Le lacrime rigavano il viso della ragazza, il mascara sciolto le sporcava la guancia   -mi fai schifo- disse in mezzo ai singhiozzi. -ma no piccola, non é successo niente quella sera-  - Ti prego Saul, smettila di insistere, ormai lo so, ammetilo!! Per una volta non fare il bambino- - Odio quando mi chiami Saul-  -Ancora una volta dimostri la tua insensibilità- la ragazza sputò le parole con odio, voleva ferirlo, ma voleva anche perdonarlo, abbracciarlo come se tutto andasse bene. Ma proprio niente andava bene. Questa volta lui l'aveva fatta troppo grossa, questa non sarebbe stata una litigata come le altre. Qualcosa tra loro si sarebbe spezzato per sempre, e lei lo sapeva.  -Si si, ovvio, sono sempre il solito bambino insensibile che non merita la tua fiducia-  -proprio tu mi vieni a parlare di fiducia? Dopo quello che hai fatto? Se vuoi saperlo è morta e sepolta la mia fiducia.-  - credi davvero a loro e non a me?-  - Slash sono in quattro e dicono tutti la stessa cosa...e poi nessuno di loro mi ha mai mentito-  La ragazza si abbandonò sul letto e afferrò un cuscino con le unghie, per sfogare la rabbia. Si era immaginata anche fin troppe volte questa scena, ma, da innamorata che si rifiutava di essere realista, pensava che forse non sarebbe mai arrivata. Era convinta che lui avrebbe mantenuto la sua promessa. I suoi occhi neri la scrutavano, erano velati da tristezza e amarezza.  - dici tanto di amarmi ma allora perché non mi credi?-  - vorrei poterti credere...ma c'è una parte di me che mi urla di non farlo-  -non ascoltarla-  -vorrei, ma proprio non posso farlo...ho paura, paura di stare di nuovo troppo male-  Le lacrime si fecero piu forti e intense, ora piangere era quasi doloroso. Sentiva una tremenda voragine nel petto, come se gia le mancasse quel ragazzo che per mesi l'aveva riempita e completata.  -quindi?- chiese lui con aria da bambino spaesato.  -quindi esci da quella porta e sparisci dalla mia vita-   I secondi che impiegò Slash per arrivare alla porta furono interminabili. Lei voleva con tutto il suo cuore che lui si girasse e combattesse per lei, che non mollasse cosi...Slash abbassò la maniglia. Dopo il rumore della porta sbattuta più niente.