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Autore: _TheDarkLadyV_    10/11/2011    8 recensioni
"Ti odio Jared Leto! Ti odio con tutta me stessa e se un giorno mi capiterà di rivederti ti salterò addosso e strappandoti i bulbi oculari ti farò in mille pezzettini, così piccoli da risultare difficile ricucirti!"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hola ragazze ^^!!
Eccomi al penultimo appuntamento con questa cosetta che in teoria dovrebbe chiamarsi storia, ma che in pratica mi sembra uno sclero di quelli che solo io posso fare -.-"
Prima cosa mi scuso per il leggero ritardo ma sto avendo un mucchio di interrogazioni che non solo mi hanno fatto interrompere la stesura di questo capitolo per non so quante volte, ma mi privano di un attimo di pace. Attualmente infatti ho un paio di giovani materie del ca...no (?) che mi aspettano, ma non potevo non pubblicare, non ora che mi è ritornato il pc muahahah!!
Okay torniamo alla storia che forse è meglio o peggio, non lo so decidete voi. Spero che non risulti noioso come capitolo o nel peggiore dei casi da " tagliatura delle vene"...
Vi lascio dicendo che la colonna sonora di tutta la storia è stata e resterà " Una su un milione" di Alex Britti.
Detto questo, buona lettura :)


 Una su un milione..
“ Senti va a casa. È inutile che resti qui con questa faccia, non sopporto vederti così”
Marianne si avvicina a me che continuo a restare seduta sulla sedia vicina alla cassa a fissare la porta del negozio. Le parole di Marianne entrano da un orecchio ed escono dall’altro come se fossero vento.
“ No, voglio restare qui” dico con voce mortifera mentre mi asciugo una lacrima che involontariamente è uscita dal mio occhio destro. Non ho il coraggio di vedermi allo specchio perché so già di essere un cadavere vivente con due occhi da far paura persino ad un panda. Questa notte non ho dormito per niente perché ero un tantino occupata a piangere e ora mi sento talmente stanca e vuota che rischio di chiudere gli occhi e cadere in un sonno profondo qui sul banco dove una ragazza proprio in questo momento ha appoggiato i suoi acquisti seguita da un ragazzo che le si avvicina sfiorandole teneramente con le labbra la guancia.
Eh l’amore..
A mio parere è una forma di amnesia quando una ragazza dimentica che ci sono altri 20 miliardi di ragazzi nel mondo.
E poi cosa esiste a fare?
Per portare ferite lì dove non si vorrebbe essere toccati. Ma perché poi deve farlo? Perché è sadico!
Nonostante cerchi di non pensare a quel dannato lui, egli continua a restare intrappolato nella mia mente, come una preda che accidentalmente resta intrappolata nella ragnatela di un ragno. È difficile che essa possa andare via senza essere ammazzata, così come Jared non riuscirà mai ad andare via del tutto dalla mia ragnatela. Non passa un solo istante dall’evitare di pensare a quel volto e a quel modo di fare che mi fa impazzire. Ma perché deve essere così?
Perché io lo amo ancora, cazzo!
Ma lui ha tradito la mia fiducia e non posso passarci sopra ancora una volta.
“ Quanto le devo?”
In quel momento la voce della donna mi riporta bruscamente alla realtà e dopo aver sistemato le tre maglie nella busta e fatto il conto dico: “ sono duecento dollari.”
Le faccio un sorriso che mi costa una fortuna inimmaginabile mentre le porgo gli acquisti.
Quando i due vanno via ritorno con occhi spenti a guardare l’esterno della vetrina. Guardando la strada non mi ero mai accorta come adesso, delle tante coppiette sdolcinate che possano esistere qui a New York ed proprio realizzando questo pensiero che ufficialmente io le odio profondamente, perché riescono a farmi tornare alla mente tutto quello che ho vissuto di magico in queste settimane con l’uomo di cui mi fidavo ciecamente.
Quelle coppiette sono felici. Io ho smesso di esserlo da ieri. Perché devo soffrire?
