08/11/2011
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« Dopo che te ne sei andato ha pianto per una settimana. Forse anche di più, ma non voleva farsi vedere. »
Le lacrime scendono, senza che io possa farci nulla.
Se n’è andato.
Passano i giorni e spero sempre che lui ritorni, che ritorni da me, da noi.
Stringo forte il cuscino, che assorbe le mie lacrime,
che assorbe il mio dolore.
In realtà non so nemmeno più se voglio che torni.
No, non lo so più.
Mi ha fatto male, troppo.
Le sue parole. Il suo sguardo accusatore.
Il cielo si sta oscurando, lo vedo.
Vedo le ombre degli alberi allungarsi sulla tenda.
Fuori tutto tace, illuminato dalla luna.
Mi rigiro nel letto, sperando che Harry non abbia visto,
che non mi abbia visto piangere.
Non voglio si preoccupi per me, non voglio.
Sento gli occhi bruciare, le lacrime che non sembrano finire.
Li chiudo, cercando di dimenticare tutto.
Vorrei addormentarmi e risvegliarmi altrove.
Vorrei.
E poi sento le molle del letto cigolare appena.
Non apro gli occhi, so che è lui.
Il mio migliore amico.
L’unica persona che desidero accanto a me.
L’unica.
Spero non si sia accorto delle mie lacrime,
ma è da sciocchi pensarlo.
E’ qui, affianco a me, e di certo vede la mie guance arrossate e bagnate.
Non parla, non dice nulla.
Sta lì, immobile, dall’altra parte del letto.
Decido di aprire gli occhi, di guardarlo.
Capisce.
Legge nel mio animo, lo so.
L’ha sempre fatto.
Si avvicina, sempre guardandomi con uno sguardo intenso e dolce.
C’è una tenerezza infinita nei suoi occhi.
Tutto questo che sta accadendo è più grande di lui,
di tutti noi messi assieme,
ma lui non ha paura, combatte.
E io voglio essere al suo fianco.
Gli sorrido appena, forse il mio primo vero sorriso da giorni.
Ma lui lo merita, merita di vedermi sorridere.
Mi abbraccia, delicatamente.
Mi tira a sé.
Mi sento avvolta dal suo abbraccio.
Un abbraccio che mi scalda il corpo, il cuore.
Lo sento accanto e sembra quasi che tutti i pensieri scompaiano.
Io e lui, solo io e lui.
Mi accarezza il viso, con le dita asciuga le mie lacrime.
Non pensavo che il suo tocco potesse farmi provare
delle emozioni simili.
Non pensavo che mi sarebbe quasi scoppiato il cuore nel petto.
No, non pensavo.
E non voglio nemmeno pensare.
Sembra quasi che il mondo si sia fermato.
Il tempo sembra essersi congelato assieme alle foglie, agli alberi fuori dalla tenda.
Siamo solo io e lui.
Io ed Harry.
Stretti dolcemente l’uno all’altra.
Sento il suo cuore, lo sento battere.
Il suo respiro, caldo.
E’ tutto così magico, quasi come se fossimo in un sogno.
Mi accarezza ancora il viso, le guance, i capelli.
Mi guarda intensamente e mi perdo nel verde dei suoi occhi.
Vorrei.
Vorrei di più.
Forse ho sempre voluto di più.
Da te.
E forse lo vuoi anche tu.
Forse.
Il tuo viso si avvicina, un po’ alla volta.
E capisco.
Capisco che davvero mi sai leggere dentro.
Chiudo gli occhi, le tue dita sfiorano appena le mie labbra, dolcemente.
Un brivido leggero mi percorre la schiena.
E poi si spostano sul mio mento, che accarezzi.
E arriva.
Arriva quel bacio.
Quel bacio che penso di aver atteso per anni, da sempre.
Le tue labbra sulle mie.
Le nostre anime che si incontrano, si fondono in un’unica entità.
Un bacio dolce, delicato.
Una perfetta armonia di anime.
Io e te.
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« Dopo che te ne sei andato ha pianto per una settimana. Forse anche di più, ma non voleva farsi vedere. »
La sento.
Sta facendo di tutto per non farsi sentire da me.
Avverto il rumore delle lacrime che scivolano lungo il suo viso, le lacrime che le rigano le guance.
Siamo io e lei, siamo da soli in questa tenda in mezzo agli alberi.
Non c’è nessun altro.
Solo noi.
In me cresce sempre più il bisogno di confortarla.
Un bisogno crescente, un bisogno acuto, un bisogno tremendo.
Lei c’è sempre stata, ha sempre creduto in me.
Lei è qui con me ora,
ora che sono rimasto da solo,
ora che non c’è più nessuno con me,
ora che tutti mi hanno abbandonato,
ora che anche il mio miglior amico mi ha voltato le spalle.
Lei è rimasta con me.
Quanta sofferenza, quanto dolore.
Sento il vuoto, un vuoto lacerante all’altezza dello stomaco e lei piange ancora, lì, da sola nel suo letto.
Non posso più trattenermi.
Mi sta torturando non esserle accanto.
Voglio confortarla, voglio sussurrarle all’orecchio che le sarò sempre accanto.
Farle sapere che non la lascerò mai.
Mi stendo accanto a lei.
Non riesco a trovare le parole giuste, quelle parole che il mio cuore vorrebbe dirle.
Quando comincio ad accarezzarle i capelli, lei si volta verso di me.
Vedo finalmente i suoi occhi, i suoi splendidi occhi gonfi di pianto.
Li fisso per quel che mi sembra un tempo interminabile.
Mi perdo dentro quegli occhi, lo specchio della sua anima.
La stringo a me. Voglio sentire il suo corpo contro il mio. Farle sentire che ci sono.
E quasi senza accorgermene,
senza alcun preavviso,
la mia mano comincia a scorrere delicatamente lungo il suo volto.
Lei chiude gli occhi.
Le asciugo le lacrime.
La mano scivola sulle sue guance... sulle sue labbra.
Lei sorride.
E poi non mi rendo neanche conto.
In un istante le mie labbra incontrano le sue.
È un bacio dolce, un bacio che ho sempre voluto darle.
Sento le sue labbra umide.
Sento il suo respiro dentro di me.
Non c’è più nulla intorno a noi.
Tutto si è fermato.
Non voglio lasciarla mai.
Voglio rimanere qui per sempre.