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Autore: BiriBiri    06/11/2011    1 recensioni
Ananas che non sono ananas, tonni vestiti da cameriera braccati da fanatici del WWF, una regista sadica e uomini in bikini. Ecco come il nostro arcobaleno preferito si guadagna la possibilità di vivere in casa Sawada!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le (dis)avventure della famiglia Vongola'
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"Kufufu..."

La stanza completamente buia venne pervasa da una risatina quasi soffocata, proveniente da un punto indefinito del luogo. Lentamente una sagoma umana indistinguibile al momento si stava facendo strada tra i banchi della classe. Lentamente. Lentamente. STONK.

"Per la miser-...Kufufu..."

Quasi come d'incanto, una flebile luce stava LENTAMENTE inondando la stanza e si poteva intravedere qualche dettaglio in più sulla suddetta sagoma. Innanzitutto, la prima cosa che saltava all'occhio era sicuramente un ciuffetto sparato all'insù, che dal modo in cui risaltava ricordava sicuramente un'ananas con le gambe. E le braccia. E la testa. Insomma, un'ananas in tutto e per tutto.
Dopo circa tre quarti d'ora di camminata lenta, l'ananas aveva finalmente raggiunto quella che sembrava essere la cattedra della classe. Ed ecco che d'un colpo, luce fu, e la figura scattò con movimento felino sul banco più vicino imitando una mossa di danza stile anni settanta e sfoggiando uno smagliante sorriso.

"SAMBA!"

"No!"

Il povero Mukuro, che si era appena improvvisato ballerino, incenerì con lo sguardo la fonte della contraddizione che aveva seguito il suo ingresso in scena, accompagnando il tutto da un farfugliamento che voleva probabilmente nascondere qualche pesante insulto.
Dal canto suo (E dall'altra parte della stanza) la "fonte", di nome Haru Miura, entrò maestosamente nella classe sfoggiando un foglio di carta arrotolato sul quale spiccava la scritta "Regista", e lo puntò contro Mukuro.

"Enfasi! ENFASI! Quel "Samba" deve contenere tutta la tua felicità e contentezza per questo film! Sembravi quasi costretto!"

"Ma io sono costretto..."

Mentre il povero Guardiano della Nebbia aveva cominciato a incassare dolorosamente gli insulti della ragazza, da dietro le quinte (Ovvero: la porta della classe) spuntò una cameriera dagli occhi e capelli castani che- PER DINDIRINDINA, MA È TSUNA!

"Ha-Haru... Io non penso che sia una buona idea..."

La ragazza, presa dallo spirito di Leader, afferrò il povero malcapitato per un braccio e lo gettò con foga verso Mukuro. Quest'ultimo da vero cavaliere gentil'uomo, si levò all'istante cosicché il Decimo finì dolorosamente faccia a terra, facendola prima passare per lo spigolo del banco.
Alla vista della scena, entrò in azione un'altra persona. Questa portava un piccolo cappello con il marchio del WWF e si precipitò nella stanza correndo verso il povero Tsuna.

"Decim-... TONNO! Ma dico! Codesto animale è al momento a rischio! Vi sarei grato se la smetteste di maltrattarlo!"

L'ultimo arrivato si levò frettolosamente il cappello rivelando una poco folta chioma albina, mentre con l'altra mano aveva già estratto un paio di dinamiti da chissà dove, pronto a difendere il suo tonno. Intanto Mukuro sentendosi lasciato in disparte, tornò vicino al Decimo "appoggiando" "casualmente" e "delicatamente" il piede sulla sua schiena. Nessuna risposta. Forse era morto?

"Oya... Rischiamo di rimanere senza attore principale..."

"Decimo tonno! Resista la prego!"

A passo deciso, Haru si precipitò verso il dinamitardo afferrandolo per il colletto e allontanandolo dagli altri due. Le riprese dovevano continuare, nel bene o nel male. Poco importava se era morto, avrebbero solo effettuato qualche piccola modifica al copione.

"Mukuro, cambio di scena! La tua amata è appena morta, mi raccomando, voglio un monologo estremamente commovente!"

Al che, l'ananas guardò la ragazza con entrambi gli occhi (Si, con entrambi gli occhi!) e con una decina di insulti che gli ronzavano nella mente.

"Amata? Pur trattandosi di un film non penso che questo amore sia coronabile in quanto PENSO che possiamo arrivare ad un accordo anche senza che tu mi lanci addosso quel banco che stai sollevando in maniera molto pericolosa!"

Haru sfoggiò uno dei sorrisi più sadici che gli capitò sul momento e puntò in avanti il foglio del regista.

"Bene! Pronti? Aaaazione!"

