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Autore: Martyx1988    07/11/2011    5 recensioni
Secondo capitolo delle avventure di Ayame, reincarnazione di Afrodite, e delle sue Sacerdotesse. Sconfitto Efesto, la pace sembra tornata sulla Terra, finchè un nuovo nemico non si presenta, costringendo la dea ad una fuga al Grande Tempio. Sarà l'occasione per tre ragazze di conoscersi meglio e di conoscere nuovi amici e le loro storie...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aquarius Camus, Gemini Kanon, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Dea dell'Amore'
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Babylon
(seguito di "A Divine Love")

10- Accompagnatore cercasi


Erano minuti, ormai, che Galatea si stava contorcendo le mani in preda all'ansia. Ed erano minuti che fissava la maniglia della porta della stanza di Psiche senza decidersi a bussare o ad aprirla direttamente.

Sapeva che i suoi timori erano infondati, eppure non riusciva a non pensare a Psiche come ad una specie di Cerbero in grado di divorarti alla prima parola sbagliata. Nei pochi mesi passati assieme a lei non l'aveva mai vista perdere il controllo, ma il suo temperamento irascibile dava comunque adito a supposizioni simili. Inoltre l'argomento di cui voleva parlarle era, per lei, delicato e motivo di profondo imbarazzo e non era sicura che la compagna fosse la persona giusta con cui confrontarsi.

Stava di fatto, però, che era l'unica raggiungibile. Quando aveva provato a raggiungere Ayame a Rodorio, Shaka l'aveva fermata sulla soglia della sua Casa chiedendole cortesemente di non disturbare la sua allieva.

Dopo aver preso un respiro profondo, Galatea si decise a bussare alla porta. Attese parecchi secondi, durante i quali nulla sembrò muoversi dall'altra parte dell'uscio, quindi ritentò.

Sono qui” le disse Psiche, con voce greve, dal fondo del corridoio.

Galatea si voltò per salutarla sorridente, ma la faccia da funerale della compagna la fece desistere.

Giornataccia?” azzardò Galatea.

Puoi dirlo forte” confermò Psiche con poco entusiasmo, mentre la superava e apriva la porta della sua stanza. “Dai, entra”

Galatea eseguì. Psiche chiuse la stanza a chiave e iniziò a liberarsi degli abiti sudati, rimanendo in biancheria.

Se hai bisogno di qualcosa, dovrai parlarmene in bagno. Ho bisogno di una doccia” la avvertì Psiche, mentre si dirigeva verso l'altra stanza.

No, figurati. Ti aspetto qui, se non è un problema”

Psiche si fermò qualche secondo a squadrare la compagna.

Hai paura di me, per caso?” le domandò poi, a bruciapelo.

Chi? Io? Ma che dici!” rispose Galatea, leggermente isterica. “Siamo compagne, serviamo la stessa dea, non c'è motivo di... sì, un pochino sì”

Psiche rise di gusto, quindi cercò di tranquillizzare la bionda.

Non preoccuparti, non sei di sesso maschile, difficilmente mi faresti arrabbiare” le disse, infatti, mentre entrava in bagno. “Dai, vieni. Se sei venuta qui nonostante i tuoi timori, la cosa è seria”

Galatea accettò l'invito con meno riluttanza di prima. Psiche era già dietro il paravento della doccia, da cui cominciava ad uscire qualche nuvoletta di vapore caldo.

La bionda si accomodò per terra, con la schiena contro il muro piastrellato. Non sapeva da dove cominciare a raccontare.

Psiche accorse in suo aiuto.

Allora, chi è il fortunato?”

Cosa?”

Il ragazzo per cui ti sei presa una cotta da manuale, chi è? Lo conosco?”

Beh, sì, credo” rispose Galatea titubante. “È Camus. Mi... mi ha invitata ad uscire, venerdì sera”

Almeno te l'ha chiesto. Milo mi ci ha costretta”

Quindi venite anche voi due, alla fine?”

Psiche sbucò da dietro il paravento con la testa insaponata. “Che vuoi dire?”

Camus mi ha detto che ci sareste stati anche tu e Milo, perché...” iniziò a spiegare Galatea, ma l'amica la fermò.

Shhh! Stop! Lo so il perché... che grandissimo stronzo!”

