12.
La scena era questa: in mezzo ad un numero indecifrabile di cose indefinite,un minuscolo divanetto a due posti,sul quale erano comodamente spaparanzati Tim e Roger. Brian aveva poggiato il sedere sul braccio del divano,e reggeva il vassoio da cui i suoi amici avrebbero dovuto servirsi.
- Va bene,beviamoci questo thè.
- Tim,grazie. Ma vattene affanculo,va.
Roger era un po’ spaesato. Non conoscendo Tim e Brian,non poteva naturalmente sapere che quelle situazioni erano all’ordine dell’ora. Perciò,nell’incertezza,si era stampato sulla faccia un sorrisetto neutro.
Momento di imbarazzante silenzio.
Tim fissa il thè.
Brian si gira i capelli tra le dita.
- Hey,questo thè è buono.
- Grazie Roger.
- Si,diciamo che tutto sommato è decente. Ci ha risparmiato il solito piscio che prepara lui.
- Ah ah ah.
- Allora.- ,fece Roger,come per provare ad introdurre un nuovo argomento,quello che interessava a lui.
- Allora.- ,riprese Tim.
- Beviamoci questo thè,e poi ti portiamo dove ci sono i nostri cuccioli.
- Aspettate,ma io mica potevo portarmi dietro la batteria.
- Tranquillo amico,quella testa di cazzo del nostro batterista ha lasciato lì la sua.
- Ah. Okey. Perché io non avrei saputo come fare,altrimenti.
- Eh beh.
***
Brian uscì per ultimo,chiudendosi dietro la porta.
Scesero velocemente le scale,per arrivare al seminterrato del palazzo.
Tim estrasse un mazzo di chiavi dalla tasca dei jeans e aprì la porta davanti a sé.
- Ecco. Qui è dove provavamo con la nostra band.
Scesero la breve rampa di scale. Roger vide un’anonima Ludwig basale su un piccolo piedistallo,poco distante giacevano un paio di chitarre,una elettrica e una classica,e un basso. Appesa al muro,una chitarra rossa. Roger rimase a guardarla.
- Brian,è quella la tua chitarra?
- E’ lei.
Anche nella semi penombra che avvolgeva la stanza,si poteva notare l’espressione soddisfatta di Brian.
- Allora,Roger. Vediamo un po’,se ci dici cosa vuoi farci sentire,magari possiamo accompagnarti.
Roger aveva voglia di sparare Chuck Berry. Ma poteva sembrare troppo banale,il rock’n’roll classico.
- Hey Joe di Hendrix.
- Ce la facciamo,Brian?
Il riccio si era già alzato sui piedi per tirare giù la red special.
Tim raccolse da terra il suo basso impolverato e provò qualche nota.
Roger si sistemò sullo sgabello,pensando se con una ludwig basale fosse stato in grado di sbattere Hey Joe per bene.