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Autore: Klaineinlove    10/11/2011    9 recensioni
Kurt e Blaine sono sempre stati amici d'infanzia ma a sedici anni si dividono.
Dopo anni di separazione improvvisamente Blaine ritorna ma Kurt sa bene che nel suo migliore amico c'è qualcosa che non va. Ormai grandi entrambi capiranno che l'amicizia non è solo quello che vogliono l'uno dall'altro
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le prime ore di sonno di Kurt furono un dormiveglia continuo, perché ogni volta che Blaine si allontana da lui, Kurt si sentiva vuoto e freddo e cercava piagnucolando il corpo caldo del ragazzo per riscaldarlo e prontamente Blaine con un piccolo sorriso divertito si avvicinava a lui avvolgendolo tra le sue braccia.
Verso le 17.00 Blaine lo costrinse ad aprire gli occhi per fargli assumere i farmaci e per farlo mangiare qualcosa. Kurt si era rifiutato categoricamente ma quando Blaine lo aveva minacciato di chiamare al padre e dirgli tutta la verità, allora si era fiondato sulle prime cose che aveva trovato nei mobili della cucina.
“Non voglio immaginare l’orribile segno che mi rimarrà sulla fronte, magari se mi fossi ferito al centro della testa mi sarei messo un paio di occhiali rotondi e mi sarei finto un fan di Harry Potter.”
Blaine scosse la testa ridendo mentre anche lui sgranocchiava le cose che Kurt aveva poggiato sul letto, che Blaine gli aveva impedito di lasciarlo fin quando non si sarebbe ripreso del tutto.
“Sei perfetto Kurt, quella cicatrice ti renderà ancora più bello”
Kurt alzò un sopracciglio contrariato mentre la forchetta era rimasta a mezz’aria, così Blaine ne approfittò per rubarsi il boccone di Kurt per poi fargli una linguaccia.
“Non lo trovi strano adesso?” chiese Kurt spostando il piccolo vassoio sul comodino.
“Cosa?”
“Io e te, insieme!”
“Non è una bella cosa?” chiese Blaine alzando il volto per decifrare l’espressione di Kurt, che sembrava piuttosto serena.
“E’ straordinario” sospirò avvicinandosi a lui per poi con una mano fare pressione sul suo petto facendolo distendere con la schiena sul letto per poi mettersi a cavalcioni su di lui e iniziarlo a baciarlo dolcemente.
Le mani di Blaine gli accarezzavano lentamente la schiena mentre quelle di Kurt si erano spostate tra i ricci scuri di Blaine. Le loro labbra si muovevano lentamente assaporandosi desiderose.
Quando Kurt si staccò affondò completamente il suo corpo contro quello di Blaine facendo combaciare i loro busti mentre i cuori battevano all’unisono. Kurt cominciò a lasciare dei baci lungo la linea che va dal collo alle spalle di Blaine mentre quest’ultimo si mordeva il labbro inferiore per evitare inutilmente che dei gemiti uscissero dalla sua bocca.
Rimasero immobili per un po’ fin quando a Kurt non calò di nuovo il sonno e Blaine lo risistemò nel letto.
 
Quando alle 21.00 di sera Kurt si svegliò, gli prese il panico. Si alzò velocemente dal letto girovagando per il salotto e la cucina urlando il suo nome e non trovando nessuna traccia di Blaine. Tornò in camera e no, i bagagli non erano più lì e sul comodino accanto alle pillole c’era un solo bigliettino con scritto: Ti amo.
Non poteva essere vero, Blaine non lo aveva abbandonato, ma Kurt pensava che in realtà non aveva avuto troppo coraggio per salutarlo. Corse a prendere il cellulare e comporre il suo numero ma tutto quello che ottenne era solo la segreteria telefonica.
Gli occhi di Kurt erano velati dal terrore mentre già delle lacrime gli coprivano il viso. Sussultò non appena sentii il telefono di casa suonare. Corse così velocemente da inciampare ma si aggrappò alla sedia accanto al tavolo.
“Blaine!” urlò contro il telefono sperando vivamente che fosse il suo ragazzo ad aver chiamato.
Figliolo sono tuo padre, va tutto bene?”
Kurt imprecò mentalmente mordendosi il labbro mentre tirava su con il naso.
“Tutto bene papà” riuscì a fingere un tono calmo.
“Perché hai urlato il nome di Blaine?E’ già arrivato a New York?Non partiva questa sera?”
“Tu che ne sai di Blaine a New York papà?”
“Me l’ha detto qualche giorno fa, mi aveva chiesto di stare zitto e che te l’avrebbe detto lui. Kurt stai bene?Hai una voce strana.”
“Tutto bene, scusami papà, devo studiare. Divertitevi tu e Carole” Kurt staccò la chiamata non chiedendo nemmeno a suo padre quale fosse il motivo di quella telefonata.
Sospirò di nuovo e provò a richiamare Blaine, ma la segreteria era costante. Ormai arreso al fatto che si, Blaine era andato via e che non aveva avuto il coraggio di salutarlo, Kurt si chiuse in bagno per darsi una pulita, perché stare tutto il giorno nel letto lo faceva sentire ancora più malato di quando non fosse.
 