Psiche tornò sotto il getto d'acqua, continuando ad imprecare. “Ma se pensa di farmela, ha capito male, il ragnetto”

Va tutto bene, Psi?” indagò Galatea, preoccupata per la sua reazione.

Alla grande! Mi passi l'asciugamano, per favore?”

Galatea consegnò il telo alla mano impaziente che spuntava dal paravento. Poco dopo Psiche uscì dalla doccia e fece sedere Galatea sulla tazza del water, un sorriso malefico stampato in faccia.

Stammi bene a sentire, Galatea. Ti prometto che venerdì avrai la tua serata con Camus senza me e Milo a disturbarvi. A lui penso io”

No, no, non hai capito, io non voglio stare da sola con Camus” chiarì la bionda, rivolgendo uno sguardo supplice a Psiche.

Perchè no?”

Perchè non saprei cosa dirgli, come comportarmi... ci parliamo a stento, a me si impasta la lingua ogni volta che lo vedo, lui invece scappa sempre”

Cavolo, è una cosa seria” commentò Psiche. “Qui ci vuole un'esperta, che però è occupata fino a sera coi boccioli di rosa. Vedrò cosa posso fare nell'attesa. Vieni”

Presa l'amica per la mano, la trascinò in camera e la fece accomodare sul letto, quindi le si sedette di fronte.

Avanti, parlami di Camus. Voglio sapere ogni dettaglio a partire da ieri mattina all'arena”

Galatea arrossì fino alla punta del naso, ma iniziò a parlare, sorridente.


Ayame tornò, affranta, alla Sesta Casa nel tardo pomeriggio. Shaka era ad aspettarla in cima alla scalinata, sempre sorridente e fiducioso.

Prese dalle mani della ragazza il bocciolo di rosa, ancora stoicamente chiuso, che gli stava porgendo.

Riproveremo domani” le disse, sperando di incoraggiarla.

Ayame annuì. Aveva fiducia in Shaka e doveva averne in se stessa. Era solo il secondo giorno di prove.

Il Cavaliere le diede il permesso di attraversare la sua Casa, così come tutti gli altri fino alla Dodicesima, dove trovò Psiche e Galatea ad attenderla. Capì che c'era qualcosa di strano dal modo in cui le corsero incontro e ne ebbe la conferma dalla foga con cui la trascinarono nella stanza di Psiche.

Quasi la costrinsero a sedersi sul letto, prima di iniziare a spiegarle la situazione.

Abbiamo un problema, anzi due” esordì Psiche. “Sia io che Galatea siamo state invitate ad uscire, venerdì sera, rispettivamente da Milo e Camus”

E non mi avete detto niente? Vergognatevi!” replicò indignata Ayame. “Avete fatto presto comunque”

Parla per lei, io ne farei volentieri a meno” specificò Psiche.

Ad ogni modo, non vedo dove stia tutto questo problema” fece notare Ayame.

Milo ha praticamente costretto Psiche ad uscire, mentre Camus ha invitato me per spalleggiare l'amico, pare” spiegò ulteriormente Galatea, con poco entusiasmo.

Solo in parte vero” precisò Psiche. “Il loro appuntamento è più autentico del nostro”

Ok, capito. E io cosa c'entro in tutto questo?” domandò Ayame, il cui principio di mal di testa non l'aiutava a comprendere a pieno la situazione.

Ho intenzione di rovinare l'appuntamento a Milo, senza coinvolgere loro due, e per fare questo mi serve che tu venga con noi e che mi nomini tua guardia del corpo personale” iniziò ad esporre la Sacerdotessa. “In questo modo sarò costretta a restarti accanto per tutta la serata e i piani di approccio di Milo, qualsiasi essi siano, andranno in fumo. È perfetto!”

Certo, tranne che per un punto: non posso uscire da qui, ricordi?” puntualizzò Ayame. “Per quanto lo farei volentieri, ho dieci uomini grandi e grossi che cercheranno di ostacolare il mio cammino rendendosi, così, belli agli occhi di Shion”

Veramente, ha pensato anche a questo” intervenne Galatea, lanciando un'occhiata eloquente ad una soddisfatta Psiche.

