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Autore: Sery Black e SiJay    07/07/2006    14 recensioni
Lily Evans. Capelli rossi. Occhi verdi. Una ragazza all’apparenza calma e pacata. Ma si sà, l’apparenza inganna. Soprattutto se intorno a lei gira James Potter. L’unico in grado di trasformarla da ragazza tranquilla e pacata quale era in un piccolo demonio dai capelli rossi. Almeno così è sempre stato, fino a quell’anno. Il settimo.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, prima di tutto avvisiamo che è la nostra prima ff e che abbiamo fatto del nostro meglio.

Secondo, la storia prende in considerazione l’eventuale morte dei genitori di James, le sue reazioni ed emozioni. Siate clementi. Buona lettura!

 

 

Parte 1

 

 

Lily Evans. Capelli rossi. Occhi verdi.

 

Una ragazza all’apparenza calma e pacata.

Ma si sà, l’apparenza inganna. Soprattutto se intorno a lei gira James Potter.

L’unico in grado di trasformarla da ragazza tranquilla e pacata quale era in un piccolo demonio dai capelli rossi.

 

Almeno così è sempre stato, fino a quell’anno. Il settimo.

 

Lily girò la testa verso un gruppo di ragazzi seduti poco più in là, sul tavolo di Grifondoro.

Eccoli lì, i Malandrini. Concentrati sulla loro colazione, che non li distraeva, però, a tal punto di impedirgli di creare un po’ di sana confusione.

Dall’altra parte del tavolo un gruppo di ragazzine li guardava estasiate (e loro sembravano non rendersene conto).

 

Non capiva il motivo di tutta questa ammirazione.

“Per questo mi danno fastidio!” si disse.

 

Sì. Doveva essere per questo.

 

------------------------

 

- … E fu così che, nel 1854, la Congrega degli Stregoni di riunì per decretare l’inizio della decima guerra contro i giganti…-

 

La voce roca e monotona del professor Ruf riempiva l’aula di Storia della Magia, simile ad un fastidioso ronzio. Come sempre, i ragazzi prestavano scarsa attenzione (se non nulla) alle parole pronunciate dal vecchio fantasma e, come sempre, lui pareva non farci caso.

 

Lily nascose un piccolo sbadiglio dietro la mano sinistra, mentre la destra era impregnata a reggere la piuma d’acquila con la quale la ragazza doveva prendere appunti.

In realtà , il rotolo di pergamena davanti a lei era ancora vuoto, sebbene fosse già trascorsa più della metà della lezione. Quel giorno, a quanto pareva, non riusciva proprio a concentrarsi.

 

Guardò fuori dalla finestra, con un sospiro. Era una splendida giornata di primavera, e il sole splendeva facendo luccicare le acque del lago, limpide come uno specchio.

Il parco del castello era punteggiato da mille fiori, che apparivano in lontananza come macchioline multicolori in un mare di verde. Altri fiori crescevano sui rami degli alberi, sui quali si posavano gli uccellini cinguettanti. Avrebbe dato qualsiasi cosa per non dover passare la giornata fra i banchi, e uscire invece all’aria aperta, a godersi finalmente un po’ di libertà…

 

“Non puoi, fra due mesi ci sono i M.A.G.O.” disse una vocina nella sua testa. Lily sospirò nuovamente e distolse lo sguardo dalla finestra, imponendosi di stare attenta alla lezione.

 

Cinque minuti dopo venne distratta di nuovo, questa volta da delle risate soffocate proveniente dai banchi dietro di lei. Prima ancora di voltarsi, seppe già di chi si trattasse, e infattinon fu delusa: in fondo alla classe, i Due Inseparabili, alias Sirius Black e James Potter, sedevano vicini, ridendo sommessamente per  Dio solo sa cosa.

