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Autore: Yukiko_Suzuki    08/11/2011    3 recensioni
Ok... anche il titolo mi deprime ma non sapevo come intitolarlo! ^^"
"Sul Pianeta Terra, il confine tra la realtà e la magia può essere visto solo da quest’ultima".
Un conflitto si sta per abbattere sulla Terra e due regni stanno per entrare in guerra, forse due persone possono impedire che ciò accada, qualcuno come i due principi dei due regni... chissà se riusciranno a salvare le loro terre?
[Yusei x Aki]
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sul Pianeta Terra, il confine tra la realtà e la magia può essere visto solo da quest’ultima. Le creature magiche possono attraversare quel confine che li divide dal mondo reale e mischiarsi tra la gente nascondendo, ovviamente, i loro poteri, se ne hanno.
Il mondo magico è diviso in due regni, il Regno del Sole, dove non tramonta mai il sole, e il Regno della Luna, dove la notte predomina illuminata solo dalla luce della luna. Si può dire che nel regno solare vivano le creature del giorno mentre nel regno lunare le creature della notte.
I due regni sono caduti poche volte in guerra a causa dei re in carica, ma, per millenni e millenni, è sempre regnata la pace e la collaborazione, però nessuno si è mai sognato di unire i due, siccome sono due zone della terra totalmente differenti fra loro.
Tutti pensano che la pace durerà a lungo, ma la tranquillità eterna non esiste, tutto verrà sempre turbato da qualcosa, e, in questo caso, i regni saranno turbati da un corpo della popolazione di entrambi le zone, sia persone del regno lunare che del regno solare, Le Ombre Solari. Questo è il loro nome.

I rombi dei fulmini rimbombavano di qua e di là come se cercassero di intimorire la gente chiusa in casa per il forte temporale. Una figura incappucciata, completamente fradicia, correva nella pioggia; chiunque avrebbe pensato che si stava affrettando a correre a casa, ma l’uomo nascosto era, appena, uscito di casa e si stava dirigendo altrove.
Corse e corse  finché non arrivò sotto un albero, mosse un ramo e sotto l’albero, il terreno si mosse un po’ e si rivelarono delle scale dove lui ci entrò subito. Appena dentro, camminò verso un lungo corridoio illuminato da piccole torce con fiaccole che sembrava destinate a spegnersi presto; l’uomo si tolse il cappuccio, il tessuto non era poi così impermeabile e col temporale che c’era, sembrava che fosse uscito da una lavatrice senza fare la centrifuga, vestiti in disordine e grondanti di acqua e mentre camminava si lasciava dietro piccoli laghi d’acqua piovana.  Aveva i capelli castani e lunghi fino alle spalle, resi lisci dall’acqua, l’uomo si spostò dal viso delle ciocche gocciolanti  rivelando si suoi occhi marrone scuro; il suo viso poteva essere paragonato a un vaso di terra cotta andato in frantumi, aveva molte cicatrici che gli coprivano il volto, davano l’impressione che avesse combattuto molto in giovane età.  
Stava camminando da un paio di minuti, il corridoio scavato nel terreno aveva un colore scuro, cupo, era il blu indefinibile della notte. Dopo un bel tratto di percorso il colore cominciò a chiarirsi, diventando sempre più chiaro finché non arrivò al colore arancione, ma l’uomo non sembrò essere colpito da questo cambiamento di colore, anzi, era impassibile, come se avesse percorso tante volte quella lunga galleria scavata nella terra.
Finalmente, una parete della galleria si interruppe facendo vedere un’altra galleria che aveva le pareti colorate sia di quel blu notte che di quel arancione acceso. L’uomo prese quella via che era meno lunga rispetto alla precedente, andando avanti le pareti diventarono colonne bianche grigiastre e in fondo una porta di legno vecchio, la cui superficie liscia veniva interrotte improvvisamente da segni lunghi. All’apparenza sembrava un’innocente porticina di legno facile da aprire, ma l’uomo ci impiegò forza nell’aprirla, infatti man mano che tirava, si scoprì che dietro era rivestita di acciaio e la vista che si presentò davanti a lui fu immensa. Si trovava dentro un tempio sepolto sotto terra, tutto era dipinto di un bianco sporco e in varie zone di quell’ampio spazio uomini di mezza età come lui e anche ragazzi, che avevano nello sguardo solo vendetta, combattevano fra di loro con spade di un metallo luccicante. Sul fondo però c’era una uomo dai capelli rossi e un ciuffo che gli andava di lato e nei suoi occhi verdi brillava un desiderio di potere assoluto, l’uomo castano gli andò incontro inchinandosi.
-“Mio signore, ha davvero intenzione di unire i due regni e di portare la democrazie in entrambi?”- disse l’uomo tenendo lo sguardo basso.
-“Si mio fedele Tydus, è così, uniremo i due regni domineremo anche sul mondo reale!”- rispose il suo superiore con una voce che conteneva ambizione.
-“E delle due famiglie reali? Cosa ne farà?”-
-“Li eliminerò”-
L’uomo alzò gli occhi verso il suo signore chiedendo come avrebbe fatto.
-“Il Principe del Regno Lunare è un tipo sveglio, ma la Principessa del Regno Solare la farò lavorare per me senza che ne accorga”- disse prima di scoppiare in una risata sadica.
Questo giorno segnò l’inizio di un nuovo conflitto che si sarebbe scatenato sul pianeta.

*Spazio Autrice*
u.u Salve gente come va? Ritorno da un luuuungo periodo di assenza! Per questo pubblico una nuova fic! (T^T avete il sacchetto per il vomito tra le mani vero?)
Coomunque:
-segnalatemi qualche errore nel testo
-accetto critiche
T-T me lo lasciate un piccolo commentino?

   
 
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