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Autore: Elettra28    09/11/2011    11 recensioni
e se Naya Rivera ed Heather Morris non avessero passato il provino per entrare nel cast di Glee? Mi sono immaginata una nuova vita dove il destino le ha fatte incontrare ugualmente. (Naya Rivera, Heather Morris)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heather Morris
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“amoreeeee dove sei? Stà per iniziare!!!” Naya era accoccolata sul divano col Guacamole in una mano ed i Nachos nell’altra
“Arrivoooooo” urlò l’altra mentre arrivava di corsa
“oh mio Dio sono emozionata come se dovessi fare il mio primo provino!” Naya guardò HeMo sgranando gli occhi era eccitatissima
“mmmmm inizieranno subito con una scena di sesso sfrenato? No perché, in quel caso, io mi segnerò sul calendario questa data e prenderò in giro Dianna a vita!” la bionda passava il dito dentro la ciotola della salsa che l’altra teneva in mano
“stiamo parlando di Glee!” le diede uno schiaffetto sul palmo della mano, per farle capire che non si doveva mangiare così.
“già…. Hai ragione, se mai vedremmo un bacio è anche troppo….. non mi sono fatta spoilerare niente…. Tu?” chiese la biond,a dopo essersi convinta a prendere una nachos, per intingerla nella salsa.
“niente….. nemmeno mezza virgola e nemmeno la canzone che mi voleva mandare l’altro giorno!” le sorrise, mentre la bionda si avvicinò soddisfatta, per stamparle un veloce bacio sulle labbra
Iniziò la puntata ed HeMo pose la sua testa trà il petto della sua ragazza, facendosi avvolgere
“certo che è buffo…. Dianna si slinguazza mezzo cast maschile tranquillamente, ora pure con labbra da canotto, mentre il nostro povero Darren deve stare buono buono e fare la parte di un gay” disse la ballerina sogghignando, mentre vedeva che nella scena Quinn stava baciando Sam.
“bè dai, labbra da canotto non è male” ammiccò Naya
“sono alquanto sicura che preferisci l’uomo con la puzzola in testa però….” La bionda sollevò il viso per guardarla con sfida
“come hai fatto a saperlo? Accidenti!”
“mmmm chissà….” Rispose, mentre sullo schermo, Mark ,che interpretava Puck nel telefilm, stava suonando un duetto con Artie, nel cortile della scuola
“eccolo! È anche bravo a suonare la chitarra….. poteva dirmelo prima che mi spogliasse, mi sarei fatta fare una serenata!” ironizzò, sapendo che quell’episodio ancora faceva arrabbiare la sua ragazza
“avrebbe dovuto connettere il cervello, ed in quel momento, aveva già una cosa abbastanza attiva, non puoi chiedere così tanto ad un uomo!”
Naya rise di gusto ed, ancora ridendo, le prese il viso trà le mani e la baciò appassionatamente
“mmmmm adoro quando le tue labbra sanno di guacamole” le sussurrò ancora sfiorando le sue labbra


“Oh mio Dio!!!!!” Naya si girò improvvisamente verso lo schermo, quasi paralizzata
“cosa cazzo gli hanno fatto ai capelli???” esclamò la bionda
“no…. Dove sono i ricci di Darren?” Naya aveva lasciato il viso della ragazza, per mettersi le mani davanti alle labbra sconvolta
“ma come l’hanno vestito? Cos’è una specie di Harry Potter? “ HeMo continuava a parlare, mentre Naya ormai, non aveva parole dallo shock, il suo migliore amico era quasi irriconoscibile, con tutta quella gelatina nei capelli, i ricci che adorava erano spariti, coperti da un folto strato di gelatina.
“eccoli, si incontrano!” HeMo le prese la mano eccitata, mentre l’altra era ipnotizzata dalla tv.
“Wau! Siamo già alla fase – corsa nei corridoi presi per mano-?”
“Amore stai un po’ zitta!!!” Naya la rimproverò

Guardarono tutta la scena fino alla canzone che i Warblers fecero, capitanati da Darren, davanti a Kurt.
“Oh mio Dio! Teenage  Dream!!! È stupenda!!!” sfuggì alla bionda, il quale venne subito fulminata con lo sguardo, per l’ennesima volta dall’altra.
Seguirono in silenzio tutta la canzone, HeMo si trattenne tantissimo dal commentare il fatto che, Darren, ballasse anche durante l’esibizione, oppure le sue facce buffe mentre cantava, ed avrebbe voluto fare un lungo elenco sull’abbigliamento e sull’atmosfera surreale di quella scuola, che era una brutta copia della scuola di Hogwards, del libro di Harry Potter. Ma si sentiva veramente fiera dell’amico. Si girò verso Naya e la vide piangere davanti alla tv.
“amore… stai piangendo?” le prese la mano, mentre Naya annuì, in un misto trà riso e pianto. La bionda s’intenerì e la prese trà le sue braccia
“è bravissimo! Sono così orgogliosa HeMo!” disse, asciugandosi il viso, la bionda annuì e si commosse anche lei.

