Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Romanova    06/11/2011    5 recensioni
Draco, l'armadio svanitore, Luna e il sesto anno ad Hogwarts.
Luna che tenderà una mano al Serpeverde offrendogli un momento di pace, ottenuta con un gesto particolare.
Cosa c'è di più delicato che il tocco setoso di una piuma?
Ok, la pubblico: spero piaccia a qualcuno e che non risulti troppo assurda come cosa x°D.
Baci da Occhi di sole!
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Luna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Luna srotola una pergamena, pronta a scrivere, in biblioteca, l’ennesimo tema di Pozioni. Quando si trova di fronte Draco Malfoy, evidentemente intento nello stesso compito data la presenza della dicitura “Usi della Belladonna , brutta copia” sul suo rotolo.
La Corvonero ha già scritto un bel po’ di righe e sta consultando un grosso libro, quando  si rende conto di una cosa.
Draco Malfoy non ha scritto nulla, è pallido e ha le guance scavate.
Gentilmente, la ragazza prova ad attirarne l’attenzione:”Posso aiutarti in qualche modo?Sembra che un nugolo di Ricciocorni ti stia attraversando il cervello”.
Gli occhi grigi del ragazzo la scrutano come se fosse un animale con troppe teste.
“Piantala, Lovegood!Sto cercando di trovare un inizio per un tema.”replica acido.
La studente ripone il libro nello scaffale vicino a loro, annuendo.
“Dovresti tenere la voce bassa se sei in biblioteca e se non dormi un buon compito non puoi scriverlo, nemmeno se chiedi alla luna.”gli fa notare in tono educato e tranquillo mentre si sfila un orecchino per sistemarlo meglio nel foro del lobo.
Cosa diavolo voleva saperne lei di quello che rischiava lui?!Nessuno sarebbe di certo andato ad ammazzarle la famiglia se non fosse stata in grado di riparare un maledetto armadio!Con due vite sulle spalle, come si fa a dormire?!
Quella  stramboide gli ha sempre fatto uno strano effetto: ha gli occhi troppo grandi, la pelle troppo chiara, vede cose che non ci sono, è troppo intelligente per i suoi gusti e usa sempre quel tono di voce, come se si fosse sempre appena svegliata da un sogno bellissimo che nessuno avrebbe mai potuto comprendere fino in fondo.
Insomma, lo irrita parecchio.
“Sai, mia madre diceva sempre che ci son due modi per affrontare un problema: il primo è di petto, il secondo è pensare di non aver nessun problema”.dice lei guardandolo dritto negli occhi color cenere.
“Cosa diamine ne puoi sapere tu?!” sbotta il biondo abbandonando la biblioteca adirato dalla leggerezza con cui quella si permette di parlargli: cosa può saperne di problemi una che sembra sempre appena arrivata da Marte?!
Non sapeva che avrebbe ripreso quella conversazione il giorno dopo trovandola fuori dall’aula di Divinazione.
“Ciao” lo saluta Luna.
Malfoy sbuffa:cosa vuole ancora?
Però è l’unica che s’è preoccupata davvero appena l’ha visto in difficoltà.
“Tu non lasci che la gente ti aiuti”.
Oh, ecco un’altra risposta a cavolo delle sue.
“Cosa potresti saperne tu dei miei problemi?!”chiede Draco.
“Nulla, non sono Fiorenzo.”replica semplicemente la bionda.”Vuoi che ti aiuti?”
Il Serpeverde si passa una mano tra i capelli scompigliati e le indica l’aula.
Entrano.
“Che vorresti fare?”chiede il ragazzo notando che si è sfilata gli orecchini e la collana di tappi di Burrobirra.
“Qui non ci sono né Pimpli né Ricciocorni né Gorgosprizzi, quindi posso togliermi gli amuleti.”
“Ti ho chiesto cosa vorresti fare, non come mai ti sei finalmente tolta quei cosi orribili”.
Cosi orribili senza i quali ti accorgi che… è esattamente la stessa persona di prima.
Come risposta, lei gli offre penna e pergamena.
“Scrivi a lettere chiare la causa del tuo problema, poi dai fuoco a tutto nel braciere.”
Draco esegue, talmente stanco da accettare qualsiasi cosa per un po’ di serenità.
Luna gli sfila la penna di mano.
“Sai perché è importante scrivere?”chiede strofinandogli la piuma sul viso, lentamente.
“Non sono un amante della scrittura”. risponde godendosi il tocco setoso dell’oggetto sul viso.
“Quando hai scritto una cosa, non puoi più scappargli, negarne l’esistenza.”
Ad ogni parola, ad ogni sfiorarsi della piuma, Malfoy comincia a sentire la tensione sciogliersi.
Comincia a perdere importanza la distinzione tra Purosangue e Mezzosangue, Voldemort, la battaglia… resta solo la pace, carezza dopo carezza.
Anche se non si sfiorano mai, è il momento più piacevole che il sedicenne abbia mai vissuto, il contatto più intenso che ricorderà.
Era quasi amore.
Chiude gli occhi, sentendo l’agognata stanchezza fargli pesare le palpebre.

Lascia lì Luna,dirigendosi verso i suoi dormitori, davvero assonnato e con la piuma della ragazza in mano.
Non sarebbe più scappato da nulla,nemmeno dai sogni.
Almeno quella notte.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Romanova