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Autore: vale ronron    09/11/2011    4 recensioni
In questa storia cercherò di raccontare a modo mio il continuo di Fast and Furious 5 spero che vi piaccia, proverò a incominciare la storia esattamente da dove è finito il film... leggete e saprete...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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   Oh si questa e la volta buona me lo sento Finalmente,  eh si finalmente e l’ aggettivo appropriato , avremmo  scoperto chi fosse tra noi due il migliore, il più veloce e stavolta senza scommesse o favoreggiamenti  e senza gli altri della squadra solo io e lui nello scontro finale…questa volta sono sicuro,sono sicuro di farcela ,sono sicuro ansi sicurissimo di tagliare il traguardo prima di lui sarò  tutto uno con la macchina io, la macchina e il traguardo non penserò a nient’ altro tranne a questo, seguirò attento con l’ udito i giri del motore e sentirò l’ adrenalina salirmi nelle vene con l’ aumentare della velocità e della potenza della macchina. Ecco ci siamo abbiamo trovato una strada periferica poco trafficata ma non priva di semafori distanti fra loro precisamente di un  quarto di miglio, proprio quello che cercavamo. Bene, la pista ce, le macchine ci sono i piloti anche e il semaforo è appena diventato giallo, è ora di mettersi in posizione. Stavolta me lo sento vincerò io, ormai manca poco, il semaforo dal giallo è diventato rosso, mi volto sicuro di me stesso verso Dom gli lancio uno sguardo di sfida e lui fa lo stesso sfoggiando sempre quel suo sorrisetto, ma stavolta non mi faccio intimorire- sei proprio sicuro O’Conner !? se vuoi siamo ancora in tempo per fermarci - mi sentì dire da Dom –Un vero pilota non si arrende mai davanti agli ostacoli pensa sempre e solo a uscirne vincitore -  gli risposi –mi sembra che questo me lo abbia insegnato tu no?- gli feci notare. Ma ormai non c’ era più tempo per parlare era tempo di correre, cosi volsi lo sguardo verso il traguardo e so che Dom fece lo stesso, stavolta mi sentivo davvero motivato a vincere era proprio la volta buona, ormai mancavano pochi minuti allo scattare del verde del semaforo, se non pochi secondi, ma al improvviso mi squillò il cellulare non sapevo se rispondere o no,  a momenti sarebbe scattato il semaforo ma qualcosa mi diceva di dover rispondere e in modo molto scocciato ma non poco veloce risposi al cellulare-pronto- BRIANNNNNNNNNNNNNN – l’ urlo quasi mi fece  saltar via  il telefono dalle mani, agitato risposi a Mia e senza pensarci  contemporaneamente spensi  il motore del’ auto –Mia che succede ?!?!? – Brian vieni subito quiiiiiii ho le doglieeeee – Mia continuava a gridagli  istericamente al orecchio, non facendolo parlare e ad un certo punto senti un rumore strano dal altra parte della cornetta, infatti Elena aveva strappato il telefono ha un insolita,  isterica  e molto nervosa Mia,- Brian sono Elena vai a casa prendi la borsa con l occorrente, che credo di aver capito come mi ha detto urlando Mia, si dovrebbe trovare nel’ armadio della vostra camera da letto e raggiungici subito!!!!- gli riferì un abbastanza alterata  Elena -anzi ancora meglio manda Dom a prenderla e tu raggiungici subito in ospedale, ti prego non ce la faccio più – disse supplichevole Elena  dopo l’ ennesimo lamento isterico di Mia –penso che solo tu puoi  farla tranquillizzare, ti prego cerca di essere veloce-  aggiunse riattaccando subito il telefono ad un sconcertato e confuso Brian. Non ci capiva più niente e soprattutto non aveva avuto la possibilità di dire niente, era rimasto come un pesce lesso con il cellulare ancora appoggiato nel orecchio, ad un certo punto si senti bussare al finestrino, si girò verso di esso e si accorse che ha farlo era stato un Dominic Toretto, impossibile ma vero più sconcertato e sconvolto  di lui. –Che diavolo ti è saltato in testa O’ Conner !?!? –  gli intimò Dom nel momento esatto in cui Brian analizzò la situazione e soprattutto nel momento esatto in cui si rese conto del fatto che non aveva tempo da perdere, e che doveva fare una delle gare più importanti della sua vita, cioè decollare prima possibile davanti la porta del ospedale dove si trovava la sua Mia.  Così accortosi non senza sorpresa di possedere ancora l’ uso della parola, spiegò velocemente a Dom l’ accaduto e si diresse in tutta fretta al’ ospedale, mentre Dom in fretta e furia si avviò  a casa a  prendere la borsa.                                                                                                                         
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
  
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