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Autore: Colin Lupin    07/11/2011    1 recensioni
“Hai i suoi stessi occhi..”Elena non si voltò perché pensava che il professor Silente,come sempre,si stesse rivolgendo a Harry. Ma poi la richiamò “Elena,hai i suoi stessi occhi..” Tutti si voltarono sorpresi. Harry,Ron, Hermione e Luna spostavano i loro sguardi dal professore alla loro amica Elena.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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“Hai i suoi stessi occhi..”Elena non si voltò perché pensava che il professor Silente,come sempre,si stesse rivolgendo a Harry. Ma poi la richiamò “Elena,hai i suoi stessi occhi..” Tutti si voltarono sorpresi. Harry,Ron, Hermione e Luna spostavano i loro sguardi dal professore alla loro amica Elena. Lei lo scrutò “cosa?” Silente serio e forse leggermente triste la guardò “Devi sapere,è giunto il momento. Vuoi venire nel mio ufficio così parliamo soli?” Elena scosse la testa “tanto ne parlerei con loro comunque..” Il professore annui. Era abituato a quel tipo di cose,dal primo anno che questo gruppetto faceva tutto insieme. Elena si mordeva il labbro inferiore,visibilmente agitata. Finalmente il professore iniziò a raccontare “Ti sei mai chiesta chi fosse tuo padre?perchè quando lo chiedi a tua madre lei urla e piange?” Elena se lo era chiesto tutti i giorni della sua vita. Silente decise di dirglielo tutto d’un fiato,così magari sarebbe stato diverso “i tuoi occhi blu intensi,la tua bellezza particolare. Hai ripreso molto da lui..” Harry sussultò,capì di chi stava parlando,perché in questi giorni lo vedeva spesso,nei ricordi,con Silente. Elena guardò l’amico spaventata “Chi è?me lo dica..”esclamò. Silente senza guardarla annuì “Tu sei la figlia di Tom Riddle!” Elena lanciò un grido e si portò una mano sulle labbra. No,non era assolutamente possibile,era un errore. Lei così buona,dolce e gentile. Non poteva essere la figlia un pazzo assassino che stava distruggendo il mondo magico. Luna istintivamente strinse la mano della sua migliore amica. Elena la strinse forte la mano della Corvonero. Scosse la testa “la prego non mi dica bugie..” Silente allungò la mano verso di lei,come per dirle di prenderla “se verrai nell’ufficio con me,ti farò vedere i ricordi di tua madre..” Elena con mano tremante afferrò quella del preside e senza dire nulla lo seguì. Arrivarono allo studio. Elena non ci credeva,era un incubo lei non era la figlia di quel pazzo. Aveva le gambe pesanti,la testa sembrava scoppiarle. Per un istante si sentì un mostro,proprio come Voldemort,dopo tutto aveva il suo stesso sangue. Padre. Vedere lui come un padre le risultava un po’ difficile,per lei chiunque altro. Silente aprì la porta dello studio e in perfetto silenzio prese il Pensatoio e lo posò sulla scrivania. Prese una boccetta con del liquido blu e lo versò nel Pensatoio “sei pronta?” la guardava con tristezza e forse compassione anche se non riusciva ad immaginare cosa si provasse nel ricevere una notizia del genere. Elena si morse il labbro inferiore,scosse la testa ed iniziò a piangere “No!..io non..non posso..non..” Il preside istintivamente l’abbracciò. Era raro che facesse una cosa del genere,ma quella era davvero un orrenda situazione. Era così piccola e indifesa. Anche se aveva metà del sangue Serpevede il cappello non aveva esitato un istante a smistarla in Grifondoro. Era così buona,fortunatamente non aveva ripreso nulla dal padre se non la sua bellezza. Quasi tutti i ragazzi della scuola erano innamorati di lei,ma lei aveva sempre e solo amato Ron e questo lui lo sapeva. Era così felice che lei potesse provare un amore così grande. Elena improvvisamente si sentì sicura,protetta. Silente le accarezzò i capelli “Ci sarò io con te non preoccuparti” Elena voleva sapere.,doveva sapere come sua