Lily c’era talmente abituata che oramai non si arrabbiava più, anche se in qualità di Caposcuola avrebbe dovuto riprenderli…

Dopo tutto, stavano attirando l’attenzione di gran parte della classe (anche quella di quie pochi ragazzi che erano soliti seguire le lezioni di Ruf): molti come lei si erano voltati a guardarli, Remus Lupin li guardava accigliato, ma senza dire nulla, Peter Minus, seduto poco distante da loro, si sporgeva dalla sedia cercando di capire il motivo di tanta ilarità:

Lily sentì perfino una ragazza di Tassorosso dire piano ad una sua amica

- Guarda Sirius! Non è bellissimo quando ride? E come gli luccicano gli occhi! –

In effetti, Sirius Black aveva le lacrime agli occhi per il gran ridere.

 

Ad un certo punto James Potter alzò gli occhi ed incrociò lo sguardo di Lily.

Le rivolse un gran sorriso, che la fece arrossire leggermente. Non era la solita smorfia baldanzosa da “ Io sono il migliore” perennemente impressa sul suo viso, ma un sorriso dolce, caldo, rassicurante.

Quel sorriso che lui rivolgeva solo a lei.

 

La ragazza si voltò di scatto, sperando che lui non si fosse accorto della sua reazione: ciò non avrebbe portato a nulla di buono, ma solo a nuovi tentatici di adescarla da parte di lui.

E Lily, ormai, ne aveva abbastanza.

 

Certo, doveva ammettere che James era molto migliorato negli ultimi tempi.

Naturalmente era ancora il ragazzo chiassoso e spiritoso di sempre, ma nel corso dell’ultimo anno sembrava essere maturato di colpo.

Tanto per cominciare, non girava più per i corridoi gettando incantesimi su chiunque gli capitasse a tiro solo per divertirsi, e non si pavoneggiava più come era solito fare gli anni passati.

Era ancora sprezzante delle regole (Come dice il proverbio, il lupo perde il pelo ma non il vizio), e nessuno a scuola era più popolare di lui, ma doveva ammettere che questa nuova versione di James Potter le piaceva. Lui non aveva ancora rinunciato a lei e anzi, talvolta era davvero seccante trovarselo introno dovunque andasse.

Ma pian piano si era resa conto che, in fondo, le sue attenzioni le facevano piacere, ed era bello che a qualcuno importasse così tanto di lei.

 

Si era accorta di questo un mese prima, il giorno del suo compleanno.

Si trovava in biblioteca a studiare, quando aveva alzato lo sguardo e si era trovata davanti James, con in mano un pacchetto rilegato in un carta da regalo blu notte.

- Buon compleanno, Evans! – le aveva detto sorridendo – Questo è per te –

Lei aveva alzato un sopracciglio, insospettita – è uno scherzo vero? –

Lui aveva fatto finta di offendersi – Andiamo, Evans abbi un po’ di fiducia; è solo un pensierino… -

E qui il suo sguardo si era fatto più intenso – ma l’ho fatto col cuore –

Incerta, Lily aveva preso il pacchetto e l’aveva scartato ( sì, qui ci sarebbe stato da stupirsi: da quando lei, Lily Evans, accettava e scartava pacchetti regalo sospetti da lui, James Potter?).

Dentro con sua grande sorpresa aveva trovato l’ultima cosa che mai si sarebbe aspettata di ricevere da lui: un libro. Ma non un libro qualunque, bensì quello che lei desiderava già da tanto tempo, e che, ne era convinta, nessuno nel mondo dei maghi, conoscesse: “Romeo and Juliet” di William Shakespeare.

 

Lily lo aveva fissato per un momento, basita, poi aveva alzato lo sguardo su un sorridente James Potter.

 

- Allora che ne dici? Ti piace? – le aveva chiesto lui.

 

- I-io… - aveva iniziato lui, balbettando – io… è… bellissimo, davvero… ma come… non so che dire… - Aveva sentito le guance imporporarsi e aveva abbassato nuovamente gli occhi.