Finì la puntata e subito squillò il telefono di Naya, HeMo con uno scatto felino, riconoscendo la suoneria, lo prese per prima

“la mia checcaaaaaaaaaaaa” urlò appena premuto per rispondere, mentre Naya rideva
“ahahahah veramente la checca, trà noi due, saresti tu!” rispose Darren sorridendo
“si, ma io non lo vado a sbandierare in tv!” disse, per poi continuare “ tesoro sei bravissimo! E poi iniziare con una canzone di Katy Perry non è male!.... ma ho una domanda…”
“come cazzo mi hanno vestito?” l’anticipò il moro
“esatto! Sei la bella copia di Harry Potter senza gli occhiali!”
“ahahahah è la divisa della Dalton, la mia scuola”

HeMo ci chiacchierò un po’, fino a che ,Naya ,impaziente di sentire il suo migliore amico, non le strappò quasi il telefono dalle mani

“dove sono finiti i tuoi ricci?” disse subito, con fare preoccupato
“mi hanno messo chili di gelatina Naya!”
“voglio i tuoi ricci!” rispose, senza lasciar finire il suo amico
 “ahahah li avrai, tornerò normale dopo le riprese” disse divertito
“hai una parte importante ed è una bella responsabilità” le disse lei, facendosi seria, mentre HeMo si era allontanata, per lasciare un po’ di intimità ai due amici
“lo so…. Il personaggio di Blaine aiuterà Kurt tantissimo, ho pensato a te, mi ha aiutato molto starti vicino, quando hai scoperto di amare una persona del tuo stesso sesso” Naya riconobbe la voce seria ed emozionata dell’amico.
“mi manchi tantissimo Darren”
“lo so…. Anche tu…. Siamo super impegnati tutte e due, io con Glee e tu con il musical…. A proposito, sei pronta per domani? Conferenza stampa, inizierai ad avere a che fare con le iene che portano il nome di giornalisti”
“già…. Meno male che c’è John, dobbiamo anche fare dei pezzi in anteprima per la critica, più che le domande mi spaventa l’esibizione” aveva la voce tremolante al solo pensiero
“quell’esibizione vi servirà per smorzare un po’ di tensione per la prima, trà una settimana” sorrise il ragazzo
“Oddio non ricordarmelo, se per Anna dei Miracoli stavo morendo, credo che qui mi verrà un infarto, prima di entrare in scena”
“a propostito…. Cristina? Non vi siete ancora sentite da quella volta?” Darren sapeva di toccare un tasto dolente
“no….. no… non sò nemmeno se voglio” balbettò
“Naya…..sono passati tre mesi ormai, non pensi sia il caso? Eravate molto amiche e so che ti manca”
“si…. Ma non saprei più come comportarmi con lei, ho perso tutta la spontaneità, sapendo quello che prova veramente per me” rispose abbastanza confusa
“basta che tu sia chiara e le dica che non provi niente per lei, ma vorresti restarle amica…. Perché è così giusto?” chiese titubante Darren
“certo che è così….”
“ok…. Perché non hai ancora detto ad HeMo, che cosa è successo tre mesi fa?” a quel punto Darren, aveva deciso di lanciarsi ed essere schietto con lei
“perché ho paura che possa interpretare male la cosa…. La conosci no?”
“si la conosco e sò che, quando capirà che hai temporeggiato così tanto prima di dirglielo, s’incazzerà a morte!!!” Darren si rese conto di aver esagerato, sentendo il silenzio dall’altra parte “andiamo tesoro, non c’è niente di male, sei stata troppo ingenua tu, ma non è successo niente, tu la ami e questo conta!” cercò di tranquillizzarla
“già…. Ma lei mi aveva avvisato….” Rispose afflitta, mentre in lontananza si sentì una voce, che chiamava Darren
“tesoro scusami devo andare, mi chiamano, siamo a casa di Kevin, abbiamo visto la puntata assieme ed ora c’è una piccola festa per me” disse entusiasta
Naya sentì una fitta al cuore in quel momento, chiaramente Darren si stava facendo altri amici e, sicuramente, conoscendo il suo carattere stupendo, tutti lo amavano. Sentì una punta di gelosia passarle tutto il corpo
“o-ok…. Divertiti allora, saluta Dianna e gli altri” sospirò
Darren non ebbe bisogno di altre parole, per capire al volo l’amica
“hey sorellina! Trà una settimana saremo tutti li ad applaudirti, mi porto dietro anche Dana e Carlos, te l’hanno detto? e ti stritolerò con gli abbracci, non ci sarà tempo nemmeno per i giornalisti, perché sarai solo mia” disse con passione l’attore
Naya sorrise e si tranquillizzò, pensando a quel momento
“e parla con HeMo….. è meglio…. Ok?”  concluse
“ok… ti voglio bene” rispose lei
“io di più” diede la sua solita risposta, quando Naya gli diceva di volergli bene.
Chiuse la chiamata col sorriso trà le labbra, che improvvisamente cambiò, al suono di quelle parole, che rimbombavano nella sua testa
“Parla con HeMo”.
Fece un respiro profondo ed, alzandosi dal divano, raggiunse la sua ragazza nella stanza da letto

 
HeMo era a letto che leggeva un libro, si fermò per qualche istante ad osservarla, quando la guardava, in qualsiasi momento, in qualsiasi situazione si trovasse ed in qualsiasi stato fosse, sentiva sempre il cuore batterle più forte, non aveva mai provato niente del genere per nessuno, sapeva di amarla, sapeva che HeMo era quella giusta, sapeva profondamente, che il suo cuore apparteneva soltanto a lei.

La bionda si accorse di essere osservata e si girò verso l’altra, sorridendole. Quel sorriso così luminoso e bello, fece sussultare il cuore della mora, che si avvicinò e si sdraiò dalla sua parte del letto.

