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Autore: andreabmth    09/11/2011    2 recensioni
Datemi la libertą, o datemi burro d'arachidi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN'ALTRA FOTTUTISSIMA POESIA SULLA LUNA

Splendi, velata, indifferente, accondiscente... Di nuovo, che palle.




La Mia Cittą

Foglie che mi bombardano come Stuka nel viale alberato e il forte odore di verde morte autunnale mi si irradiano innanzi come il tiepido sole che ricopre le mie spalle.
Croci, troppe croci in 'sta cittą, forse, ma un solo Miramare, affiancato da verdi e pallide scogliere, fino a Monfalcone.
Oh, ho appena scoperto di aver riflessi rossi fra i capelli e di essere circondato da gatti. Uno di loro mi guarda e beve dalla fontana, si stiracchia e mi fa come segno di scendere. Che si fotta! Anzi, salgo ancora pił in alto a San Giusto.
In cima mi corico presso il prato verde escluso al sole:
profumo d'erba umida, grida di gabbiani e turisti chiassosi, ma non quanto gli operai che ristrutturano il castello.
Passero che molleggi e cinguetti fra i paracarri, portami via da questa mandria di vecchietti austriaci di merda! Si godono i monumenti decicati a chi li sconfisse pił di novant'anni fa e non sanno far altro che mangiar dolci.
La mia ombra si fa strada fra ciuffi d'erba, cespugli e una margherita, sola lą in mezzo, e sembra un feto appoggiato a una fottutissima e cazzutissima bombarda.
Chissene, guardo al molo quarto. Edifici che sembrano giocattoli appesi alle fronde dei pini che mamma prospettiva ha appioppato lą davanti, č buono il piscio di cui vi ho inondato in qualcuna delle mie serate alcoliche col buon Luca?
Da qui vedo anche te, Gretta, che tanto mi hai fatto penare con le tue salite, solo per mangiare qualcosa a casa di Marisa bella.
Tu, San Luigi, dove Drago le prese, quanto hai fumato?
Universitą, dove chitarre alla mano ci conquistammo il rispetto d'una cittą, mi vedrai mai?
Aveva ragione, quel Saba, con la metafora del ragazzo.
Trieste,
sei proprio un pugno nell'occhio in un mare che fa cagare.

  
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