Perchè loro si possono amare mentre io ho una tortura nel cuore?
Perché loro possono camminare in giro per la città e sbaciucchiarsi a più non posso e invece io devo restare qui a pensare ad un miserabile che mi ha nuovamente ferita?
Perchè loro si sono ritrovati e io pensavo di averlo fatto e invece mi sono illusa?
Perché quel miserabile è così miserabile?
L’errore più grande che si commette a mio parere è quello di credere che una persona che si è comportata male in passato cambierà quando ritorna dalla persona persa tempo addietro e invece il ragionamento è sbagliato perchè si comporterà esattamente allo stesso modo. Le conseguenze sono già presenti all’origine delle cose, ma le si vogliono ignorare volutamente perché si è innamorati e si cerca in tutti i modi di pensare che quell’atteggiamento sbagliato è stato solo una debolezza di quel momento e invece non è così.
In quel momento Hope si avvicina a me con un giornale e dice: “ guarda che bel ragazzo che è Jesse McCartney! Lui sì che è l’uomo perfetto!”
È da quando siamo tornate qui che cerca di farmi distrarre e la ringrazio profondamente per tutti gli sforzi che sta facendo e che purtroppo non portano a nessun risultato positivo. Guardo il giornale e fisso il ragazzo biondo che mi indica con la mano.
“ Sì niente male, ma ricordarti che nella vita non esiste l’uomo perfetto e neanche la donna perfetta. Esistono solo uomini e donne imperfetti capaci di perfezionarsi e completarsi l'uno con l'altro..”
Hope chiude il giornale e guardandomi dice: “ dai zia cerca di riprenderti..”
“ Tranquilla sto bene..” le dico sforzandomi di sorridere.
Lei mi osserva e dice: “ beh se tu stai bene io sono la fidanzata segreta di Jesse..”
Le sorrido e dico: “ tranquilla sto bene, sul serio..”
“ Okay faccio finta di credere che sia così, ma non so fino a che punto possa continuarlo a pensare..”
Mentre le stampo un bacio in fronte la porta del negozio si apre e un uomo dall’aspetto autoritario, abbastanza alto, brizzolato con un paio di piccoli baffi e ben in forma nonostante l’età un po’ avanzata entra sorridendoci. Mio padre.
No, ho detto mio padre..
Che ci fa qui in negozio? Di solito viene per propormi un viaggio solo lui e io per qualche meta sconosciuta lontano dall’universo, soprattutto quando io non solo dell’umore adatto per affrontare il mondo stesso.
“ Nonno!” esclama Hope saltandogli addosso. Mio padre se la coccola per un po’ e poi viene sorridente verso di me.
“ Amore mio!” esclama abbracciandomi.
“ Ehm papà siamo in negozio” gli ricordo imbarazzata “ non facciamo sceneggiate..”
“ Non posso nemmeno abbracciare la mia bambolina senza prestare attenzione alla gente? Ti è mai importato di loro?”
“ Beh si da il caso che questa volta la situazione è diversa..” gli dico. Il fatto che Jared si fosse fidanzato è stata la notizia più popolare delle ultime settimane e in generale dell’ultimo mese. Ormai sono famosa anche se non l’ho voluto io, visto che non sono il tipo che si mette in mostra. Strano che ancora non sia in circolazione la notizia della rottura definitiva.
Ho detto definitiva e così deve essere..
Eppure non riesco a decidermi. Una parte di me vorrebbe rivederlo perché si sente vuota e persa, ma la parte che più si avvicina al mio carattere vorrebbe ucciderlo con tutto il cuore anche solamente con gli occhi. Se avessi coraggio lo ucciderei all’istante, anzi l’avrei già fatto nel momento in cui vidi quella scena che mi ha spezzato il cuore. Ma sono troppo debole per farlo e il coraggio non è una componente fondamentale di me anche se può sembrarlo.
“ Senti tesoro ho pensato ad un nuovo itinerario niente male, basta solo che tu mi dica di sì e io prendo i biglietti per scomparire per un po’.”
