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Autore: anonimaG    11/11/2011    3 recensioni
-Perché ti ho scelto come coinquilino? Ma cosa mi saltava per la testa?
-A te niente! Io perché ti ho accettata come coinquilina? Ah si! Si da il caso che la signorina qui presente una sera abbia suonato a “casa mia” come un disperata a chiedermelo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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21° CAPITOLO

 
 
 
 
   Corsi a casa di Giuseppe.
Suonai il campanello.
Nessuna risposta.
Risuonai.
Nessuno risposta.
Riprovai.
Marta aprì al porta.
La stava richiudendo, la fermai.
-Ascoltami… Per favore.
-No! Non voglio parlare con te-. Entrai in casa e la presi per l’avambraccio buttandola sul divano.
-Mi devi ascoltare, Veronica è una persona falsa che pensa solo ai suoi scopi personali! Si è inventata tutto, lo vuoi sapere com’è andata veramente?
Lei una bella mattina viene da me, tu c’eri e ti ha chiesto di andarsene e poi ha iniziato a farmi la storiella del matrimonio da film… Non sapevo che fare, non riuscivo a dirle di no, mi bloccavo, non sapevo neanche cos’era l’amore figurati se sapevo cosa significava legarsi a lei per la vita, ad un certo punto è diventata assillante e l’ho voluta lasciare ma non ci riuscivo e poi… E poi ci sei tu! Si proprio tu, che mi confondevi sempre, non capivo cosa provavo per te, certe volte avrei voluto strozzarti e a volte avrei voluto abbracciarti e farti sentire bene, riuscivi a farmi passare la rabbia come se niente fosse eri dolcissima certe volte, quando ho visto quel modello ero geloso-. Sorrise divertita :-Si ero geloso, quel bellissimo ragazzo che non aveva niente a che fare con me, cioè si, sono carino ma non avrei mai potuto competere con lui e tu sotto casa nostra ti ci sbaciucchiavi e mi facevi salire la rabbia, non capivo i miei sentimenti, non capivo più niente ma il mio compleanno mi ha chiarito tutti. Nel giro di un mese sei diventata il centro della mia vita, senza di te io non posso vivere, non so come fare, sono diventato una specie di emo depresso che non risponde al cellulare del suo migliore amico… E ora sono qua per chiarire tutto.
   Mi sedetti vicino a lei e la baciai, non diceva niente.
Si faceva baciare e basta.
Mi accorsi che dietro la porta c’era Stefania che stava piangendo emozionata come non l’avrei mai vista ma feci finta di non notarla.
-Ehy! Ehy! Un secondo…
-Tu credi a me o a Veronica?
-Io… Io… Non lo so ci devo pensare…
-Ok, ti do tutto il tempo del mondo ma ricordati che io ti amo alla follia…
Me ne andai pensando.
Ero felice.
Quando diceva così significava che mi faceva restare in suspense ma che alla fine avrebbe detto si, lo faceva da quando eravamo piccoli.
Ero felice, felicissimo.
   Il giorno dopo mi arrivò un bigliettino:

Devo assolutamente parlarti, ho una bella notizia per te!Ci vediamo domani al solito bar!
Marta.

Marta? Non poteva essere Marta.
Lei non mi lasciava in suspense solo per poco, lei come minimo mi faceva aspettare tre giorni.
C’era qualcosa che non mi convinceva in quel bigliettino ma decisi comunque che il giorno dopo mi sarei presentato al bar.

   
 
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