Mukuro per prima cosa guardò con tantissimo schifo la figura del Decimo nei panni di cameriera ancora steso a terra.
Fece due respiri molto profondi per farsi coraggio e, infine, si chinò sul poverette tirandolo su e facendolo appoggiare di schiena alla sua gamba. Insomma, una classica posa da film drammatico che suscitava un colato di vomito al povero Guardiano della Nebbia.

"Oh, mia amata... Mia amata... Mia amata Beatrice! Quale gioia vederti così stesa inerte a terra! Mi vien da piangere se ripenso a tutti i momenti passati insieme a picchiarci, insultarci, sputarci in faccia... E tutte le ore spese a pregare la tua fine... Confesso che fatico molto a ricacciare indietro queste mie lacrime di gioia e vi prego possiamo interrompere? Gli gocciola il naso, è troppo schifoso..."

"Mukuro, ma cosa stai dicendo!?"

La ragazza, ormai al limite della pazienza, scagliò definitivamente il banco che teneva in bilico da dieci minuti buoni colpendo in pieno sia l'ananas, sia il tonno, scagliandoli fuori dalla finestra.

"Tonno!!"

Un povero Gokudera in lacrime si lanciò con un retino da pesca all'inseguimento del suo amato mentre Haru aveva già estratto dalla tasca la carta del licenziamento.

"Mukuro, il tuo monologo era estremamente commovente!!"

Un Ryohei Sasagawa in lacrime era appena entrato nella stanza, ma la cosa più sconvolgente era il costume da scena che indossava: un piccolo bikini giallo. Davvero carino.
A far capolino dietro di lui invece, era "colui che sorride sempre", il Mistero Muscolo giapponese, Yamamoto Takeshi che, appunto, sorrideva con un ebete mentre sfoggiava un costume intero azzurro acceso.

"Ahahah, sembra che si stiano divertendo tutti quanti!"

Haru non se lo fece ripetere due volte, puntò il dito contro i due nuovi attori e proclamò con tono solenne

"Sostituzione! Le scene con Mukuro e Tsuna le gireremo dopo! Passiamo subito alle vostre battute!"

Ryohei e Yamamoto, decisamente più carichi degli attori precedenti, si misero subito al centro della stanza pronti a dar mostra delle loro abilità teatrali.
Quando la telecamera fu pronta a riprendere e Hibari (Il cameraman) diede l'ok, le riprese iniziarono.

"Aaazione!"

Yamamoto sembrò riflettere qualche istante su come doveva comportarsi, poi finalmente si decise. Allargò il sorriso onnipresente di due millimetri e prese a ridere come un idiota: più del solito almeno.
Ryohei in tutta risposta alzò i pugni al cielo e urlò pieno di gioia.

"Mi sono dimenticato tutto all'estremo!!!"

E mentre la povera regista malmenava i poveri attori pronta a ritirarsi, e un gruppo di tre persone capitanate da un ananas entrava a suon di "Danza Mukuro", entrò in scena l'ultimo personaggio, il sommo, l'inimitabile, Reborn.

"Stop! Bravi ragazzi, ora abbiamo finito."

Tsuna, che stava entrando a mo' di trenino con Gokudera e Mukuro, si accasciò a terra tirando un sospiro di sollievo.
Gokudera si girò spasmodicamente verso il Decimo e iniziò a scuoterlo in lacrime.

"Decimo!! Sono estremamente dispiaciuto per non essere corso subito in suo aiuto!! Non sono degno del titolo di braccio destro! Mi faccio schifo! La prego di perdonarmi!!"

"G-Gokudera-Kun... Mi uccidi..."

Haru si unì alla lagna di Gokudera anche lei in lacrime e si aggrappò al collo di Tsuna, ammesso che fosse ancora vivo.

"Tsuna-San! Haru  non voleva realmente trattarti così, ti prego perdona la povera Haru!! Buuuu!!"

E mentre la sceneggiata andava avanti, Ryohei e Yamamoto corsero rossi come due pomodori fuori dalla stanza, diretti nello spogliatoio più vicino per potersi finalmente togliere quegli stracci imbarazzanti.
Mukuro con un colpo di classe si afferrò i capelli, togliendoseli e mostrando che la chioma azzurra altro non era che una banale parrucca, e rivelando che sotto di essa c'era proprio lui, colui che non deve essere nominato, colui di cui tutti hanno paura, Hibari Kyoya.
E l'Hibari seduto dietro alla telecamera, con la stessa mossa, si tolse a sua volta la parrucca rivelando di essere l'ananas, Mukuro Rokudo.
Reborn osservò con aria soddisfatta la cassetta appena estratta dalla telecamera, che conteneva tutte le registrazione fatte in quei giorni.

"Bene, con questo potrò tirare su abbastanza soldi per pagare l'affitto a Nana!"


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D.P.P.

Non dico nulla. Non questa volta. Picchiatemi pureeeeeeeeeeeeeHHH!


BiriBiri
   
 
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