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Autore: KatiePeanut88    06/11/2011    3 recensioni
2 mesi o giù di lì.
Per la detective erano stati lunghissimi.
Sessanta giorni che erano sembrati sessant’ anni...

La vita di Kate cambia dopo quel maledetto giorno...
Spoiler finale 3° stagione e inizio 4° stagione
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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"Ci vuole più coraggio per dimenticare, che per ricordare." S. Kierkegaard



..tulipani. 

Uno splendido vaso di cristallo sovrastava lo specchio sul cassettone di legno. Lei non aveva vasi di cristallo.

L'ansia la assalì sino a quasi urlare: “Lanie!!”

Arrivo tesoro, che c'è ?” quando la dottoressa piombò in camera, trafelata non capì immediatamente quale fosse il problema “Stai bene?”

Togli quei fiori, per favore.” Kate era appoggiata con una mano all'armadio e dava le spalle al vaso.

Quali fi...” Lanie si voltò e vide. “Oh ma che belli! Sono meravigliosi, guarda che col..”

Lanie!Ti prego, puoi toglierli senza fare commenti e portarli via?”

Ma cosa sono? Gerani?” la donna sussurrava e con calcolata lentezza stava prendendo il contenitore di cristallo tra le mani.

Non sono gerani, sono tulipani. Tulipani screziati.” ora la voce della detective la stava tradendo.

Aaaaahhhh. Rilassati, vedi, sto trasportando questi ORRIBILI tulipani SCABRATI fuori dalla tua camera. Ok? Chissà chissà però chi li avrà messi qui!? Che inopportuno! Li porterò al nostro famoso vicino del secondo piano....” cinguettò sibillina Lanie, mentre usciva dalla stanza socchiudendo dolcemente la porta con il piede.

Il profumo era ancora nella stanza. Era troppo forte. Kate si sentiva soffocare, quei boccioli colorati la stavano aggredendo.

Potevano dei fiori assalire qualcuno? Sembrava di sì.

Li mandava Rick. Non c’erano dubbi.


Con Josh, dopo la chiacchierata non amichevole, Kate aveva deciso di scrivere la parola FINE a quella rel….quella cosa che avevano insieme, qualsiasi cosa fosse.

Io per te sono rimasto, ho rinunciato al mio lavoro per cosa?”

Una semplice frase era rimasta impressa nella sua mente. Non tanto Josh, il suo sorriso, i suoi modi gentili, i suoi baci. No. L’unica cosa che si ricordava di lui erano quelle parole e quello sguardo insignificante.

Probabilmente ora stava aiutando dei bambini dall’altra parte del mondo. Probabilmente invece di commiserarsi e cercare di rimettere insieme i cocci sparsi della sua vita, Josh ora stava salvando vite umane. Sì, tante.

Forse sarebbe bastato se avesse salvato la vita di una sola persona. 

Ma questo il dottore non poteva farlo. A Kate non serviva qualcuno che salvasse il suo corpo. A lei serviva uno che fosse in grado di salvare la sua anima dal buio in cui voleva stare. 

Grandioso Josh, credi che mi rinfaccerai la tua scelta a vita? Ogni volta che litigheremo tirerai fuori questa storia, vero?”gli aveva ringhiato.

Avrebbe voluto spingerlo via, dalla camera, dalla sua esistenza.

Lanie aveva avuto ragione. Aveva fatto bene a chiarirsi con lui. Oddio, più che altro aveva fatto chiarezza dentro di sè. Aveva capito una cosa semplicissima: Josh non era fatto per lei. O lei non era fatta per Josh. Una cosa era lampante: per loro due nessuna canzone aveva un senso, Kate non sarebbe mai stata pronta per tuffarsi in una relazione profonda con Josh. Lui non sarebbe mai stato disposto a stare insieme a Kate al suo fianco. Né ora, né tra un mese, né tra un anno. Erano forse troppo simili, o forse troppo diversi. Cercare una motivazione non era fondamentale. Era finita. 