Galatea ed io siamo state dal Gran Sacerdote, poco fa, e lo abbiamo convinto a lasciarti una serata libera, ad una condizione”

Che sarebbe?” chiese Ayame, ora molto più interessata alla faccenda.

Devi essere accompagnata da uno dei Cavalieri” rispose Psiche, sempre con un certo ottimismo che la bionda non riusciva a spiegarsi.

E suppongo che siano tutti qua fuori a fare la fila per questo” concluse con sarcasmo evidente.

No, ma scommetto che non ci metterai molto a convincerne uno” la adulò Psiche.

Ayame sospirò. Non era ancora dell'umore giusto per mettere in atto i suoi piani di rivalsa verso Shion, ma l'idea di una serata fuori la attirava non poco. Sentiva il bisogno di un pochino di normalità dopo tutto quello che le era successo. In più, non voleva deludere Psiche, non tanto per i suoi piani di sabotaggio, quanto perché sentiva che quell'uscita avrebbe cambiato le carte in tavola per quanto riguardava il suo rapporto con Milo.

D'accordo” accettò, alla fine, per la gioia di Psiche. “Direi di cominciare dal più vicino”

Ma Aphrodite non era intenzionato a disobbedire agli ordini superiori. Quanto agli altri, Shura lamentava problemi intestinali per qualcosa che aveva mangiato la sera prima, Shaka non era tipo da mischiarsi alla folla, Aiolia aveva altri programmi con Marin, Death Mask si rifiutò categoricamente di fare da babysitter ad una mocciosa, Kanon era irreperibile, Aldebaran non era disponibile e Mu si era già esposto troppo il giorno prima.

Mi dispiace, Ayame” la congedò quest'ultimo.

Questa scrollò le spalle in un gesto di apparente noncuranza. “Non importa, grazie lo stesso”

E comunque non è ancora sicuro, per te, uscire” puntualizzò Aldebaran, che aveva accompagnato le ragazze alla Prima Casa.

Saremmo in cinque, a difenderla” obiettò Psiche.

Non sareste abbastanza per controllarla in mezzo alla folla” affermò Mu con sicurezza. La Sacerdotessa provò a ribattere, ma Ayame la precedette.

Adesso basta, Psiche, è inutile. Probabilmente Shion sapeva che sarebbe finita così. Quando tornerò alla Tredicesima a mani vuote si farà una risata e si godrà la sua cena della vittoria, ma va bene così. È la vostra serata, non la mia. Godetevela senza troppi pensieri, per una volta”

Tu non capisci” sibilò Psiche, che per tutto il tempo aveva scosso la testa contrariata. Dopodichè girò i tacchi e uscì di corsa dalla Casa dell'Ariete.

Psiche, aspetta!”

Ayame fece per andarle dietro, ma Galatea la bloccò e si offrì di andare al suo posto.

Era l'ennesimo indizio che c'era qualcosa di più sotto il pianto di Psiche della sera prima e sui suoi piani di boicottaggio dell'appuntamento, qualcosa che non voleva che si sapesse.

Ayame” la chiamò Aldebaran, piano. “Senti, non sono mai stato bravo con le parole, ma conosco un metodo infallibile per risollevare il morale, di sicuro migliore della risatina sarcastica di Shion. Ti va di provarlo?”

La ragazza annuì. L'ultima cosa di cui aveva voglia, in effetti, era vedere Shion nuovamente trionfante su di lei, anche se, questa volta, non era stata una sua iniziativa sfidarlo.

Dopo essersi congedati da Mu, risalirono insieme la scalinata verso la Casa del Toro. Qui, il Cavaliere la fece accomodare in cucina, dove era apparecchiato già per due.

Non potevo non rifiutare, deduco” disse Ayame.

In realtà ci deve raggiungere un altro commensale, ma sono sicuro che non gli dispiacerà la tua compagnia” le spiegò il Toro, per poi metterle sul piatto uno sformatino dal profumo delizioso. Ayame lo assaggiò, nonostante fosse ustionante, e il sapore confermò ciò che l'odore aveva già preannunciato.

Mentre la ragazza si godeva la cena, Aldebaran preparò il coperto per l'altro ospite, che non tardò ad arrivare.