“che dice la nostra Checca telefilmica?” ormai HeMo aveva abbandonato il libro, per dedicarsi completamente a lei, erano girate su un fianco ed i loro visi si sfioravano.
“stavano festeggiando a casa di Kevin, hanno visto la puntata tutti assieme” le accarezzò la guancia, mentre l’altra le sorrise
“bene, si è integrato perfettamente, non avevo dubbi” rispose la bionda
Naya si fece improvvisamente seria, scrutando ogni minimo particolare, del viso belissimo di Heather, mentre continuava ad accarezzarle la guancia.
“che hai?” si accorse che c’era qualcosa che non andava e che gli occhi di Naya, iniziavano a diventare velati
“tu lo sai che io ti amo più della mia stessa vita? Vero?” la bionda annuì
“voglio che te lo ricordi sempre, che, prima di tutto, abbia questa certezza dentro il tuo cuore” continuò con la voce sempre più tremolante
“perché mi stai parlando così? Mi stai preoccupando amore” ad un tratto HeMo s’incupì, non tanto per quelle parole bellissime, ma perché vedeva il viso preoccupato e teso di Naya
La mora accennò ad un sorriso nervoso e si avvicinò per darle un leggero bacio
HeMo fece silenzio ed aspettò che la ragazza si sentì pronta a dire quello che doveva dirle, perché ormai era sicura che doveva dirle qualcosa di importante.
“tre mesi fa, a casa sua, l’ultima volta che ci siamo viste, Cristina mi ha quasi baciato, mentre tu eri con Luke nella sua stanza” optò per la chiarezza, senza troppi giri, considerandolo più liberatorio per lei.

Vide che HeMo non reagì, per una frazione di secondo, le sembrò di vedere la stessa freddezza nel volto, che aveva Cristina quel giorno, mentre la stava lasciando andare e le stava chiudendo la porta del suo cuore, ebbe paura a quel pensiero.
HeMo non disse niente e continuò a guardarla, era sicura ce c’era anche dell’altro, mentre il cuore crollava distrutto.
“non pensavo fosse arrivata a quel punto, lo sò amore che mi avevi avvisata, ma credevo che, la nostra, fosse una semplice amicizia…..”
Naya si stava agitando, vedendo che la ragazza non reagiva, alzando sempre più il tono della voce, fino a che HeMo, con voce ferma non la interruppe
“perché non me l’hai detto subito? Quando siamo arrivate a casa, te l’ho chiesto esplicitamente!” si mise supina, osservando il soffitto con il viso serio
“perchè ero troppo scossa, non mi aspettavo una scena del genere” si precipitò sopra il suo petto allarmata, dal fatto che non volesse più guardarla negli occhi
“abbiamo fatto l’amore quella sera Naya, dopo che ti ho dato tutta me stessa quella sera, come hai potuto lasciarmi fuori da questa cosa? Ed è successo tre mesi fa!!” alzò la voce ed il suo tono era deluso, mentre vedeva lo sguardo, sempre più spaventato della mora, davanti a lei
“amore, non è successo niente, l’ho allontanata appena mi sono resa conto della cosa!!!”
“è dovuta arrivare quasi a baciarti per fartelo capire, ti rendi conto Naya? E poi, sai qual è la cosa che mi fa incazzare di più?” si sollevò dalla posizione in cui era e si mise a sedere sul bordo del letto, dandole le spalle
“che sono passati tre mesi, senza che tu me ne parlassi, proprio perché non è successo niente, che cazzo di motivo avevi per non parlarmene?” si girò verso di lei

Naya vide l’espressione delusa della ragazza, aveva ragione Darren , si era arrabbiata molto, perché non gliene aveva parlato. Si avvicinò lentamente per cingerle la vita da dietro ed abbracciarla, affondando il suo viso sulla clavicola della bionda
“mi dispiace, perdonami….. l’ho fatto perché non volevo ferirti” disse quasi sussurrando

Heather abbassò il viso, slacciando le mani che avvolgevano la sua vita, per alzarsi da quella posizione e prendere i primi abiti che le capitarono trà le mani per infilarseli

Naya si gelò, vedendo quei gesti sicuri e silenziosi
“Dove vai?” chiese preoccupata
“ho bisogno di prendere un po’ d’aria, esco un po’” rispose, senza nemmeno guardarla negli occhi

Si avvicinò a passo svelto verso la porta, quando sentì di nuovo una stretta familiare avvolgerle la vita
“ti prego amore mio….. ricordati quello che ti ho detto prima, me lo hai promesso” Naya, in lacrime, la strinse forte, non voleva lasciarla andare, non voleva rimanere sola

HeMo le strinse solamente le mani che avvolgevano il suo addome, non si girò, perché non voleva vedere il viso straziato di Naya che, inevitabilmente, l’avrebbe convinta a rimanere, non voleva lasciarla di certo per una cazzata del genere, ma era molto arrabbiata ed aveva paura di dire parole forti, si stava allontanando per non farle ulteriormente del male.

Aprì la porta e lasciò Naya, immobile, davanti a lei.

Chiamò Brittany e decise di andare a distrarsi un po’ da lei, quando era giù, l’amica sapeva come farla stare senza pensieri, la chiamava la sua Akunamatata personale.

Naya si lasciò andare a terra davanti a quella porta chiusa, si maledisse per non averne parlato con lei da prima, oppure per averglielo detto, tutta la paura che aveva era giustificata, perché sapeva benissimo che sarebbe andata così, anzi non la biasimava, forse lei avrebbe reagito anche più male.
Si sollevò da terra e si mise a letto, aveva la consapevolezza che sarebbe andato tutto bene, si amavano troppo e, quella incomprensione, non poteva cancellare tutto, l’aveva visto negli occhi di HeMo, quando l’aveva guardata. 