Ora doveva liberare la mente e concentrarsi per ritrovare dei motivi per i quali valesse la pena allontanarsi dalle ombre che vedeva intorno.

E i tulipani le davano fastidio. 

Dolcezza…”

In tutto questo Kate non si era accorta che Lanie era tornata nella camera.

Ohi!” disse stremata Kate “Non mi guardare così. Sto bene.”

Sì…” Lanie abbassò lo sguardo. "Vieni a mangiare? Mi aiuti a cucinare qualcosina?"

Pensavo andassimo tutte a casa dal vicino del 2 piano!?”disse Beckett per cercare di smorzare la pesantezza del momento.

Ah ah! Lo vedi che sei tremenda!!”

Dai scherzo! Che prepariamo di buono?”

Dopo la cena le due donne si rannicchiarono sul divano, ognuna con un barattolo di gelato tra le mani.

Ok, programmino di stasera?”chiese Kate con un sorriso sulle labbra. Si era rilassata un pochino, forse per la cena, forse per la birra, comunque sembrava meno tesa e nervosa di qualche ora prima.

Divano, gelato, film, e se non ci basta ho comprato una bottiglia di Vodka, ma acqua in bocca con Espo…”mentre lo diceva bisbigliava come se qualcuno potesse sentirla.

Lanie, sono ancora in convalescenza! Non posso.”

Kate, sono un medico, se ti dico che puoi fare uno strappo alla regola!”

Ah beh, se è la dottoressa che me lo assicura! No perché pensavo che fosse la mia amica.....sai, tende a non essere proprio obiettiva.” 

No, no, è la dottoressa Parrish, tranquilla! ” Lanie le strizzò l’occhio.

Che hai preso al noleggio?”domandò la detective.

Sorpresa!! Credo che ti piacerà perché se non ricordo male è uno dei tuoi film preferiti”

Lanie inserì il DVD nel lettore. 

Il titolo comparve a lettere cubitali sullo schermo.

Ta daaa!! Il pianeta proibito!!!! Eh, ti ho stupita?!! Me lo sono ricordata, tutte le volte che hai cercato di portar....!”

Kate aveva gli occhi lucidi. 

Incredibile. Più cercava di non pensarci più tutto la riportava da lui. 

Castle…” sussurrò Beckett.

Non riuscì a continuare. 

Le parole le morirono così sulla bocca. 

Si torturava il labbro inferiore. Un nodo alla gola si formò quasi istantaneamente.

Era la prima volta che nominava il nome del suo partner dal giorno in cui aveva chiesto all’amica di non farlo avvicinare al lei. Non aveva voluto rivolgergli una sola parola. Non si azzardò a guardarlo negli occhi il giorno della dimissione dall’ospedale. 

Lui, d’altra parte, aveva ascoltato il volere di Kate. Certo, la detective si era stupita in un primo momento del fatto che quell’uomo, lo stesso che non rispettava mai nessun divieto o ammonimento, questa volta non avesse cercato di mettersi in contatto con lei.

Forse Lanie gli aveva raccontato che, dalla camera, Kate aveva sentito tutto.

Forse Castle aveva immaginato come la detective si fosse potuta sentire. Sicuramente Rick lo aveva capito, era una delle persone più sensibili che avesse mai conosciuto. 

Era stato tutto strano. 

Lanie aveva convinto Kate a parlare con Josh. Ma per quanto riguardava Castle, nemmeno Jim riuscì a smuoverla. 

Nessuno capiva perché Beckett lo avesse allontanato così . Sì, un conto era essere infuriate, già… ma in fondo Castle non aveva fatto nulla per meritarsi quell’affronto. Le parole che aveva pronunciato quella maledetta sera non erano state né offensive né irrispettose. 

Lanie, non so cosa fare..”

Kate, ascolta. Ora sei stanchissima. Quindi non so se…”

Io devo proteggerlo!” La voce strozzata e le lacrime che le rigavano il volto la rendevano troppo vulnerabile.

