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Autore: xchocolatmuffin    08/11/2011    2 recensioni
Mi fermo un attimo e mi scontro con il ragazzo, con la mia solita abilità nello stare in piedi, scivolo per terra e mi prendo una sederata pazzesca.
‘Ahio’ urlo.
Il ragazzo mi aiuta a rialzarmi, mi fissa con un sorriso, mi sto per sciogliere, i suoi occhi sono qualcosa di indescrivibile ed il suo viso è perfetto, sembra un angelo, anzi, di sicuro è un angelo.
‘Perdonami’ mi dice facendomi tornare sul pianeta terra.
‘Sì, come no’ dico rimettendo l’ipod in tasca.
‘Posso farmi perdonare in qualche modo?’
‘Non saprei’
‘Le va di prendere un caffè?’
Lo guardo sbalordita.
‘Fa così con tutte le ragazza con cui si scontra?’ gli chiedo fredda.
‘E lei risponde male a tutti i ragazzi che le stanno facendo una semi-corte?’
Gli occhi mi escono fuori dalle orbite.
Devo aver sentito male, è impossibile che abbia detto quel che ha detto, insomma ci siamo visti da nemmeno 2 minuti.
Lo guardo con un grande punto interrogativo in faccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jacob Black, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun libro/film
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ANGOLO AUTRICE:
Eccomi qui con una nuova Edward-Bella.
Inanzitutto vorrei spiegare due cosette.
Allora tutti sono umani, niente vampiri, nessun licantropo, niente di niente, solamente umani.
La storia si svolge a Madrid(amo questa città) ed i personaggi, sì, sono quelli del libro, ma in alcuni casi non avranno lo stesso carattere discritto in Twilight.
Detto questo?
BUONA LETTURA.
Mi fareste felice se lasciaste una recensione.
Als







Giro per le strade di Madrid, assaporo l’aria estiva, cammino lentamente, non mi preoccupo di nulla, voglio solo vivere a contatto con la natura.
Sono le sei del mattino, ora giusta per correre tranquillamente, la città è ancora a dormire, poche sono le persone che girano per le strade di questa fantastica città, sono così poche, che mi sembra di essere l’unica a vivere in questo mondo, mi sembra di essere la proprietaria di tutto.
Metto le cuffiette dell’Ipod alle orecchie.
Inizio a sentire ‘The only exception’ dei Paramore e penso a mio padre, all’ultima volta in cui l’ho visto nella mia vita, quando ero piccolina, quando era sul ciglio della strada, che piangeva ed una macchina l’ha investitito.
Probabilmente avrei potuto fare qualcosa, avrei potuto salvarlo, ma avevo solamente 7 anni, le probabilità che si salvasse erano veramente scarse.
Da quel giorno tutto è cambiato, con mia madre me ne sono andata da Barcellona e sono andata a vivere in questa città che tanto amo.
Ora ho 24 anni, sono una semplicissima ballerina che balla quando le viene chiesto e studia, studia tutto quello che amava suo padre.
Mi fermo un attimo, gli occhi mi pizzicano, so che fra poco arriveranno le lacrime, ma devo smetterla di piangere, sono passati 16 anni, devo andare avanti.
Sospiro.
Silenzio, ecco cosa mi accerchia, solamente il silenzio.
Mio padre amava la natura, si sono conosciuti attraverso il mare, i miei genitori.
Mia madre era in viaggio in crociera con delle sue amiche, mio padre con il suo gruppo di studio stavano cercando una nuova specie marina per la loro ‘collezione’, solo che al posto di trovare una pesce, ha trovato una ragazza sui 18, la donna della sua vita.
Lui aveva solamente 5 anni in più di lei, ma quando erano insieme, diventava un bambinone.
E’ perfetto l’amore, riesce a cambiare tutti, anche le persone più malefiche, che sembrano che non abbiano un cuore, possono provare qualcosa, possono amare.
Eravamo una famiglia felice, eravamo un trio perfetto, inseparabile, ma evidentemente per qualcuno su in cielo, non era così.
Un uomo vicino a me sta correndo, sento la sua presenza, sento il suo respiro pesante.
Mi fermo un attimo e mi scontro con il ragazzo, con la mia solita abilità nello stare in piedi, scivolo per terra e mi prendo una sederata pazzesca.
‘Ahio’ urlo.
Il ragazzo mi aiuta a rialzarmi, mi fissa con un sorriso, mi sto per sciogliere, i suoi occhi sono qualcosa di indescrivibile ed il suo viso è perfetto, sembra un angelo, anzi, di sicuro è un angelo.
‘Perdonami’ mi dice facendomi tornare sul pianeta terra.
‘Sì, come no’ dico rimettendo l’ipod in tasca.
‘Posso farmi perdonare in qualche modo?’
‘Non saprei’
‘Le va di prendere un caffè?’
Lo guardo sbalordita.
‘Fa così con tutte le ragazza con cui si scontra?’ gli chiedo fredda.
‘E lei risponde male a tutti i ragazzi che le stanno facendo una semi-corte?’
Gli occhi mi escono fuori dalle orbite.
Devo aver sentito male, è impossibile che abbia detto quel che ha detto, insomma ci siamo visti da nemmeno 2 minuti.
Lo guardo con un grande punto interrogativo in faccia.
‘Allora cosa mi risponde?’
‘Ehmm…Sì…C’è….’
‘Allora si decida’ mi dice con un altro fantastico sorriso.
Ma quanto sono stati gentili con questo ragazzo? Insomma è perfetto di fisico, di viso ed ha un sorriso perfetto, cosa potrebbe volere più dalla vita?
-Un Lucano-
‘Stupida coscienza’ sussurro
‘Cosa?’
‘Niente, comunque andiamo, ma alle sei del mattino i bar sono chiusi’
‘Mi segua’
Iniziamo a correre ed andiamo in Calle del Almirante al numero civico 30 ed una grande scritta mi fa capire che siamo al ‘El Cafè Gijòn’.
Entriamo, il bar è aperto, ma non c’è anima viva.
‘E’ sicuro?’
‘Ovviamente’ mi risponde ancora sorridendomi.
‘Edward?’
E’ una voce femminile, viene da un’altra stanza.
‘Susana, sì, sono io’ dice il ragazzo, allora si chiama Edward.
La donna scende velocemente le scale e si catapulta tra le braccia di ‘Edward’
‘Allora sei venuto a trovarmi piccolo’
‘Certo, non potevo non venire’
Lentamente la donna si stacca, avrà circa 40 anni, e mi fissa.
‘E chi è questa splendida ragazza?’
‘Un’amica’
‘Bene, allora un tavolo per due, per voi apro prima.’
‘Grazie Su’
‘Di niente Edward, è un piacere’
Lo guardo sbalordita e poi mi viene da ridere.
Sto con uno sconosciuto, non ho la minima ide di chi sia, ma mi fido di lui e mi sembra che d’ora in poi, non potrò più vivere senza di lui, ma perché?
  
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