Accese la Tv sperando le facesse un po’ di compagnia, cercò dei programmi comici perché aveva bisogno di distrarsi, non ne trovò nemmeno uno, sembrava che, anche le programmazioni televisive, la volessero punire. Per un istante le venne perfino in mente di chiamare Cristina, provare a ricreare un minimo di rapporto, ma era sicura che, per l’orgoglio che aveva la sua ex amica, non le avrebbe risposto. Improvvisamente il cellulare iniziò a squillare, si spaventò, perché trillò nel silenzio della casa, si girò subito a prenderlo con il cuore che le batteva all’impazzata, sperava ci fosse solo un nome in quel display. Spalancò gli occhi, quando lesse un nome diverso del quale non si aspettava, si schiarì la voce e rispose

“Cristina?” chiese ancora incredula
Dall’altra parte si sentì piangere, Cristina non aveva nemmeno fiato per parlare
“che succede?” chiese allarmata, sentì che la ragazza fece un gran respiro per poter parlare
“i-io…. Io non sapevo chi chiamare….. s-sono disperata Naya….a-aiu-aiutami”
“aspetta calmati ora, che succede?” il suo cuore batteva all’impazzata, non aveva mai sentito piangere così Cristina, nemmeno nelle sue migliori performance di improvvisazione.
“Lu-Luke…..” singhiozzò
“Luke? cosa è successo a Luke?”
“mia mamma, l’ha preso e portato via co-con il suo compagno”
Naya avrebbe voluto fare mille domande, su come mai fossero usciti così presto di prigione, perché aveva lasciato che si avvicinasse di nuovo al fratello, dopo quello che era successo, ma si rendeva conto che il tempo stava passando e la situazione era drammatica, così disse
“aspettami li, stò arrivando”  
Si vestì il più in fretta possibile ed uscì di casa, prendendo la copia delle sue chiavi della macchina, sperando che non l’avesse presa HeMo e quella sera abbia deciso di camminare a piedi.
Si ricordò perfettamente dove avevano lasciato la macchina, mentre si dirigeva, prese il telefono e provò a chiamare HeMo, ma aveva il telefono spento, in quel momento, maledisse veramente la decisione che aveva preso, di parlarle di quel fatto.

“amore lo so che sei arrabbiata ora, ma ho bisogno di te, ti prego dimentica tutto per un po’, stò andando a casa di Cristina, la mamma è tornata ed hanno preso Luke, raggiungimi lì appena senti il messaggio”
lasciò quel messaggio in segreteria e le venne subito da tremare, ripensando al momento in cui, quell’energumeno del patrigno di Cristina, stava quasi per uccidere Darren, quella sera. Prima di mettere in moto, fece un paio di respiri, cercando di ripetersi di stare calma, non serviva a niente agitarsi in quel momento.

 
Arrivò in quel quartiere che, la notte, risultava ancora più tetro e pericoloso, in alcuni lati del marciapiede c’erano delle prostitute che, come videro la sua macchina fermarsi, iniziarono a chiamarla per attirare la sua attenzione.
Vide che c’era solo una debole luce dentro la casa, terrorizzata, provò a suonare il campanello, sperando che, nel frattempo, non fosse successo nient’altro di grave in quella casa.
Cristina aprì la porta e Naya notò subito che sanguinava dal naso e teneva  del ghiaccio in una mano, che comprimeva un occhio. Dovevano averla picchiata pesantemente, prima di portarsi via Luke.
Non pensò a niente e corse ad abbracciarla, non le importava se, ora, aveva la consapevolezza che Cristina provava qualcosa per lei e che, qualsiasi gesto, poteva essere frainteso, in quel momentom Cristina aveva solo bisogno di un suo abbraccio e forse ne aveva bisogno anche lei.
Si strinserom senza aver bisogno di dire niente, per qualche secondo.
“hai chiamato la polizia?” chiese la mora, mentre levava la mano ed il ghiaccio dal suo occhio, per vedere l’entità della ferita, accorgendosi che ce l’aveva completamente chiuso e gonfio
“no, perché potrebbero fargli del male, lo dobbiamo trovare Naya, lo porteranno lontano altrimenti e non lo troveremo più, ne sono sicura!” urlò in lacrime
“calma, calmati ora…. “ entrarono in cucina e Cristina si mise a sedere, doveva avere il corpo dolorante dalle percosse che aveva ricevuto
“ti hanno fatto molto male?” le chiese la mora, avvicinandosi a lei
“no… non è niente….. ma dobbiamo trovarlo Naya!!” la guardò disperata
“ok, dove possiamo andare?” chiese, passeggiando nervosamente avanti ed indietro per la cucina
“se vogliono fuggire, sicuramente saranno passati da casa a prendere la roba, prima di scappare” disse
“ok, allora andiamo li” le prese la mano e la trascinò fuori di casa, assumendo inspiegabilmente il controllo della situazione con freddezza.

