Never without you

capitolo 1 – Tutto e niente sotto controllo

POV Elena

Sentii i raggi del sole illuminare silenziosi la mia pelle. Aprii gli occhi. Ero sveglia, era un nuovo giorno. Dalla sera prima non ero riuscita dormire con tranquillità. Con il ritorno di Stefan a Mystic Falls avevo paura di ciò che potesse fare, non era più lui, era un mostro.

Damon mi aveva fatto una promessa, sapevo che d'ora in poi non mi avrebbe mai più lasciata sola. Questo mi rassicurava, sapevo che mi avrebbe aiutato in qualsiasi caso ed in qualsiasi momento.

Avvolta ancora dalle lenzuola morbide scesi dal letto e mi diressi verso il bagno. Rinfrescai il viso cercando di provare un sollievo concreto rispetto a tutte le mie preoccupazioni. La verità era che non ero sicura di reggere tutto quel peso per molto. Stefan era stato privato anche dell'ultimo briciolo di umanità che gli rimaneva, Damon che si sarebbe sacrificato per me ed io che sentivo di dover tutto a Damon ma non riuscivo a dimostrargli nulla.

Uscii dal bagno sperando che i miei pensieri mi abbandonassero, anche solo per un momento.

-Buongiorno bella addormentata-

Rientrai nella mia stanza e trovai Damon comodamente sdraiato sul mio letto.

-Che ci fai qui?- dissi non molto sorpresa

-Beh, controllo che tu stia bene- disse come se fosse il suo dovere principale.

-Sto bene- risposi sospirando.

Lui scese dal letto e si avvicinò a me. Toccò il mio mento con l'indice per guardarmi negli occhi.

-È la verità?- domandò scandendo lentamente le parole.

Annui con convinzione. Mi diede le spalle e uscii velocemente dalla camera.

Sospirai sollevata e triste. Non volevo che si preoccupasse per me, avevamo altro a cui pensare.

Mi vestii in fretta anche se pigramente e mi preparai per andare a scuola.

Uscii di casa e chiusi velocemente la porta d'ingresso dietro di me. Non feci in tempo a fare un passo che mi ritrovai Damon di fianco.

-Sai pensavo sarebbe giusto che io ti tenessi d'occhio in questi giorni- disse come se nulla fosse e come se non fosse apparso improvvisamente dal nulla ma se continuasse la conversazione di prima.

-Ho tutto sotto controllo Damon, Stefan non mi può fare del male-

Lui ignorò la mia risposta. Io mi diressi verso la macchina e lui mi seguì.

-Con il ritorno di Stefan, Mystic Falls non è più un luogo sicuro, sai com'è, Stefan non è un proprio la persona più affidabile in questo periodo, soprattut...-

-Damon non preoccuparti per me, è di Stefan che ci dobbiamo occupare ora- lo interruppi seria.

Lui mi guardò con uno sguardo impenetrabile e rimase immobile mentre io salivo in macchina. Quando mi voltai verso di lui, era nuovamente sparito. Non me ne preoccupai.

Conoscevo Damon, sapevo che nonostante gli avessi detto di no, lui mi avrebbe tenuta d'occhio. Da lontano e senza essere visto ma l'avrebbe fatto comunque.

Accesi l'auto e mi avviai lungo la strada verso la scuola.

POV Damon

Non mi aveva ascoltato, non mi dava mai retta, maledizione. Ma che mi importava della sua testardaggine, Stefan poteva perdere il controllo in ogni momento ed Elena era in pericolo.

“Ho tutto sotto controllo” diceva con convinzione ma sapevo che non era così. Non aveva niente sotto controllo. In effetti dovevo ammettere che questa frase la doveva aver presa da me.

Rientrai a casa e mi sedei comodamente sul divano in soggiorno.

-Già di ritorno fratello?- domandò Stefan con il ghigno sulle labbra. Lo ignorai e rimasì lì assorto nei miei pensieri e sorseggiando silenziosamente un alcolico.

-Oh, hai ragione, se non mi sbrigo, arriverò in ritardo a scuola ed Elena sarà già lì ad aspettarmi-

Mi alzai e in un'istante lo afferrai per la gola e lo sbattei contro la parete.

-Non azzardarti a toccare Elena- sussurrai minaccioso.

-Non farò niente a Elena, Klaus mi ucciderebbe, questo non implica però che io non mi possa divertire- rispose strafottente. Il suo scopo era chiaramente quello di provocarmi.

Urlai di rabbia e lo sbattei fortemente contro la parete. Lui cominciò a ridere amaramente. Adorava vedermi in quello stato soprattutto perché sapeva che mi bastava solo la parola “Elena” e sarei scattato all'istante.

-Andiamo Damon, non vorrai farmi arrivare in ritardo, non ci farei una bella figura il primo giorno di scuola-

Lo lasciai e furioso, distrussi ogni cosa si trovasse sopra la vecchia scrivania in soggiorno. Stefan intanto preso dalla sua stessa risata mi lasciò solo e se ne andò.

Caddi in ginocchio rendendomi conto che non aveva senso che mi sfogassi in quel modo. Dovevo fare qualcosa e subito.

Decisi di seguire silenziosamente Stefan e raggiunsi velocemente la scuola. In questo modo avevo la sicurezza che se fosse successo qualcosa a Elena, ci sarei stato. Per lei, ci sarei sempre stato.

P.S. Ciao! Bene, come promesso dopo “Finalmente felice” sono tornata con un'altra fanfiction tutta dedicata a Damon e Elena! Ho ambientato la storia appena dopo il quinto episodio della terza stagione. In questo primo capitolo le azioni sono molto ridotte ma ho creduto fosse meglio far capire le intenzioni dei protagonisti prima delle vere e proprie azioni. Dopo la scomparsa di Klaus, Stefan non è più se stesso o almeno quello che Elena aveva conosciuto e Damon ha paura di ciò che possa fare. Ovviamente questo è solo l'inizio... :)

Spero tanto che possiate lasciare una vostra piccola impressione e spero di potere fare la conoscenza di nuove lettrici. A presto, Iris.