“ No papà non mi va di lasciare il lavoro e poi c‘è la mamma. Non ti dispiace lasciarla sola?”
“ E’ lei stessa che mi ha detto di farlo e poi sai che c’è sempre Ryan e Rose. Non è che questo tuo rifiuto serve per dirmi che non vuoi dimenticarlo per sempre?” mi chiede alzando un sopracciglio. Di solito quella è l’espressione che utilizza quando sa di aver ragione e infatti non sbaglia.
“ Quel ragazzo! Deve essere davvero un uragano per averti ridotta in questo stato. Beh pensandoci era così anche quando era piccolo. Piccoli uragani crescono.” dice sorridendo.
Lo guardo ma non dico nulla.
“ Hai avuto diversi ragazzi, alcuni dei quali diciamo che erano carini e sottolineo diciamo perché a me non ispiravano nemmeno un po’, ma mai ti avevo vista così abbattuta quando lasciavi qualcuno di loro. Posso sapere che cos’ha di speciale questo ragazzo che gli altri non hanno?”
Distolgo lo sguardo da lui e comincio a sistemare delle magliette lì vicino mentre Hope decide di scomparire per andare ad aiutare Marianne.
“ Mi stai imbarazzando con queste domande e poi non ho nessuna intenzione di risponderti visto che parlarne mi farebbe stare più male e sto facendo di tutto per non esserlo. Ti prego parliamo di qualcos’altro. Il mondo continua a girare anche senza la presenza di quel bastardo di Jared Leto. Non voglio spendere più una parola su di lui. Io voglio semplicemente dimenticarlo!”
Comincio ad innervosirmi. Non voglio più sentire una parola su di lui e non voglio nemmeno che lo si nomini se non lo nomino io.
Vallo a spiegare a mio padre..
A volte sa essere più assillante di mia madre. Strano ma questa volta sembra che mi abbia ascoltato in quanto la sua parlantina si è trasformato in un immediato silenzio. A quale santo devo porgere il mio più sentito ringraziamento?
Anche se il suo silenzio per un attimo mi fa innervosire.
“ Papà?”
“ Dimmi.”
“ Parla! Ti prego parla! Dì qualsiasi cosa! Anche la più cretina!”
“ E perché?”
“ Non sopporto vederti vicino a me in silenzio, non lo sei mai stato!”
“ Okay allora ti racconto una bella favola..” dice sorridendo.
Lo guardo e sorrido mentre vedo che fuori ha iniziato a piovere. Lo abbraccio e all’orecchio gli sussurro un piccolo: “ ti voglio bene”
“ Anche io”
Mio padre è l'unico vero uomo della mia vita e lo sarà per sempre, perché nessuno è come lui.
In quel momento un piccolo urlo mi fa staccare dalle braccia di mio padre. Era Hope e non so cosa diavolo le sia preso. Ma in quel momento il mio cuore si ferma vedendo chi è appena entrato.
Jared completamente bagnato per via della pioggia insistente e dietro di lui Victor che mi sorride facendomi un piccolo cenno di saluto con la mano. Ma non riesco a rispondere al suo saluto poiché sono completamente paralizzata. In quel momento è come se nella stanza ci fossimo solo io e lui, occhi negli occhi e rabbia nel pentimento, almeno così voglio pensare.
“ Aspetta lo mando via io a calci nel sedere..” dice in un sibilo mio padre spostandosi. Conoscendolo qui si rischia di vedere l’ambulanza, anche se non mi dispiacerebbe vederlo a terra mentre mio padre lo prende a calci e lui chiede pietà.
“ No lascia stare..” gli dico bloccandolo. Mi avvicino a Jared e con un tono che non sapevo sarebbe stato così duro dico: “ che ci fai qui?”
“ Steffy ti prego lasciami spiegare!” dice precipitosamente implorandomi.
 
Accettami così
ti prego non guardare
nella mia testa c'e'
un mondo da ignorare..
voglio che tu sia
mia complice discreta
accettami e sarai
la mia bambola di seta..