madre si era ritrovata tra le braccia di quell’ abominio,come lo definiva lei. Annuii “Andiamo!” Harry le aveva detto come funzionava,ma,forse,aveva un po’ paura. Silente la prese per mano e entrarono nei ricordi della madre. Elena si ritrovò sempre ad Hogwarts,vide molti tagli di capelli strani,ma sorrise. Silente piombò vicino a lei “Fra poco..” Elena era davvero curiosa. Poi in un istante l’ansia le crebbe,il cuore le martellò in petto. Tom aveva girato l’angolo. Era davvero stupendo. Lei si ritrovò a fissare i suoi occhi,identici ai suoi. Lui parlava con altri ragazzi Serpeverde. Poi dall’altra parte arrivò la madre,non era cambiata molto fisicamente e poi era sempre la fiera Grifondoro. Lei rideva con la madre di Luna,sorrise. Sembravano molto lei e Luna. Tom andò a sbattere intenzionalmente a sua madre “Salve bella Grifondoro!” La madre lo guardò sprezzante “Sta zitto Riddle!” Il ragazzo si fermò leggermente alterato “Dal primo che cerco di esser tuo amico,ma tu non ne vuoi sapere..” La madre scosse la testa “Sei strano sai?!” Tom sorrise,sembrava un sorriso sincero,era bellissimo “Sei tu che mi rendi strano..” La ragazza scosse la testa e lo oltrepassò. Elena non potè far altro che sorridere,per un istante fu felice. Si sentiva come una ragazza che vedeva i suoi genitori al primo incontro e che il padre non era un mostro,no era un semplice ragazzo innamorato della madre. Ma sapeva solo che non provava nulla per sua madre. Però dovette ammettere che era un grand adulatore! Poi la scena cambiò. Tom era davanti la casa dei Grifondoro, il ritratto si aprì e Shela,la madre,ne uscì. Incrociò le braccia al petto “che vuoi?” Tom le porse un libro “Per te!” Shela lo prese e sorrise “Difesa Contro le Arti Oscure:Incantesimi Particolari! Tom non è giusto tu hai scoperto la mia debolezza!Ora sta a me scoprire la tua!” Tom sorrise,uno di quei sorrisi magici,che ti fanno scogliere “Pensavo che la mia fosse evidente!” Andò via senza dire altro. Shela rimase immobile,con un sorriso stampato in faccia. Era molto felice,non sapeva perché ma lo era. Elena capì che si stava innamorando,innamorando di qualcuno che non poteva provare amore. Lo scenario cambiò ancora e lei e Silente si ritrovarono nella Sala Grande,era ora di cena e c’era un gran casino. Elena si chiese se davvero facessero tutto quel casino! Tom fissava a lungo la madre e finalmente Elena capì. Ciò che provava nei confronti di Shela era solo voglia,passione e un irrefrenabile desiderio di averla. Elena sgranò gli occhi,a 17 anni forse è un po’ presto per provare ciò,poi arrossì violentemente. Lei non aveva mai pensato a Ron in quel frangente. Poco dopo vide Shela voltarsi verso di lui e arrossire,si sorrisero e Elena capì,ancora,che sua madre aveva ceduto. Lo scenario cambiò per l’ennesima volta e Elena sussultò quando si vide dentro il dormitorio di Serpeverde,Shela si stava rivestendo. Una lacrima solitaria varcò la soglia dell’occhio di Elena. Non poteva essere,era bello vedere i suoi genitori insieme. Questa cosa le era sempre mancata. Andava a casa di Luna e Xenophilus le raccontava come lui e sua moglie si erano conosciuti. Andava a casa di Hermione e la madre ogni tanto raccontava di quando lei e il marito erano giovani. Persino Sirius e Lupin raccontava ad Harry come i suoi genitori si erano conosciuti. Ma lei no,non era mai successo,sua madre non voleva neanche sentire la parola “padre” e quando Elena le chiedeva qualcosa,lei urlava e piangeva. Si era chiesto molte volte cosa le era accaduto per farla reagire così. E ora sapeva. Lei si sentiva uno schifo ad esser sua figlia ma figuriamoci sua madre a realizzare che era stata di un “Abominio”. Tom sorrise “Non pensavo che avresti mai ceduto.. è un sogno,un bellissimo sogno,vorrei che restassi con me per sempre”Elena lo fissò sprezzante,era anche un ottimo