 
*******

“ok…. Ora mi dici chi è questo Kevin, che ti ha appena scritto e per il quale hai fatto gli occhi a cuoricino, leggendo il mesaggio???”
“ma smettila….” Brittany le diede una cuscinata, erano tutte e due sul lettone della casa di Brittany, invaso da patatine ed ogni schifezza venuta fuori dalla dispensa di casa sua.
“hey, riconosco la mia amica innamorata” le disse, difendendosi da un’eventuale ulteriore cuscinata
“naaaaaaa ma quale innamorata! Ci sono andata a letto solo qualche volta! “ rispose, dandole la cuscinata che si aspettava
“oooohhhhh ma dai! Non l’avrei mai detto!”
“invece chi è completamente cotta sei tu! E non stiamo parlando di una botta e via!” si posizionò vicina al suo viso e le diede un colpetto sul naso con l’indice, notando che la sua amica si era fatta subito seria
“credo di si…. Ma ora sono talmente incazzata, che non ci voglio pensare” disse, alzandosi e prendendo un cuscino per ricambiare la cuscinata appena presa
“ti ricordi Fred? Quello che ti ha lasciato alle superiori e ti ha spezzato il cuore?” Brittany si fece seria
“come dimenticarlo!!! Quando mi lasciò e corsi da te in lacrime mi dicesti –sai? Io l’ho sempre saputo che non era la persona giusta per te- stronza di un’amica, che me lo dice dopo che è successo tutto” HeMo si buttò sopra di lei, per farle il solletico, mentre l’altra si dimenava cercando di liberarsi.
“ahahahahah, si…. Appunto! Io ci ho visto sempre giusto con tutti i tuoi amori” urlò, per farsi sentire
“vero!” affermò la bionda, dandogliene atto. Brittany era sempre riuscita a vedere oltre le apparenze
“Ecco! Ed ora…. Anche rischiando di perdere il mio record di opinioni azzeccate, ti dico che credo che Naya sia quella giusta per te”
Si fermarono tutte e due e fecero silenzio. HeMo si mise affianco a lei, lasciandosi andare sul letto.
“cosa te lo fa pensare?” chiese dubbiosa
“perché è così, lo sento! Punto!” disse, senza troppe parole
HeMo la guardò e si mise a ridere
“tu sei completamente fuori!!!” le disse poi
“e tu sei completamente innamorata e ti manca da morire, anche se fai finta di niente, ma sai benissimo che con me non funziona, quindi ora, ti levi dalle palle e torni da lei” le disse guardandola negli occhi sicura
“dici?” chiese la bionda mentre Brittany annuì
“ok, la chiamo e le dico che stò arrivando”

Prese il telefono e lo accese, si accorse che c’era un messaggio in segreteria, immaginando fosse Naya, lo ascoltò.
Brittany vide che il viso dell’amica si fece sempre più serio e preoccupato
“Oh mio Dio!” disse terrorizzata
“che succede?” chiese l’altra
“ti prego devi accompagnarmi in un posto, ho bisogno di andarci subito, ti racconto tutto mentre siamo in macchina”
 
******

“Andrà tutto bene ok?” Naya, mentre guidava, cercava di rassicurare Cristina, che continuava a piangere terrorizzata
“dovevo cambiare casa, dovevamo andare via da li, lo sapevo che sarebbero tornati!” si disperò
“non dire così ,non è colpa tua!” cercò di tranquillizzarla, quando sentì il telefono squillare, lo prese subito in mano
“Amore!” esclamò con la voce tremolante, le stava venendo da piangere, l’unica cosa che avrebbe voluto in quel momento, era avere HeMo al suo fianco, l’avrebbe fatta stare bene e le avrebbe dato la forza.
“Naya dove sei?” la voce ferma della ragazza, la fece destare da tutti i pensieri
“stiamo andando nella casa della mamma di Cistina, probabilmente hanno portato lì Luke”
“dove si trova?” chiese subito
“trà la 5° e la 6° di Atlantic Street”
“ok ,siamo anche in zona, non fate niente ed aspettateci! Naya mi hai capito? Aspettateci!”  scandì l’ultima parola
“ok” disse, chiudendo la chiamata e dando uno sguardo veloce a Cristina che si era calmata
 
 
Si ritrovarono davanti alla vecchia casa dove Cristina aveva passato tutta la sua infanzia, non ci tornava da secoli e le fece un effetto strano vederla
Parcheggiarono e Cristina fece uno scatto, per dirigersi subito verso la casa, ma Naya la bloccò
“No Aspetta! Dobbiamo aspettare HeMo” disse, per tenere fede alla parola che aveva dato alla ragazza
Videro che la casa era tutta illuminata ed arrivava una forte musica da li dentro….
 
 
“ahahahhaah avanti Luuuke! fai vedere ai signori come sai ballare! Hanno pagato per questo no?”
Il ragazzo era davanti a cinque uomini, che aspettavano soltanto che il ragazzo, che era cambiato fisicamente rispetto a come se lo ricordavano quando era più piccolo, iniziasse a fare dei passi, come se dovesse fare uno spettacolo.
“hey Steve, ma il ragazzo non si muove! Rivoglio indietro i miei soldi!” disse uno di loro, con una birra in mano
L’uomo si avvicinò minacciosamente al ragazzo che era in pantaloncini e canottiera, lo prese per le maniche della canotta, sollevandolo e, ad un centimetro dal suo viso, disse
“se ho passato quasi dieci mesi in gattabuia lo devo a te, frocio di merda, quindi mi sei debitore di un bel po’ di giorni di libertà e se ora non balli davanti a questi signori, che sono venuti apposta per vederti,potresti non utilizzare più quelle tue muscolose gambine, perché te le riduco in poltiglia….. è tutto chiaro?” chiese

Il ragazzo, terrorizzato, annuì mentre diede un veloce sguardo alla madre, che sorridendo disse
“avanti Luke, sei diventato bravo! Facci vedere cosa sai fare, che ti costa?” le indicò il centro della stanza
Il ragazzo si fece avanti, chiuse gli occhi ed iniziò a ballare, continuando a tenerli chiusi, immaginò di essere su un palco con HeMo, Brittany , Naya e Cristina che lo guardavano ballare dalla platea. Sorrise a quel pensiero e si lasciò trasportare dalla musica, lasciando tutte le persone lì dentro a bocca aperta per lo stupore
“Cazzo Steve è davvero bravo!!!”
“eh lo so…. Faremo molta strada io ed il mio ragazzo!” rispose, già pregustando un futuro di spettacoli privati, da qualche parte del paese, con il suo figliastro
 

