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Autore: Sari555    10/11/2011    2 recensioni
Non sono brava con le presentazioni quindi vi lascio con un pezzo estratto dal primo capitolo:
Lo sentiva forte e chiaro come quella mattina, era il rumore della solitudine. I passi di Kakashi ben preso vennero sostituiti da altri passi più calmi ed’equilibrati.
- Chi va là? - urlò Yume presa da una strana sensazione mista di paura e incertezza.
Nessuna risposta.
- Chi sei, dimmi il tuo nome - ancora passi che non accennavano a fermarsi, sempre più vicini.
Nessuna risposta.
- Chi sei? - sempre più vicini.
Nessuna risposta.
- Voglio solo sapere il tuo nome, ti prego - qualcuno di fronte a lei si era fermato. Sentiva chiaramente e indistintamente una presenza, alta slanciata fargli d’ombra.
Spero possa avervi incuriosito
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 1: Autunno


Foglie secche e imbrunite volavano leggere nel cielo d’autunno. Talvolta trovavano riparo sopra qualche tettoia arrugginita, talvolta su qualche davanzale.
Solitarie finivano la loro vita, ricordando un tempo dove il loro verde brillante, risplendeva lucido al contatto con il sole. Piccoli particolari che la gente snobbava, troppo impegnata nella frenetica vita quotidiana.
Particolari  ancora vivi nella mente di Yume, particolari che non poteva far altro che ricordare.
L’aria fresca e frizzante colpiva forte il volto della ragazza e del suo accompagnatore. Il cielo di un grigio cupo, minacciava gli abitanti di Konoha –Yu-chan torniamo a casa, tra poco inizierà a piovere e non abbiamo uno straccio d’ombrello- disse il ragazzo che teneva stretta la presa sulla mano della compagna.
-Come sei noioso Kakashi!- l’impulso di prenderlo a sberle era così forte che ha malapena riusciva a controllarlo, ma d’altra parte lo capiva. Erano sfiniti e delusi del frutto della ricerca.
Da ore vagavano per la città cercando Max senz’alcun successo. Da ore chiedevano ai passanti se avessero visto quel cane dal pelo brizzolato bianco e l’occhio circondato di una vistosa macchia nera. Da ore ispezionavano la zone speranzosi di trovarlo.
Konoha era il posto peggiore dove potersi perdere, piena di vie buie e vicoli ciechi desolati, avrebbe potuto far da sfondo ad un racconto di paura. Una città da cui era meglio stare alla larga, eppure le poche persone che ci vivevano credevano ancora nella giustizia rappresentata dal sindaco Tsunade. Una donna troppo accecata dal potere per potersi occupare della gente che viveva in strada e di quei bambini che, ogni giorno di più, andavano alla deriva. Da anni Konoha stava cadendo in rovina.
Gli stranieri che affollavano la città di appena milleduecento abitanti, erano perlopiù persone che si nascondevano dalla mafia o peggio ancora gente scappata da carceri in cerca di un posto dove ricominciare, se non per far qualche altra vittima. Insomma Konoha era sicura solo all’apparenza, dal’altro canto che cosa ci si poteva aspettare da poliziotti che puzzavano di alcol e fumo e che pattugliavano le strade solo per trovarsi qualche pollastrella per i proprio bisogni? Assolutamente nulla.
Presa da pensieri scuri, la ragazza immaginava i peggiori scenari che potessero capitare. Non era una novità che scomparissero animali dalle case degl’abitanti per poi venir ritrovati nella spazzatura martoriati e squartati, i giovani di passaggio lo trovavano divertente, per non dire eccitante nelle loro menti malate.
Quel cane era tutto per Yume, tutto quello che gli rimaneva della sua vecchia vita.
Quel cane non era solo un semplice animale, era diventato un amico e miglior confidente della ragazza. Gli voleva bene, giorno dopo giorno la guidava per le vie delle città facendogli da occhi sul mondo.
Quel cane era i suoi azzurrissimi occhi che, ormai, vedevano solo oscurità.
-Lo sapevi che il cane di Mitsuko-chan è scomparso lo scorso venerdì? Lo hanno ritrovato dietro un vecchio magazzino. Era morto, Kakashi, lo avevano scuoiato- disse cercando si apparire calma.
La presa alla mano si fece più forte, voleva dare sostegno all’amica –Vedrai che lo ritroveremo, anche sotto un diluvio universale lo cercheremo e ti prometto che lo troveremo. Non andremo a casa senza Max – sollevata dalle parole che Kakashi, ogni volta, gli riservava, congedò il discorso con un lieve sorriso –Faccio solo promesse che posso mantenere- disse il ragazzo osservando gli occhi azzurri della compagna vuoti e privi di vita, apparentemente concentrati davanti a lei.
-Lo so-
 
