Mi sveglio di soprassalto e controllo la sveglia.
Sono le 11 di mattina.
Miseriaccia, ho davvero dormito così tanto?
Resto alcuni minuti immobile per riuscire a captare i rumori provenienti dal piano di sotto, e con piacere sento Hermione che traffica nel corridoio con qualche oggetto ingombrante.
Scendo dal letto, mi vesto e vado a fare colazione.
« 'Giorno Hermione! »
Mi guarda scendere dalle scale con una faccia sconvolta ma felice, e timidamente mi ricambia il buongiorno.
Entro in cucina e il suo profumo inebriante mi avvolge. Mi lascio sopraffare e felice permetto che si impossessi di me.
Vedo la colazione pronta in tavola, e per non deluderla la mando giù velocemente, nonostante il sapore maledettamente dolce. Mi chiede qualcosa, ma non rispondo. Sono in pensiero per quello che è successo ieri notte, a dir la verità me ne vergogno trementamente. O forse no.
Per la prima volta ho avuto la sensazione di aver fatto la cosa giusta fin da subito, e ho l'intuizione che anche per lei sia stato così. L'ho vista, ieri, la sentivo libera, libera di amare, libera da pregiudizi, libera da sguardi indiscreti. Ed io con lei.
Non viviamo insieme da tantissimo, abbiamo cercato casa pochi mesi fa, sia io che lei per lavoro. Ho dovuto lasciare casa Weasley perché troppo piccola per tutti e troppo fuori città. Con Hermione ho sempre avuto un rapporto basato sull'amicizia, certo, un'amicizia molto profonda, ma niente di più.
Ritorno alla realtà e lancio uno sguardo verso di lei. La vedo mentre si sistema i capelli. E' bellissima. Più di quanto potessi immaginare. Non ero cosciente della sua bellezza. In silenzio mi avvicino a lei cercando di non invadere i suoi spazi. Ho voglia di lei, ancora. Con una mano le sfioro i capelli cespugliosi, e avvicinatasi, dolcemente le nostre labbra si incontrano ancora, per la seconda volta, in poche ore, mi sento in paradiso.
Continuiamo a baciarci senza alcun pudore per un solo, lungo, intenso minuto.
Le sfilo la camicia con determinazione, nel mentre lei mi toglie la maglia.
E' completamente nuda davanti a me. La passione mi travolge, non vedo l'ora di sentirla mia.
Poi il buio.
Sento uno spintone che mi scaraventa lontano, e con il suo solito tono da saputella del cavolo esclama: « No, no e no. Ti prego. Non possiamo continuare così. Anche tu sai che non possiamo. Per favore, vai via. Nessuno vuole che si ripeta quello che è successo stanotte, non possiamo continuare. » Non capisco più niente... Che è successo? Le lancio uno sguardo infuocato mentre raccolgo i miei vestiti ed esco di casa sbattendo la porta.Poco distante vedo la quercia sotto la quale mi rifugio almeno venti volte al giorno. Comincio a correre e mi siedo all'ombra di un grande ramo, a pensare.
I miei pensieri si intrecciano.
Forse sono io a sbagliare. Forse sono io che ho frainteso tutto. Cosa ti è saltato in testa Ginny? Credevi davvero che qualcuno avrebbe potuto capirti?