attore. Shela arrossì “Forse ho fatto male,io non..” Tom non la fece finir di parlare e la tirò a se,le portò un dito sulle labbra “Sta tranquilla,io non ti lascerò..staremo sempre insieme!”E Shela ci credette,qualunque ragazza ci avrebbe creduto,dopo tutto. Lo scenario cambiò,questa volta erano nel dormitorio dei Grifondoro,Shela posava la testa sul petto di Tom e lui le carezzava i capelli. Elena scosse la testa,aveva ceduto ancora! Tom pareva triste “Credi che riuscirò a vederti ora che è finita la scuola??” Shila sospirò “Non credo,se solo i miei sapessero che sto con un Serpeverde ,non so cosa potrebbe accadere..” Tom le mise un dito sotto il mento e le fece alzare la testa si fissarono e poi lui scese a baciarla “Staremo attenti,ma io non mi privo di te..a costo di Smaterializzarci dall’altra parte del mondo ma io voglio stare con te!” Shela gli buttò le braccia al collo “Oh Tom!” Era talmente concentrata sulle scene che non si accorse che silente la stava riportando alla realtà “Elena,non abbiamo finito,ma ora inizia il brutto,sei sicura di volerlo vedere?” Elena annuii,già aveva visto un orrore,un altro non le avrebbe fatto nulla. Tornarono nel passato e videro una splendida Shela raccogliere dei fiori su un campo immenso e colorato di mille colori. Raccolse delle violette e sorrise,le annusò e non appena riaprì gli occhi sussultò. Tom era comparso davanti a lei. Sempre di una bellezza assurda,ma questa volta aveva le occhiaie marcate e le guance scavate. Ripensando a ciò che le raccontò Harry,Elena dedusse che aveva già iniziato la ricerca degli Horcrux. Lui sorrise e allargò le braccia per chiamarla a se “Shela!” La donna corse dal suo amato e lo abbracciò “Oh!quanto mi sei mancato!” Anche Tom parve felice di vederla,ma Elena sapeva che se era tornato era tornato solo per una cosa… Tom le diede un bacio sulla testa “Oddio sei mesi,sei mesi senza poterti vedere,credevo di morire!” Shela si alzò in punta di piedi e si scambiarono quello che doveva essere un dolce bacio. E con sorpresa di Elena questa volta fu Shela a tentarlo “Mi fai tua?” Tom non se lo fece ripetere due volte e la fece sdraiare sull’erba. Elena arrossì,era così romantico quel posto e lui lo aveva rovinato anche solo con la sua presenza. Lo scenario cambiò ancora. Questa volta era buio e pioveva. Un lampo squarciò il cielo e con lui arrivò Tom bagnato. Shela uscì di casa e gli corse incontro preoccupata “Cosa dovevi dirmi..” Tom era diverso,forse aveva portato a compimento il suo scopo. Anche Shela vedendolo sussultò,quello non era più il suo Tom. Lui sorrise,ma non era più uno dei suoi splendidi sorrisi,questo era bagnato dalla cattiveria “Basta Shela,finiamola qui. Io non ho tempo di star dietro ad una ragazzina come te..” Shela incredula lo scrutò a lungo “Cosa ti è successo Tom in tutto questo tempo? ” Lui ghignò “Non è affar tuo..io voglio solo che mi lasci in pace..” Shela,coraggiosamente,non cedeva “Perché Tom?noi ci amiamo io..” Tom la interruppe e alzò il tono di voce “Noi?Noi? perché parli al plurale?Tu forse mi ami ma io no,non ti ho mai amato!!Eri solo una sgualdrina con cui consumare i miei piaceri..” e si voltò avviandosi lontano. Ma Shela gli corse dietro,non credeva ad una parola “Non ti credo..” Tom questa volta urlò “Lasciami in pace,non voglio più vederti stupida Grifondoro!” Elena sgranò gli occhi e sussultò portandosi le mani sulla bocca quando Tom alzò la bacchetta e gridò “Crucio!” Shela cadde a terra contorcendosi dal dolore,urlava e da parte sua invece Tom rideva. Poi quando Shela si calmò Tom girò i tacchi e andò via. La donna aveva il sangue al lato della bocca,riuscì solo ad urlare “Tom,aspetto un bambino!” Elena vide Tom bloccarsi,ma poi facendo finta di non aver capito continuò a camminare sparendo nell’orizzonte. Silente riportò di nuovo la ragazza alla realtà,che