“ E cosa dovresti spiegare? Che per l’ennesima volta hai deciso di ferirmi?”
“ Steffy non è andata come pensi”
“ Ma per favore!” esclamo “ piccolo essere insignificante, non credere che io sia così ingenua da crederti perché ho smesso di farlo. Ora se non ti dispiace devo continuare a lavorare. Quindi tu adesso prendi le tue gambine e le porti via da questo negozio dove la tua presenza è gradita solo a poche persone ” dico indicando delle papere che si sono fermate a guardare la scena.
“ Ho sbagliato e sono stato un emerito coglione, lo so ma ti prego lasciami spiegare! Io ti amo e questo lo sai..”

Non ho detto mai

di essere perfetto
se vuoi ti aiuto io a scoprire
ogni mio difetto,
se ne trovi di più
allora mi sta bene
basta che restiamo
ancora così insieme..

Lo guardo e sorridendo nervosamente dico: “ vuoi sapere una cosa? Di tutte le bugie che ho sentito, “ ti amo” è quella che preferisco. Ti illude e ti fa sentire la persona più potente dell’universo e poi basta poco per darti due schiaffi in faccia e farti aprire gli occhi sulla realtà, quella vera. Ma come hai potuto cedere ai miserabili giochetti di quella sgualdrina?”
“ Steffy..” si avvicina di più cercando di prender parola ma io mi allontano e dico: “ stai lontano da me anni luce! Non devi toccarmi e non devi chiamarmi, devi solamente uscire da quella porta e poi dalla mia vita!” 
La voce inizia ad incrinarsi. Lo fisso negli occhi e dico: “ ma come ho fatto nuovamente ad innamorarmi di uno come te?”
Detto questo mi volto, ma prima che possa fare un altro passo lui mi blocca con forza il braccio e dice: “ è qui che ti sbagli cara Steffy Norton. Io non me ne andrò perché non posso farlo, non se devo perderti. Tu sei mia, l’aria che respiri, i tuoi occhi stupendi, i tuoi modi di fare sono miei, persino questo piccolo fermaglio che hai messo con tanta cura fra i capelli è mio. Tutto qui in questa stanza mi appartiene perché tu mi appartieni. Lo so è difficile accettarlo, ma fattene una ragione perché è così..” termina con un sorrisetto di sfida stampato sulle sue fini labbra, che più che mai desidero ardentemente, ma non posso perché la rabbia non è andata via nonostante le sue parole.
Mi libero della sua presa e dico: “ io non sono di nessuna se non di me stessa. Sono io che mi prendo cura di me e non tu. Tu sei solamente lo sbaglio più grande della mia vita!”
“ Steffy io ti giuro su tutto quello che con Michelle non c’è stato nulla se non un piccolo bacio da parte sua che non ho voluto e che ho rifiutato perché io voglio solo te! E poi non ci ho pensato due volte a venire qui a New York per raggiungerti appena ho saputo..”
“ E cosa dovrei fare? Ringraziarti e cadere ai tuoi piedi per questo tuo grande atto?”
“ No, non voglio questo. Voglio solo farti capire che io ci tengo a te più di ogni altra cosa al mondo.”
“ Non è vero! Io non ti credo!” gli urlo.
“ Stai sbagliando a non farlo”
Lo guardo e quasi mi terrorizzo per la sua espressione assassina. Deglutisco e con chiarezza dico: “te ne devi andare, come devo dirtelo? In tutte le lingue che conosco?”
“ Sì..” risponde insolentemente.
“ Jared non costringermi a chiamare la polizia”
“ Non serve” dice in quel momento mio padre “ ci sono qui io, basta che mi dici quando devo agire..” e lascia scricchiolare i suoi pugni. Jared lo guarda e deglutisce.
Torna con gli occhi su di me e dopo un attimo di silenzio dice: “ guardami..”
Io abbasso gli occhi per evitare i suoi.
“ Ho detto guardami” mi dice quasi duramente. A quel punto torno con gli occhi su di lui e dico: “ ti sto guardando..”