“Steve Morgan bastardo di un truffatore, tu e la tua cagna siete tornati alla base finalmente!” la porta si spalancò  ed entrarono tre uomini armati di fucili e pistole, facendo fuggire immediatamente gli uomini che erano all’interno della stanza, per vedere lo spettacolo di Luke
“fuggite pedofili del cazzo, vi conviene!” disse l’uomo più alto, squadrando i fuggitivi
“Carl!!!! Amico!!!” Steve camuffava il terrore che, improvvisamente, gli aveva pervaso tutto il corpo
“amico un cazzo! Ora tu mi dai immediatamente i soldi che mi devi, per la mia parte che mi spettava della rapina e che ti sei preso tu, prima che ti mettessero in gattabuia”
“hey hey calma….. appunto, non li ho visti nemmeno io! Come hai detto tu, mi hanno messo dentro, non so chi li ha presi!” disse, avvicinandosi all’uomo, mentre quello caricava il fucile e lo guardava minaccioso
“non fare il furbo con me bastardo” gli puntò il fucile in faccia, per poi girarsi ed accorgersi degli altri due presenti nella stanza “ hey Luke! ti sei fatto grande vedo! Ora fai anche gli spettacolini per gli amichetti di questo cazzone?” fece un cenno ad uno di quelli che era entrato con lui e subito si avviò ad afferrare il ragazzo per il collo e portarlo da lui
“lascialo stare, lui non c’entra niente!” subito la mamma lo prese tirandolo a sé
“oh oh oh…. Bene bene…. Sembra che la cagna qui sappia qualcosa in più, Marck prendi il ragazzo!” comandò con forza, mentre l’altro scattò, per afferrare Luke e portarglielo.
Lo prese e le puntò la canna del fucile in bocca, mentre Luke guardava la mamma terrorizzato
“no ti prego, ti dirò tutto, ma lascialo stare!” urlò la donna
“non ti azzardare puttana!!!” urlò Steve, indicandola minacciosamente
“hey! Che problema c’è? Nessuno sà dove sono i soldi no? Quindi, se nessuno lo sa, Luke morirà! Ti piace questa storiella?” la guardò, per farle capire che non scherzava

 
 
“Naya stà succedendo qualcosa, devo andare” Cristina lasciò la presa dell’amica e si diresse di corsa, verso la casa, la porta era rimasta aperta, entrò di scatto e vide Luke, imprigionato trà le braccia di quell’uomo con un fucile puntato contro. Gli altri non si aspettavano quell’entrata e si girarono tutti distraendosi
“Luke no! Lascialo stare!” Cristina si avventò sull’uomo, cercando di liberare il ragazzo.

 
Successe tutto in un attimo.



Steve prese la pistola dell’uomo che gliela puntava e che si girò, distratto dalla presenza di Cristina. Gliela strappò di mano e, senza neanche pensarci un attimo, la puntò su Jackie, sparando un colpo secco, dritto al cuore, la donna stramazzò al suolo, priva di sensi ed in una pozza di sangue
“che cazzo hai fatto coglione!!!” urlò l’uomo che teneva ancora Luke e si difendeva da Cristina.

Naya sentì lo sparo, si preoccupò e, non resistendo, si mise a correre verso la casa, incrociò l’uomo che, con ancora la pistola in mano, stava scappando indietreggiando e minacciando gli altri di sparare, per poi girarsi e trovarsi davanti, gli occhi terrorizzati di Naya a pochi metri dalla casa. L’uomo puntò la pistola sulla fronte della ragazza, che non ebbe nemmeno la forza di dire niente, ma lo guardò terrorizzata.

 
“oh mio Dio Naya nooooooo” fù distratto da quell’urlo dall’altra parte della strada, pensò che non aveva tempo per sistemare la ragazza e fuggì, lasciando Naya  ancora paralizzata dal terrore, che, non sentendosi più le gambe, si accasciò in ginocchio per terra.
HeMo corse verso di lei, non curante del fatto che l’uomo potesse tornare,ed urlò a Brittany

“chiama la polizia presto!!!” la ragazza, tremante, prese il telefono e chiamò subito

La vide in ginocchio, immobile, che respirava a fatica, in quel momento le venne una paura folle di perderla, non sarebbe sopravvissuta senza di lei, stava per perdere l’amore della sua vita. Si inginocchiò e le prese il viso trà le mani, per guardarla negli occhi e rassicurarla, ci sarebbe stata lei, non l’avrebbe mai più lasciata. La osservò per qualche secondo, per avere la percezione che stesse bene, che era ancora viva e non le era successo niente. Naya iniziò a piangere singhiozzando, vedendo gli occhi terrorizzati di HeMo e, solo allora, realizzò che poteva essere morta, in quel momento, ma per non si sa quale scherzo del destino, quell’uomo le aveva risparmiato la vita, ed era fuggito.
“và tutto bene…. Ci sono io amore…. Và tutto bene” l’abbracciò, stringendola forte, mentre anche lei piangeva.
 
Furono distratte da altre urla dentro la casa
“mamma noooooo!” Cristina lasciò la presa dell’uomo e si precipitò verso la mamma, che ormai era a terra e non dava cenni di vita
“Jack, controlla se è morta!” comandò l’uomo
“è morta!” affermò l’altro, dopo averle messo due dita nella giugulare, per controllare il battito, mentre Cristina, in ginocchio, piangeva una mamma che aveva fatto una triste fine, tradita dalla persona per il quale aveva lasciato tutto, compresi i loro figli, per seguirlo.
“ok… Luke, ora tu mi dici dove sono quei cazzo di soldi ok? E poi ti lascio andare, non ce l’ho con te….. se tu mi dici dove sono,ti lascio andare”  tolse la canna del fucile dalla bocca del ragazzo, che piangeva disperatamente
“non lo sò…. Ti giuro che non lo sò” lo implorò il ragazzo
“lascialo stare, non sa niente di quei fottuti soldi! Ha vissuto con me quest’anno!” urlò Cristina dal capezzale della madre
“fatti da parte stronza! Hai già combinato abbastanza casini per oggi” gli urlò l’uomo, con tutto il fiato che potesse avere in corpo
“vaffanculo!!! Lascialo andare!!!” con uno scatto d’ira, Cristina si alzò e si portò verso di lui, strappando Luke, con tutta la sua forza, dalle sue braccia e spostando la canna del fucile dalla direzione del fratello, la colluttazione fù tale che, all’uomo, scappò un colpo dal fucile, che prese in pieno la ragazza che cadde a terra.
“che cazzo hai fatto Carl!!!” urlò uno di loro e, lanciando uno sguardo di  intesa con l’altro, fuggì subito dopo
“oh Cazzo… non volevo…” Carl si mise le mani trà i capelli e seguì gli amici, correndo più che poteva.
 
