Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: ohstyless    08/11/2011    12 recensioni
«Che ha quella ragazza?» chiesi, raggiungendo mia madre, ancora ferma, con lo sguardo fisso sulle scale.
«Ha dato fuoco alla sua famiglia, ad appena nove anni. Non mi chiedere come ha fatto, perchè non lo so. Non ha problemi psicologici, ma sta male, malissimo» rispose, tutto d'un fiato, prendendo un fazzoletto ed asciugandosi gli occhi.
«Cazzo..» sbottai, prima di precipitarmi su per le scale.
Aprì di colpo la porta della stanza degli ospiti e la trovai in terra.
A piangere.
Con una lametta in mano.
E sui suoi polsi, solo sangue.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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you disgust me,
killer.
































Da quella sera, non sentì più Bieber, anche se convivevamo nella stessa casa.
Non ci parlammo affatto.
Era troppo impegnato con Selena 'la finta perbenista'.
Non me ne preoccupavo comunque.
Lui era off-limit per me, come tutti gli altri ragazzi.
Per quanto fosse stato carino e tutto ciò che volete, non sarebbe mai stato mio, e altre cazzate varie.
Eravamo così maledettamente diversi, in tutto.
«Justin, ti prego, fammi giocare!» si sentì urlare, e la risata isterica della Gomez invase tutta la casa.
Sbuffai, nuovamente.
Adocchiai un vecchio 'libro' nella libreria e mi alzai per prenderlo.
'Memorie di Jaitlin' e vidi una foto con Justin e una ragazza messa in prima pagina.
Sfogliai il libro, leggendo cose qua e là.
Erano la maggior parte diari scritti da questa Caitlin, almeno, così diceva di chiamarsi.
Era molto dolce, scriveva sempre poesie su Justin, sul loro amore, su tutto.
Sorrisi, senza pensarci, per la prima volta in due mesi.
Pensando all'amore di questa ragazza per Justin.
Capendo che lei provava qualcosa di bellissimo per lui.
Qualcosa che non avevo mai provato, e mai sarebbe successo.
Mentre all'ultima pagina c'erano solo due parole molto esplicite, che rafforzavano molto la rabbia di questa ragazza.
'Vaffanculo, stronzo!'
Scrollai le spalle, rimettendo a posto l'interessante libro.
E la tristezza, mi riavvolse.
Poi uscì dalla stanza, accecandomi con la troppa luce che illuminava il corridoio.
«Everybody hurts, everybody screams...» canticchiai scendendo spensierata le scale.
Anche se la mia mente era affolata, di pensieri.
Pattie mi aveva fatto un lungo discorso, sulla vita, su come divertirsi.
Mi aveva parlato del fumo, del bere, del sesso, dei ragazzi, di tutto.
Mi aveva persino autorizzato ad usare Bieber per fare sesso, per divertirmi, per pensare ad altro.
Cosa che riufiutai nettamente.
«Brutta testa di minchia, le tue stramaledette fans mi danno della troia!» urlò di nuovo Selena.
Mi avvicinai al salotto e la vidi saltare sul divano, quasi strappandosi i capelli, con un cellulare rosa coi brillantini in mano.
Mentre Bieber, dal canto suo, se ne stava beato sul divano con un joystick in mano, intento a drogarsi di videogiochi.
«Guarda chi c'è, la nostra Allyson!» battè le mani fingendo un sorriso, mentre entravo nella sala e mi sedevo su una poltrona.
«Vuoi giocare all' xbox?» continuò, sorridendo da bastarda «Sei la protagonista e devi solo dare fuoco a tutti gli abitanti di quella città. Sterminerai tutti. Intere famiglie» concluse e si sedette in braccio a Justin.
Una pugnalata mi trafisse il cuore.
Ricacciai indietro le lacrime, al ricordo di tutto, e cercai di sorridere.
Mentre tutto ciò che uscì fuori, fu una stupida smorfia.
«Devi solo dare fuoco alle famiglie» ripetè, con quella voce odiosa.
Nuovo colpo al cuore, stesso dolore.
Una lacrima mi solcò il viso, una sporca lacrima, si.
«Non voglio g-giocare» sussurrai, portando le gambe al petto, come una bambina indifesa.
«Scusa? No, ora giochi. Dobbiamo vincere, e con te, brucieremo tutti!» 
Rise, ancora.
Guardai Bieber, che a suo tempo mi fissava.
Diamine, qualcuno faccia qualcosa.
Che sbuchi un gatto, che crolli il soffito, che ci sia un terremoto.
Non ce la facevo davvero più.
Sembrava che tutto ruotasse, non sentivo più nulla, non vedevo più nulla.
Poi un grido acuto mi fece magicamente tornare nel mondo degli umani.
«Sei così fottutamente problematica, stronza! Hai ucciso la tua famiglia, ci pensi? Sei una testa di cazzo, diamine! Come fai a vivere con questo peso? Cosa pensano ora gli altri di te? Mi fai schifo, assassina» finì Selena, e se ne andò, facendo la sua uscita di scena.
Justin la seguì fino alla porta, poi si fermò e mi venne incontro.
«Ti prego, allontanati» mormorai, alzandomi da quella poltrona e scoppiando a piangere.
La gola mi bruciava.
Il cuore era distrutto.
«M-mi dispiace tanto..» 
Dispiace anche a me, Justin.
'Hai ucciso la tua famiglia, ci pensi?' 
Le parole di Selena mi rigiravano nella mente irrefrenabili, mentre il mondo mi crollava addosso.
Mi fiondai tra le braccia di Bieber e mi strinse forte a sè.
Non so quale coraggio lo feci, ma avevo bisogno di affetto, per una volta.
Era tutto silenzio.
Solo i miei singhiozzi rompevano quell'atmosfera tesa e per quanto strano fosse, dolce allo stesso tempo.
































ECCOMI, SONO VIVA CAZZO.


SCUSATE SCUSATE SCUSATE, DIO.
MANCANZA TOTALE DI IDEE.
ERO PROPRIO VUOTA.
MA ORA SONO QUI.
AVREI DOVUTO FARE IL CAPITOLO PIU' LUNGO, MA SICCOME HO LA FEBBRE, STO POCO AL PC E PER POCO NON SVENGO.

SPERO VI PIACCIA, ANCHE SE E' UNA MERDA.

MI RACCOMANDO, RECENSITE, VOGLIO SAPERE COSA NE PENSATE E NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE PASSARE AI RICATTI.


DETTO CIO', CIAO BELLE. (?)





PS: HO CAMBIATO NOME ALLA STORIA, BOEFBOIEFNBIOFBNEWPIFNBWEPIFNB.






















  
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