“ No, non lo stai facendo, non mi stai guardando altrimenti vedresti quanto ti amo..”
“ Non è vero!” esclamo cercando di non guardare quei fottuti occhi che riescono a farmi cedere. “ Ascoltami!”
“ No non voglio farlo!” esclamo portando le mani alle orecchie per coprirle da quella melodia a cui non posso sottrarmi.
“ Steffy ascoltami!” dice scuotendomi.
“ Io ti amo e ti voglio con tutto me stesso. Ti voglio dalla prima volta che ti ho rivista alla festa di Jackie in quell’elegante abito settecentesco, da secoli ti amo e da settimane continuo a volerti fino ad impazzire!” dice stringendo i miei polsi costringendomi a guardarlo negli occhi ancora una volta.
“ Tu sei impazzito! Lasciami andare!” esclamo colpendolo ripetutamente, ma lui sembra non sentire nessun dolore.
“ E la colpa è solo la tua!” esclama senza lasciarmi andare “della tua semplicità e della tua testardaggine. È per questo che non riesco ad allontanarmi da te! Io ti amo Steffy e potrei urlarlo al mondo se vuoi.” A quelle parole un lampo gli fulmina gli occhi lasciando un pericoloso luccichio.
“ Sì ecco la soluzione.” dice lasciandomi libera. Si guarda intorno mentre io esclamo terrorizzata: “ che diavolo vuoi fare?”
Ma lui sembra quasi posseduto e alzando di poco la voce si rivolge alle anime che ormai fanno da spettatori alla scena dicendo: “ nessuno e dico nessuno potrà dirmi di vergognarmi di questo gesto! Io amo Steffy!”
Dio che imbarazzo! Questo ragazzo è davvero un deficiente.
“ Jared basta, calmati perché stai urlando!”
Ma Jared sembra essere sordo alle mie parole.
“ Io amo Steffy signori!”
Poi rivolgendosi a me dice: “ che scandalo, vero? Ma non basta dirlo a questa gente. Ho detto che l’avrei urlato al mondo intero e così farò.”
Comincio ad avere seriamente paura. Esce dal negozio dove sta piovendo a dirotto, ma non per questo le strade rinunciano alle file e file di gente. Si pianta al centro della strada facendo bloccare il traffico, attirando l’attenzione di tutti e con tutto il fiato che ha in bocca urla: “ Signori e signore, Jared Leto vuole quella donna!” dice indicandomi poiché anche io sono uscita dal negozio bagnandomi tutta.
Lo raggiungo e dico: “ tu sei un pazzo!”
“ La verità Steffy è che tu sei solo un’egoista. Io ti amo mentre tu ami solo te stessa. Io sarei disposto a buttarmi nel fuoco per te, farti capire che mi pento con tutto il cuore per quello che ho fatto. E tu cosa sei disposta a fare?”
Gli do uno schiaffo liberandomi di tutta la rabbia in quel semplice gesto e poi gliene do un altro al fine di placare la mia furia. Lui non mi ferma, anzi sembra che ne voglia di più. Quando mi calmo e la pianto di colpirlo dico: “ tu ti stai rivolgendo alla donna che ti ama più di qualsiasi altra vita, ma non puoi dirmi che sono egoista. Sei tu l’egoista! Cosa sono, una conquista da urlare a mezzo mondo? Io sono semplicemente Steffy, colei che è condannata ad amarti ed è la stessa persona che ha paura che tutto possa ancora una volta andar perduto e se così fosse non sarebbe più capace di sopportare questo peso.”
Finisco la mia spiegazione stando davanti a lui incuranti entrambi dei clacson delle macchine e degli applausi sciocchi della gente. I nostri corpi ormai sono un tutt’uno con la pioggia.
Lui continua a fissarmi e non riesco a capire quali siano i suoi sentimenti in quel momento.
“ Sono stato un coglione a fare quello che ho fatto, non volevo farti soffrire e non è vero nulla di quello che ho detto. Io sono sicuro di amarti e non smetterò mai di farlo.”
“ Allora promettimelo”
“ Se vuoi posso urlarlo di nuovo al mondo.”
