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Autore: Emily Kingston    11/11/2011    6 recensioni
Harry Potter, Ron Weasley
Capitolo primo: Essere Grifondoro.
Capitolo secondo: Otto zampe e un paio di occhiali.
Capitolo terzo: Quello che non farei.
Capitolo quarto: La paura di non essere nessuno.
Capitolo quinto: Jack Russell Terrier e Cervi.
Capitolo sesto: Tutte le lentiggini che hai.
Capitolo settimo: La saetta gialla.
Capitolo ottavo: Di lentiggini e cicatrici a saetta.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Essere Grifondoro
 



“Cavallo in H3.”
Ron si era sempre chiesto se, una volta arrivato ad Hogwarts, sarebbe riuscito a farsi degli amici.
Fred e George gli dicevano sempre di no, che nessuno avrebbe voluto avere intorno uno come lui e, nonostante sua madre avesse continuato a ripetergli che non doveva dar retta a quei due scapestrati dei suoi fratelli, lui aveva finito per crederci un pochino.
Si chiedeva anche se il Capello Parlante l’avrebbe messo a Grifondoro, se non per coraggio almeno per nepotismo; non c’era uno Weasley dotato di poteri magici che non fosse finito a Grifondoro, perché per lui avrebbe dovuto essere diverso?
Anche in quest’occasione Fred e George gli rispondevano che nessun Weasley era fifone quanto lui, che persino Ginny aveva più coraggio.
Era per questo che, quando il Cappello Parlante aveva urlato: GRIFONDORO!, Ron non aveva saputo se crederci o temere che si trattasse di un altro scherzo abilmente architettato da quelle pesti dei suoi fratelli.
Ancor più sconvolgente era stato scoprire che Harry Potter voleva essere suo amico. Harry Potter! Quello della cicatrice a forma di saetta!
Era proprio per quel motivo che si trovava lì, in effetti, seduto su una pedina a giocare una partita di scacchi sopra ad una scacchiera gigante.
Era proprio per quel motivo che lui ed Hermione si erano avventurati dentro ad una botola, superando la guarda di un terrorizzante cane a tre teste, una pianta di Tranello del Diavolo ed uno sciame di chiavi alate.
E nonostante la paura, nonostante i dubbi, nonostante avesse solo dodici anni ed una vita intera davanti, la pedina della Regina che avanzava minacciosa verso il suo Cavallo, pronta a mangiarlo e ad occupare la sua postazione sul campo di gioco, non riusciva a spaventarlo quanto l’idea di non essersi mai seduto in quell’unico scompartimento libero sull’Espresso per Hogwarts quel primo settembre. 

[306]

 

Note: Questa piccola raccolta è il frutto delle noiose ore di lezione che ci propinano a scuola. Effettivamente non so come il mio cervellino malato l'abbia partorita, spero solo che gradiate.
Ho già scritto quasi tutte le storie della raccolta e penso di aggiornare con una frequenza di due storie al giorno; ovviamente tutto dipenderà anche dal vostro gradimento.
Be', grazie a tutti coloro che hanno letto questo primo capitolo, spero che mi lascerete qualche recensione per sapere cosa ne pensate!
Un bacio a tutti, Emily.

 

   
 
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