“nooooo Cristinaaaaa!” Luke urlò disperatamente, mentre scuoteva la sorella per farle aprire gli occhi.
La ragazza, con uno sforzo immane, aprì gli occhi e gli sorrise, per tranquillizzarlo, mettendosi una mano sull’addome, per controllare se stava sanguinando tanto.

“hey Luke…. ci dovrebbero essere HeMo e Naya lì fuori, vai a chiamarle”
“no…. Non voglio lasciarti qui” disse in lacrime il ragazzo
“vai Luke io starò qui, ti assicuro che non mi muoverò” decise di essere sarcastica, strappando un piccolo sorriso al fratello
Luke si allontanò ed, uscendo, urlò i nomi delle due ragazze, che si erano nascoste nel giardino della casa affianco , terrorizzate.
HeMo lo vide e subito sbucò fuori, per abbracciarlo
“stai bene?” gli chiese, mentre lui annuì e la portò di fretta all’interno
Le due, guidate da Luke, entrarono e videro una scena terribile, con la mamma dei due ragazzi esanime a terra e dall’altra parte Cristina, che si tamponava la ferita che sanguinava sempre più
“oh mio Dio ti hanno sparato!” Naya le si avvicinò
“dobbiamo portarla in ospedale, stà arrivando la polizia, ma non possiamo aspettare” la bionda chiamò Brittany, che si era nascosta, tremante dentro la macchina, le disse di rimanere li con Luke ed aspettare la polizia, mentre lei e Naya sarebbero corse in ospedale, per portare Cristina.
“no, voglio venire anche io!” urlò il ragazzo, tenendo la mano della sorella
“hey… hey…. Guardami Luke” HeMo si abbassò, per guardare il ragazzo, cercando di essere il più tranquillo possibile “c’è bisogno che tu stia qui per fare compagnia a Britt e raccontare tutto alla polizia, ok? Andrà bene, potrai rivedere Cristina dopo” le disse, mentre Brittany lo abbracciava, per rassicurarlo,mentre lui annuì.

 
Caricarono Cristina in macchina, Naya era seduta dietro con lei e le teneva la testa, mentre cercava di aiutarla a tamponare la ferita, che sanguinava sempre più, HeMo guidava, mentre Cristina tossiva, Naya sperò che, la pallottola, non avesse leso nessun organo importante.
“ho fatto un casino! “ diede un colpo di tosse, mentre Naya la guardava incredula del fatto che avesse voglia di parlare in quel momento “ho fatto un casino con te… con Luke…. con tutti….” Tossì di nuovo
“ok…. Và tutto bene…. Ti pesterò per bene, quando sarai più in forze, ora non c’è gusto” disse sarcastica la mora, mentre le accarezzava i capelli
“no…. No Naya…. La ferita è profonda , non ce la farò….”  Sentendo quelle parole, Naya iniziò a piangere, mentre Cristina tossiva sempre più forte
“non dire cazzate e risparmia il fiato!” urlò HeMo , dando uno sguardo veloce dietro, per poi riconcentrarsi sulla strada
“He-HeMo…. Luke….. “
“Luke è al sicuro, sarà già arrivata la polizia” le rispose subito, mentre Naya si accorgeva sempre più, della gravità delle condizioni dell’amica, che si faceva sempre più bianca in viso
“la- lasciami parlare ti prego! Luke… ho parlato all’assistente sociale tempo fa…. Le ho lasciato detto che, se mi fosse successo qualcosa, sarebbe voluto stare sicuramente con te, quindi mi sono permessa” tossì un’altra volta rumorosamente “mi sono permessa di firmare delle carte con il tuo nome e…. vu-vuoi prenderti cura di lui HeMo?” chiese in lacrime
La bionda si commosse a quelle parole, non avrebbe mai pensato che, Cristina, potesse  fare un gesto del genere. Ma non si arrese e disse
“Senti, stai parlando troppo per i miei gusti ,ok? Ora stà zitta Cristina!” l’ammonì con forza
“no, ti prego dimmi che lo farai, ho bisogno di sentirtelo dire” la supplicò
“ok ,ok lo farò,però adesso chiudi la bocca”
“no! Un’altra cosa…. Perdonami Heather….. puoi farlo?” HeMo piangeva ormai copiosamente, mentre cercava di guidare, con la vista appannata dalle lacrime
“Cristina ne possiamo parl…”
“ti prego!!! Puoi perdonarmi?” allungò la mano, cercando di toccarle il braccio
Heather si girò e, prendendole la mano, disse
“ok…. Ti perdono…. Anche se non so ancora per cosa…. Ora per favore, puoi stare zitta e conservare le tue energie? Siamo arrivati” le sorrise, mentre l’altra ricambiò.