Scusa il ritardo” brontolò velocemente Kanon, per poi bloccarsi sull'entrata della cucina non appena ebbe notato Ayame.

Questa gli sorrise e accennò un saluto che il Generale non contraccambiò.

Non ti dispiace se resta anche lei a cena, vero?” domandò Aldebaran.

Kanon attese qualche secondo, durante i quali nei suoi occhi passarono miriadi di pensieri, prima di rispondere.

Certo che no”

Con sguardo basso, andò a sedersi di fronte ad Ayame, ma evitò per tutto il tempo di guardarla negli occhi. La ragazza abbandonò allora ogni tentativo di conversazione e tornò al suo sformato, quasi finito.

Hai apprezzato, vedo!” notò Aldebaran. “Porta qui il piatto, che ti servo il bis. E prendi anche quello di Kanon”

Ayame eseguì, seppur con un certo imbarazzo quando dovette avvicinarsi a Kanon, il quale, però, si spostò insieme alla sedia per farle spazio.

Raggiunti i fornelli, vide che il padrone di casa stava tagliando le porzioni con una precisione eccessiva.

Vedi quel brutto muso lì dietro?” le sussurrò Aldebaran, facendo finta di lavorare sodo dietro al suo sformato.

Ayame annuì, temendo ciò a cui quel discorso li stava conducendo.

Secondo me, è un potenziale accompagnatore” disse allora il Toro.

Ma non vuole avere niente a che fare con me” gli fece notare la ragazza.

Sciocchezze! Se lo crede, ma in realtà non vede l'ora di conoscerti meglio”

E tu come lo sai?”

Mi ha chiesto subito di te, il giorno che siete arrivate”

Ayame rimase spiazzata da quella rivelazione e non potè fare a meno di dare una sbirciata verso Kanon, che si ostinava a dar loro le spalle.

Pensi che accetterà?” domandò ancora ad Aldebaran.

Non ne ho idea, ma se non provi, non potrai mai saperlo”

Ayame sospirò, non del tutto convinta. Era vero che tentare non costava nulla, ma quando si trattava di Kanon non sapeva come comportarsi. Quell'uomo era talmente enigmatico che prevedere le sue reazioni era impossibile.

Ci vuole ancora molto?” si lamentò Kanon.

Va bene, glielo chiedo, ma tu dammi una mano” sussurrò Ayame ad Aldebaran, prima di tornare al tavolo coi due piatti.

Iniziarono a mangiare in silenzio, nel mentre il padrone di casa si servì la sua porzione e li raggiunse, sedendosi a capotavola tra i suoi due ospiti.

Aldebaran cercò lo sguardo di Ayame e le fece l'occhiolino, prima di dare il via alla conversazione.

Ehi, Kanon, hai sentito della festa di venerdì sera, giù ad Atene?”

Mmh, mmh” mugugnò il Generale, senza alzare gli occhi dal piatto.

Pare che Milo e Camus ci vadano, e in ottima compagnia” continuò il Toro, enfatizzando l'ultimo concetto.

Buon per loro, ma perché mi dovrebbe interessare?”

Aldebaran lanciò un'occhiata eloquente ad Ayame. La ragazza deglutì il boccone che stava masticando e alzò lo sguardo verso Kanon.

Ci vanno insieme a Psiche e Galatea, che vorrebbero andassi anche io con loro” spiegò cauta.

Kanon alzò appena gli occhi su di lei, per poi tornare a concentrarsi sul suo piatto.

Suppongo che Shion te lo abbia proibito”

Non proprio. Ha posto una condizione. Avrei dovuto trovare uno di voi disposto ad accompagnarmi”

A quella spiegazione, Kanon sogghignò. “Ti hanno dato tutti buca, scommetto. Nessuno di noi è tanto sconsiderato da andare contro un ordine del Gran Sacerdote”

Quindi neanche tu” dedusse Ayame.

Esatto. Ce n'è ancora un po', Al?”

Ayame sbuffò e si lasciò andare contro lo schienale della sedia. “Puoi prendere la mia parte, non ho più fame”

Kanon la fissò per un po', pensieroso, mentre la ragazza teneva lo sguardo sul suo piatto mezzo pieno.

Ci tieni così tanto, a quella festa?” le domandò alla fine.

