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Autore: Kuruccha    11/11/2011    2 recensioni
Vista attraverso la barriera sottile e morbida che forma la cupola, la luna sembra fluttuare nel cielo scuro; ondeggia lentamente, come fosse trasportata dal vento.
La stessa Lucia di Laguna, quattro anni dopo.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione alla storia:
Venezia tra un centinaio d'anni, una ragazza alle prese con una tesina, zero preoccupazioni, e poi... le bolle.
... L'introduzione in realtà sarebbe un po' più complessa. Questo personaggio, Lucia, è la protagonista del sopraccitato Laguna, il racconto che ho presentato per il concorso UR-EFP e che è stato in seguito scelto per entrare a far parte dell'antologia Niente è come prima; essendo il mio primo OC (e dato che volevo scrivere di lei un altro po' perchè le voglio tanto bene), visto che l'occasione mi è sembrata propizia, ne ho approfittato.
Questo mini-racconto ha partecipato ad una challenge durata tre mesi, il Multifandom Drabble Fest, organizzata da it100. Durante la terza e ultima prova, ci era stato chiesto di scrivere una storia che ruotasse intorno all'argomento "Notte prima degli esami" e ad una materia a nostra scelta. Io mi sono buttata su Storia dell'Arte.
Cerchi è stata scritta a Luglio, ma era mia precisa intenzione pubblicarla qui su EFP solo nel giorno dell'effettiva uscita del libro di cui il racconto principale fa parte.
Il quadro di cui si parla nella fanfiction è questo.
Grazie mille per essere arrivati fino a qui. Buona lettura :)




Cerchi


La punta della matita scorre con un movimento armonico sul foglio di carta, tracciando un cerchio quasi perfetto.
Dentro quel recinto, Lucia disegna dei crateri stilizzati. La sfera si è trasformata nella luna. Alza gli occhi e la cerca, nel buio fuori dalla finestra, tra gli antichi palazzi di Venezia. Vista attraverso la barriera sottile e morbida che forma la cupola, la luna sembra fluttuare nel cielo scuro; ondeggia lentamente, come fosse trasportata dal vento.
La punta si spezza con un suono secco. L'attenzione di Lucia torna sul foglio.
La sagoma del satellite fa da sfondo al diagramma degli argomenti della sua tesina.
E' buffo, no? Presentare un lavoro sui cerchi, quando questo esame è il punto di chiusura di un segmento. Il primo vero cerchio che nella mia vita non si chiude su se stesso.
Alza gli occhi. Sopra la sua scrivania troneggia la stampa del quadro di Chardin, trovata per caso con una ricerca su internet, desiderata a lungo, comprata finalmente con le mance ricevute per la maggiore età. E' illuminata dalla luce fredda del led a risparmio energetico. Osserva la bolla di sapone che si gonfia lentamente. Immersa in quella luminosità bluastra, sembra quasi fatta di ghiaccio.
In un'eco di un giugno passato e di una vecchina mai più incontrata ma mai dimenticata, Lucia ricorda il motivo per cui ha scelto proprio quell'argomento, e sorride, accarezzando quel poster a cui tiene tanto.
Si alza dal tavolo stropicciando il foglio di carta della brutta copia della tesina - una scelta controcorrente, come l'ha definita la professoressa, nel vedersi presentare un plico stampato invece della solita presentazione multimediale - e si sporge verso il comò, afferrando un flacone decorato e uno strano aggeggio di ferro con le estremità piegate.
Lucia versa il liquido verdognolo dalla bottiglietta ad una delle ciotole composte da un mosaico di murrine, piena di perline di vetro traslucido; poi, attirata dall'aria salmastra, calpestando il legno scricchiolante del pavimento, cammina verso il terrazzo.
Una gondola carica di turisti stranieri sta attraversando il canal sotto casa sua. Il gondoliere la saluta con voce squillante e intona una nuova canzone. I passeggeri applaudono. Lucia agita la mano verso di loro, e viene ricambiata con una miriade di flash. L'imbarcazione scorre sull'acqua scura; le persone si allontanano, ma altre verranno, in un ciclo infinito.
Stringe più forte l'impugnatura di fortuna del bastoncino di ferro. Ripetendo il cerimoniale che permette a se stessa solo una volta all'anno, Lucia intinge la bacchetta magica nel liquido prezioso e poi la avvicina alle labbra. Soffia.
Dall'estremità rotonda si stacca una lunga fila di bolle di sapone; una lunga processione che si allontana verso il cielo.
La gioia che le fa sobbalzare il cuore è sempre la stessa.
L'esame del giorno dopo, grazie a quella magia, sarà stupefacente. Ne è certa.
Fotografa con gli occhi quel corteo danzante; per un altro anno aspetterà quel giorno, e poi per un altro ancora.
Oltre la cupola sottile, la luna continua ad ondeggiare in cielo come una grossa bolla di sapone.

   
 
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