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Autore: Lady_Erato    07/11/2011    0 recensioni
Giselle è una ragazza di Roma che ama i fantasy, i gialli, gli horror : tutto ciò che è carta stampata. Una mattina una sua amica le dà buca ad un appuntamento e lei si dirige da sola all' EUR (quartiere di Roma), dove si incontra /scontra con un ragazzo misterioso....
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Questo capitolo è scritto dal punto di vista del misterioso ragazzo che Giselle ha incontrato a Viale Europa..

Capitolo 2
 
Salii in macchina.
Quella ragazza: i suoi occhi,la sua voce,la sua voglia di vivere,non poteva essere la stessa ragazza che stava cercando il nostro comando.
Non poteva esser stata lei ad uccidere tre dei nostri migliori esponenti.
Brancolavo nel buio. Ero risalito a lei a causa di una serie di spiacevoli piste,che mi avevano portato fino alla libreria di oggi.
Scossi la testa. Remo,un mio collega, alto due metri,moro e belloccio, aveva trovato qualcosa,o qualcuno,che poteva ricondurci all’assassino,quindi quella ragazza,forse, non aveva nulla a che fare con gli omicidi.

Percorsi varie strade superando il limite di velocità di almeno trenta chilometri orari,finché non arrivai al piazzale del Colosseo Quadrato,preso d’assalto dalle voltanti della polizia e degli artificieri. Era tutte le volte sempre la stessa storia.
Jessica,Amanda e Federico, stanavano il colpevole,Remo lo costringeva a confessare con le buone o con le cattive e io dovevo cercare eventuali bombe,cadaveri o prigionieri, era uno dei tanti impieghi dei nostri poteri.
Mi avvicinai al mio gruppo,salutando tutti.
Jessica era come sempre impeccabile nel suo tailleur rosa di Chanel e con chioma bionda sciolta al vento.
Amanda, ventunenne come Jessica, indossava una mini gonna decorosa,tutta nera, e un maglioncino bianco,come le ragazze delle scuole giapponesi,solo che loro non avevano i capelli rossi come il fuoco.
Remo e Federico sfoggiavano entrambi i jeans di pelle con le frange e una camicia bianca quasi completamente sbottonata,capelli mori Remo,castani Federico,entrambi con il solito ghigno da cattivi ragazzi. Aveva smesso di piovere.
-Cosa abbiamo qui?- Chiesi con insolenza.
-Un ragazzino che si diverte a fabbricare bombe stuzzica il tuo intuito,Dante?- Remo aveva la voce dura,odiava quelli più piccoli di lui che tentavano di metterlo in difficoltà.
-Ha nascosto una bomba qui,da qualche parte…insieme ad una bambina….-
Amanda era bianca in volto. Odiava quando in questi atti da pazzi criminali venivano coinvolte anime bianche e pure come quelle dei bambini.
-Vi sbagliate! La bambina ha la bomba nello zainetto e ora cammina in tutta tranquillità per il quartiere, ahahahahahha!- Una voce gutturale e cupa. Mi voltai verso il ragazzo artefice di tutto questo terrificante piano.
Mi avvicinai.
–Cosa ne pensi della tortura? Ho avuto una giornata difficile: ho piantato una bella ragazza in libreria e, a causa tua, una dolce bambina rischia di ammazzare con una bomba nel suo zainetto Dio sa quante persone ..-
Lo presi per il colletto del giaccone da quattro soldi che indossava e lo colpii con tutta la forza che avevo con un bel pugno.
Gli ruppi il naso,lui iniziò a lamentarsi,si accasciò. Era legato ad un palo con le manette. Alzai di scatto un ginocchio,rompendogli qualche costola.
-Torturare i bastardi è compito mio,Dante!!- Remo si lamentò dietro di me.
Mi girai di scatto e lui indietreggiò.
-Torniamo a te..- mi rivolsi al ragazzo ricoperto di sangue davanti a me, -Se non parli sarò costretto a continuare, chi ha un accendino?-
I suoi occhi diventarono una fessura finché non esplose.
–Ho lasciato la bambina con un mio complice,lui l’ha fatta sedere su una panchina vicino ad una libreria,lei ha iniziato a piangere, lui l’ha drogata con della morfina o LSD e le ha dato un peluche..-
Esplosi anche io.
Lo riempii di calci finché Remo e Federico non mi divisero da quel bastardo.
Ripresi fiato e corsi alla macchina –Seguitemi!-
Saltai sulla mia Audi R8 e mi dilettai in una serie di infrazioni,tra cui curve a centottanta chilometri orari e sterzate mostruose per non investire nessuno.
Remo e Jessica erano sull’ Hummer e Amanda e Federico sulla Giulietta, in confronto a me passavano molto inosservati.

Quasi mi buttai fuori dalla macchina appena vidi una bambina sola con un peluche ed uno zainetto ,che sembrava molto pesante, parlare con la mia ex sospettata. Corsi verso di lei e la spinsi lontano dalla bambina.
  

   
 
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