Non è per me” iniziò la bionda. “È Psiche che vuole che vada con loro. Vuole sabotare il suo appuntamento con Milo, senza rovinare quello di Galatea... sì, ci terrei moltissimo” ammise, alla fine dello sproloquio. “Sia chiaro, quello che ti ho detto è tutto vero, ma è ancora più vero che non so resistere ad un evento mondano, sia esso il concerto del secolo come la sagra della feta col sushi. Capisci cosa intendo?”

Capisco che appartieni ad un altro universo”

Che vuoi dire?”

Penso che Kanon stia cercando di dirti che sei un po' fuori dai canoni del Santuario” intervenne Aldebaran, dopo aver spazzolato la sua doppia porzione di sformato. “Cosa che, a parer mio, non è poi così male”

Il Toro si guadagnò un'occhiata scettica dal Generale. “Almeno ha portato un po' di novità e movimentato l'ambiente” spiegò allora Aldebaran. “Sta cominciando a venirci la muffa sotto le ascelle, da tanto siamo antichi”

Parla per le tue ascelle” puntualizzò Kanon, mentre Ayame nascondeva una risatina dietro una mano. “Allora, se sei così aperto di mente, perché non la accompagni tu ad Atene?”

Gliel'ho detto, ho già un impegno” ribadì, anche se un po' in difficoltà.

Perchè dovrei farlo io, allora? Potrei avere altri impegni, come te”

Hai altri impegni?” lo provocò il Toro.

Ma perché proprio io?!?”

Ok, basta, per favore” intervenne Ayame, mettendo fine al dibattito. “Non importa, non ci andrò. Non voglio costringere nessuno, perciò lasciamo stare”

Si alzò dal tavolo, cercando di nascondere la sua delusione con un sorriso di circostanza. “Grazie per la cena e per la compagnia. Adesso è meglio che vada. Buonanotte”

Ayame uscì dalla cucina, lasciando i due guerrieri ammutoliti. Mentre si accingeva a salire la scalinata bianca, si diede della stupida anche solo per aver pensato che Kanon potesse accettare, quando era lui il primo a voler mantenere le distanze. Chissà perché, poi, si rifiutava così categoricamente di avere a che fare con lei. Non pretendeva di stare simpatica a tutti, ma, da come era iniziata, le era sembrato di stargli simpatica.

Non fece in tempo a ripromettersi che gliene avrebbe parlato alla prima occasione, che si ritrovò il Generale davanti e andò quasi a sbatterci contro.

Fece vagare la testa da Kanon alla Casa del Toro per un paio di volte, prima che l'uomo desse una risposta ai suoi dubbi.

Velocità della luce. Ora, prima che cambi idea, perché non so come mi possa essere venuta in mente, visto che, per Shion, sono l'ultima persona che ti dovrebbe stare anche solo a dieci metri di distanza, ho deciso di aiutare Psiche a sabotare il suo appuntamento con Milo. Devo restituirgli il favore di quattordici Scarlet Needle. Ci vediamo davanti alla Casa dell'Ariete e, per favore, non urlare ai quattro venti questa cosa”

Ayame restò in silenzio qualche secondo, durante il quale cercò di memorizzare quello che, quasi certamente, era il monologo più lungo che aveva sentito uscire dalla bocca di Kanon, quindi rispose.

D'accordo, alle otto. Buonanotte”

Il Generale fece un cenno impercettibile col capo, quindi scomparve tra le colonne della Terza. Ayame soffocò un urlo isterico di gioia e riprese la salita, con un'insana voglia di sbattere in faccia a Shion il suo successo.

In ritardissimo, ma sono tornata :) niente di rilevante da dichiarare qui, a parte qualche parolaccia ogni tanto. Per il resto sì, so che poteva venirmi meglio questo cap*, ma era necessario superare il blocco per poi arrivare al capitolo della festa, che sarà il prossimo :) ringrazio la mia beta Panenutella, come sempre, e spero che il cap sia comunque di vostro gradimento. A presto!

*Perdonatemi, ma era proprio venuta male l'ultima parte, me ne sono resa conto rileggendola e ho cercato di rimediare. Non c'è più tutto il movimento di prima, ma penso sia più "aderente" alle personalità dei vari personaggi (o almeno spero!)

   
 
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