Tesoro…” Lanie si avvicinò a Beckett e provò a tranquillizzarla.

Tu non capisci! Lui non è come sembra Lanie! Alexis... e i fiori…poi lui mi guarda…. E Josh…”

Ok, ora non riesco a seguirti…”

Prese un bel respiro, un altro ancora; si asciugò le lacrime inutilmente perché altre le scesero subito dopo bagnandole le guance.

Ha una figlia, capisci?” e si fermò.

Sì, lo capisco che abbia una figlia?!” Lanie aveva già intuito tutto, ma voleva mantenersi sul vago per cercare di far sfogare Kate.

Bene, tu lo capisci ma lui no! Perché lui non lo capisce Lanie? Perché non ci pensa alle cose, perché deve agire sempre senza pensare come un bambino dell’asilo? Perché, ogni volta che ce l’ho vicino lui rischia la vita? Perché continua a farlo, perché non realizza che mi deve stare lontano? Ti rendi conto che avrebbe potuto morire quel dannatissimo giorno? E poi fare a pugni con Josh!? Con Josh?! Ma cosa c’entra lui?”

Ehm…. È …Era il tuo fidan……?!”stava per ricordarle Lanie ma Kate la interruppe bruscamente.

Ma cosa c’entra tra me e Castle? Perché si deve impicciare di cose che non gli riguardano! Una persona normale avrebbe capito dopo le prime volte in cui rischi la vita di starmi lontano, no?! E se fosse successo qualcosa a lui? Ci hai pensato? Io ci penso sempre, Lanie! Tutte le notti non riesco a dormire. Mi vedo davanti a sua figlia e a sua madre mentre devo dire loro che Castle è morto per colpa mia!” Stava tremando, oramai stava piangendo, completamente senza difese. 

Tu lo stai allontanando perché ….” Lanie capì tutto subito. Era veloce e perspicace in queste cose. Aveva intuito che tra la detective e lo scrittore sarebbe nato qualcosa il giorno stesso del loro primo incontro di tre anni prima.

Devi parlargli Kate, devi spiegargli perché non lo vuoi più vedere.”

Allora non mi stai a sentire nemmeno tu??!! Io non…” 

No, ascoltami tesoro. Se fosse successo qualcosa, se davvero fosse successo qualcosa a Castle quel giorno, e tu non avessi avuto la possibilità di dirgli nulla? Come ti saresti sentita ?

Devi spiegargli, devi dirgli quello che hai detto a me Kate, dovete chiarirvi. Lui è l’unico che può aiutarti a stare meglio, è completamente inutile che io faccia finta di niente, e che eviti di usare tutte le parole che possono ricollegarti a lui come penna, libro scrittore, infantile, crisi isterica sorriso, occhi, sedere,........ 

Lanie!”

“…no era per dire! Potrei anche usare pugni, o caffè! Ma sai quanto è difficile chiedere un caffè a Javier in tua presenza? Cioè, sembra di giocare a quel gioco del Taboo. Hai presente : Baby, mi porteresti una tazza di quel liquido che adoro e prendo la mattina appena sveglia, che mi fa eccitare e non dormire e del quale non posso vivere senza..?”

Kate la stava guardando, il suo sopracciglio sinistro era salito in modo vertiginoso.

No, ok, mi stai guardando come Javi. Vedi, mi fai dire..!” Scoppiarono in una risata entrambe.

Ascoltami, prenditi il tuo tempo. Però promettimi che gli parlerai. ”

Non cambio decisione, io…”

Non ho detto che devi cambiare decisione, ho solo detto che vorrei che tu gli spiegassi il motivo per cui hai preso questa schifezza..ehm volevo dire...cosa!"

OK…” sbadigliò Kate. Era stravolta, gli occhi gonfi e arrossati. Decise di andare a letto, sperando di riuscire riposare. Si alzò dal divano e si incamminò verso la camera.