si buttò a terra e cominciò a piangere con singhiozzi. Aveva il volto coperto ed era invasa da spasmi. Silente le posò una mano sulla schiena e non disse nulla. Non c’erano parole per una cosa del genere. “Mi dispiace..” mormorò il preside,veramente addolorato. Elena lo guardò e provò a sorridere “E di cosa?..non deve scusarsi,lei mi ha aperto gli occhi. Grazie..” A quella parole in preside sorrise “Non ho altri ricordi di tua madre e la cosa che spero è che lui non si ricordi delle ultime parole che tua madre gli disse..sennò..” Elena capendo finì la frase “Sennò una della due morirà,se non tutte e due..” Il preside addolorato annuì “Farò del tutto per proteggerti!” Elena annuì asciugandosi una lacrima “Grazie..” Il preside si alzò “Ora,ti spiacerebbe far venire Harry nel mio studio?” Senza dire altro Elena uscì e portò a compimento ciò che le aveva chiesto Silente. Luna aveva avuto dalla McGranit e Vitius il permesso di dormire nei dormitori dei Grifondoro,conoscendo la situazione e,la McGranit temeva che questa notte non avrebbero dormito a lungo,una tremenda paura le lacerava il petto. Luna, Hermione, Ron e Ginny si sedettero vicino l’amica che raccontò tutto in lacrime. Finito il racconto Hermione e Ginny si guardarono sconvolte, mentre Ron batteva goffamente una mano sulla spalla di Elena che era tra le braccia della sua migliore amica,Luna,a piangere. Luna cercò di farla sorridere “Vedi era destino che,pur appartenendo a case differenti,diventassimo ottime amiche!” Elena sorrise a annuì al ricordo di sua madre che passeggiava per i corridoi spensierata con la mamma di Luna ignara del problema che avrebbe avuto di li a poco. I ragazzi provarono a dormire,anche se Luna e Elena fissarono a lungo il soffitto. All’improvviso un boato enorme invase la scuola,seguito da urla e grida. Poi la scuola fu avvolta da una luce verde. Elena fu invasa da panico. Impaurite lei,Ginny,Luna e Hermione si precipitarono alla finestra e urlarono quando videro il Marchio Nero torreggiare sulla scuola. Elena sgranò gli occhi e scosse la testa,forse quella sera avrebbe incontrato suo padre. Sentirono dei rumori provenire dalla Sala Grande,Hermione si voltò verso la porta “Sono entrati..” Tutte e quattro annuendo scesero decise a combattere. Lungo la strada incontrarono studenti impauriti che si nascondevano. Elena alla vista del primo Magiamorte,colma di rabbia,sfoderò la bacchetta e gridò “Stupeficium!” e l’uomo cadde a terra privo di sensi. Per tutta risposta un anatema che uccide arrivo verso di loro ma con un grido di Luna riuscirono a schivarlo. Iniziarono a combattere. Elena si guardava intorno spaventata,sperando di non incontrare mai i suoi occhi con quelli del suo identico colore. Si chiese cosa sarebbe successo se fosse accaduto ciò. L’avrebbe uccisa?anche se era sangue del suo sangue?si,lui non aveva cuore e quella consapevolezza iniziò a farsi strada in lei. Vide Harry sconvolto che correva fuori dalla scuola,si chiese se avesse visto Voldemort,lo seguì per un po’,schivando gli attacchi che riceveva. Ma una volta fuori nessuna traccia di lui. Elena non aveva mai visto,al contrario di Harry,Voldemort con le nuove sembianze,ma sapeva che quando lo avesse visto lui l’avrebbe riconosciuto. La notizia della morte di Silente sconvolse tutti,Harry in particolare. Assistere al suo funerale fu straziante. Non c’era più il loro punto di riferimento,la loro guida. Non c’era più.. Quell’estate sarebbe stata particolarmente strana. Una volta a casa Elena rivelò alla madre tutto quello che era successo in quegli ultimi giorni di scuola e la donna ascoltò tutto in silenzio con le lacrime agli occhi “Scusa se ti ho tenuta nascosta la verità..”disse non appena Elena ebbe finito la storia. La ragazza provò a sorridere “non fa nulla,so che è troppo doloroso ammettere una cosa del genere. L’unica