Cara nonna, come si sta lassù??
Ti scrivo questa lettera per dirti quanto mi manchi, non immagini nemmeno quanto.
Mi hai insegnato tantissime cose, specialmente come andare avanti, qualsiasi cosa succeda, e riuscire a guardare oltre.
Come vorrei riuscire ad appliccarlo ora questo insegnamento, ma non ci riesco.sono passati a malapena tre giorni da quando sei morta.
Mi ricordo che da piccola quando non riuscivo a dormire, venivo da te e mi raccontavi una storia, anche se era sempre la stessa, perché non ne conoscevi altre.
Alcune volte mi addormentavo o facevo finta di dormire e sentivo che mi accarezzavi i capelli.
Hai accolto me e la mamma ,in casa tua , quando non avevo neanche un anno e i miei genitori si erano appena separati.
Dopo un mese dal mio primo compleanno, hai perso un figlio, a cui volevi un bene dell'anima.
Mi raccontavi spesso di lui.domenica pioveva a dirotto.la mamma piage ancora adesso, é stata lei a trovarti, quando ha visto che non respiravi mi ha chiamata subito, sono andata a vedere e gli ho detto che era meglio chiamare mia zia e mio zio.
Dopo non penso che ti interessi quello che é successo.
Alla veglia funebre sono venute quasi tutte le persone che conoscevi, apparte i parenti di Torino che non sono potuti venire, ma ci hanno chiamato facendoci le condoglianze.
Tuo fratello, non é nemmeno stato fino alla fine, non é nemmeno venuto in cimitero, so che la cosa non ti meraviglia, specialmente dopo che ti aveva detto che sarebbe venuto a trovarti solo quando starai per morire, l'ha fatto é vero, ma solo una volta.
Sarebbe potuto venire di più invece di sprecare dieci anni arrabbiato con te.
Tua sorella al contrario chiamava ogni giorno per sapere come stavi, e ti veniva a trovare spesso.
Al funerale ha pianto tantissimo, ma é normale se si cresce insieme, come hai cresciuto me e mia cugina, é stato un duro colpo per tutte e due, ti avevamo sempre vicino e poi ti sei ammalata.
Mi dispiace non averti mai detto quanto ti voglio bene.
Mi dispiace non esserti rimasta vicina negli ultimi giorni della tua malattia.
Solo ora che sei morta mi rendo conto che molte delle cose che mi dicevi erano vere, tu avevi ragione, l'hai sempre avuta, e mi dicevi che un giorno quando non ci saresti stata più, me ne sarei resa conto, avevi pienamente ragione, infatti é successo proprio così.
Mi dispiace di non averti ascoltata, avevi compiuto gli anni a malapena otto giorni fa.
Ti vorrei ancora qui con me, sentirti gridare di rimettere bene la mia stanza, ma io sto bene in mezzo alla mia confusione.
Sono egoista lo so! Ma non riesco a lasciarti andare, forse con il tempo, ma non so dirti se funzionerà.

Ricodati che resterai sempre nei nostri cuori e per me resterai sempre sacra.
Ti voglio bene nonna, ricordatelo.Riposa in pace, che te lo meriti.