 
 La pioggia come previsto da Kakashi aveva incominciato ad abbattersi sulle strade. Violenta, bagnava ogni cosa che incontrasse sul suo percorso.
- Vieni- disse il ragazzo spostando bruscamente l’amica per portarla al riparo sotto una qualsiasi tettoia di un’anonima cosa di periferia –Ci siamo proprio bagnati come dei pulcini- constatò stupidamente lei.
- Eh si- disse di rimando pensando a dove un cane con una casa e una padrona che lo amava potesse andare.
D’un tratto gli venne un’idea priva di ogni fondamento, ma comunque geniale –Se ti dicessi di restare qui perché so dove si possa trovare Max, lo faresti?- portarla con se gli avrebbe fatto perdere tempo. Non che Yume fosse un peso, ma era decisamente lenta e goffa nei movimenti e questo non aiutava alla causa –Ok, lo farò- disse convinta con tutta la fiducia che riponeva nel ragazzo.
Non era sicuro lasciarla lì sola e indifesa, ma senza di lei ci avrebbe badato meno di dieci minuti. Cosa potrebbe accadere in dieci minuti? Pensò Kakashi.
Ebbene, di tutto.
-Bene allora vado e torno, non ti muovere- la ragazza sentiva i passi veloci del ragazzo allontanarsi da lei, fino a scomparire.
Si sentì sola e indifesa, sul punto di spegnersi come quella foglia che si era appoggiata stamane sul suo balcone. Un minuscolo rumore che aveva sentito come un tonfo rumoroso.
Lo sentiva forte e chiaro come quella mattina, era il rumore della solitudine. I passi di Kakashi ben preso vennero sostituiti da altri passi più calmi ed’equilibrati.
-Chi va là?- urlò Yume presa da una strana sensazione mista di paura e incertezza.
Nessuna risposta.
-Chi sei, dimmi il tuo nome- ancora passi che non accennavano a fermarsi, sempre più vicini.
Nessuna risposta.
-Chi sei?- sempre più vicini.
Nessuna risposta.
-Voglio solo sapere il tuo nome, ti prego- qualcuno di fronte a lei si era fermato. Sentiva chiaramente e indistintamente una presenza, alta slanciata fargli d’ombra.
Nessuna risposta.
Stava tremando, un po’ per paura , un po’ per il freddo pungente che gli s’infiltrava sotto la leggera giacca, accarezzando quella pelle nivea e pura che si ritrovava, così delicata a quell’aria tutt’altro che ospitale.
Poi un calore improvviso.
Quel qualcuno gli aveva appoggiato una felpa sulle minute spalle ossute – Ma così prenderai freddo tu –anche con il punto interrogativo su chi fosse quella strana persona, Yume riusciva a preoccuparsi per tutti tranne che per lei.
-Tsk.. io sto bene, al contrario tuo- la voce cupa e sensuale di quella che aveva identificato come un tono maschile e virile, la colpì facendole scattare qualche meccanismo sconosciuto al suo interno –Come ti chiami?- chiese per l’ennesima volta curiosa di sapere con chi avrebbe passato i sette minuti rimasti alla sua ormai finita solitudine –Tu?- non rispose ne gli interessava particolarmente saperlo, lo si capiva benissimo da quel tono privo di qualsiasi emozione, atono.
- Yume, anche se non penso t’importi qualcosa- disse contrariata. Ora che aveva la certezza che non fosse uno stupratore, ne scippatore era più tranquilla.
-Sasuke- dopo minuti di silenzio, se ne uscì così – Io sono Sasuke-  disse con tono più alto di un semplice sospiro, come se dovesse convincere più se stesso che lei.
Altro silenzio gelido si era abbattuto su loro. Per meglio dire, su di lei.
-Piacere Sasuke- ma era troppo tardi perché qualcuno potesse sentirla. Lui se n’era andato.
-Sasuke?-
 
 
 


**
Note dell’autrice:
Allora? Come lo avete trovato? Noioso, stupido, una fiction che si poteva evitare….
Commentate che sono curiosa.
In ogni caso, ringrazio chi ha letto e apprezzato quel poco :)
Bacioni
Sari
 
Ps: è il mio primo banner quindi è venuto uno schifo… mi dispiace.
Pps: se non l’avete riconosciuta la protagonista a le sembianze di Mato Kuroi di Black Rock Shooter ma ovviamente non centra nulla con il suo personaggio. Io l’adoro *^* 
  
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