cosa che mi chiedo è come hai potuto cedere..” Shela accennò una risata “A suo tempo nessuno sospettava ciò che sarebbe divenuto e poi,l’hai visto. Era,era di una bellezza assurda. Mi è sempre piaciuto dalla prima volta che sono entrata ad Hogwarts..e l’unica cosa di cui sono contenta di tutta questa storia è che sei nata tu e diciamo fortunatamente hai ripreso la bellezza di tuo padre..”Elena arrossì,non dicendo alla madre che avrebbe preferito esser brutta più tosto che figlia dell’Abominio. Come appunto sospettava quell’estate fu davvero strana. L’unica cosa che la faceva sentire bene era il fatto che a breve si sarebbero sposati Bill e Fleur e lei sarebbe tornata fra i suoi amici e poi avrebbe rivisto Ron!Arrossì al pensiero del ragazzo con i capelli rossi che le piaceva da,ormai,ben sette anni. Stava leggendo ciò che rimaneva del libro che Voldemort molti anni prima,ad Hogwarts,aveva regalato alla madre. Dovette ammettere che era molto interessante. Forse questa era una cosa che aveva ripreso dal padre. Al pensiero rabbrividì. Tese l’orecchio per sentire cosa succedeva al piano di sotto e sentì la madre conversare con i loro vicini Babbani. Sorrise,erano così simpatici. Tornò a concentrarsi sul libro “Carino questo,per congelare i nemici!non lo avevo mai sentito. Glacies!”sorrise ma il suo sorriso scomparve subito dal volto,sentì dei rumori,la madre e i vicini gridare. Senza vedere la consapevolezza si fece spazio in lei. Le aveva trovate. Sentì la madre lanciare degli incantesimi e i Mangiamorte rispondere,si alzò di scatto ma qualcosa la bloccò,la paura,il terrore. “Uccidete i Babbani e face tutto ciò che volete,ma non toccate la ragazza e trovatemela,voglio vederla!” era una voce, Elena non trovò le parole,ma non riusciva a far nulla. Paura,terrore..non riusciva a respirare,una lacrima le percorse il volto,lui la voleva. Sentì la madre gridare e poi una luce verde ,voleva aiutarla ma non ci riusciva,non riusciva a fare un passo. Poi sentì Voldemort dire “Trovatela..” La sua fine era vicina. Chiuse la porta a chiave,qualche istante in più sarebbe stata al sicuro. Prese la pergamena e scrisse “AIUTO” e la legò alla zampetta del suo Barbagianni Merlino. Sentì i Mangiamorte dinanzi la sua stanza. Aprì la finestra “Va Merlino,va da Lupin!” e lui volò. Lupin era uno dei pochi di cui si fidava e poi era il padre che aveva sempre sognato di avere. Sfondarono la porta,Elena si voltò e sgranò gli occhi,loro la presero e la portarono al piano di sotto. Urlò quando vide i due corpi inermi dei vicini. Poi,in un istante che sembrò durare anni gli occhi di Elena e Voldemort s’incrociarono. Assolutamente identici,non una sfumatura diversa. Voldemort stranamente sussultò “Sei tu?” si avvicinò,ma Shela che era tenuta da un Mangiamorte,urlò “Sta lontano da lei!” Voldemort la ignorò,completamente concentrato sulla figlia “Come ti chiami?” Elena non riuscì più a guardarlo. Non era il Tom che aveva visto,questo era un mostro “Elena..” l’uomo sorrise “splendido nome,davvero. Splendido nome per una Serpeverde come te!” Elena con disprezzo sorrisi “Oh!no,non sono una Serpe. Sono una fiera Grifondoro! ” Voldemort si avvicinò più a lei “Cosa?” Elena sorrise e annuì “Si,non voglio aver niente a che fare con quella Casa e..”con un coraggio che non credeva di avere sputò sul viso dell’uomo “..e tu mi fai schifo,hai ucciso molte persone,tra cui quelli dei mio migliore amico!” Voldemort le diede uno schiaffo e Shela gridò “Ti ho detto che non la devi toccare!” Il mago,con un’incredibile tranquillità,esclamò “Crucio!!” la donna,con spasmi,si contorse a terra mentre Elena gridava e piangeva “Mamma no!” Voldemort tornò a guardarla “Così si tratta tuo padre?” si voltò verso la donna ancora a terra “Non le hai insegnate le buone maniere Shela cara?” andò verso di lei e si abbassò. Si fissarono