HeMo guardò per un secondo la faccia devastata dal pianto di Naya e le disse, dopo aver parcheggiato

“vado a cercare qualcuno che mi dia una mano, torno subito” la guardò, mentre Naya annuiva

“Naya…. “ Cristina la guardava con il sorriso, nonostante il dolore che sentiva in tutto il corpo.
“Cristina per favore….” Le disse l’altra, mentre le teneva la testa
“ti amo Naya, ti ho sempre amata” la mora pianse ancora più forte, sentendo quelle parole e sentendosi tremendamente in colpa
“dal primo istante in cui ti ho vista, nell’ufficio di Stan, intimorita ,che nemmeno sapevi che cosa dovevi fare, ed io, come una stronza, ti sono andata addosso, facendoti sentire ancora più inadeguata….”  Naya abbozzò ad un sorriso, ricordando quel momento nel quale si erano conosciute
“ero arrabbiata, non riuscivo a capire perché una ragazzina così impaurita, mi avesse scosso l’anima così tanto…. Nella baita, quando mi parlavi di HeMo, quei consigli in realtà te li stavo dicendo perchè avrei voluto le  facessi a me quelle cose…. Quanto ho desiderato….. quanto ho voluto solo un bacio”
Naya sentì improvvisamente, che, il corpo di Cristina, si contorse in un lamento di dolore, stava sprecando le ultime energie, per dirle che l’amava, scosse la testa, ed in lacrime, posò le sue labbra delicatamente, su quelle di Cristina, che chiuse gli occhi, beandosi di quel paradiso, che stava toccando in quel momento.
“grazie”
Disse, inalando l’ultimo respiro e chiudendo gli occhi con un sorriso.
“no… no… ti prego! Non andare …. Non andartene ti prego!” urlò scuotendola, ma accorgendosi, che non dava più segni di vita ed il braccio, che teneva stretta la ferita ,si lasciò andare per terra.

Arrivò HeMo col personale del pronto soccorso e si accorse che, Naya, piangeva disperata, in quell’istante, capì che Cristina se n’era andata.
 
 
********
“La signorina Morris?” una figura esile e ben vestita, si avvicinò a lei, con una cartella in mano, mentre teneva ancora stretta Naya, che ormai non aveva quasi più forze, per restare in piedi.
“si, sono io” rispose
“mi può seguire per favore?” HeMo annuì e, dando un bacio in fronte alla ragazza, la lasciò per un attimo
Si diressero verso una stanza vuota dell’ospedale
“so che questo non è il momento adatto, ma le devo comunicare che, la signorina Solari ,ha firmato delle carte, che dichiaravano l’affidamento del fratello a lei”
“si, più o meno mi ha informata” disse, ricordando tristemente che non le aveva dato molto peso in quel momento
“bene, per darle l’affidamento del ragazzo, devo farle firmare queste carte e, soprattutto, devo chiederle se è disposta ad accettare, le ricordo che, l’abbandono di minore, è un reato molto grave in america” disse severa e composta la donna. HeMo spalancò gli occhi, non le era passato nemmeno per la testa di abbandonare Luke, ma in quell’istante, stava realizzando che stava diventando, praticamente, la madre di un adolescente, che aveva vissuto dei drammi assurdi nella sua breve vita.
“oh… s-si certo…. certo!” disse, prendendo la penna, che la signora le porse per firmare, voleva solo tornare da Naya in quel momento e quindi voleva fare presto
“perfetto, adesso lei è tutore legale di Luke Solari, io sono a disposizione per qualsiasi problema e ci saranno dei controlli periodici da parte nostra, per verificare che sia tutto a posto” la donna parlava ed HeMo, ormai, non la stava nemmeno più ad ascoltare, prese il biglietto da visita della signora e tornò da Naya.
La vide seduta su quella sedia, senza forze e triste, probabilmente si sentiva in colpa, per non essere riuscita a fare niente di più per Cristina. Si mise davanti a lei in ginocchio e la guardò
“ho creduto seriamente di perderti oggi, quando ho visto quell’uomo, puntare la pistola sulla tua faccia” le accarezzò la guancia, mentre Naya la guardava senza nessuna espressione
“Cristina ci ha lasciato Luke, ed ora noi dobbiamo vivere per renderlo felice, perché è quello che più desiderava. Io non ti lascerò mai, te lo prometto, non avrei sopportato di perderti e non ti perderò” le disse, mentre le lacrime, iniziarono a scendere sul suo viso
Naya iniziò a piangere e si buttò trà le sue braccia e, con nervoso, prese a picchiare con i pugni, il petto della bionda
“non mi devi più lasciare sola, hai capito? Mai più, basta!” urlò nel pianto, mentre HeMo annuì impietosita
“era un persona buona, non doveva morire…. Perché?”  continuò piangendo
“non lo so amore…. So solo che, attraverso Luke, avremo un po’ di lei, dobbiamo essere forti per lui” le sussurrò, mentre le prendeva il viso trà le mani, per baciarla e sentire le sue labbra salate dalle lacrime ,che le scendeva sempre più numerosi sul viso.
 
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Per prima cosa mi scuso tremendamente per il ritardo…. Ho avuto una sorta di blocco dello scrittore, si dice così credo, non sono esperta.
Non commento il capitolo perché c’è una scrittura sofferta sia per quello che vi ho scritto sopra che per  i contenuti. Dico solo che non sono esperta di questioni legali per l’affidamento soprattutto in america, quindi non formalizzatevi tanto.
Probabilmente il prossimo sarà l’ultimo capitolo.
Se vi và fatemi sapere che ne pensate di questo.
Ah… dimenticavo: questa storia ha superato le 300 recensioni, non avrei mai creduto, è incredibile e ringrazio con tutto il cuore chi mi ha seguito fin dall’inizio commentando ogni singolo capitolo.
E.
  
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