Dopo un lungo bagno, riuscì a guardarsi allo specchio. Si tolse la bendatura dalla fronte per guardare il suo segno. Ed eccola la, una cicatrice che si stava formando sulla sua pelle nivea. Sette punti  erano legati tra di loro che a Kurt fece ribrezzo così prese subito un’altra fascetta per ricoprirsi.
Nonostante questo, il suo pensiero era andato a Blaine, era partito via con Joe per volare fino a New York lontano da lui, mentre fino a poche ore prima lo teneva stretto al sicuro nelle sue braccia.
Si lascò cadere a terra nel bagno poggiando la testa sulle mattonelle fredde della stanza per poi portarsi le gambe al petto, sentendosi di nuovo insicuro e…solo.
Con la testa stordita dal pianto, Kurt non si rese conto di quanto tempo aveva passato accovacciato sul pavimento e non notò nemmeno che la porta del bagno si era aperta.
“Kurt stai bene?”
Blaine impaurito più che mai si gettò a terra prendendo il volto di Kurt con le mano che lo guardava scioccato con i suoi occhi enormi e azzurri.
“Tu..se qui…”
“Certo che sono qui, Kurt! Stai bene?Chiamo l’ambulanza”
Entrambi si guardavano con la paura negli occhi. “Sei qui, Blaine!” Kurt si gettò al suo collo abbracciandolo.
“Dove altro potevo andare Kurt?”
Blaine lo prese di peso e lo trascinò fuori facendolo sedere sul divano. Quando Kurt si riprese riuscì a parlare  mentre Blaine sembrava ancora un po’ scosso per le condizioni in cui l’aveva trovato.
“Non ti ho trovato nel letto, sono uscito e non c’eri, i tuoi bagagli sono scomparsi e avevi sempre la segreteria telefonica. Mi hai lasciato solo un bigliettino e ho pensato che fossi partito Blaine, che eri andato via non avendo il coraggio di salutarmi e…” Kurt aveva cominciato a parlare velocemente così Blaine lo zittì mettendogli un dito sulle labbra.
“Hai provato ad andare in camera di Finn?” Chiese con tutta tranquillità Blaine mentre Kurt scosse la testa negando.
“Sciocchino, i bagagli li ho posati nella sua camera perché so che odi il disordine.” Blaine gli diede un finto buffetto sulla guancia facendolo finalmente sorridere.
“Inoltre, si, sono stato all’aeroporto. Ho accompagnato Joe, tranquillo non ha tentato di farmi ritornare con lui o cose del genere, ma dovevo salutarlo Kurt, perché probabilmente non lo rivedrò più”
Kurt batté le palpebre velocemente “che intendi dire?” Lo sguardo si posò sul tavolino dove vedeva palesemente dei biglietti diretti a New York. “Hai intenzione di andartene o no?” Kurt fece notare i cartoncini sul tavolo.
Blaine rise “Ho intenzione di tornare a New York Kurt” sospirò “ma con te! Andiamo a casa mia e parliamo con i miei genitori, poi torneremo qui e tu finisci l’università e se poi vorrai potremmo tornare a New York e provare a vivere una vita insieme. Non credo che non andremo d’accordo, ci siamo amati sin da bambini”
Anche Kurt scoppiò a ridere abbracciandolo forte. “Che idiota che sono!Ho fatto dei viaggi mentali in queste ore che quasi mi ammazzavo”
“Si, sei idiota, ma ti amo così tanto Kurt, e sono sicuro che siamo destinati a stare insieme. Quindi ti va di venire a New York con me?”
Kurt annuì stringendo le mani di Blaine. “Ma prima vorrei una cosa Blaine”
“Tutto quello che vuoi”
Le guancie di Kurt si fecero rosse “Voglio stare con te, in ogni modo possibile Blaine!”
Blaine spalancò gli occhi capendo dove volesse andare a finire con il discorso Kurt.
“Ne sei sicuro Kurt?”
“Siamo nati per stare insieme Blaine, e non c’è altra cosa che desideri in questo momento”
Blaine annuì baciandogli una mano.
“ti amo Kurt”
“ti amo anche io”
Blaine si alzò dal divano tenendo stretta la mano di Kurt fino a trascinarlo in camera sua, in quel piccolo mondo che apparteneva solo a loro. I loro “Ti voglio bene” da bambini si erano trasformati in “ti amo” e le loro carezze si erano trasformati in dolci baci. Da due migliori amici erano diventati due corpi e una sola anima.
Kurt e Blaine erano stati insieme da sempre. L’amicizia che li aveva uniti da bambini li aveva fatti affezionare crescendo e nel futuro li avrebbe fatti amare ancora di più.
Fine
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Ed eccoci al finale della storia, e pensare che volevo cancellarla dal primo capitolo perchè proprio non mi convinceva, ma devo ringraziare
tutti quelli che hanno lasciato una recensione e tutti quelli che sono venuti a leggerla. Grazie di cuore.
Okay ora dico che non ho altre storie in mente ma magari una settimana e mi rivedrete scrivere di nuovo qualcosa hahahah.
Sopravvissuti alla puntata?Io dico che forse molti ci sono rimasti male a causa degli spoiler che ci facevano intendere chissà cosa, ma io ho
trovato tutto molto dolce e romantico e loro si amano ed è questo che è importante.
Grazie ancora a tutti voi, baci da Klaineinlove

   
 
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