a lungo poi Shela esclamò “Mi fai schifo!Levati!va via da questa casa!” L’uomo le alzò il meno e la fissò “Un tempo però non ti facevo schifo,anzi..”e lasciò cadere la frase così. Shela al ricordo pianse. Voldemort storse la testa “No!non fare così,ricordi?eravamo così belli insieme..” Shela scosse la testa “No..” L’uomo si alzò annuendo,si avviò verso la figlia ma senza voltarsi gridò ancora “Crucio!”e tirò indietro solo la mano. Shela tornò a gridare e Elena a piangere di più “Lasciala…” Voldemort annuì e la tornò vicino “Allora ci deve pur essere qualcosa che hai ripreso da me oltre la bellezza..” la guardò,parve quasi studiarla. Poi sorrise “Unisciti a me,figlia mia. Saremo i signori più temuti. Sempre insieme,padre e figlia!” Elena lo guardò sprezzante “Mai,io non sono tua figlia!” Stranamente con queste parole parve ferito. Elena sperò tanto che Lupin ricevesse subito la lettera e la venisse a salvare. Voldemort annuì “Va bene figlia mia,come vuoi tu!” si voltò verso la madre e senza pensarci un istante urlò “Avada Kedavra!” e la donna morì senza neanche rendersene conto. Elena gridò “NO!!!!” Riuscì a divincolarsi,prese la bacchetta e urlò ai Mangiamorte dietro di lei “Pietrificus Totalus!” Poi iniziò una lotta tra Elena e i Mangiamorte. Voldemort la osservava,era bravissima a padroneggiare gli incantesimi. Ecco cosa aveva ripreso da lui. Poi uno Sciantesimo stava per colpirla ma Voldemort la deviò “Se la colpivi giuro che ti uccidevo,a lei non si fa nulla!”Il Mangiamorte chinò il capo e poi,con gran gioia di Elena,l’Ordine spalancò la porta e senza dire nulla i Mangiamorte si Materializzarono,Voldemort fissò ancora un istante la figlia e poi sparì. Elena rimase qualche istante in piedi e poi le sue gambe cedettero. Si buttò a terra e Lupin la prese tra le braccia “Oddio..non doveva succedere..” Elena si rifiutava di vedere il corpo di sua madre privo di vita. Pianse. Pianse a lungo,chi può dirlo quanto se non Lupin. Si lasciò stringere tra le braccia dell’uomo che riteneva suo padre. Lupin la tenne stretta per molto tempo. Aveva passato il pomeriggio più b rutto della sua sua vita “Non doveva succedere figlia mia..” Durante la guerra perse entrambi padri. Sia il padre biologico che quello d’affetto. Quando Harry uccise Voldemort lei si sentì finalmente libera. Ma quando vide il copro di Lupin morì ancora. Aveva perso madre e padre e se non era per Ron che le aveva chiesto di sposarlo lei sarebbe voluta morire. La guerra era finita da poco,la scuola era distrutta e il sole si era appena alzato nel cielo. Dopo aver sconfitto molti Mangiamorte,Elena si era ributtata sul corpo del padre e aveva ripreso a piangere. Dopo che Harry,Ron e Hermione ,sei abbracciò Harry “Grazie,grazie per averlo ucciso..” Harry la strinse “dovere..” I due si sentivano in qualche modo legati. Entrambi avevano perso i genitori per mando dello stesso uomo,ma quello che uccideva più Elena era che ad ucciderli era stato il suo di padre. Poi Elena tornò vicino a Lupin e lo guardò fino a quando Ron non le si sedette vicino “So che è un pessimo momento però,come dissero Bill e Fleur,magari ora è un buon modo per sposarsi. Ora non ho un anello ma ti prometto che a breve ne avrai uno. Mi vuoi sposare?” I due non erano mai stati insieme,quindi non sapevano se si amavano davvero o no. Ma questo non gli importava,si amavano dalla prima volta che si erano incontrati al binario 9 e ¾ beh sette anni prima. Elena con le lacrime agli occhi rise “Si!Si!” e si abbracciarono. Finalmente dopo anni che attendevano fecero congiungere le loro labbra. Fu bello,bello per entrambi. Un raggio di sole in tanto buio. Poi Elena strinse la mano fredda,ormai,di Lupin “Sentito pà?mi sposo!!” Elena era vuota dentro ma sperava che presto,quel vuoto,venisse riempito.
  
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