 

- Bhe, di solito di dice “Grazie” in queste occasioni. Penso potrebbe andare bene, sempre che tu non abbia qualcosa di più originale da dire – aveva replicato il ragazzo, sedendosi accanto a lei.

 

- Sì, io… - Lily era tornata a guardarlo – Grazie –

 

- Figurati. Ah, ci ho aggiunto una piccola cosa: l’illustrazione in copertina era immobile e non mi piaceva, così ho fatto una magia perché si muovessero un po’. Ora è molto meglio – le aveva indicato il libro, dove i protagonisti della nota tragedia si baciavano appassionatamente.

Lei, se possibile, era arrossita ancora di più.

 

- Ma come hai fatto? – gli aveva chiesto dopo un po’ – Voglio dire, come facevi a sapere… -

 

- Che adori questo genere di libri? Bè semplice, piccola. Io osservo – James aveva assunto la sua tipica aria da gatto sornione. – Bè, TI osservo, a dire il vero. Ti ho vista leggere cose del genere centinai di volte: a lezione, in Sala Grande, in biblioteca… Mi sono accorto che molti erano di questo autore. Così sono andato in una qualsiasi libreria Babbana e ho visto questo… Speravo non ce l’avessi, non ti avevo mai visto leggerlo. Comunque, ho fatto centro, giusto? –

 

- Sì… lo desideravo da tanto tempo… - Ad un tratto Lily si era accigliata – Un momento, come hai fatto a raggiungere un libreria gabbana se eri a Hogwarts? –

 

James si era arruffato i capelli, con in faccia un sorriso compiaciuto

- Oh, tu questo non lo vuoi sapere. Lascia perdere per stavolta, ok? –

 

Lei aveva deciso di dargli retta. Era meglio non sapere. Aveva abbassato lo sguardo, tormentandosi le mani in grembo.

- è così strano. Insomma, io non avevo mai parlato con nessuno dei miei gusti in fatto di libri, qui a scuola. E tu lo sapevi. Sei incredibile, Potter. –

Aveva parlato senza pensare, se ne era resa conto subito. E subito si era pentita di quello che aveva detto.

 

- Questo perché io so ogni cosa di te , Lily –

 

Al suono della sua voce lei aveva alzato gli occhi di scatto, stupita come non mai di sentirsi chiamare per nome. Il viso di James era serio ora, e la fissava intensamente con i suoi profondi occhi nocciola.

 

- Dico sul serio. So che di tanto in tanto ti piace trasformare le tazze in topi, so che hai una paura folle delle api, so che il tuo cibo preferito è la marmellata di fragole mentre odi le melanzane. So che quando ridi ti si formano delle deliziose fossettine sulle guance, so anche che il colore che ami di più è il verde, conosco anche il livello di acutezza massimo che può raggiungere la tua voce quando sei arrabbiata con me… - qui avevano sorriso entrambi, imbarazzati. – So tutto di te, Lily Evans.

 

I suoi pensieri furono interrotti dall’entrata della professoressa McGranitt.

Aveva il volto scuro, triste e più serio che mai.

- Ho bisogno di parlare con il Signor Potter – disse frettolosa al professore.

Quest’ultimo annuì distratto, mentre James esclamava:

- Non sono stato io, di qualsiasi cosa si tratti! –

Il solito sorriso tornato al suo posto.

Quella battuta fu seguita dalle risate della classe, subito interrotte dallo sguardo serio della professoressa di trasfigurazione.

 

James Potter la guardò stranito.

- Che succede, professoressa? –

 

Lily Evans non sapeva che da quel momento James Potter sarebbe veramente cambiato.

 

 

 

                                                                                                          Continua…

 

 

 

 

Ok, il primo capitolo è lunghetto, i prossimi saranno un po’ più corti.

Speriamo che la storia vi interessi e che magari ci lasciate anche una recensione ;)

 

Bacioni, alla prossima!

  
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