squadre che aveva affrontato, anche se Taro sapeva benissimo che i suoi amici avevano bisogno di lui.
Non ce la faccio più!
Ho bisogno di sfogarmi e per farlo ho
bisogno di un mio caro vecchio amico: il pallone.
Devo reagire e farò di tutto per poter
giocare almeno la finale, anche se i dottori dicono che è molto rischioso per
me.
Si era alzato ed, ancora in pigiama, aveva preso le stampelle ed il pallone ed era sceso in giardino cercando di non far rumore, per fare in modo che sua madre e gli altri non se ne accorgessero..
“Bene amico, ora tocca a te aiutarmi!”
Sostenendosi con le stampelle aveva iniziato a palleggiare, anche se il dolore alla gamba era ancora molto forte.
Si, ce la farò!
Ormai ho preso la mia decisione e non torno
indietro.
Questa è la mia vita e tocca a me decidere.
Giocherò la finale.
Farò il possibile per giocare quella partita.
In quel momento Yoshiko si era svegliata, perché aveva sete ed era andata in cucina per prendere un bicchier d’ acqua.
E poco dopo, tornando in camera, si era accorta che da fuori provenivano degli strani rumori.
C’ era una porta aperta e, sporgendosi, aveva visto il fratello.
Ma è Taro … e sta palleggiando … ma non si
farà male?
Che devo fare?
Devo fermarlo?
Per un po’ se ne era rimasta nascosta, fino a quando a Taro era scivolato il pallone.
“Accidenti!”
“Te lo prendo io Taro!”
Yoshiko era sbucata ed aveva ripassato il pallone al fratello.
“Grazie, Yoshiko … io non volevo svegliarti …”
“Non mi hai svegliata … è solo che mi è venuta una gran sete e così … tu stai bene Taro? Sembri arrabbiato sai, non sei felice di essere qui?”
“No, non si tratta di questo … sono felice di stare con voi …”
“Davvero?”
“Si.”
“Perché sei arrabbiato?”
”Sono arrabbiato, perché vorrei poter giocare con i miei amici ed avevo bisogno di sfogarmi con un mio carissimo amico …”
“Un tuo carissimo amico?”
Yoshiko non riusciva a capire a chi si riferisse Taro.
Istintivamente si era guardata in giro, ma lì c’ erano solo lei e Taro.
“Si, Yoshiko. Il mio amico pallone.”
“Il tuo amico pallone?”
“Si, il pallone è mio amico fin da quando ero piccolo e mi basta giocare un po’ con lui per sentirmi meglio.”
“Ma Taro non sarà pericoloso per la tua salute?”
“Non devi preoccuparti per me, perché già il fatto che riesca a palleggiare, nonostante la fasciatura, è segno che sto guarendo …”
“Capisco Taro … allora ti lascio col tuo amico pallone … buona notte Taro!”
La ragazzina si era voltata e stava per andarsene, quando Taro l’ aveva richiamata: “Yoshiko, aspetta!”
“Che c’è Taro?”
“Ho bisogno che tu mi faccia una promessa …”
“Una promessa?”
“Per favore promettimi di non dire alla mamma quello che sto facendo stasera …non vorrei farla preoccupare …”
“Va bene, Taro! Tu però promettimi di stare attento e di non stancarti troppo!”
“Te lo prometto piccola!”
Ogni giorno che passavano insieme rinsaldava il legame tra Taro e Yoshiko ed ormai si sentivano in tutto e per tutto fratello e sorella.
Continua …
Disclaimer
I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.
Note
‘Premier amour’ è in Francese e significa ‘Primo amore’.