Aspetta dolcezza!” la fermò Lanie. La donna andò sopra il soppalco. Nel scendere le scale aveva in mano il vaso di tulipani.

Kate roteò gli occhi. “Non roteare gli occhi a me, carina!?”le disse di getto la dottoressa.

Ti avevo detto di buttarli o mi sbaglio?! Perché nessuno mi ascolta!?”

Mi dispiace dissentire mia cara detective ma lei, cito testualmente.. ” si mise in posa con il vaso tra le mani volendo imitare Beckett “ ...mi ha detto: Puoi togliere quei fiori?”

Kate la stava ad ascoltare e intanto sorrideva impaziente.

Togliere non è sinonimo di buttare. Io li ho tolti come mi ha detto, li ho tolti dalla sua camera e li ho spostati portandoli sul soppalco. Ma temo che stiano meglio nella sua stanza. Boh, sarà il colore?!”

Seh, sarààà??”

Già.....”mentre parlavano, erano entrate nella camera e Lanie aveva sistemato il vaso nell’originale postazione. “Vedi, sono perfetti! E' come se fosse stata la stanza ad essere disegnata a posta per questi fiori!”

Ola la… ma che poesia! “

Che ci posso fare, Sono su di giri! ”

Calma i motori! .Non ti ho detto...."

Sì, lo so! Ma il fatto che tu stia prendendo in considerazione remota la possibilità di parlargli è già tanto…” Lanie sapeva che una volta incontratisi, quei due si sarebbero chiariti. E Kate avrebbe cambiato idea. Era naturale. Era fisiologico. Era l’unica cosa giusta che poteva accadere.

Ok, come dici tu?!”

Notte tesoro.”

Notte Lanie, grazie!”

Di cosa!? Hai fatto tutto tu??!! Ci sentiamo domani mattina? Facciamo colazione insieme?”

Certo! Fammi uno squillo quando arrivi a casa, ok!?”

Tranquilla, buona notte.”

Notte. Ah…!”

Tirati la porta appresso mentre esci….” Mimò il tono di Kate “Sì…ciaoooo!!”

Silenzio. Ora Beckett era da sola. Pace e calma. Non sentiva angoscia o ansia. Forse sarebbe riuscita a dormire stanotte. Era davvero stanchissima. 

Si sdraiò solo un attimo per riprendere le forze. Lo sguardo andò a poggiarsi sul cassettone.

Lanie aveva ragione. Erano perfetti.

Kate si domandò se Castle sapesse quale fosse il significato del tulipano screziato. 

Sì, probabilmente sì. Se c’era una cosa che adorava di quell’uomo era che in ogni gesto rivolto a lei poteva sempre scorgere quel qualcosa che li legava ad un livello più intimo.

Un sorriso sincero le si dipinse sul volto.

Per la prima volta da quando venne ricoverata, riuscì a dormire. Non ebbe nessun incubo. 

Anzi sognò..Sognò di essere in mezzo ad un campo…di … tulipani….



Tulipano screziato. 
Questo fiore in particolare simboleggia l’amicizia e l' amore. IL fiore che rappresenta il vero amore infatti non è la rosa ma il tulipano. “Perfetto per dire che amate e amerete per sempre.”

Cantuccio  mio:

Rieccomi.

Dopo 3 giorni di frenesia connectica in famiglia nella patria dei confetti, sono tornata.

Nulla dire, la storia va avanti... Castle non c'è ancora, o meglio....c'è sempre ma non fisicamente..

Grazie alla Muusa splendida che mi ha corretto i refusi "geraniosi".

Questo capitolo è stato pubblicato senza l'appoggio morale del mio Monolocale perchè il raffreddore e l'areosol sono già snervanti e intasanti, ci manco io con questa roba... rimettiti presto.  :*

Un grazie a tutte voi che state leggendo e a chi ha recensito.

Un grazie per esserci all' OFD. 

RM

   
 
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