note dell'autrice* :
ovviamente i personaggi non sono miei ( :,( che tristezza) e questa storia non è a scopo di lucro
prima storia su Harry Potter (più precisamente su i miei adorati malandini *.*) spero vi piaccia
tenete botta
Giulia

Storia  di come James ebbe un appuntamento con Lily e Sirius un occhio nero.
 
“Ramoso?” disse Remus. Ma James stava seduto in sala grande a fissare la ragazza di cui era innamorato: Lily Evans “Hei fratello falle una foto” disse Sirius vedendo che l’amico non dava retta a Remus “dai Felpato tu non capisci cosa sia l’amore” “ tu non capisci cosa sia l’amore..” disse Sirius imitando la voce di James “intanto io sono uscito con più ragazze di te e se ora fossi innamorato di quella ragazza andrei li e le direi : bimba, sta sera alla torre di astronomia, solo io, te e il panorama” “sai cosa ricevi se se decidi di seguire il consiglio del caro Sirius?” aggiunse Remus “cosa?” “uno schiaffo.”i tre amici scoppiarono a ridere e si alzarono per andare al dormitorio “Comunque Jim, devi chiederle di uscire” disse Felpato “Se ne avrò l’occasione” “L’avrai … prima o poi … che ne dite se sta sera andiamo a prendere qualche dolcetto a Hogsmade?” propose Sirius “ti sei dimenticato della verifica di pozioni?” disse James “Dho, pozioni.” “Ok ho capito” concluse Remus “Oggi tutta la notte a studiare, ma sei all’ultimo anno e non hai ancora imparato che non devi studiare all‘ultimo!!” “Scusa … non hai mai pensato di diventare professore, saresti un ottimo rompiscatole!” “Hei ragazzi!!”i tre si girarono. Peter
Minus correva affannato per raggiungerli “Hei Peter come va ?” James gli diede una pacca sulla spalla. “Avete già studiato per la verifica di pozioni?” “Oh ma perché tutti sanno di questa verifica a parte me?!?” si lamentò Sirius.“Dai andiamo a studiare ragazzi” concluse James.
Mentre i malandrini di avviavano verso il loro dormitorio Lily Evans, che nel frattempo era uscita dalla sala grande si avviava in biblioteca dall’amico Severus Piton. “hei!” disse Lily avvicinatosi al ragazzo che era intento a leggere un libro “ciao” rispose lui vedendo l’amica “Sev che studi?” “uff domani ho la verifica di pozioni …” “ma se sei bravissimo in pozioni!!!comunque se può farti felice, domani abbiamo la verifica anche noi .. Ti va di studire insieme ?” “certo, e comunque anche tu sei bravissima in pozioni .. Non hai di che lamentarti!”
 
 
 
 
“Pssss lunastorta?!” “Felpato che vuoi??!!” “mi dici la risposta alla domanda 6??” “la C” “grazie” “LUPIN, BLACK!! VOLETE CHE VI RITIRI LA VERIFICA??!!” urlò Lumacorno. E i due amici di scatto rimisero la testa sui loro fogli mentre James se la rideva sotto i baffi. Quando i quattro amici ebbero finito la verifica uscirono dall’aula si fermarono a chiacchierare all’uscita dei sotterranei. Uscì anche Lily diretta verso Rune,con in mano i libri di quella materia. Sirius diede una gomitata all’amico e con un colpo di bacchetta fece cadere i libri dalla mani della ragazza. “Sirius ma sei …” “ Dalle una mano idiota!” cosi facendo spinse James verso la ragazza “Hei serve una mano?” “No grazie mille, ce la faccio” disse lei piegandosi a raccogliere i libri “Dai faccio io …” aggiunse contemporaneamente il malandrino chinandosi anche lui. In quel momento gli occhi dei due si incrociarono “Hem, grazie James” mormorò Lily rialzandosi “Non c’è di che” rispose lui facendo lo stesso “COFF COFF” tossì Sirus per ricordare all’amico di chiederle di uscire. “Hem,hem, mi … mi chiedevo, se ti andasse di … venire …. con noi … a Hogsmade … sta sera…” Balbetto lui. “Ok, va bene” Rispose lei sorridendo. “Grandioso!Ci troviamo alla sala di Grifondoro dopo cena?” “Si … va bene … ora ho lezione e sono già in riardo, devo scappare, a sta sera” disse correndo via “A sta sera” sussurrò James rimanendo imbambolato a guardarla allontanarsi. “Oh Rem, non sono teneriiiii! Che bei piccionciniiiii … guarda che tenerone è tutto rossoooo … oh … ” Disse Sirius scoppiando a ridere “Ok ora le prendi, ti do dieci secondi di vantaggio, ti conviene iniziare a correre, dieci … nove ...” Sirius con uno scatto incominciò a correre, ben conscio del fatto che se l’amico l’avesse preso questa volta si sarebbe beccato un bell’occhio nero.