“ No!” esclamo e poco dopo mi avvicino a lui  “ la promessa non devi farla agli altri ma a me, non è con mezzo mondo che vivrai la tua vita, ma con una sola persona”
Lui mi sorride e dice: “ sì Steffy te lo prometto..”
Ma prima che possiamo abbracciarci arriva anche mio padre che squadra dalla testa ai piedi Jared e poi guardandoci entrambi dice: “ venite in negozio e lasciate che la gente torni alle sue faccende.”
Obbediamo e così ritorniamo sul marciapiede da cui vedo gli spettatori spiaccicati alla vetrina fra cui Marianne, Hope e Victor.
Quando entriamo mio padre osserva di nuovo Jared e poco dopo dice: “ giovanotto si può sapere che intenzione hai con mia figlia dopo questa sceneggiata degna di un oscar?”
Jared lo guarda timoroso e dice: “ signor Norton io.. Io voglio sposare sua figlia..”
“ Oh mio dio!” esclama Hope, mentre Marianne non crede alle sue orecchie insieme a Victor che guarda scioccato l’amico.
Io?
Credo di essere morta e resuscitata in un secondo.
Mio padre lo fissa in silenzio, un silenzio che mette in agitazione non solo me ma anche lo stesso Jared.
Dopo un’eternità dice: “ vuoi combinarmi un bel matrimonio, ragazzo?”
“ Sì, signore..” risponde Jared deglutendo.
“ Primo passo per andare d’accordo con me: rendere felice mia figlia al massimo delle tue capacità. Credi di esserne capace?”
“ Ma papà..”
“ Zitta tu!” esclama in tono fermo privandomi della parola. È proprio un poliziotto!
“ Allora giovanotto?”
“ Sì, signore” risponde Jared come se fosse il cadetto di una scuola militare.
“ Secondo passo: mia figlia non dovrà soffrire più, nemmeno per un callo al piede. Credi di riuscire a renderla la donna più serena del mondo?”
“ Anche di più..” risponde Jared guardandomi.
“ Non ho sentito bene!” esclama mio padre come un duro generale.
“ Ehm sì signore!” esclama Jared ritornando sull’attenti.
“ Più forte!”
“ Sì signore!”
Dio che cosa imbarazzante! Possibile che mio padre sia così.. Così.. Così?
A quel punto mio padre gli si avvicina con aria minacciosa e dice: “ ultima cosa che voglio sapere da te. Ami davvero mia figlia come vai predicando?”
“ Sì, signore più della mia stessa vita e anche se lei non sarà d’accordo tenga a mente queste parole: io.me.la.sposo.lo.stesso.” Jared scandisce le parole tenendo testa a mio padre “ che a lei piaccia o no sarà così.”
Io sposto lo sguardo da mio padre a Jared e viceversa deglutendo. Mai sfidare mio padre e a memoria mia nessuno dei miei ragazzi era stato così incosciente come Jared. Ma d’altronde cosa potevo aspettarmi da lui? Solo che questo.
Il volto di mio padre è ancora rigido mentre continuano a fissarsi, tutte e due decisi a non arrendersi. In quel momento si riesce a respirare solo tensione e vedo la preoccupazione anche nei volti di Marianne, Hope e Victor che spostano lo sguardo da mio padre a Jared.
Mio padre in quel momento alza il braccio come se gli volesse spaccare le ossa, ma proprio nel momento in cui sembra che stia per arrivare il peggio gli da una leggera pacca sulla spalla e dice: “ non ci sarà bisogno di fare tutto con la forza, ragazzo. Benvenuto in famiglia!”
Jared non può credere alle sue orecchie mentre io e gli altri tiriamo un sospiro di sollievo.
“ Grazie signor Norton di avermi risparmiato!”
 Mio padre ride e dice: “ e comunque chiamami Richard. Al momento così poi dopo il matrimonio potremo passare alla parola papà, se tutto va bene..”
Jared annuisce mentre mio padre leggermente imbarazzato dice: “ beh, cosa aspetti a dichiararti e a fare tutte quelle cose romantiche che fanno venire le carie?”
Tutti sorridono mentre io mi vergogno a morte e Jared si imbarazza. Mio padre si allontana mentre Jared provvede ad avvicinarsi a me.
“ Ecco, quella sera in cui avevo creato tutta quell’atmosfera in casa, non l’ho fatto perché non sapevo cosa fare, ma perché dovevo dirti una cosa.”
Si tocca le tasche posteriori del jeans e da uno di esse estrae un cofanetto, lo stesso di quella famosa sera. Allora non ho sognato.

Amo, amo
e' qualcosa di speciale
su e giù per lo stomaco
e' come un temporale
amo amo
e' il sugo sulla pasta
finché non e' finito
non saprò mai dire basta
amo amo
e' un dono di natura
perché la nostra storia
non e' solo un'avventura

Come aveva fatto quella sera, si inginocchia davanti a me e schiarendosi la voce dice: “ ehm.. Steffy.. Oddio ho perso le parole.. Aspetta fammi pensare un attimo.. Okay ci sono. Steffy vuoi tu prendere in marito questo povero disgraziato, cioè me medesimo, con tutte le conseguenze che ci saranno?”
Sorrido un po’ imbarazzata e dopo averlo fatto stare in pena per quelli che sicuramente per lui saranno stati attimi eterni dico: “ questa povera ragazza ha deciso di dirti..”
“ Di dirmi?”
Un attimo di silenzio e poi sorridendo come non mai dico: “ sì!”
Lui scatta in un secondo in piedi investendomi con le sue braccia e baciandomi con foga, come se avesse aspettato tutta la vita per fare quel gesto.
“ Ehm ehm”
Mio padre è capace di rovinare qualsiasi cosa quando si tratta si romanticismo. Vorrei davvero sapere come ha conquistato la mamma..
Jared sorride e prendendo l’anello lo mette al mio dito.
“ Sei ufficialmente incastrata, non so se rendo l’idea..” mi sussurra ridendo all’orecchio.
“ Non so fino a che punto possa esserlo io, caro Leto. Mi sa che fra i due quello che è messo peggio sei tu..”
Scoppiamo a ridere e ci abbracciamo.
“ No aspetta” dice in quel momento Victor avvicinandosi “ tu ti sposi? Oddio questa è bella..”
Ci guarda e sorridendo dice: “ congratulazione ragazzi!”
Marianne mi abbraccia mentre Jared fissando Victor dice: “ ehi amico sbaglio o ti stai commuovendo?”
“ Amico ti sbagli, è allergia..”
Hope scoppia a ridere prima di dire: “ oh santo To.. Ehm santi numi! Jared Leto diventa mio zio.. Ditemi che sto sognando!”
“ E’ un sogno eterno, mia cara” le dico sorridendo.
Tra le parole che posso prendere vita nella mia testa solo una frase riesce a prevalere sulle altre per via delle emozioni che in questo momento rischiano di non farmi ragionare.
In questo momento sono la donna più felice di tutto il globo terrestre e forse anche di più! Fra tutte le ragazze che ci sono al mondo l’amore ha deciso di premiare me.
Me che sono una su un milione..

Amo, amo
e' una semplice canzone
che serve a me per dirti
che sei una su un milione..





Il famoso angolo di Vals, la solita idiota -.-"

Dai cazzo Gianluca e fatte na risata,non farmi muro cazzo!!!
Okay basta -.-
Che dire.. Ecco non so che dire !!
No una cosa c'è: devo essere sincera, a me questo capitolo non mi è piaciuto per niente, sarà che non avevo la testa quando l'ho scritto visto che sto studiando come una dannata dell'ottava bolgia dell'Inferno dantesco (?) ..non so è come se mancasse qualcosa...Spero di sbagliarmi e spero anche che non sia stato una delusione..
Voi che ne dite?
Ehi non finisce qui muahhaha!
Ci vediamo all’epilogo!
Vale ;)
   
 
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